“Stalking ambientalista” de chè?
Lo sanno anche le pietre che un titolo di giornale accattivante cattura l’attenzione dei lettori, che spesso non vanno al di là dei titoli ad effetto.
E qui ci stanno i vari “Scoppia il maiale, ferito un contadino”, “Rubano il bue e l’asinello, li ritrova Gesù” o “La Madonna pellegrina arriva a Ragusa”.
Però, ogni tanto, sarebbe bene fare qualche verifica.
E’ il caso della notizia divulgata da vari mass media secondo cui la Corte di cassazione avrebbe stangato un preteso stalker ambientalista.
In realtà la sentenza Cass. penale, Sez. V, 10 settembre 2014, n. 573 racconta ben altro.
L’infinita serie di atti di stalking avevano tutt’altra natura rispetto a finalità ambientaliste, ma “avevano avuto inizio … in seguito a controversie di natura civile”, visto che stalker e perseguitati facevano parte di una società a fini di lucro. Anzi, l’ambientalismo (la denuncia della pretesa illegittimità di una cava) è stato un mero pretesto per la ripetuta condotta illecita.
Ammesso e non concesso che chiunque possa definirsi ambientalista – dallo speculatore edilizio al cacciatore, dal produttore di candeggina ecologica all’impresa di autospurgo – sarebbe il caso che l’informazione fosse più veritiera e corretta, se non altro per rispetto verso chi legge.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
qui la sentenza Cass. penale, Sez. V, 10 settembre 2014, n. 573
da La Nuova Sardegna, 11 settembre 2014
Protesta contro una cava, per la Cassazione è stalking ambientalista.
Nuoro, i giudici hanno stabilito che si può commettere il reato anche con molestie che non hanno motivazioni sentimentali.
ROMA. Le norme contro lo stalking non si applicano solo a carico di chi perseguita e molesta le persone alle quali è stato legato sentimentalmente e che lo hanno scaricato, ma anche a chi rende impossibile la vita degli altri per motivi che nulla hanno a che fare con un rapporto affettivo.
Lo chiarisce la Cassazione che ha confermato la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un sardo di 64 anni, Franco Raffaele A., che era contrario allo sfruttamento di una cava e aveva reso la vita impossibile ai proprietari e agli addetti al cantiere.
Il protagonista di questa vicenda giudiziaria – sentenza 37448 della Quinta sezione penale – aveva un comportamento caratterizzato «dalla reiterazione costante delle condotte minacciose, ingiuriose, moleste – attraverso l’invio di sms, lettere e comunicazioni di vario genere, pedinamenti, appostamenti, passaggi sotto casa ed il luogo di lavoro, migliaia di contatti telefonici – che hanno dato origine ad un vero e proprio stillicidio persecutorio, che ha determinato, ovviamente, un disequilibrio psicologico nelle persone offese, costringendole a mutare le loro abitudini di vita».
Contro il divieto di avvicinarsi alle persone che avevano a che fare con la cava – emesso dalla magistratura di Nuoro il 4 dicembre 2013 – Franco Raffaele A. ha protestato in Cassazione sostenendo che l’area di scavo era soggetta a vincolo ambientale e dunque «l’azione di denuncia da lui posta in essere non può essere considerata atto persecutorio». Inoltre l’uomo ha fatto presente che il reato di stalking non era configurabile «quando vittima del reato non sia una persona legata all’agente da “vincoli affettivi”».
Ma gli “ermellini” hanno replicato che «il reato in questione non limita e circoscrive la natura e la qualità della parte lesa nel senso da lui supposto» e hanno confermato, per Franco Raffaele A., l’obbligo di tenersi alla larga dagli addetti al cantiere e dai coniugi proprietari della cava sui quali aveva messo in circolazione «scritti volgarmente allusivi alle loro tendenze e abitudini sessuali».
(disegno S.D., archivio GrIG)
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- Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)
- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
- normativa sul vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
- normativa regionale su animali e anagrafe canina (l.r. Sardegna n. 21/1994)
- normativa sul "ritorno" al nucleare (legge n. 99/2009)
- Convenzione europea sul paesaggio (20 ottobre 2000)
- Comuni abilitati alle funzioni amministrative in materia di paesaggio (Sardegna)
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Purtroppo anche La Nuova Sardegna cade sempre più in basso, a ricalcare la superficialità e il cattivo gusto che oramai imperversa in tutta la società italiana e sarda.
Notizie distorte e accattivanti pur di catturare consenso e lettori …. superficiali.
Per esempio, oggi è in prima pagina l’evento del 2014: il matrimonio della nostra “Eli”.
