Una bella “autostrada” su fondo naturale verso il mare di Carbonara.
Ci sono dei lavori in zone di grande valore ambientale e naturalistico particolarmente sensibili che ricordano il famoso elefante ubriaco nel negozio di cristalleria.
Forse è il caso anche dei lavori in corso sulla viabilità su fondo naturale nell’area di Capo Carbonara – Cava Usai, a Villasimius (CA): ruspe e camion sferragliano freneticamente e scaricano terra magari soltanto per far giungere comodamente più SUV a due passi dalle acque dell’area marina protetta di Capo Carbonara.
Il motivo ufficiale non è conosciuto anche perché non è stato visto alcun cartello “inizio lavori” sul posto.
Siamo in area tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), nel sito di importanza comunitaria – S.I.C. “Isola dei Cavoli, Serpentara, e Punta Molentis” (direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, fauna e flora), ma sembra importare poco.
Il povero e raro coleottero Pachypus sardiniensis, endemismo localizzato in pochi siti della Sardegna meridionale, cerca di non esser schiacciato da cingoli e mezzi ruotati.
Di che lavori si tratta? Sono autorizzati?
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (17 luglio 2014) in proposito una richiesta di informazioni ambientali e accertamenti alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Cagliari, al Comune di Villasimius, alla Stazione navale di Cagliari della Guardia di Finanza, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
Vedremo presto di che cosa si tratta.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
aggiornamento (21 luglio 2014)
Il sindaco di Villasimius perde un’occasione per tacere.
Il sindaco di Villasimius Luca Dessì replica dalle colonne de L’Unione Sarda (e finora solo da lì, visto che risposta formale non è giunta) alla richiesta di informazioni ambientali e adozione provvedimenti inoltrata (17 luglio 2014) dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus in merito a lavori di viabilità a Capo Carbonara – Cala Usai: non è stato visto sul posto un cartello “inizio lavori”, ma si tratterebbe di sistemazione e messa in sicurezza della “strada piena di buche” e della realizzazione di “strisce tagliafuoco vista la folta vegetazione e il forte rischio incendi”. Visto che si tratta di area S.I.C. e tutelata con vincolo paesaggistico, ci saranno le necessarie autorizzazioni, anche ai fini della valutazione di incidenza ambientale. Ovviamente le attendiamo.
Si chiede, poi, il sindaco Dessì “come mai il Gruppo di intervento giuridico non ha nulla da dire ad esempio sulla vendita all’asta dell’isola di Serpentara”, tipico esempio di benaltrismo. Lo accontentiamo subito: fin dal 2005 il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha proposto la soluzione dell’esproprio dell’Isola super-vincolata di Serpentara e dell’affidamento in gestione all’Agenzia della Conservatoria delle coste sarde in sinergia con l’Area marina protetta di Carbonara. Al sindaco Dessì sarebbe bastata una rapida ricerca su internet per soddisfare la curiosità ed evitare di perdere un’occasione per tacere.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da La Nuova Sardegna, 24 agosto 2005
Il destino di Serpentara: salvo con l’esproprio: http://ricerca.repubblica.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2005/08/24/SD2PO_SD203.html?ref=search
A.N.S.A., 18 gennaio 2010
ISOLA SARDA ALL’ASTA MA VINCOLI SCORAGGIANO ACQUIRENTI : http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=82223
da Tiscali Notizie, 19 gennaio 2010
Serpentara, il paradiso sardo che nessuno vuole perché manca il business: http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/10/01/19/serpentara-nessuno-compra.html
da L’Unione Sarda, 21 luglio 2014
VILLASIMIUS. Carbonara, ruspe tra le dune.
