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“Terre civiche, un bene comune da salvaguardare”, dibattito pubblico a Nuoro.


Nuoro, dibattito “Terre civiche, un bene comune da salvaguardare” (28 aprile 2012)

Promosso dal Gruppo di acquisto solidale – G.A.S. “Pira Camusina”, si è tenuto sabato 28 aprile 2012 presso la Biblioteca “S. Satta” di Nuoro il dibattito pubblico “Terre civiche, un bene comune da salvaguardare”.

Partecipe un folto pubblico composto da amministratori pubblici, tecnici del settore e, soprattutto, numerosi cittadini interessati alla difesa dei propri diritti di uso civico, il dibattito coordinato da Gianfranco Pinna si è sviluppato con diversi interventi, domande, considerazioni di particolare rilievo (fra questi l’ex sindaco di Nuoro Mario Demuru Zidda e il sindaco di Irgoli Giovanni Porcu). 

Hanno introdotto l’argomento Stefano Deliperi (responsabile del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus), sui concetti di diritti di uso civico e di demani civici, con le relative vicissitudini fino ai nostri giorni, Fabio Parascandolo (docente di Geografia del paesaggio e dell’ambiente presso l’Università degli Studi di Cagliari), sugli aspetti storico-sociali delle proprietà collettive e del successivo formarsi dei fenomeni privatistici e capitalistici, Giovanna Ricoveri, sui temi dei beni comuni e delle realtà e prospettive della gestione partecipata.

ginepro, mare, cielo

Dal dibattito è emersa la necessità di una maggiore consapevolezza dell’importanza ambientale, economico-sociale e identitaria delle terre civiche per la Sardegna, nonché l’importanza fondamentale di una più efficace attenzione per la loro corretta gestione da parte della Regione autonoma della Sardegna, delle Amministrazioni comunali interessate (la gran parte dei Comuni sardi) e degli stessi cittadini titolari dei diritti di uso civico.     Niente pseudo-riforme affrettate, tanto per capirci.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

qui la relazione su “Demani civici in Sardegna, realtà importante quanto poco conosciuta e bistrattata.” (Stefano Deliperi)

qui gli articoli “Gli usi civici in Sardegna” e “Gli usi civici tra sussistenza e globalizzazione” (Fabio Parascandolo)

qui l’articolo “I beni comuni, questi sconosciuti” (Giovanna Ricoveri)

 

 

(foto per conto GrIG)

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  1. Maggio 3, 2012 alle 2:44 PM

    e anche il P.D. dovrebbe mettersi a studiare “che cosa sono” i demani civici 😉

    da La Nuova Sardegna, 3 maggio 2012
    Orosei, incontro del Pd sugli usi civici.

    OROSEI. “Usi civici. Un problema di tutti”. È il titolo dell’assemblea pubblica organizzata per domani alle 19 nella sala consiliare dal circolo del Pd. Interverranno i consiglieri regionali Giuseppe Luigi Cucca, Valerio Sanna e Franco Sabatini e lo storico Michele Carta. Sotto i riflettori la proposta di legge regionale che reca la firma di una quarantina di consiglieri di diversi schieramenti con l’obiettivo di normare una situazione che sta creando problemi in tanti Comuni dell’isola e a centinaia di cittadini. (a.f.)

    • Maggio 4, 2012 alle 2:49 PM

      da la Nuova Sardegna, 4 maggio 2012
      OROSEI. Assemblea del Pd sul caso “usi civici”.

      OROSEI. Il “caso usi civici” potrebbe diventare uno dei problemi più grossi mai affrontato da una amministrazione comunale di Orosei. Dopo l’ultimo accertamento effettuato dalla Regione che ha individuato il vincolo su oltre 1500 ettari di territorio comunale in gran parte ubicati nel comprensorio turistico di Sos Alinos-Cala Liberotto, a rischio ci sono le proprietà, consolidate da decenni, di centinaia di case e ville e decine tra attività ricettive e alberghiere. Ora tutte, secondo la norma, sono “abusive”. È quanto mai d’attualità pertanto il titolo dell’assemblea popolare organizzata per oggi alla 19 nella sala consiliare dal circolo locale del Pd. Titolo: “Usi civici. Un problema di tutti. Quali soluzioni?”. Il caso Orosei verrà esaminato attraverso la proposta di legge presenta recentemente in consiglio regionale da uno schieramento trasversale formato da una quarantina di consiglieri (primo firmatario proprio il sindaco di Orosei Franco Mula). La tematica sarà illustrata dai consiglieri regionali Giuseppe Luigi Cucca, Gianvalerio Sanna e Franco Sabatini e dallo storico Michele Carta. (a.f.)

