Mistero buffo e sanguinario nel parco comunale cagliaritano di Monte Urpinu.
anche su Il Manifesto Sardo (Mistero buffo e sanguinario nel parco comunale cagliaritano di Monte Urpinu), 16 novembre 2022
Il parco comunale di Monte Urpinu è stato chiuso con ordinanza sindacale n. 76 del 4 novembre 2022 a decorrere dal 5 novembre fino a data da destinarsi “per motivi igienico-sanitari, su provvedimento sanitario ordinatorio della competente ASL.
In queste ore il personale del Servizio Sanità Animale della competente ASL sta ponendo in essere misure atte ad evitare o limitare la diffusione della “Influenza Aviare” e per lo smaltimento di eventuali animali morti presso il Parco di Monte Urpinu, in seguito a rapporto di prova emesso dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, con il quale viene confermata la presenza di casi di “Influenza Aviare” (IA) tipo A sottotipo H5”.
Così ha avvertito il sito web istituzionale del Comune di Cagliari.
E’ stata costituita una task force, grazie alla consueta efficacia dell’Assessore regionale della sanità Mario Nieddu.
Sono stati uccisi circa 240 altri animali.
Una mattanza, sebbene “il contatto diretto con gli esemplari, per quanto improbabile, o con le feci, altamente contagiose, possono infettare l’uomo anche se con sintomi lievi tipici di un raffreddore”, come aveva affermato Mario Ignazio Lai, direttore del Servizio di Sanità animale della ASL cagliaritana.
Detto così sembra che duecentoquaranta altri animali siano stati uccisi per scongiurare il rischio di un raffreddore, sebbene il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu abbia recentemente rivelato che “nel 2020 … sono stato contagiato dall’aviaria, la H1n1. So cosa vuol dire. Quindi è possibile il contagio con l’essere umano”.
Ma ora che tutti sappiamo che vuol dire, non sappiamo se siano state valutate soluzioni alternative, come per esempio accaduto al parco Chico Mendes di San Donnino, nel Comune di Campi Bisenzio (FI), dove nel gennaio 2022 è stato riscontrato un focolaio di influenza aviaria, eliminato (febbraio 2022) dopo un intervento complesso di confinamenti e cure dai volatili presenti.
Non sappiamo per quali motivi non siano state richieste le deroghe ministeriali previste oggi dagli artt. 22-23 del decreto legislativo n. 136/2022 e in precedenza dall’art. 13 del decreto legislativo n. 9/2010, che consentirebbero di gestire in sicurezza il contrasto al focolaio senza le drastiche soluzioni cruente che sono emerse per l’avifauna domestica del parco comunale di Monte Urpinu.
Non sappiamo nemmeno se possano in qualche modo aver influito le condizioni igienico-sanitarie presenti nel medesimo parco comunale.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (7 novembre 2022) alle amministrazioni pubbliche competenti una specifica istanza di accesso civico e informazioni ambientali per comprendere gli effettivi ambiti di un focolaio di influenza aviaria abbastanza singolare.
Basti pensare alla banale domanda: come è arrivata lì nel parco comunale di Monte Urpinu, vista l’assenza di rilevanti rischi in Sardegna indicata dal piano nazionale di sorveglianza?
Ma parecchi fatti albergano curiosamente in un mistero buffo, finora tragico soltanto per centinaia di poveri pennuti.
Se è vero che “il rischio per l’uomo è estremamente basso”, fatto confermato dalla mancata chiusura della Scuola elementare di Via Garavetti, praticamente entro il parco, e dalla immediata riapertura dopo poche ore del locale Tennis Club, per quale motivo sono stati fatti fuori centinaia di altri animali senza nemmeno provare metodi alternativi come effettuato in altre situazioni analoghe (es.il recente caso di Campi Bisenzio)?
Tennisti e bimbi sono immuni? Tennisti e bimbi sono sacrificabili?
Come mai – dopo manifestazioni quotidiane animaliste, proteste, esposti – il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, in un primo momento pilatescamente ignavo, poi, dopo aver “avuto delle interlocuzioni con la Asl”, ha finalmente annunciato che “gli abbattimenti sono sospesi”?
E come mai prima viene annunciato che “il Servizio veterinario della ASL agirà tempestivamente anche per altri eventuali casi che si possono presentare sul territorio di competenza con misure di controllo diretto (abbattimento degli animali coinvolti e distruzione di materiale contaminato o potenzialmente contaminato)”, mentre poi si è giunti al più mite e sensato consiglio che porta ad affermare che “la situazione verrà monitorata dalla Asl e intanto il parco resterà chiuso, fino a che non ci sarà completa sicurezza”, cioè quanto veniva fin da principio chiesto a gran voce da ambientalisti, animalisti, semplici cittadini?
Oltre al non dimenticabile diritto degli altri animali a vivere in pace, oggi inserito in costituzione (art. 9), c’è il banale valore anche economico di centinaia di volatili domestici di proprietà comunale.
Ce lo ricordiamo o no?
Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto da mailing list ambientalista, S.D., archivio GrIG)
Nessun uomo potrà mai essere tanto bello ed elegante quanto un Pavone (o un Fiore dei campi)
da L’Unione Sarda, 17 novembre 2022
Monte Urpinu. Il Grig: era inevitabile che prima dello stop venissero uccisi 240 uccelli?
Animali abbattuti, gli ecologisti chiedono gli atti ufficiali.