Ruspe e trattori in movimento in aree tutelate da vincolo paesaggistico. A segnalare l’episodio il gruppo di intervento giuridico presieduto da Stefano Deliperi: «Ruspe e camion – scrivono gli ecologisti – sferragliano freneticamente e scaricano terra magari soltanto per far giungere comodamente più Suv a due passi dalle acque dell’area marina protetta di Capo Carbonara». Gli ambientalisti chiedono spiegazioni anche perché «il povero e raro coleottero Pachypus sardiniensis cerca di non esser schiacciato da cingoli e mezzi ruotati». Immediata la replica del sindaco di Villasimius Luca Dessì: «Stiamo aggiustando e mettendo in sicurezza una strada piena di buche. Inoltre – ha aggiunto – stiamo realizzando le strisce tagliafuoco vista la folta vegetazione e il forte rischio incendi». Poi la stoccata finale: «Come mai il gruppo di intervento giuridico non ha nulla da dire ad esempio sulla vendita all’asta dell’isola di Serpentara ma si preoccupa di una strada da mettere in sicurezza?». (g.a.)
(foto per conto GrIG, archivio GrIG)






BASTA RUSPE
booooo! domani vado a fare i bisognini in piazza Yenne, poi andrò a mangiare il gelato squagliato sopra le opere del Nivola, e infine, andrò a dormire sui salottini dei locali al Bastione, “a noi piace fare un po come ca..o ci pare” recitava Guzzanti quando alludeva ad una certa “casa delle libertà”, e qui mi sembra lo stesso.. in zona SIC una bella passara de ruspa, senza un motivo concreto (se mai ne possa esistere uno!) senza autorizzazione paesaggistica, ecc. Ma poi, stiamo attenti, perchè il problema non è solo quello relativo al coleottero sfigato, ma anche della funzione che la macchia ha in quel particolare contesto geomorfologico.
Una ipotesi: potrebbero essere delle fasce tagliafuoco?
In ogni caso è necessario creare delle vie di accesso per i mezzi antincendio di terra.
Se non si riesce a circoscrivere un eventuale incendio “Il povero e raro coleottero Pachypus sardiniensis” non ha la possibilità di sopravvivere.
ipotesi errata: si tratta del precedente viottolo sterrato che portava a Cava Usai
Perché errata?
Dato che le fasce tagliafuoco sono necessarie per circoscrivere eventuali incendi, per realizzarle la cosa più sensata è allargare a sufficienza i “viottoli sterrati” già presenti.
Si minimizza il danno e si raggiunge il risultato.
perchè questi lavori non pare proprio che nascano come “fascia tagliafuoco”, che comunque vengono realizzate dopo specifica analisi del territorio, non “a caso”.
Forse serve alla sicurezza , e forse….. serve ai suv e nuovo cemento !!
Allora perche’ non chiederne conto al nuovo sindaco della sostanza , e lasciar perdere il fumo ?
Certamente e’ un vizio non mettere cartelli sui lavori con le precise indicazioni su chi e che cosa. Il nuovo sindaco si puo impegnare su questo ? Guzzanti aveva ragione sui c… che ci pare ( visto che l’ultima sentenza va in quella direzione ), ma qui si tratta di territorio e vivere civile in trasparenza.
A vederlo dalla foto sembra la stradina per cala burroni poco più avanti.
sono di Villasimius.. ogni tanto mettono a posto la strada in quanto piena di buchi..non mi risulta che debbano cementificare…la strada rimarrà sterrata come sempre…..il nuovo sindaco mette al corrente la popolazione di tutto ciò che accade…..dunque dormite sonni tranquilli!!
Angela, la cosa è molto semplice: i lavori sono autorizzati o no?
O gruppo di intervento giuridico…strano, vi svegliate solo adesso che c’è questa nuova giunta, non siete mai intervenuti per cose mooolto più gravi, dove eravate quando hanno tagliato quasi tutti i ginepri di fronte al tanka ,eliminato le dune e di conseguenza i Gigli di mare per far posto al palco e ai bar sulla spiaggia?.Questo è solo un esempio degli scempi che sono stati fatti in tutti questi anni.Quella strada è sempre esistita ed era impraticabile,non mi sembra che stiano facendo scempio.
o Gabriele, svegliati! Fatti un giro nelle pagine virtuali di questo blog e vedrai che di Villasimius ci siamo occupati spesso e volentieri 😉
da CagliariPad, 18 luglio 2014
Capo Carbonara, nuova strada nell’area protetta, allarme ecologista.
