Stop al cemento sulle dune del Parco di Rimigliano, a San Vincenzo (LI)!
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, dopo accorte valutazioni dei propri soci toscani e segnalazioni da parte del combattivo Comitato per Campiglia, hanno inoltrato (18 luglio 2011) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione di opportuni interventi riguardo il recente avvio di lavori edilizi da parte della Costruzioni Ferrero s.r.l. nell’area dunale di pertinenza del Park Hotel “I Lecci” (Via della Principessa n. 116), in Comune di San Vincenzo (LI), per la realizzazione del progetto “riqualificazione area 2 – magazzini A e B” in virtù di permesso di costruire n. C/10/00220 del 9 novembre 2010, come da cartello “inizio lavori” esposto sul posto.
Interessati il Ministro per i beni e attività culturali, il Presidente e l’Assessore all’urbanistica della Regione Toscana, il Direttore generale per le Politiche territoriali, ambientali e della mobilità della Regione Toscana, il Direttore generale per i beni culturali e paesaggistici per la Toscana, il Soprintendente per i beni ambientali e architettonici per le Province di Pisa e Livorno, il Corpo forestale dello Stato, i Carabinieri del N.O.E., il Dirigente dell’Area Servizi per il territorio del Comune di San Vincenzo. Interessato, per tutti gli aspetti di competenza, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Livorno.
L’area in argomento, sostanzialmente integra, sul mare e ricoperta in buona parte da macchia mediterranea evoluta, fa parte del Parco costiero di Rimigliano, rientrante nel sistema dei Parchi della Val di Cornia, zona già interessata da fenomeni di edilizia di carattere turistico, è tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
Prossimamente sarà cura del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus verificare altre vicende edilizie e urbanistiche relative al Parco costiero di Rimigliano meritevoli della massima attenzione per la salvaguardia dei valori naturalistici e ambientali.
Si auspica un rapido intervento delle amministrazioni pubbliche interessate.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto Comitato per Campiglia)
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- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
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siete anche in continente? ancora i miei più fervidi complimenti, ragazzi.
ci siamo, ci siamo..grazie per il “ragazzi” da ragazzi e ragazze di tutte le età 😉
da Il Tirreno on line, 18 luglio 2011
Il Comune ordina lo stop ai lavori per la palazzina sul mare (http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2011/07/18/news/il-comune-ordina-lo-stop-ai-lavori-per-la-palazzina-sul-mare-4637033).
Sospesi i lavori per la costruzione di una palazzina a pochi passi dalla spiaggia di Rimigliano, a San Vincenzo. È quanto stabilito dal Comune di San Vincenzo con un’ordinanza che, di fatto, interrompe i lavori edilizi della Costruzioni Ferrero nell’area dunale di pertinenza del Park Hotel I Lecci, per la realizzazione del progetto “riqualificazione area 2 – magazzini A e B”. Si tratta di una palazzina alta una decina di metri con una superficie di 106 metri quadrati nel bosco di pertinenza dell’hotel, a pochi metri dalla spiaggia, che sarebbe adibita a ospitare il personale dell’hotel. L’inizio dei lavori aveva fatto scattare la protesta di associazioni ambientaliste e comitati cittadini. L’ordinanza comunale stabilisce la sospensione immediata dei lavori, dopo che i tecnici comunali «hanno accertato la realizzazione di opere in difformità dal progetto approvato». Domani una nuova ordinanza dovrebbe imporre la demolizione di quanto costruito in difformità col progetto. Lo stop dei lavori edilizi era stata richiesta anche dall’associazione Gruppo d’intervento giuridico onlus, con una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione di opportuni interventi rivolta a tutte le autorità competenti.
da Go News, 18 luglio 2011
Palazzina in costruzione a pochi passi dalla spiaggia: dal Comune lo stop ai lavori. (http://www.gonews.it/articolo_92824_Palazzina-costruzione-pochi-passi-dalla-spiaggia-Comune-stop-lavori.html)
L’edificio è nell’area dunale di pertinenza del Park Hotel ‘I Lecci’. L’ordinanza dopo che i tecnici “hanno accertato la realizzazione di opere in difformità dal progetto approvato”.
