Il GrIG chiede l’intervento della Commissione europea contro la legge provinciale di Bolzano anti-Lupo.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (13 settembre 2023) una specifica istanza alla Commissione europea affinchè valuti l’apertura di una procedura di infrazione (art. 258 TFUE) in relazione alla legge provinciale Bolzano n. 10/2023 che prevede l’abbattimento di esemplari di Lupo (Canis lupus) per la protezione dei pascoli nelle malghe.
In realtà, nonostante la presenza di forti contributi pubblici, c’è ben poca voglia di realizzare recinzioni anti-Lupo, assumere Cani da guardiania, predisporre ricoveri notturni, è più comodo mantenere la situazione attuale ben sostenuta da fondi pubblici, più volte doverosamente illustrata dalla Stampa locale.
Eppure, anche sulle Alpi, con gli opportuni accorgimenti, gli allevamenti e i Lupi possono coesistere senza particolari problemi.
Il Lupo è specie rigorosamente protetta dalla direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e seminaturali, la fauna e la flora, dalla Convenzione internazionale di Berna (esecutiva con la legge n. 503/1981), dalla legge n. 157/1992 e s.m.i.
I criteri, piuttosto stringenti, per la concessione di deroghe al regime di assoluta tutela (art. 16 della direttiva n. 92/43/CEE) non appaiono minimamente rispettati, come da puntuali documenti della Commissione europea.
Secondo i dati forniti dalla stessa Provincia autonoma di Bolzano, gli esemplari di Lupo presenti sono una trentina e “nel 2021, i danni causati dagli attacchi dei lupi al bestiame sono stati compensati con un importo di 54.200 euro”.
Secondo gli ultimi dati disponibili (RGS, dati 2021, pubblicazione nel gennaio 2023), la spesa statale regionalizzata, cioè la distribuzione geografica delle risorse erogate dal bilancio dello Stato e da Fondi alimentati con risorse nazionali e comunitarie, tradizionalmente i residenti nella Provincia autonoma di Bolzano sono al primo posto in Italia (per esempio, ben 10.148 euro pro capite nel 2020, + 15% dal 2015).
Poche decine di migliaia di euro di danni dichiarati, accertati e risarciti per il territorio più ricco di risorse pubbliche in Italia.
Una presenza positiva per gli equilibri ecologici e oggettivamente tutt’altro che preoccupante, come ben analizzato nel recente Rapporto tecnico-scientifico Il lupo nelle Province Autonome di Trento e Bolzano: analisi del contesto e indicazioni gestionali (Gervasi V., Aragno P., La Morgia V., Bombieri G., Caniglia R., Fabbri E., Genovesi P., ISPRA-MUSE, 2023).
Recentemente, su istanza del GrIG (22 luglio 2023), il Commissariato di Governo per la Provincia di Bolzano ha avviato le operazioni di rimozione e sanzione degli assurdi e demenziali cartelli e striscioni anti-Lupo presenti lungo strade dell’Alto Adige/Südtirol.
Si ricorda che qualora non venga rispettata la normativa comunitaria, la Commissione europea – su ricorso o d’ufficio – avvia una procedura di infrazione (art. 258 TFUE): dopo la lettera di costituzione in mora, se lo Stato membro non si adegua ai “pareri motivati” comunitari, la Commissione può inoltrare ricorso alla Corte, che, in caso di violazioni del diritto comunitario, dispone sentenza di condanna che può prevedere una sanzione pecuniaria (oltre alle spese del procedimento) commisurata alla gravità della violazione e al periodo di durata.
Le sanzioni pecuniarie conseguenti a una condanna al termine di una procedura di infrazione sono state fissate recentemente dalla Commissione europea con la Comunicazione Commissione SEC 2005 (1658): la sanzione minima per l’Italia è stata determinata in 9.920.000 euro, mentre la penalità di mora può oscillare tra 22.000 e 700.000 euro per ogni giorno di ritardo nel pagamento, in base alla gravità dell’infrazione.