  2. Maggio 6, 2012 alle 4:32 PM

    una proposta di legge regionale assolutamente sbagliata nella medesima formulazione.

    da La Nuova Sardegna, 6 maggio 2012
    Usi civici sulla costa Orosei cerca un rimedio. Folla al dibattito promosso dal Pd su un problema che riguarda 1500 ettari. Edilizia e compravendite bloccate, una legge allo studio del consiglio regionale. (Angelo Fontanesi)

    OROSEI. La folla che avanti ieri sera gremiva la sala consiliare dava la misura dell’attenzione che suscita attualmente l’argomento proposto in discussione dal circolo locale del Pd. Si parlava infatti di usi civici e delle possibili soluzioni ad una problematica di origini medioevali che in Sardegna riguarda circa il 25% del suo territorio. Il caso Orosei è deflagrato nello scorso dicembre dopo l’ultimo accertamento dell’assessorato regionale all’Agricoltura che ha censito come gravati da usi civici 1500 ettari localizzati per lo più nel comparto Cala Liberotto-Sos Alinos-Su Mutrucone. Un areale trasformato da oltre 50 anni nel comparto turistico per eccellenza della costa oroseina, con centinaia di case e ville, alberghi e strutture ricettive che, stante questo accertamento, risulterebbero “abusivi” o quanto meno nella “non legittima disponibilità” (e possesso) di chi li ha costruiti o acquistati con le autorizzazioni necessarie. Sta tutto qui il paradosso del caso Orosei, una situazione tanto incredibile da far presagire una sua scontata e rapida soluzione ma che oggi sta creando gravissimi danni, con decine di progetti edili bloccati, transazioni e compravendite impossibili e investimenti a rischio. Palpabile quanto comprensibile dunque la preoccupazione tra i tantissimi proprietari delle seconde case di Cala Liberotto e dintorni giunti per capire dalla voce dei relatori, moderati dal segretario locale del Pd Manuel Delogu, il destino dei loro beni. A cercare di dipanare la matassa ci hanno provato i consiglieri regionali del Pd Giuseppe Luigi Cucca e Gianvalerio Sanna, lo storico oroseino Michele Carta e dal pubblico lo stesso sindaco di Orosei Franco Mula, consigliere regionale dei Riformatori e primo firmatario di una proposta di legge che potrebbe dirimere il problema alla base. Una legge perfettibile in fase di dibattimento, come è stato sottolineato, che gode comunque in partenza dell’appoggio trasversale di 40 consiglieri regionali. Il 25 maggio peraltro il Commissario regionale per gli usi civici dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dal Comune di Orosei che dichiara di non aver mai avuto un metro quadro di territorio gravato dal vincolo. In caso di sentenza sfavorevole il Comune potrà comunque intraprendere altre strade che vanno dallo spostamento degli usi civici alla richiesta di un nuovo accertamento sullo stato dell’arte dei terreni al momento dell’entrata in vigore della legge regionale sugli usi civici datata 1994.

    • Maggio 8, 2012 alle 2:58 PM

      da La Nuova Sardegna, 8 maggio 2012
      Porcu: «Usi civici, non se ne occupi Argea». Irgoli, la richiesta del sindaco durante il dibattito promosso dal Partito democratico. (Angelo Fontanesi)