Sospesi i lavori per la costruzione di una palazzina a pochi passi dalla spiaggia nel Parco di Rimigliano, a San Vincenzo.
E’ quanto stabilito dal Comune di San Vincenzo con un’ordinanza ad hoc che, di fatto, interrompe i lavori edilizi della Costruzioni Ferrero nell’area dunale di pertinenza del Park hotel ‘I Lecci’, nel comune di San Vincenzo, per la realizzazione del progetto ‘riqualificazione area 2 – magazzini A e B’: si tratta di una palazzina alta una decina di metri con una superficie di 106 metri quadrati nel bosco di pertinenza dell’albergo, che sarebbe adibita a ospitare il personale dell’hotel.
L’ordinanza comunale stabilisce la sospensione immediata dei lavori, dopo che i tecnici comunali “hanno accertato la realizzazione di opere in difformità dal progetto approvato”. Domani una nuova ordinanza potrebbe sancire la demolizione di quanto costruito.
L’inizio dei lavori aveva fatto scattare in tempi brevi la protesta di associazioni ambientaliste e comitati cittadini. Lo stop al cantiere era stato richiesto anche dall’associazione ‘Gruppo d’intervento giuridico onlus’, con una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione di opportuni interventi rivolta a tutte le autorità competenti.
grandi! siete grandi! una denuncia l’è quel che ci voleva!
da Il Corriere Fiorentino, 18 luglio 2011
San Vincenzo. Palazzina nel Parco di Rimigliano. Il Comune sospende i lavori. Fermati i lavori edilizi della Costruzioni Ferrero nell’area dunale di pertinenza del Park hotel I Lecci, a due passi dal Parco. (http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2011/18-luglio-2011/palazzina-parco-rimigliano-comune-sospende-lavori-1901118659436.shtml)
SAN VINCENZO (LIVORNO) – Sospesi i lavori per la costruzione di una palazzina a pochi passi dalla spiaggia nel Parco di Rimigliano, a San Vincenzo (Livorno). È quanto stabilito dal Comune di San Vincenzo con un’ordinanza ad hoc che, di fatto, interrompe i lavori edilizi della Costruzioni Ferrero nell’area dunale di pertinenza del Park hotel I Lecci, nel comune di San Vincenzo, per la realizzazione del progetto riqualificazione area 2 – magazzini A e B: si tratta di una palazzina alta una decina di metri con una superficie di 106 metri quadrati nel bosco di pertinenza dell’albergo, che sarebbe adibita a ospitare il personale dell’hotel.
L’ordinanza comunale stabilisce la sospensione immediata dei lavori, dopo che i tecnici comunali «hanno accertato la realizzazione di opere in difformità dal progetto approvato». Domani una nuova ordinanza potrebbe sancire la demolizione di quanto costruito. L’inizio dei lavori aveva fatto scattare in tempi brevi la protesta di associazioni ambientaliste e comitati cittadini. Lo stop al cantiere era stato richiesto anche dall’associazione Gruppo d’intervento giuridico onlus, con una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione di opportuni interventi rivolta a tutte le autorità competenti.