Poi tutto il resto, disoccupazione, militarismo e colonialismo energetico, emergenza ambientale, corruzione, abusivismo edilizio, ecc. poco conta.
Parole sante!
La verifica delle notizie ricevute dovrebbe sempre essere verificata prima di pubblicarle e, magari, i titoli ad hoc capaci solo di catturare attenzione opportunamente modificati anche quando si tratta di argomenti legati all’attività venatoria. Invece, nella maggior parte dei casi, lo stesso comunicato stampa viene riportato integralmente da parte della stampa, compreso il titolo, senza nessun approfondimento, tanto che la lettura di un articolo rende superfluo la consultazione di tutti gli altri.
Con questo modo di fare, può capitare di incappare in qualche articolo scomodo.
La nuova sardegna è in un buco nero da un pezzo.Per quanto gli ambientalisti gli rema contro da un pezzo,per questo motivo da quest’anno ho deciso di non comprarla più.
per amor di verità, anche L’Unione Sarda titola “Anche la Cassazione ‘espelle’ lo stalker ambientalista”…
perché, in fondo in fondo, l’ambientalista, tranne quando fa comodo per togliere di mezzo la discarica dietro casa, è visto come stalker
Scusa Stefano, sono digiuno di giurisprudenza, ma ho letto la sentenza della Cassazione e non mi pare che il tuo commento sia appropriato. Ovviamente concordo con il fatto che spesso le notizie riportate dalla stampa siano forvianti o inesatte, così come tutti possono essere indicati come ambientalisti poiché non esiste una associazione denominata Ambientalisti. Non sono importanti di per sé i fatti del caso specifico, ma il contenuto della sentenza che inquadra nel reato di STALKING anche i comportamenti persecutori non legati a precedenti rapporti affettivi. Questo credo che sia pericoloso per chi (in sintesi) difende la natura, perchè le denunce, le lamentele, l’allarme, ecc. se non specificamente provate possono condurre all’accusa di stalking e portare ad essere condannati. Oltre il danno la beffa ? O no ?
scusa se dico la mia: il commento invece mi sembra proprio giusto, perché lo stalker non aveva proprio nulla di “ambientalista” nè i giudici hanno detto che era un “ambientalista”, le denunce sulla cava non avevano alcuno scopo “ambientalista”, ma era solo persecuzione.
il mio commento, nella parte in cui indicava “non appropriato” ,non si riferiva al contenuto del pensiero di Stefano poichè ognuno è libero di dire la sua, ma al contenuto della sentenza senza entrare nel merito che si tratti o no di un ambientalista coinvolto , la Cassazione ha affermato un nuovo principio: lo Stalking non è specifico ed esclusivo di problematiche tra persone legate da un rapporto affettivo. Questo è un fatto pericoloso per innumerevoli casi correlabili e nel caso in specie per l’azione di protezione ambientale condotte dalle associazioni. Non so se il mio ragionamento sia corretto ecco perchè ho ritenuto di aprire una riflessione. Se il ragionamento fosse corretto questa volta i mass-media non hanno sbagliato. Non entro nel merito della vicenda perchè non la conosco e mi interessa poco, e poi non sono abituato a difendere/accusare sulla base di notizie stampa e per questo concordo con Stefano della necessità delle verifiche prima di dare notizie in modo eclatante che poi hanno poca attinenza con i titoli.
Come fai a dire che lo “stalker” non aveva nulla di ambientalista? Prima di parlare bisognerebbe capire e informarsi. Sull’argomento sono stati pubblicati due opuscoli a mia firma: uno in marzo e l’altro in luglio c.a. La patente di ambientalista chi me la dà un’associazione o piuttosto le mie conoscenze scientifiche attinenti le scienze naturali (disciplina che ho insegnato per tanti anni nei licei) ?
Quella sentenza è frutto del travisamento dei fatti e di false accuse. E pertanto non mi crea alcuna preoccupazione, anzi… Le denunce per violazioni di norme ambientali all’autorità preposta non possono costituire atto persecutorio. Un manifesto affisso a Siniscola presso la sede Eremar srl – Via Sassari 32 – lo dice a chiare lettere. Il resto sono chiacchiere diffamatorie…. Franco Atzori
Prima di parlare o scrivere forse è meglio riflettere. Come mai non ti sei accorto che a Siniscola in un’area a tutela max facente parte del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna c’è da oltre un anno un’intensa attività di cava abusiva. Nel momento in cui il responsabile è stato scoperto ha presentato un progetto per realizzazione di una…. piscina olimpionica, un campo di pallanuoto, un centro congressi e altre belle balle. Insomma l’ambiente naturale posso contribuire a tutelarlo o devo chiedere l’autorizzazione al podestà? E voi dove eravate?
