Calendario venatorio veneto 2014-2015: anche quest’anno momenti toccanti e fumi d’incenso.
Con un comunicato stampa del 24/06/2014 la Giunta regionale del Veneto ha reso noto di aver approvato, anche per quest’anno, l’immancabile calendario venatorio che, in una Regione speciale come il Veneto, prevede anche 5 giornate di preapertura l’1, il 6, il 7, il 13 e il 14 settembre, giorni nei quali saranno cacciabili Merlo, Colombaccio, Tortora selvatica, Ghiandaia, Gazza, Cornacchia nera e Cornacchia grigia.
“Calendario equilibrato, rispettoso al contempo delle sacrosante esigenze dei cacciatori che pagano fior di tasse per praticare la loro passione” recita il mantra dell’assessore veneto alla caccia Daniele Stival, che prosegue “Si tratta di un’attività che i nostri appassionati esercitano sempre con attenzione e rispetto”.
Ci rincresce dover rammentare all’assessore Stival che “La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato” (art.1, comma 1, legge 157/92) e pertanto non possono esistere “sacrosante esigenze e diritti dei cacciatori” ma solo delle concessioni. Ci dispiace ancora di più ricordare all’assessore che i “nostri appassionati” sono così “attenti e rispettosi” da godere di fama anche all’estero: parola di Polizia albanese che ad ottobre scorso arrestò alla frontiera quattro cacciatori vicentini accusati di avere ucciso specie protette.
E perché non parlare degli innumerevoli Rapaci impallinati (super-protetti dalla Convenzione di Washington, di Berna, dalla Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”, etc.) che pervengono ai veterinari della LIPU da tutto il Veneto, a testimonianza di cotanta “attenzione e rispetto” dei “nostri appassionati”?
Ci risparmi, l’amico assessore, la solita filastrocca della distinzione tra cacciatore e bracconiere: Gariboldi, Andreotti e Bogliani, nel loro libro La conservazione degli uccelli in Italia, affermano che oltre l’85% dei reati di bracconaggio viene commesso da persone dotate di licenza di caccia. Quindi, mentre non si può dire che tutti i cacciatori siano bracconieri, si può però dire che quasi tutti i bracconieri sono titolari di una licenza di caccia (cacciatori?).
E se ancora non ci crede, si può sempre fare un giro nella sezione “comunicati stampa” del sito del Coordinamento Protezionista Veneto (http://www.faunalibera.it/) per ammirare tutto “l’amore” dei “nostri appassionati” verso tutti gli animali, compresi quelli domestici, uccisi ogni anno dai fucili dei cacciatori.
Come giudicare l’operato della Giunta regionale veneta che continua senza tregua ad inserire tra le specie cacciabili la Tortora selvatica che soffre di uno stato di conservazione sfavorevole ed è considerata in declino in tutta Europa per la pressione venatoria e la distruzione degli habitat?
E cosa dire della persecuzione dei Corvidi (Ghiandaia, Cornacchia, Gazza, etc.)?
Alla Polizia provinciale viene ordinato di uccidere ogni anno varie migliaia di Corvidi in tutte le province del Veneto nelle zone di ripopolamento e cattura (leggasi allevamenti di Fagiani e Lepri), quindi solo in favore dei cacciatori! Infatti i Corvidi, essendo onnivori, possono predare anche uova, pullus e juvenes di altri animali selvatici, con il rischio di sottrarre potenziali vittime ai cacciatori. A dispetto di quanto sostenuto da molti amministratori, cacciatori, imprenditori agricoli e comuni cittadini, i Corvidi in Veneto ci sono sempre stati e non sono in soprannumero (quale dovrebbe essere il sistema di riferimento per calcolare la densità ideale di queste specie?)
Inoltre Gufo comune, Gheppio, Lodolaio e in parte anche l’Allocco sono aumentati proprio grazie alla disponibilità dei resistenti nidi dei Corvidi (i Rapaci notturni e i veri Falchi non costruiscono il nido). Questa è la chiara dimostrazione che nessuna specie può essere considerata negativa senza un’attenta analisi.