Grazie a voi per il tempestivo intervento. Abbiamo veramente bisogno di qualcuno che ci sostenga nella difficilissima battaglia in atto per salvare un parco che ha fatto storia nella tutela dell’ambiente in Italia, e che è un bene comune sul quale gli appetiti degli speculatori con l’appoggio di politici incapaci e forse conniventi si stanno riversando in modo pesante e molto minaccioso. A breve invierò del materiale che riguarda anche altri casi presenti qui a san vincenzo, di costruziOni recenti in riva al mare. Grazie ancora.
da Il Tirreno, 19 luglio 2011
Ecomostro, bloccato il cantiere. (Paolo Federighi)
Stop ai lavori per l’“ecomostro”. Il Comune di San Vincenzo, attraverso un’ordinanza emessa dal dirigente dell’area servizi per il territorio, il geometra Andrea Filippi, ha deciso la sospensione immediata degli interventi per la realizzazione della palazzina in costruzione nel bosco di pertinenza de “I lecci”. «Domani – afferma Filippi – emetteremo una seconda ordinanza che sancirà la demolizione delle parti irregolari della struttura e il ripristino della duna e delle condizioni originarie».
La vicenda dell’“ecomostro” de “I Lecci” è stata presa a simbolo dell’ondata di proteste contro la cementificazione a San Vincenzo. Nei giorni scorsi il comitato “Robin San”, formato da turisti e sanvincenzini, ha tappezzato il centro urbano di cartelli e striscioni contro la struttura, annunciando una protesta pacifica ma eclatante in occasione del prossimo consiglio comunale.
Dall’ordinanza emessa dal Comune si evince che il permesso di costruire risale al 15 novembre 2010 e non al 9 novembre, come invece riportato sul cartello esposto in loco, ed è stato rilasciato a “Costruzioni Ferrero s.r.l” per la riqualificazione dell’edificio denominato “la torretta”. La comunicazione di inizio lavori risale al 26 gennaio scorso e da questa risulta che gli interventi sono stati affidati alla ditta “Barbagli Fedra” di Donoratico. Il 7 aprile scorso fu richiesta dalla proprietà una variante al progetto. Ma il 19 aprile, il Corpo Forestale dello Stato ha ipotizzato la creazione, tramite un muro in cemento armato, di un volume che nel progetto risulta invece aperto su un lato. Il 13 luglio, attraverso le indicazioni contenute in un articolo del Tirreno, il sindaco Michele Biagi ha inviato i tecnici comunali ad effettuare un sopralluogo, nel corso del quale sono state accertate opere in difformità rispetto al progetto approvato, e il cui stato di avanzamento risulta invariato rispetto a quello rilevato dal Corpo Forestale.
Intanto l’“ecomostro” finisce sotto la lente della giustizia. Il Grig (Gruppo di intervento giuridico), una onlus cagliaritana che è intervenuta in molti casi di abusi edilizi e reati contro il territorio in tutta Italia, ha emesso un esposto contro la struttura de “I lecci”. Nel documento l’associazione sostiene che «l’area è tutelata con specifico vincolo paesaggistico» e richiede le copie delle informazioni a carattere ambientale relative alle autorizzazioni amministrative rilasciate (nullaosta paesaggistici, concessioni o permessi di costruire, ecc.).
L’Autorità Giudiziaria valuterà e stabilirà se possano ravvisarsi eventuali estremi penalmente rilevanti. L’esposto è stato messo a conoscenza, tra gli altri, del Ministro per i Beni e le attività culturali, del presidente della Regione Enrico Rossi, dell’assessore regionale all’urbanistica Anna Marson, del Corpo Forestale e del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Livorno.
dal blog del Comitato per Campiglia, 19 luglio 2011
Il caso “ecomostro” nelle mani dei giuristi: http://www.comitatopercampiglia.it/blog/2011/07/19/4837/
Tutte le foto di cui sopra sono tratte dal post
http://san-vincenzo-livorno.blogspot.com/2011/03/autostrada.html
del 12 marzo 2011 (riprese dal blog Comitato per Campiglia)
Grazie a tutti! Come vediamo se ogni cittadino fà la sua parte, qualcosa può sempre cambiare! 😉
da Il Tirreno, 21 luglio 2011
Slitta l’ordinanza di demolizione. Un muro chiude gli scantinati. (Paolo Federighi)
SAN VINCENZO. L’ordinanza di demolizione relativa alle parti irregolari della struttura in cemento all’interno del bosco di pertinenza dell’hotel “I Lecci”, che il Comune avrebbe dovuto emettere oggi, è slittata ai prossimi giorni. Nelle ultime ore, alcuni operai hanno eretto un piccolo muro in cemento a copertura della parte seminterrata della palazzina, oscurandone la vista mediante un telone. Intento su tutta la vicenda del cosiddetto “ecomostro” sanvincenzino sta indagando il Corpo Forestale dello Stato.