L’esecuzione delle sentenze della Corte di Giustizia per gli aspetti pecuniari avviene molto rapidamente: la Commissione europea decurta direttamente i trasferimenti finanziari dovuti allo Stato membro condannato: in Italia gli effetti della sanzione pecuniaria vengono scaricati sull’Ente pubblico territoriale o altra amministrazione pubblica responsabile dell’illecito comunitario (art. 16 bis della legge n. 11/2005 e s.m.i.).
Insomma, le condanne arrivano e vengono pure eseguite.
Ovviamente gli amministratori e/o funzionari pubblici che hanno compiuto gli atti che hanno sostanziato l’illecito comunitario possono risponderne in sede di danno erariale.
E per quale curioso motivo i contribuenti dovrebbero pagare i deliri anti-Lupo di questi amministratori pubblici e dei loro accoliti?
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto da mailing list ambientalista, per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)






da Il Dolomiti, 13 settembre 2023
Gli ecologisti del Gruppo d’Intervento Giuridico contro la Provincia di Bolzano: ricorso alla Commissione Europea per la legge anti lupo.
“Sono 30 i lupi presenti in Alto Adige e, nel 2021, i danni ammontavano a 54.200 euro, poche decine di migliaia di euro per il territorio più ricco di risorse pubbliche in Italia”, sottolinea il GrIG, che ricorda come una precedente istanza abbia obbligato la Provincia a rimuovere i cartelli anti lupo. (https://www.ildolomiti.it/ambiente/2023/gli-ecologisti-del-gruppo-dintervento-giuridico-contro-la-provincia-di-bolzano-ricorso-alla-commissione-europea-per-la-legge-anti-lupo)
BOLZANO. L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico contro la Provincia Autonoma di Bolzano. Nei giorni scorsi il GrIG ha inoltrato un’istanza alla Commissione Europea e chiesto l’apertura di una procedura di infrazione in relazione alla legge provinciale numero 10 del 2023, che prevede l’abbattimento di esemplari di lupo per la protezione dei pascoli nelle malghe.
Il GrIG sostiene che “nonostante la presenza di forti contributi pubblici, c’è ben poca voglia di realizzare recinzioni anti lupo, assumere cani da guardia, predisporre ricoveri notturni. E’ più comodo mantenere la situazione attuale, ben sostenuta da fondi pubblici, eppure – anche sulle Alpi – con gli opportuni accorgimenti, gli allevamenti e i lupi possono coesistere senza particolari problemi”.
Secondo i dati forniti dalla Provincia Autonoma di Bolzano gli esemplari di lupo presenti sul territorio sono circa una trentina e “nel 2021 – prosegue il GrIG – i danni causati da attacchi al bestiame sono stati compensati con un importo di 54.200 euro. Poche decine di migliaia di euro di danni dichiarati, accertati e risarciti per il territorio più ricco di risorse pubbliche in Italia”.
La nota del GrIG ricorda inoltre come “su nostra istanza, il Commissariato di Governo per la Provincia di Bolzano ha avviato le operazioni di rimozione e sanzione degli assurdi e demenziali cartelli e striscioni anti – lupo presenti lungo le strade dell’Alto Adige. Si ricorda che qualora non venga rispettata la normativa comunitaria, la Commissione Europea avvia una procedura d’infrazione che può portare a una sanzione pecuniaria commisurata alla gravità della violazione e al periodo di durata. Ovviamente gli amministratori e/o funzionari pubblici che hanno compiuto gli atti che hanno sostanziato l’illecito comunitario possono risponderne in sede di danno erariale”.
“E per quale curioso motivo i contribuenti dovrebbero pagare i deliri anti lupo i questi amministratori pubblici e dei loro accoliti?” concludono gli ecologisti.
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da Salto.BZ, 13 settembre 2023
Il GrIG interviene sul tema: LUPO.