Ovviamente anche i Corvidi hanno i loro predatori naturali: il Falco pellegrino, l’Astore, la Poiana, lo Sparviere (proprio quelle specie che grazie ai nidi dei Corvidi si stanno avvantaggiando!) e per i giovani e i nidi più raggiungibili anche la Volpe! La stessa Volpe bersagliata, perseguitata e sterminata in tutti i modi in tutto il Veneto, anche per mano delle Istituzioni che programmano piani di abbattimento!
Insomma, la Giunta regionale veneta non ne azzecca una!
Impone le grandi opere e distrugge il Veneto con asfalto e cemento, ma poi pretende anche che si possa cacciare in una stagione artificiosamente allungata di 20 giorni, grazie al trucchetto della “preapertura”.
Viene proprio da dirlo, questi vogliono la botte piena e la moglie ubriaca!
Ci risparmi pertanto, l’assessore Stival, le fantasiose sviolinate ai cacciatori e gli auto-incensamenti che accompagnano tutti gli anni l’approvazione del nuovo calendario venatorio. Ci rivolgiamo invece a tutti i veneti onesti e stanchi di lavorare per pagare la caccia ad una minoranza distruttiva, perché aderiscano alla nostra campagna anticaccia “NON SO PERCHE’” che avrà luogo nei prossimi giorni e sarà disponibile sul sito http://www.faunalibera.it/ e sulla pagina facebook www.facebook.com/coordinamento.protezionista.padovano
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CPV – Coordinamento Protezionista Veneto LAV – Lega Anti Vivisezione LIPU – Lega Italiana Protezione Uccelli GrIG – Gruppo d’Intervento Giuridico onlus Salviamo il Paesaggio Area Ovest Padova
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Comitato popolare “Lasciateci respirare” Monselice Ecoistituto del Veneto Alex Langer Associazione Amico Albero – Mestre Associazione VeneziAmbiente – Museo della Laguna
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Prendendo spunto dalla foto posso affermare senza poter essere smentito da nessuno, almeno spero, che per la cornacchia grigia e nera e per il merlo il calendario venatorio dovrebbe essere aperto tutto l’anno e non solo nel ristretto periodo di caccia, visti tutti i danni che causano le sopra elencate specie.
…e per quello che combina ogni giorno, dovremmo aprire la caccia all’uomo, senza distinzione di razza, religione, età 😉
Grig ma di cosa stai parlando? evidentemente non sei mai andato in un campo di angurie, solo per citare un esempio, distrutte dalle cornacchie!!! Forse non hai mai visto agnelli senza occhi perchè le cornacchie glielo hanno tolte le cornacchie, Forse non hai mai visto infissi in legno di case private mangiati da cornacchie e merli. Questi sono solo alcuni esempi, perciò dimmi l’utilità di queste specie!!!
P.s. Per quello che combina l’uomo esiste il carcere o le sanzioni amministrative, per quello che combinano certe specie di fauna selvatica esiste esiste solo la disperazione per i danni che causano.
..rispondo in base alle tue considerazioni..rifletti…
Bene dica a tutto il mondo che si deve regredire di 60 anni ed il gioco è fatto….Lei gira intorno al problema ma non ha una soluzione che sia una.
Buona serata
mi pare che lei abbia ancor meno soluzioni. Buona serata.
sempre una in più delle sue.
certo, il piombo. Buona caccia.
Meglio quello del vostro immobilismo. Quando vuole esponga le sue soluzioni, sono pronto ad ascoltarla.
l’abbiamo fatto, ma a voi non interessa. Meno ancora a noi ripeterlo.
Grig la mia era una considerazione su 3 specie non su tutte….rifletti…
anche la nostra è una considerazione ad ampio respiro: in Natura non esistono “animali nocivi”, sono interventi “umani” che provocano spesso e volentieri squilibri ecologici.
Se non si agisce sulle attività umane che provocano squilibri, non ha senso alcun “abbattimento selettivo”, perchè in breve il “problema” si ripresenta.
prego? non è nociva la cornacchia? ma dove vive? forse non legge i giornali e i danni che causano? ammettendo per assurdo che la cornacchia non sia una specie nociva mi dica, lei e il suo gruppo, quale sarebbe il modo migliore per portare in “equilibrio” tale specie, considerando anche il fatto che il suo naturale predatore, che potrebbe essere il falco, (ma più di tanto non ne sono sicuro) è cacciato dalle stesse cornacchie in gruppo.