L’ordinanza. L’ordinanza di demolizione di alcune parti della struttura, secondo il sindaco Michele Biagi, sarebbe un atto assai complesso da elaborare, da qui il nuovo slittamento. «L’ordinanza di demolizione – dice Biagi – sarà probabilmente emessa domani (oggi per chi legge). E’ un procedimento molto complesso e articolato, sul quale i tecnici hanno voluto prendere maggior tempo per poter analizzare in profondità prima di ufficializzare». Biagi vuole poi ribadire un concetto da lui già espresso nei giorni scorsi: «Vorrei ribadire – afferma – che il sindaco, in questioni del genere, non ha niente a che vedere. Sono cose che competono esclusivamente ai tecnici».
L’inchiesta. La copertura degli scantinati interrati della palazzina, attraverso un muro di cemento e un telone, ha destato molte perplessità anche al Corpo Forestale, che tenterà di far luce, attraverso un’indagine, anche su quest’ultimo capitolo della vicenda. Gli uomini del distaccamento di Venturina della Forestale hanno poi rilevato che, in seguito a un sopralluogo effettuato il 13 aprile scorso, sarebbero stati ravvisato presunti illeciti di tipo amministrativo e penale. Dopo aver fatto un esposto, hanno inoltrato una denuncia alla Procura della Repubblica in merito alla costruzione ora al centro delle polemiche.
Secondo quanto fa sapere la Forestale, il Comune di San Vincenzo avrebbe immediatamente ricevuto notizia dei provvedimenti emessi e dei rilievi effettuati.
Ma non è solo la struttura nel bosco ad essere sotto la lente degli inquirenti. La Forestale ha infatti effettuato dei rilievi anche nei confronti di un’altra opera considerata irregolare e di cui, finora, non si era parlato. Si tratta di una strada che, secondo il Corpo forestale, sarebbe stata aperta nel bosco de “I Lecci” per consentire il passaggio delle betoniere e lo smaltimento dei rifiuti del cantiere dell’ “ecomostro”. Secondo la Forestale, la duna, lì, sarebbe stata distrutta. Un altro aspetto, questo, di cui il Comune di San Vincenzo avrebbe ricevuto immediata comunicazione.
Dopo l’esposto alla Procura inoltrato dal del Grig (Gruppo d’intervento giuridico), di cui si è avuta notizia nei giorni scorsi, ecco quindi che anche il Corpo Forestale ritiene di aver ravvisato presunti illeciti penali, oltre che amministrativi, nella costruzione della palazzina sorta sulla duna costiera a Rimigliano.
da Il Tirreno, 26 luglio 2011
SAN VINCENZO NON SI PLACA LA POLEMICA PER L’ECOMOSTRO VICINO ALLA SPIAGGIA. «Sindaco e giunta. Ecco i responsabili». Il Forum tira fuori la delibera con la quale venne approvata la struttura.
— SAN VINCENZO —
LA QUESTIONE del fabbricato in corso di realizzazione all’interno del Parco dell’hotel «I Lecci», ormai battezzato come «Ecomostro», nonostante la sospensione dei lavori (ordinanza n.220 del 18 luglio) continua ad essere nel mirino del gruppo di minoranza «Forum del Centrosinistra». Ed anche si dice che la questione possa già essere oggetto di indagine da parte degli organi giudiziari.