Giovanni, mi pare che non abbia letto con attenzione l’articolo del blog, non la sentenza.
La mia critica è rivolta ai titoli dei giornali che parlano esplicitamente di uno “stalker ambientalista”.
La sentenza non attribuisce al condannato minimamente la qualifica di “ambientalista” e riconosce che le motivazioni erano di natura personale: di tutelare l’area interessata dalla cava non gli interessava, il suo obiettivo era perseguitare le vittime delle azioni di stalking.
L’ambientalismo non c’entra nulla.
Stefano Deliperi
Stefano, scusa per l’incomprensione perchè concordo con te sul fatto relativo agli organi di informazione e al fatto che l’interessato sia o meno ambientalista che nella vicenda personale dei fatti c’entra poco, io volevo far riflettere sul contenuto della sentenza perchè è questa l’attenzione che danno i mass media, cioè che lo stalking può essere un reato anche quando non esiste il rapporto affettivo precedente. Questo significherebbe che io posso applicarlo a te anche se non ti conosco, ma mi sei antipatico e addirittura ambientalista… Questa la riflessione che chiunque può perseguire un suo simile per stalking facendosi falso ambientalista. Più chiaro sono geloso della tua casa al mare e allora faccio mille denunce, ti rompo le scatole, ti minaccio, invocando sempre l’ambiente quale pretesto giustificativo, mentre tu hai fatto tutte le cose regolari. Se la mia interpretazione è corretta sarebbe una grossa limitazione per le denunce (quelle vere) di salvaguardia ambientale, perchè dovrebbero essere minuziosamente provate. O no ? Non soffermati sul caso specifico che serve alla stampa per fare notizia, estendi il contenuto della sentenza. Ovviamente è una mia interpretazione che magari può essere una baggianata, ma se non lo fosse. Il tutto nasce dal fatto che la Cassazione si sia interessata a un caso come tanti se ne verificano e abbia puntualizzato il reato di stalking. Grazie
Caro Deliperi, in base a cosa dici che l’ambientalismo non c’entra nulla? Da chi sei stato informato? Dalla CIA o dai Servizi segreti nostrani? La cosa è indubbiamente complessa perché ne hanno fatto un minestrone, ma la questione ambientale emerge come il grattacielo di Manhattan a tal punto che Minambiente ha aperto un’inchiesta recentissima. Per il resto per ora taccio. Franco Atzori
buonasera sig. Atzori, posso dirlo in base alla sentenza della Corte di cassazione, definitiva.
La motivazione della sentenza non parla minimamente di “ambientalismo”.
Stefano Deliperi
Franco Atzori, non vorrà iniziare a fare stalking anche qui, vero?
Occhio nudo, prima presentati con nome e cognome vero e poi parliamo anche di cose serie se è queste che possono interessare, altrimenti il mio nome forse era meglio non averlo fatto con la pubblicazione nel sito di quell’articolo dell’Unione. F.A.
E allora Sig. Deliperi se la sentenza cautelare (del cui fondamento ho già detto) che giunge “a babbo morto” non parla di ambientalismo per quale motivo ne parlate voi dopo che molto incautamente ne ha parlato l’Unione Sarda? Le cave sono due… vada a vedere. E soprattutto vada a chiedere come mai il Comune di Siniscola non pubblica nulla, sul punto, nel sito istituzionale nonostante l’obbligo imposto dal D.lgs n.195/2005 e n.33/2013? La verità è che chi, dopo aver lui per primo rispettato le regole, fa delle denunce per conclamate violazioni ambientali, in un contesto di… “regola dell’abuso” e di “lavoro fuori-legge”, rischia l’incriminazione per atti persecutori. Incriminazione destinata a sciogliersi come nebbia al sole nella fase dibattimentale. Non a caso il D.lgs n.33/2013 è un provvedimento anti-corruzione. O no? Franco Atzori
sig. Atzori, basta leggere l’articolo per capire per quale motivo se ne parli.
Buona serata.
Stefano Deliperi
Non ci penso nemmeno a scrivere il mio nome, considerato il suo modo di agire. Faccio volentieri a meno delle sue minacce. Ci sono tanti modi di denunciare abusi o reati ambientali, non è necessario perseguitare le persone e, da quello che scrive anche in questo sito, dove nessuno l’ha accusata, sembra che abbia tanta voglia di litigare. Si rilassi.
chiedo scusa se la mia ignoranza e le mie perplessità hanno fatto scaturire incomprensioni tra alcuni di Voi. Sta di fatto che concordo nel prendere una camomilla tutti e discutere serenamente. Mi domando ma i giornalisti non si difendono ?