Il GrIG (Gruppo di Intervento Giuridico) si appella alla Commissione europea contro la legge provinciale di Bolzano anti- lupo. (Simonetta Lucchi): https://www.salto.bz/de/article/13092023/il-grig-interviene-sul-tema-lupo
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da GreenMe, 13 settembre 2023
Abbattimento lupi a Bolzano: gli animalisti chiedono l’intervento della Commissione europea.
Dopo lo scandaloso decreto anti-lupo della Provincia autonoma di Bolzano per il prelievo dei lupi, gli animalisti si appellano all’UE per fermare gli abbattimenti autorizzati in Alto Adige. Le malghe vanno protette con misure idonee, l’uccisione dei lupi non risolve il problema. (Francesca Capozzi): https://www.greenme.it/animali/animali-selvatici/abbattimento-lupi-a-bolzano-gli-animalisti-chiedono-lintervento-della-commissione-europea/
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da Il Corriere della Sera, TN, 14 settembre 2023
Bolzano, il lupo sfugge alla cattura: «Bisogna far sparare i cacciatori»: https://corrieredeltrentino.corriere.it/notizie/cronaca/23_settembre_14/bolzano-il-lupo-sfugge-alla-cattura-bisogna-far-sparare-i-cacciatori-84a920d2-f0db-4972-b9c3-ac89425bcxlk.shtml
con decreto presidenziale cautelare n. 76 del 14 settembre 2023, il T.A.R. Trentino – Alto Adige, BZ, ha sospeso il provvedimento provinciale che prevedeva l’abbattimento dei primi due esemplari di Lupo nei Comuni di Selva dei Molini e limitrofi.
Pubblicato il 14/09/2023
N. 00076/2023 REG.PROV.CAU.
N. 00219/2023 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa
Sezione Autonoma di Bolzano
Il Presidente
ha pronunciato il presente
DECRETO
sul ricorso numero di registro generale 219 del 2023, proposto da
LNDC Animal Protection, LAV, Lega Anti Vivisezione e Associazione per il World Wide Fund For Nature E.T.S., in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, tutte rappresentate e difese dagli avvocati Paolo Emilio Letrari e Michele Pezone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio del primo in Rovereto (TN), Piazza Erbe, n. 1;
contro
Provincia Autonoma di Bolzano, in persona del Presidente pro tempore, non costituita in giudizio;
nei confronti
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in persona del Ministro pro tempore, non costituito in giudizio;
per l’annullamento
previa sospensione dell’efficacia,
anche con misure cautelari urgenti ex art. 56 c.p.a.,
1) della deliberazione della Giunta Provinciale della Provincia autonoma di Bolzano n. 683 dell’8.8.2023, avente ad oggetto: “Regolamento di esecuzione per la determinazione delle zone pascolive protette e le misure per il prelievo dei lupi”;
2) del decreto del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano n. 25 del 16.8.0223, avente ad oggetto: “Regolamento di esecuzione concernente l’istituzione delle zone pascolive protette e le misure per il prelievo dei lupi”;
3) del decreto del Direttore di Ripartizione della Ripartizione forestale della Provincia autonoma di Bolzano n. 14474 del 17.8.2023, avente ad oggetto: “Istituzione (aggiornata al 16.8.2023) delle zone pascolive protette ai sensi del decreto del Presidente della Provincia n. 25 dd 16.8.2023”;
4) del decreto del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano n. 1 del 9.9.0223, avente ad oggetto: “Prelievo di numero 2 lupi ai sensi dell’art. 16 della direttiva 92/43/CEE e dell’art. 3 della legge provinciale 10/2023”,
nonché di ogni altro atto, presupposto, successivo o connesso o che abbia ulteriormente autorizzato, confermato e/o precisato la misura soppressiva di esemplari della specie protetta Canis lupus nelle cd. zone pascolive protette.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Vista l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dal ricorrente, ai sensi dell’art. 56 c.p.a.;