«Il Sindaco Biagi — dicono Nicola Bertini e Maurizio Viliani — è pregato di smetterla di giocare a scarica barile con l’ecomostro; in Italia succede spesso che i politici cerchino il capro espiatorio su cui addossare le colpe per tenersi lontani dai guai ma in una vicenda come quella della “torretta” dei Lecci è davvero difficile che la politica rimanga illesa”.
«Se fosse colpa di un funzionario impazzito — continua il Forum di Centrosinistra — l’Amministrazione avrebbe preso provvedimenti per tutelarsi e per chiarire la situazione, invece la colpa è di una delibera di Giunta e della superficialità con cui l’amministrazione Biagi 1 l’ha approvata. La Delibera, consultabile sul sito del Comune, è la n° 213 del 2007, a presiedere la Giunta in qualità di Sindaco c’era un tale Biagi, tutti gli assessori erano presenti e consenzienti».
Per la cronaca, due di quegli assessori siedono ancora oggi in giunta: Fabio Camerini ed Elisa Cecchini, un terzo è capogruppo in consiglio comunale, Paolo Corzani. Kety Pini siede invece in consiglio provinciale mentre solo Mirio Giannellini con Diego Mencarelli hanno lasciato. «Lì si attuò — dice il Forum — un disegno folle di aumento di 700metri quadri con sostituzioni edilizie, accorpamenti, demolizioni e ricostruzioni nel mezzo della lecceta».
Ed ancora il Forum di centronistra: «Andate a vedere la delibera e scoprirete che la giunta approvò il progetto con l’edificio incriminato – tavola n°9 – l’ecomostro ovvero “la torretta”; ecco dove sono le responsabilità del massiccio disboscamento e dello scempio della duna, non nei tecnici, quanto piuttosto nei politici che, per ragioni che ancora sfuggono, hanno concepito un simile obbrobrio e lLe contraddizioni e le criticità dell’atto non finiscono certo qui. Suggeriamo all’Amministrazione di avere un sussulto di coraggio e dignità perché il Forum del Centrosinistra tirerà fuori tutti i passaggi della vicenda e assicuriamo che, alla fine del racconto, il quadro politico istituzionale del Comune potrebbe essere stato gravemente colpito. Perché — insiste il Forum — di fronte ad un intervento di simile complessità e delicatezza, per le implicazioni paesaggistiche ed ambientali, si è proceduto all’approvazione tramite piano unitario d’intervento escludendo il Consiglio Comunale, anziché tramite piano attuativo che avrebbe comportato la discussione pubblica in Consiglio comunale? Evidentemente l’amministrazione voleva che tutto fosse deciso nelle segrete stanze».
P.B.
da Il Tirreno, 9 agosto 2011
La Forestale acquisisce gli atti (http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2011/08/09/news/ecomostro-sul-mare-la-forestale-acquisisce-gli-atti-4760791). Ecomostro sul mare. Il sindaco: accerteremo le responsabilità. (Paolo Federighi)
SAN VINCENZO. Gli agenti della Forestale sono arrivati, ieri mattina presto, negli uffici comunali per prendere possesso del fascicolo relativo ai presunti abusi edilizi commessi all’interno del bosco di via della Principessa di pertinenza del park hotel “I Lecci”, in cui da un ampliamento di 700 metri quadrati di volumi consentito e approvato dalla giunta nel 2007, si sarebbe arrivati ad un ampliamento effettivo di 2.200 metri quadrati.
Il caso riguarda principalemente la costruzione di una palazzina, il cosiddetto “ecomostro”, passata dai 46 metri quadrati prima esistenti ai 156 metri quadrati previsti dalla nuova costruzione, i cui lavori sono stati sospesi con ordinanza comunale nelle scorse settimane.
La Forestale conferma la visita di ieri negli uffici comunali sanvincenzini, ma il comandante provinciale della Forestale, Luca Barattini, non si sbilancia: «Sì – dice – abbiamo preso possesso dei documenti relativi al procedimento. Ma siamo ancora nelle fasi preliminari, dobbiamo ancora studiare i documenti in modo approfondito».