      IRGOLI. «Per carità togliete la competenza sugli usi civici ad Argea e non continuate con le politiche delle emergenze». In questi termini il sindaco di Irgoli Giovanni Porcu si è rivolto ai consiglieri regionali presenti venerdì scorso ad Orosei durante il dibattito promosso dal Pd sulla problematica degli usi civici. Se infatti il caso Orosei è esploso con fragore solo da pochi mesi, ad Irgoli il problema è datato anni, e continua a creare gravi disagi e tensioni all’interno della comunità. Tutto ciò nonostante l’impegno profuso dalle ultime amministrazioni comunali e alcune iniziative normative studiate ad hoc e approvate dal consiglio regionale. Ad Irgoli il contenzioso tra la Regione e il Comune dura da oltre 15 anni ed è incentrato sulla richiesta di sclassificazione dagli usi civici di circa 700 ettari di terreno comunale concessi in enfiteusi nel 1949 ai soci della cooperativa Progresso popolare. Un caso emblematico sul quale l’intera popolazione nel 2004 si era espressa a favore dello sgravio con un referendum comunale e nel 2009 uno specifico emendamento alla finanziaria regionale, capace di sanare giuridicamente alla base il problema, fosse stato approvato all’unanimità. «Ciononostante Argea continua ad opporre mille altri cavilli – ha detto Giovanni Porcu e a niente sinora sono valse le corpose relazioni corredate da documenti inoppugnabili prodotte dal Comune. La materia richiede una seria riflessione da parte del legislatore perché con tutto il rispetto per Argea non si può delegare una problematica squisitamente giuridica a tecnici agrari». No alle soluzioni emergenziali e pasticciate insomma, secondo Porcu: «La problematica degli usi civici necessita di una procedura legislativa organica e va affrontata con criteri giuridici precisi e non lasciati all’interpretazione di funzionati non competenti in materia»

  3. Maggio 12, 2012 alle 3:57 PM

    nessuno, però, si pone il problema del motivo per cui dovrebbero essere i singoli “conduttori” a ricevere i premi comunitari e non i cittadini residenti in quel Comune, i titolari del diritto di uso civico.

    da La Nuova Sardegna, 12 maggio 2012
    Allevatori, senza terreni niente contributi. L’Unione europea non riconosce le aree pubbliche. La Regione cerca soluzioni entro il 15 maggio. (Nadia Cossu)

    SASSARI. La gestione delle terre comunali, in particolare nel Nuorese, è storia. Ed è anche tradizione, un regime d’uso che si è consolidato negli anni. Ora però l’Unione europea ha deciso di non riconoscere più la disciplina delle terre pubbliche e la Regione quattro giorni fa ha informato di questo quindici amministrazioni che da sempre concedono in uso comune vaste superfici di terreno ai pastori. Si tratta di Bolotana, Desulo, Dolianova, Dorgali, Dualchi, Irgoli, Lei, Loculi, Lodè, Lula, Onanì, Onifai, Oniferi, Orgosolo, Orune, Siniscola e Urzulei. Queste superfici sono prive di identificativo catastale pertanto sfuggono ai controlli dell’organismo Agea che paga i premi comunitari agli allevatori. In sintesi: l’Unione Europea vuole sapere con esattezza la superficie occupata da ciascuna azienda e dove quest’ultima si trova con precisione, altrimenti non potranno essere accettate le domande per il pagamento dei premi. Una disgrazia per i 950 allevatori che, con la crisi del momento, spesso riescono a campare proprio grazie ai fondi europei. Comprensibile la preoccupazione dei sindaci dei paesi interessati che, a loro volta, hanno raccolto il malumore di tutti quei pastori che hanno ereditato dagli antenati questo tipo di gestione del terreno pubblico. Allarme che non ha lasciato indifferenti i vertici della Regione, tanto che ieri sera l’assessorato all’Agricoltura ha convocato i sindaci dei quindici paesi nella sede Argea di Santa Giusta (Oristano) per discutere e trovare insieme la soluzione a una problematica che rischia di avere conseguenze importanti dal punto di vista economico, politico e anche sociale. Oltretutto il problema va risolto quanto prima: il 15 maggio è la data di scadenza per la presentazione delle domande e gli agricoltori dei comuni in questione potrebbero perdere ingenti risorse comunitarie, nazionali e regionali. È sicuramente da sottolineare il cambiamento di rotta dell’Unione Europea che con questa mossa – anche se per il vero aveva iniziato a contestare questa “norma” già qualche anno fa – dimostra di ignorare a tutti gli effetti una realtà storica.

  4. luglio 31, 2012 alle 11:02 PM

    da La Nuova Sardegna on line, 31 luglio 2012
    Irgoli, dimissionari per le minacce tre vigili su quattro.
    Trasferiti ad altri uffici comunali dopo le intimidazioni. L’ultimo attentato contro Luciano Monne: frutteto distrutto. (Angelo Fontanesi): http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2012/07/31/news/irgoli-dimissionari-per-le-minacce-tre-vigili-su-quattro-1.5481344

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