Considerato che detta istanza mira in particolare ad ottenere la sospensione provvisoria – fino alla data della prossima camera di consiglio utile (10 ottobre 2023) – dell’autorizzazione all’abbattimento di due esemplari di lupi nell’area del Comune di Selva dei Molini e limitrofi, disposta dal Presidente della Provincia autonoma di Bolzano con l’impugnato decreto n. 1/2023 del 9 settembre 2023;
Rilevato che trattasi di animali appartenenti a una specie (canis lupus) particolarmente protetta, per la quale la normativa sovranazionale e nazionale consente l’abbattimento solo in ipotesi circoscritte e ben individuate;
Rilevato che la misura cautelare monocratica ex art. 56 c.p.a. mira a tutelare in via provvisoria ed interinale la fattispecie controversa, “in caso di estrema gravità e urgenza”, fino alla data della camera di consiglio in cui l’istanza cautelare potrà essere opportunamente vagliata in sede collegiale, ex art. 55 c.p.a.;
Considerato che il mancato accoglimento dell’istanza cautelare monocratica, lungi dal garantire una tutela provvisoria ed interinale, potrebbe definire in via irreversibile la materia del contendere, essendo altamente probabile che, nel lasso di tempo intercorrente per decidere l’istanza cautelare collegiale, si realizzi l’abbattimento dei lupi di cui si discute, rendendo così del tutto inutile la pronuncia collegiale (cfr. i recenti decreti del Presidente della Sezione III del Consiglio di Stato, nn. 3330/2023 e 3331/2023, pubblicati l’11 agosto 2023);
Considerato inoltre che il periodo dell’alpeggio è pressoché terminato, con conseguente significativa riduzione del rischio di predazioni di lupi nel periodo intercorrente fino alla prossima camera di consiglio utile;
Ritenuto quindi che, impregiudicata ogni valutazione in sede collegiale della proposta domanda cautelare e tenuto conto del pregiudizio dedotto, siano sussistenti i presupposti per la concessione della misura cautelare monocratica invocata, consentendo così di giungere alla decisione in sede collegiale re adhuc integra;
P.Q.M.
Accoglie l’istanza cautelare monocratica ex art. 56 c.p.a., limitatamente all’impugnato decreto del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano n. 1/2023 del 9 settembre 2023.
Fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 10 ottobre 2023, ore 9.30.
Il presente decreto sarà eseguito dall’Amministrazione ed è depositato presso la Segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Bolzano il giorno 14 settembre 2023.
Il Presidente
Lorenza Pantozzi Lerjefors
IL SEGRETARIO
da Il Dolomiti, 18 settembre 2023
Dopo lo stop all’abbattimento dei lupi di Selva dei Molini arriva lo stop per quelli della Venosta: Kompatscher ”bocciato” due volte in una settimana.
Il Tar non poteva che bloccare il provvedimento del presidente della Provincia di Bolzano. La ragione è molto semplice: le predazioni avvenute in Alto Adige (poche e con pochi danni rispetto alla stragrande maggioranza dei territori italiani) sono avvenute sempre in assenza totale di strumenti di difesa. Finché Bolzano non lavorerà alla convivenza non avrà mai l’ok agli abbattimenti come avvenuto, invece, a Trento. (L.P.): https://www.ildolomiti.it/cronaca/2023/dopo-lo-stop-allabbattimento-dei-lupi-di-selva-dei-molini-arriva-lo-stop-per-quelli-della-venosta-kompatscher-bocciato-due-volte-in-una-settimana
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8 settembre 2023
Abbattimento lupi, ecco perché l’Alto Adige difficilmente potrà mai agire (e il Trentino sì). Ispra: ”Il 100% delle predazioni avvenute senza protezioni”.