Dal canto suo, il sindaco Michele Biagi dice di non sapere nulla dei documenti ritirati dalla Forestale, e anche lui non si sbilancia troppo nelle dichiarazioni. «Dei documenti ritirati – dice il sindaco – non so nulla. D’altronde, non vengono da me a prenderli. Per quanto mi riguarda, andremo fino in fondo a questa vicenda, allo scopo di individuare le responsabilità esterne al Comune. Verificheremo anche i procedimenti interni».
Del caso del cosiddetto “ecomostro” si sta interessando anche l’avvocato Stefano Deliperi per conto del Grig (Gruppo d’intervento giuridico) di Cagliari, che dal 1992 è intervenuto più volte su casi di abusi edilizi in Sardegna e in altre zone d’Italia. «Abbiamo ricevuto – dice Deliperi – una risposta dalla Soprintendenza per i beni paesaggistici. A quanto pare dalle nostre indagini, nel procedimento non sarebbero presenti tutte le autorizzazioni necessarie».
Abbiamo cercato più volte, attraverso il personale dell’hotel, di avere riscontri dalla proprietà de “I Lecci”, ma finora l’unica risposta è stata un “no comment”.
da Il Tirreno on line, 8 novembre 2011
«Subito la demolizione dell’ecomostro ai Lecci»: http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2011/11/08/news/subito-la-demolizione-dell-ecomostro-ai-lecci-5254751
bene 😛
da Il Tirreno, 26 gennaio 2012
Ecomostro, richiesta dal Comune la demolizione totale.
SAN VINCENZO Nuovo episodio della vicenda relativa all’ecomostro, la palazzina ritenuta abusiva all’interno del bosco dell’hotel “I Lecci” su cui da mesi sta indagando la Procura. Il Comune ha respinto due richieste di autorizzazione paesaggistica pervenute dalla proprietà ed ha l’intenzione di demolire l’intera palazzina. È quanto ha dichiarato Alessandro Bandini, assessore all’urbanistica, rispondendo ad un’interrogazione del Forum durante l’ultimo consiglio. «Le due autorizzazioni paesaggistiche richieste dalla proprietà a fine novembre – ha detto Bandini – sono state respinte. Il 31 ottobre scorso la proprietà aveva depositato nei nostri uffici il piano per il ripristino dei luoghi. Oltre al nostro diniego, il 14 dicembre 2011 anche la Commissione ambientale si è espressa in modo contrario. Per il Comune la palazzina deve essere interamente demolita, mentre per la proprietà dovrebbe essere demolito solo il seminterrato». Relativamente all’edificio, per il quale la forestale aveva accertato gli abusi nell’aprile scorso, e verso il quale il Comune aveva emesso ordinanza di demolizione lo scorso 15 settembre. L’ordinanza, per legge, doveva essere attuata entro 90 giorni, ma l’assessore Bandini ha fatto sapere che c’è stata una deroga dovuta al piano di ripristino presentato dalla proprietà, alla fine di ottobre. Sull’edificio, al momento, qualcuno ha messo le mani. Dalle nuove recenti foto, si può vedere come sia stato ricoperto in pietra il seminterrato. Bertini, in possesso delle foto, ha chiesto quale fosse la ragione di questa nuova e recente copertura del seminterrato. Ma assessori e consiglieri si sono mostrati ignari dell’intervento in questione. (p.f.)
importanti sviluppi della vicenda: la Procura della Repubblica di Livorno procede decisa.