Martedi il sindaco ha annunciato lo stop all’abbattimento dei volatili nel parco di Monte Urpinu annunciando che gli esemplari superstiti saranno messi in quarantena “e appena possibile, il parco sarà riaperto al pubblico”, ha detto Truzzu in Consiglio comunale, precisando che il cambio di rotta è legato al rientro dell’emergenza.
Ma l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico fa notare che nel frattempo sono stati uccisi 240 volatili: “Una mattanza, non sappiamo neanche se siano state valutate soluzioni alternative e se possano in qualche modo aver influito le condizioni igienico-sanitarie presenti nel parco”.
Per questo lo scorso 7 novembre il Grig ha inoltrato alle amministrazioni pubbliche competenti un’istanza di accesso civico per capire come si possa essere sviluppato il focolaio di influenza aviaria in città.
“Se è vero che ‘il rischio per l’uomo è estremamente basso’, per quale motivo sono stati fatti fuori centinaia di altri animali senza nemmeno provare metodi alternativi come effettuato in altre situazioni analoghe”, si domanda il presidente del Grig Stefano Deliperi. Che si pone una domanda: “Come è arrivata l’aviaria nel parco comunale di Monte Urpinu, vista l’assenza di rilevanti rischi in Sardegna indicata nel piano nazionale di sorveglianza?”
Gli ecologisti, visionando le carte ufficiali, vogliono capire anche quali siano le ragioni per cui prima si è optato per l’abbattimento degli animali e poi si è fatta marcia indietro.
La notizia dell’abbattimento dei volatili ha causato molta indignazione e preoccupazione anche tra i cittadini che più volte hanno manifestato, anche davanti al parco, la propria contrarietà alle scelte di Comune e Asl, ed hanno annunciato che continueranno a monitorare la situazione.
“Perchè mentre il parco è stato chiuso, le scuole sono rimaste aperte, così come il Tennis Club. Anche gli operai Abbanoa sono entrati senza problemi, le signore conosciute come ‘gattare’, invece, sono state costrette all’umiliazione di indossare tute monouso, guanti, calzari e mascherine per poter dare da mangiare ai felini”, attacca Carlo Mura.
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da Casteddu online, 16 novembre 2022
“Un mistero buffo e sanguinario nel parco comunale cagliaritano di Monte Urpinu”: https://www.castedduonline.it/un-mistero-buffo-e-sanguinario-nel-parco-comunale-cagliaritano-di-monte-urpinu/
Se dovesse manifestarsi un malato di aviaria si procederà allo stesso modo con gli abitanti di Cagliari o si potrebbe andare oltre?
Grazie per la bella risata, Porico. Spero per gli abitanti di Cagliari che nel caso vengano adottate solo misure di “controllo”, come nell’oristanese:)
nello Stagno di Cabras.
A.N.S.A., 17 novembre 2022
Aviaria: nuovo caso in Sardegna, positivo un fenicottero.
Trovato morto in stagno Oristanese, prima emergenza a Cagliari: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2022/11/17/aviaria-nuovo-caso-in-sardegna-positivo-un-fenicottero_15dd05b0-f3bb-47b6-9911-011a9df6de87.html
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da L’Unione Sarda, 17 novembre 2022
IL VIRUS. Fenicottero morto a Cabras, confermato caso di aviaria.
Lo ha certificato l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/oristano-provincia/fenicottero-morto-a-cabras-confermato-il-caso-di-aviaria-wa8lmo9c
da Sardinia Post, 17 novembre 2022
Caso di aviaria a Cabras, morto un fenicottero. Ma niente abbattimenti, solo controlli: https://www.sardiniapost.it/ambiente/caso-di-aviaria-a-cabras-morto-un-fenicottero-ma-niente-abbattimenti-solo-controlli/
A.N.S.A., 21 novembre 2022
Aviaria: confermata positività fenicottero nell’Oristanese.
Asl apre call center per segnalazioni. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2022/11/21/aviaria-confermata-positivita-fenicottero-nelloristanese_6d4ca5f5-4570-4bf3-8698-aa783a47ae6c.html)
La positività al virus dell’Influenza aviaria nel fenicottero trovato morto nei giorni scorsi nelle campagne di Cabras, a ridosso dello stagno della spiaggia di Mari Ermi, è stata confermata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, centro di referenza nazionale per la malattia.
A riscontrare la presenza del virus (di tipo A sottotipo H5) nel volatile, attraverso le analisi di laboratorio effettuate dall’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, era stato il servizio veterinario di Sanità Animale della Asl di Oristano, nell’ambito dell’attività di sorveglianza passiva su uccelli sintomatici, moribondi e morti.
Era stata anche emessa un’ordinanza destinata ad allevatori avicoli e cacciatori per rafforzare e intensificare le misure di prevenzione e controllo della malattia. Quest’ultimo caso di aggiunge a quello confermato a Cagliari, nel Parco urbano di Monte Urpinu, dove un pavone era stato trovato positivo al virus ed era scattato l’abbattimento per circa 200 volatili, tra le proteste degli ambientalisti.
Nel frattempo per monitorare l’eventuale diffusione del virus, il Servizio di Sanità Animale della Asl di Oristano chiede la collaborazione degli enti che si occupano di fauna selvatica e di ambiente (Forestas, Provincia Corpo Forestale e altre Forze di Polizia), dei cacciatori e, più in generale, di tutti i cittadini affinché segnalino uccelli moribondi o morti presenti nel territorio perché possano essere sottoposti alle indagini di laboratorio e al corretto smaltimento delle carcasse. I recapiti telefonici a cui fare le segnalazioni sono i seguenti: 0783317767 – 317763 – 317769 – 317772