Nei giorni scorsi Ispra ha inviato alla Provincia di Trento e a quella di Bolzano il documento con un piano sperimentale di gestione del lupo sul territorio regionale. Vengono fornite indicazioni per la valutazione di eventuali deroghe al divieto di abbattimento. Da qui la linea diversa dell’istituto sulle richieste di prelievo di alcuni esemplari di lupo in Trentino e in Alto Adige. (G. Fin.): https://www.ildolomiti.it/cronaca/2023/abbattimento-lupi-ecco-perche-lalto-adige-difficilmente-potra-mai-agire-e-il-trentino-si-ispra-il-100-delle-predazioni-avvenute-senza-protezioni
qui il decreto Presidente Provincia BZ 9 agosto 2024, “Prelievo tramite abbattimento di 2 lupi ai sensi dell’art. 16 della direttiva 92/43/CEE e dell’art. 3 della legge provinciale 10/2023 – Autorizzazione n. 1/2024“: https://www.provincia.bz.it/agricoltura-foreste/fauna-caccia-pesca/downloads/ErmaechtigunLH(1).PDF
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qui il decreto cautelare di sospensione del 14 agosto 2024
Pubblicato il 14/08/2024
N. 00079/2024 REG.PROV.CAU.
N. 00202/2024 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa
Sezione Autonoma di Bolzano
Il Presidente
ha pronunciato il presente
DECRETO
sul ricorso numero di registro generale 202 del 2024, proposto daLNDC Animal Protection, in persona del legale rappresentante pro tempore, e Associazione Italiana per il World Wide Fund For Nature E.t.s., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentate e difese dagli avvocati Paolo Emilio Letrari e Michele Pezone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio del primo in Rovereto, Piazza Erbe, n. 1;
contro
Provincia Autonoma di Bolzano, in persona del Presidente pro tempore, non costituita in giudizio;
per l’annullamento
previa adozione di misura cautelare anche monocratica ex artt. 55 e 56 c.p.a.,
1) della deliberazione della Giunta Provinciale della Provincia autonoma di Bolzano n. 683 del 08.08.2023 avente ad oggetto: “regolamento di esecuzione per la determinazione delle zone pascolive protette e le misure per il prelievo dei lupi”;
2) del decreto del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano n. 25 del 16.08.0223, avente ad oggetto: “regolamento di esecuzione concernente l’istituzione delle zone pascolive protette e le misure per il prelievo dei lupi”;
3) del decreto del Direttore di Ripartizione della Ripartizione forestale della Provincia autonoma di Bolzano n. 14474 del 17.08.2023, avente ad oggetto: “istituzione (aggiornata al 16.08.2023) delle zone pascolive protette ai sensi del decreto del Presidente della Provincia n. 25 dd 16.08.2023”;
4) del decreto/autorizzazione del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano n. 1 del 09.08.2024, avente ad oggetto: “Prelievo di 2 lupi ai sensi dell’art. 16 della direttiva 92/43/CEE e dell’art. 3 della legge provinciale 10/2023 – Autorizzazione n. 2/2023”;
nonché di ogni altro atto, presupposto, successivo o connesso o che abbia ulteriormente autorizzato, confermato e/o precisato la misura soppressiva di esemplari della specie protetta Canis lupus nelle cd. zone pascolive protette
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Vista l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dalle ricorrenti, ai sensi dell’art. 56 c.p.a.;
Considerato che detta istanza mira, in particolare, ad ottenere la sospensione provvisoria – fino alla data della prossima camera di consiglio utile (10 settembre 2024) – dell’autorizzazione all’abbattimento di due esemplari di lupi nell’area dei Comuni di Curon Venosta e Malles, disposta dal Presidente della Provincia autonoma di Bolzano con l’impugnato provvedimento del 9 agosto 2024;
Rilevato che trattasi di animali appartenenti a una specie (canis lupus) particolarmente protetta, per la quale la normativa sovranazionale e nazionale consente l’abbattimento solo in ipotesi circoscritte e ben individuate;