da Il Tirreno, 15 marzo 2012
Ecomostro, Carabinieri in Comune. Sequestrati a San Vincenzo computer e documenti su ordine della Procura che da mesi ha aperto un fascicolo sul caso. (Paolo Federighi)
Blitz delle forze dell’ordine, ieri mattina, negli uffici tecnici comunali di via Alliata. Sono stati sequestrati alcuni computer e vari documenti relativi al caso del cosiddetto “ecomostro”, la palazzina situata nel bosco di pertinenza dell’hotel “I Lecci”, in via della Principessa, a pochi passi dall’arenile. A presentarsi negli uffici sono stati funzionari della Procura di Livorno, i carabinieri di Campiglia e San Vincenzo e uomini della Forestale di Venturina, intervenuti dopo il sequestro penale della palazzina effettuato dai carabinieri di San Vincenzo e dalla Forestale di Venturina su ordine del Gip (Giudice indagini preliminari) il 7 marzo scorso. Il sindaco Michele Biagi, raggiunto telefonicamente, ha preferito non rilasciare, al momento, alcuna dichiarazione sul caso. Sta di fatto che la situazione, a seguito della prima denuncia di abuso edilizio effettuata dalla Forestale nell’aprile scorso, sembra essersi fatta molto delicata. La palazzina in questione, denominata “Torretta”, doveva essere l’abitazione del guardiano dell’hotel. A fronte, tuttavia, dei 46 metri quadrati esistenti prima dei lavori (iniziati nel novembre 2010), gli interventi sulla struttura sembrano non aver portato ad un recupero a parità di superficie dell’edificio, ma ad un suo ampliamento fino a circa 150 metri quadrati, con un consistente danno alla duna e la costruzione di uno stradello abusivo nel bosco per permettere la circolazione dei mezzi di lavoro. Durante l’estate scorsa il Comune, attraverso due ordinanze, decise prima di sospendere i lavori e, in seguito, di procedere alla demolizione parziale della struttura. Le indagini della Procura sono mirate anche a capire a chi sia oggettivamente ascrivibile la responsabilità degli abusi edilizi e paesaggistici commessi in quel tratto di bosco. L’ordinanza di demolizione emessa dal Comune nel settembre 2011 sanciva la rimessa in pristino dei luoghi originari, ma, ad oggi, pare non essere accaduto ancora niente. Anzi, in questi sei mesi molte sono state le segnalazioni di vari blog, del Forum, di cittadini e comitati (il più agguerrito dei quali ha il nome di “Robin San”) a proposito di alcune attività edilizie apparentemente irregolari quali, ad esempio, la copertura in cemento dello scantinato. Il caso è finito da mesi nelle mani della Procura di Livorno, che tutt’ora indaga sulla vicenda. Nel consiglio comunale del 12 marzo scorso, la maggioranza ha approvato una mozione del Forum in cui si chiedeva all’amministrazione, data l’avvenuta scadenza dei termini, di procedere alla demolizione della struttura. Il sindaco Biagi e l’assessore all’urbanistica Alessandro Bandini avevano già dichiarato, nei consigli comunali precedenti, di volere la demolizione completa, e non parziale, del manufatto. Bertini, durante il consiglio, ha denunciato l’esistenza di nuovi lavori sulla strada abusiva d’accesso al cantiere, con ammasso di grandi quantità di forati per la realizzazione dei muri. La mozione era stata inviata nei giorni scorsi alla Procura, alla Forestale di Campiglia e Livorno, alla presidenza della Regione Toscana e all’assessorato all’urbanistica regionale.
da La Nazione, 15 marzo 2012
Una clamorosa mozione del Forum aveva «anticipato» l’azione della Magistratura. (Paolo Bientinesi)
Blitz ieri mattina in Comune coordinato dalla Procura della Repubblica di Livorno, titolare delle indagini il pm Luca Masini, che ha delegato i carabinieri di San Vincenzo ed il comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato. L’intervento è scattato fin dalla mattina quando gli investigatori sono andati negli uffici tecnici comunali ed in particolare nella sezione urbanistica privata. Sono stati sequestrati faldoni di documenti ed anche computer (due negli uffici comunali e due prelevati nelle abitazioni di due tecnici) e proprio perché si è trattato di un sequestro e non «acquisizione» di atti è presumibile ritenere che siano in itinere gli avvisi di garanzia, atti dovuti per il sequestro della documentazione. Gli investigatori sono rimasti negli uffici per molte ore e l’indagine potrebbe anche allargarsi ad altri soggetti.