Ribadisco che la mia era una considerazione su tre (3) specie non su tutte!! Per quanto mi riguarda da cacciatore la caccia alla tortora l’avrei anche chiusa tanto mi è indifferente.
le Cornacchie aumentano fondamentalmente perchè aumentano i rifiuti gestiti male, aumentano le discariche, mentre in agricoltura non vengono adottati deterrenti, dai cannoncini a gas a dissuasori ottici e sonori.
Meno rifiuti e discariche vuol dire meno “cibo facile”, vuol dire minore riproduzione.
E chi sarebbe il “nocivo”?
Scusi ma lei sta scherzando vero? quando i miei genitori erano bambini dicevano sempre che un bidone della mondezza “normale” prima di essere riempito ci passava molto molto tempo, poi con il progresso e il costante aumento del benessere generale i tempi diminuivano fino a riempire un sacchetto di mondezza ogni 2-3 giorni, con conseguente aumento di spazzatura e quindi di discariche. La mia domanda a questo punto è, dobbiamo forse tornare indietro di 60 e produrre meno spazzaturaed avere così una diminuzine di tale specie?
Per quanto riguarda i cannoncini e dissuasori ottici, io abito in campagna e durante il giorno e la notte sembra ci sia la guerra per quanti colpi si sentono. I cannoncini servono come dissuasori solo nei primi giorni, dopo di che la cornacchia ed in generale tutti gli animali non essendo mica fessi, capiscono che quel rumore non è “nocivo”, quello si, per loro e dopo poco tempo ci fanno anche sopra le loro evaquazioni. Fornisca lei una soluzione migliore a quella che io le ho dato e se è veramente migliore io sarei il primo a felicitarmene, visto che per me sparare una cornacchia ha un costo e nessun beneficio dal punto di vista della carne, visto che non si può mangiare.
s’è già data una risposta da solo: + rifiuti + discariche = + cornacchie.
Non è sparacchiando alle cornacchie che si risolve il problema.
Se non si riduce la “causa”, non si riduce il successivo “effetto”.
Negli anni passati vi é stato un largo impiego di cannoncini a gas che sono stati progressivamente abbandonati in quanto ottenevano risultati solamente nei primi giorni di utilizzo; personalmente, ho visto cornacchie banchettare a base di anguria e ortalizia diversa, incuranti del rumore prodotto dal cannoncino a gas. Quella che riporto é un’esperienza personale però potrà avere maggiore conforto parlando con qualche agricoltore che, magari, sarà anche più preciso sui danni prodotti dalle cornacchie al momento della semina.
Il fatto signor Giannantonio e che gli animalisti non vogliono ammettere che alcune specie come la cornacchia grigia e nera ed anche il merlo sono in numero eccessivo e l’unico modo a mio avviso per riequilibrare il tutto sarebbe quello dell’abbattimento massiccio.
Nella regione Veneto sono già fortunati che hanno 5 giornate di pre apertura, questo perchè il presidente della regione è un cacciatore e il sindaco di Verona è il presidente della federcaccia veneta, mentre noi nella nostra amata Sardegna abbiamo solamente 2 giornate e per giunta solo alla tortora, questa perchè della caccia in Sardegna non gliene frega nulla a nessuno!
certo, basta sparare a tutto quello che si muove e si risolve qualsiasi problema. Buona caccia.
grig io non sparo a tutto quello che si muove ma a quello che la legge mi consente.
bene, è la legge.
GrIG continua ad avere della caccia una visione tutta sua che é ben lungi da rappresentare quella che oggi effettivamente é l’attività venatoria fatta di regole e rispetto della natura.
Concordo con Gianmario che l’unico sistema per limitare il numero delle cornacchie é quello dell’abbattimento massiccio che non può essere delegato ai cacciatori per la semplice ragione che la maggior parte degli stessi, anche potendolo fare, non spara alle cornacchie trattandosi di selvaggina immangiabile.
buona caccia.