“Ruspe e camion sferragliano freneticamente e scaricano terra magari soltanto per far giungere comodamente più Suv a due passi dalle acque dell’area marina protetta. Il motivo ufficiale non è conosciuto anche perché non è stato visto alcun cartello”: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=9992
Gli amambientalisti ci insegnano che le zone umide del territorio non vanno mai toccate le conseguenze ambientali che si verificano a seguito dello intervento del lago artificiale fronte spiaggia simius e passato forse inosservato? Complimenti comunque alla nuova squadra amministrativa per lo eccellente lavoro che consente ai cittadini e ai turisti una migliore fruizione del mare e delle spiagge.
non sono gli ambientalisti (ma che sarebbero gli amambientalisti, Enrico?) che insegnano qualcosa ma il progredire delle conoscenze scientifiche (ambientali e non) a cui casomai gli ambientalisti si rifanno… la differenza è sostanziale se permetti.
Ci si dovrebbe attenere al rispetto di leggi, norme, direttive e convenzioni (che non hanno certo fatto i fantomatici ambientalisti) che si sono emanate e/o che si sono volontariamente sottoscritte (piacciono i fondi comunitari e regionali, vero?)
non è molto chiaro (eufemismo) quello che dici sullo stagno di Notteri (artificiale????)… se puoi chiarire, grazie…
se proprio vuoi arrivare in acqua con la macchina ci sono sempre gli scivoli di alaggio in ogni porticciolo… spegni il motore, tiri giù i finestrini, togli la marcia e via… è anche un ottimo modo per rinfrescarsi le idee… mi pare un opzione da non sottovalutare 🙂
se il concetto di fruizione del mare è rimasto al paleolitico poi non lamentiamoci se posti molto (ma molto!) meno belli ed interessanti dei nostri attirano (e fidelizzano) molti ma molti più turisti di noi… e parliamo di un turismo maggiormente qualificato, spalmato su un arco temporale maggiore e che lasciano molti più soldi (ah, qui vi si drizzano le orecchiette, eh!?) sul territorio…
a noi cosa manca per essere i leader indiscussi in questo settore? nulla in teoria, la natura è stata più che generosa… manca solo la “mentalità” ma non è facile uscire dal paleolitico, vero?
saluti
da L’Unione Sarda, 21 luglio 2014
VILLASIMIUS. Carbonara, ruspe tra le dune: http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_231_20140721093250.pdf
ci sono aggiornamenti.
il Comune di Villasimius – Settore Urbanistica, Edilizia e Lavori pubblici ha comunicato (nota prot. n. 9893 del 28 luglio 2014) che “i lavori di cui trattasi riguardano interventi di manutenzione ordinaria della strada vicinale denominata Cala Burroni in località Cala Burroni e che gli stessi non hanno comportato nessuna modifica della sagoma stradale ne invasione della vegetazione a contorno. I lavori sono stati realizzati dall’Amministrazione Comunale, con operai e mezzi propri”.
Non c’è alcuna autorizzazione, di alcun genere, perchè, secondo l’Amministrazione comunale, “l’intervento non necessita di titoli abilitativi quali concessioni, autorizzazioni,
autorizzazione paesaggistica, ne pareri alcuni in quanto … :
• rientra nei casi di edilizia libera ai sensi dell’art. 3 del d.Lgs 380/2001 e ss.mm. e ii e dell’art.10 della LR 4/2009 e ss. mm. e ii.;
• rientra nei casi di cui all’art. 149, comma 1 lett. a) del D.Lgs 42/2004 per i quali non è prevista l’autorizzazione paesaggistica;
• rientra nei casi di cui all’art. 5, comma 3 del DPR 357/97 e ss.mm e ii., per i quali è esclusa la valutazione di incidenza”.
Mi sembrava che non avessero già la balla pronta.