Stretto riserbo sul blitz e sulle indagini. Ma sicuramente, la questione dell’ormai conosciuto «ecomostro» (costruzione sulla duna nel parco de «I Lecci »), che «La Nazione», per prima, portò alla ribalta nell’estate scorsa, sembra essere al centro del blitz.
L’Ecomostro, comunque, non sembra essere l’unica questione al vaglio dell’autorità giudiziaria. In ogni caso, proprio nel consiglio comunale di lunedì a seguito di una mozione presentata dal gruppo consiliare «Forum del centrosinistra» con oggetto «Attività edilizia presso l’edificio Torretta all’interno del recinto dell’hotel I Lecci» è emerso come anche per l’amministrazione occorra procedere a demolire e rimettere in ripristino l’area tanto che la mozione è stata approvata all’unanimità. Già in altre occasioni, lo ricordiamo, dove la questione è stata oggetto di discussione, il dirigente Andrea Filippi parlava di demolizione parziale.
In ogni caso, è stato detto, che è stata sospesa l’ordinanza di demolizione per «acquisire un parere legale». E’ inutile nasconderlo, in consiglio comunale è emersa chiara soddisfazione da parte del gruppo di opposizione «Forum del Centrosinistra» per la posizione intransigente della stessa maggioranza di voler demolire il manufatto. Insomma, è evidente che il blitz di ieri assume un carattere «squisitamente tecnico» con sequestro di documenti nell’ufficio del dirigente geometra Andrea Filippi e dell’edilizia privata geometra Daniele Bettini. In effetti, la «mozione» del Forum discussa ed approvata ad unanimità dal consiglio comunale è molto eloquente.
«Considerato che nonostante la rilevazione dell’abuso effettuata nell’aprile del 2011, e nonostante siano già abbondantemente scaduti i termini per eseguire l’ordinanza di ripristino dei luoghi emessa dal Comune, l’immobile già ribattezzato “ecomostro” è ancora al suo posto; visto che recentemente sono stati eseguiti nuovi lavori alla parte esterna del piano seminterrato e alla strada, puntualmente denunciati a codesta amministrazione attraverso un’interrogazione ad hoc presentata dal Gruppo scrivente (Forum) con discussione pubblica in consiglio comunale; considerato che neppure dopo tale discussione si è proceduto a far eseguire l’ordinanza pur avendo riconosciuto e verbalizzato come i termini per procedere alla demolizione fossero ormai trascorsi; rilevato come siano ulteriormente avanzati i lavori persino nei giorni scorsi quando, oltre a migliorare la strada d’accesso al cantiere, siano stati altresì ammassati grandi quantità di forati comunemente usati per la realizzazione dei muri; ricordato che tali attività edilizie vengono svolte in su un manufatto dichiarato in buona parte abusivo, realizzato con sostanziali pesanti variazioni rispetto a quanto autorizzato dal permesso di costruire, e che avrebbe già dovuto essere abbattuto; ricordato quanto dispone il Dpr 380/11 (Testo Unico sull’edilizia) a proposito dell’inerzia nel far eseguire le demolizioni in seguito ad «Interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali”; il consiglio comunale richiama al rispetto dell’ordinanza; impegna gli uffici competenti a far eseguire i lavori di demolizione e rimessa in pristino dei luoghi con effetto immediato; invia la mozione alla Procura della Repubblica, agli Uffici di Campiglia e di Livorno del Corpo Forestale dello Stato, alla presidenza della Regione Toscana e all’assessorato all’urbanistica regionale».