Rilevato che la misura cautelare monocratica ex art. 56 c.p.a. mira a tutelare in via provvisoria ed interinale la fattispecie controversa, “in caso di estrema gravità e urgenza”, fino alla data della camera di consiglio in cui l’istanza cautelare potrà essere opportunamente vagliata in sede collegiale, ex art. 55 c.p.a.;
Considerato che il mancato accoglimento dell’istanza cautelare monocratica, lungi dal garantire una tutela provvisoria ed interinale, potrebbe definire in via irreversibile la materia del contendere, essendo altamente probabile che, nel lasso di tempo intercorrente per decidere l’istanza cautelare collegiale, si realizzi l’abbattimento dei lupi di cui si discute, rendendo così del tutto inutile la pronuncia collegiale (cfr. i decreti del Presidente della Sezione III del Consiglio di Stato, nn. 3330/2023 e 3331/2023, pubblicati l’11 agosto 2023);
Ritenuto quindi che, impregiudicata ogni valutazione in sede collegiale della proposta domanda cautelare e tenuto conto del pregiudizio dedotto, siano sussistenti i presupposti per la concessione della misura cautelare monocratica invocata, consentendo così di giungere alla decisione in sede collegiale re adhuc integra;
P.Q.M.
Accoglie l’istanza cautelare monocratica ex art. 56 c.p.a., limitatamente all’impugnato provvedimento del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano del 9 agosto 2024.
Fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 10 settembre 2024, ore 9.30.
Il presente decreto sarà eseguito dall’Amministrazione ed è depositato presso la Segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Bolzano il giorno 14 agosto 2024.
Il Presidente Lorenza Pantozzi Lerjefors
IL SEGRETARIO
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da Il Dolomiti, 14 agosto 2024
Stop all’abbattimento di 2 lupi, Lav e Enpa: “Sonora sconfitta della Provincia, Kompatscher vuole estendere la propria autonomia fino a violare le norme europee”.
Il 10 settembre si terrà la camera di Consiglio che potrà confermare la sospensione odierna e quindi salvare definitivamente la vita dei lupi. Le associazioni: “Non lasceremo nulla di intentato pur di salvare la vita a due animali che hanno agito secondo la loro natura e ora rischiano la vita a causa dell’arroganza di una politica incompetente”: https://www.ildolomiti.it/cronaca/2024/stop-allabbattimento-di-2-lupi-lav-e-enpa-sonora-sconfitta-della-provincia-kompatscher%C2%A0vuole-estendere-la-propria-autonomia-fino%C2%A0a-violare-le-norme-europee
A.N.S.A., 11 settembre 2024
Tar Bolzano conferma la sospensione di abbattimento di due lupi.
L’udienza del caso è stata fissata per il 29 gennaio. (https://www.ansa.it/trentino/notizie/2024/09/11/tar-bolzano-conferma-la-sospensione-di-abbattimento-di-due-lupi_170dfb6d-134f-492f-bc6b-65f87e4c1e3f.html)
ll Tar di Bolzano ha confermato la sospensione dell’autorizzazione alla rimozione di due lupi in Val Venosta firmata dal presidente della Provincia Arno Kompatscher.
L’udienza del caso è stata fissata per il 29 gennaio.
Un ulteriore ricorso da parte di altre organizzazioni animaliste, che hanno anch’esse richiesto la sospensione del provvedimento, è pendente davanti al Tribunale amministrativo.
Questa richiesta di sospensiva sarà trattata dal collegio giudicante nell’udienza del 24 settembre.
I due lupi avrebbero dovuto essere prelevati dal territorio comunale di Malles (Planol) e Curon, come autorizzato da Kompatscher. Il presidente ha firmato l’autorizzazione il 9 agosto, gli animalisti hanno presentato ricorso al Tar e il decreto è stato sospeso per ordine presidenziale il 14 agosto.
Lo stesso giorno è stata reso noto un nuovo attacco dei lupi a Malga Planol, ricorda la Provincia in una nota.