Grig e se dovessero fare alle specie in esubero, in futuro, quello che fanno alle oche olandesi uccise con il gas, e durante le nidificazioni le uova vengono schiacciate, voi tra un controllo a base di piombo e un massacro cruento a quale sareste favorevoli? Purtroppo tutti i metodi “ecologici” citati da te (cannoncini a gas, dissuasori acustici etc etc) non sono metodi contraccettivi. Pertanto non risolvono il problema ma lo spostano. Purtroppo per noi (cacciatori sardi) invece, la cornacchia è “pezza pudescia” (carne puzzolente). Se al posto di queste avessimo avuto le oche olandesi stai tranquillo che ci sarebbero tanti spiedi in funzione. 😀
i mangimi con contraccettivi sono metodi utilizzati in mezzo mondo, da noi finora no.
Grig il mangime con contraccettivi lo compri tu?
no, lo comprano le amministrazioni pubbliche competenti se ritengono sussistente il problema.
To, sull’argomento, un nuovo decreto della Regione Veneto che mette in dubbio la fondatezza scientifica del parere ISPRA:
http://www.bighunter.it/LinkClick.aspx?fileticket=HZabh%2bylSEU%3d&tabid=204
P.S. grazie per l’augurio di “buona caccia” che non fa altro che confermare la visione distorta che ha dell’attività venatoria nella quale il carniere non é un obbligo ma, quando arriva, il coronamento dell’impegno profuso. Chi era convinto che la caccia dovesse necessariamente concludersi con l’esibizione della selvaggina abbattuta ha mollato da tempo.
Concordo pienamente con il signor Giannantonio e con M.A. Il signor Giannantonio ha ragione nel ribadire il fatto che la maggior parte dei cacciatori che oggi praticano l’attività venatoria lo fa nel rispetto delle regole e con tanta passione per la natura e rispetto per gli animali, non a caso non c’è cacciatore che reputi i suoi cani componenti della sua famiglia e non semplici animali con cui praticare la caccia.
caspita, Gianmario, Giannantonio e M.A., siete meglio di Qui, Quo, Qua 😛
beh detto da zio paperone (grig) che sparava a chiunque cercasse di prendergli i soldi è un complimento…. Per quanto riguarda le amministrazioni che dovrebbero comprare i mangimi con anticoncezionale, ti suggerisco di fare una donazione perchè le casse sono vuote… Sai quanto danno per i danni agli agricoltori per i danni causati dalle cornacchie? 200 euro, quando va bene, per un ettaro di angurie, proprio una bella cifra!! Su grig siate seri almeno una volta nella vostra vita (almeno per quanto riguarda questi temi).
Gianmario, se ti stanno proprio così antipatiche ‘ste cornacchie, ‘chiappale al volo, che ti dobbiamo dì? Siete un po’ ripetitivi 😉
Mi starebbero anche indifferenti se non mi causassero danni…
cavolo, Giannantonio, santo subito! 😛
il Grig si sta dimostrando un gruppo intelligente (a volte). Pur cercando di mantenere le loro ideologie e mi rendo conto che con la situazione faunistica odierna (ungulati, peste suina, “nocivi” etc etc..) è sempre più difficile.Non sono i soliti gruppi animalari che cadano nell’ignoranza o nell’offesa ma tentano il dialogo e lo scambio di opinioni. Sanno bene che certe lotte sono difficili se non impossibili, in quanto sono “difese dal sistema”. Una di queste lotte, oltre la caccia è la vivisezione. Migliaia di firme raccolte contro, tante manifestazioni e sabotaggi da parte dei vari gruppi animalisti per vedersi il tutto vanificato e mandato a quel paese da finanziamenti che arrivano con una “secchiata d’acqua”. Per quanto riguarda la caccia la 157/92 è la legge sulla caccia che doveva siglare un accordo tra animalisti e cacciatori, ma che in realtà non ha mai funzionato. Da una parte e dall’altra non c’è stata la volontà a causa di ideologie estremiste che tentano di portare l’acqua al proprio mulino. Dopo tante discussioni, ritengo che il Gruppo d’Intervento Giuridico sia un’ associazione ecologista che possa aprire alla parte più moderata del mondo venatorio, specialmente nel contesto venatorio sardo, per svariate ragioni: etiche, culturali, geografiche e faunistiche.