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Mugnone, il torrente che scompare.


il Torrente Mugnone incanalato

Fiume di lunghe passeggiate il Mugnone, fatto di scorci bellissimi. Luogo frequentato da molte persone, puntuale meta di chi portava fuori il cane, o di chi accompagnava i bambini a vedere le anatre e gli altri animali.

Un gran bel torrente il Mugnone, ormai ridotto ad un filo d’acqua verde di alghe, farcito di copertoni e rifiuti di ogni genere. Senza più vita nè ossigeno.

Acqua preziosa, pompata anche per abbeverare la sete dell’enorme cantiere promiscuo, per la realizzazione del nodo AV stazione Foster

La messa in sicurezza per i cittadini invece, oltre ad avere un nuovo ponticello (quasi a sfidare esteticamente quello di un famoso outlet di Barberino del Mugello) si è dimostrata un calvario per i pedoni che camminano su dei marciapiedi roventi lungo il muro, senza quasi più alberi intorno.

il Torrente Terzolle, affluente del Mugnone, incanalato

Panchine nuove e abbandonate, le sole a testimoniare quello che ci rimane.

Ecco cosa è il Mugnone adesso, un canalone stretto da un alto muraglione, un rigolo sempre più lontano.

Una fine purtroppo più che annunciata e denunciata, a suo tempo anche da parte del Gruppo d’Intervento Giuridico.

Ma nessuna pietà neanche per il nostro caro corso d’acqua, nè per i suoi argini ormai cocenti di asfalto, di polvere e di cemento.

il Torrente Mugnone, in uno dei pochi tratti non ancora incanalati

Che sembra mai finire.

Elena RomoliGruppo d’Intervento Giuridico, sede regionale Toscana

 

(foto E.R., archivio GrIG)

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