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Cala Sinzias non si vende più: si vogliono davvero tutelare le coste? Coraggio!


Sardegna, dune e ginepri sul mare

Sardegna, dune e ginepri sul mare

Il Presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e l’Assessore dell’agricoltura Elisabetta Falchi hanno annunciato la revoca del bando per la vendita di oltre 5 ettari di terreni costieri a Cala Sinzias (Castiadas, CA) del patrimonio della Società Bonifiche Sarde s.p.a. in liquidazione.  Inoltre, sarà costituito un Fondo unico per la tutela dei beni paesaggistici di pregio, con particolare attenzione per quelli costieri.

Bene, siamo molto soddisfatti, perché è quello che abbiamo chiesto lo scorso 4 luglio 2014 con la denuncia pubblica della ignobile vendita di terreni costieri che devono esser tutelati – oltre che con il piano paesaggistico regionale e le altre normative di salvaguardia costiera – con la demanializzazione attraverso la titolarità e la gestione dell’Agenzia della Conservatoria delle coste della Sardegna.

Strumento gestionale, quest’ultimo, che deve agire e operare sul modello del Conservatoire du Littoral francese, che oggi tutela quasi 155 mila ettari di litorali.  Altro che commissariamento…..

La difesa delle coste, della buona pianificazione paesaggistica, il rilancio dell’Agenzia della Conservatoria delle coste sono stati fra i punti fondamentali del programma elettorale con cui sono state vinte le elezioni regionali del febbraio 2014.

Coraggio!

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

Castiadas, Cala Sinzias (da Google Earth)

Castiadas, Cala Sinzias (da Google Earth)

 

da Il Fatto Quotidiano, 8 luglio 2014 

Sardegna, la Regione mette in vendita una parte di Cala Sinzias. Poi blocca tutto.

La Società bonifiche sarde in liquidazione, di proprietà dell’ente pubblico guidato da Francesco Pigliaru (Pd), ha messo all’asta 5 ettari di terreno davanti a uno dei mari più suggestivi dell’isola. L’assessorato all’agricoltura revoca il bando: “Vedremo cos’è successo”. Intanto su Facebook era partita l’idea di una sottoscrizione: “Tre euro per salvare la spiaggia”. (David Marceddu)

Se l’Eden fosse stato dotato anche di una spiaggia, questa probabilmente si sarebbe chiamata Cala Sinzias. Eppure una grossa parte di questo angolo di paradiso nel sud est della Sardegna, comune di Castiadas in provincia di Cagliari, è stato messo in vendita. Antonello Melis, liquidatore della Sbs (Società bonifiche sarde in liquidazione) – nata 100 anni fa per provvedere al risanamento delle zone paludose dell’isola e oggi in mano alla Regione tramite l’agenzia Laore al 99,99% – il 27 giugno scorso ha indetto un bando (leggi) per dare via al migliore offerente cinque ettari di terreno di fronte a uno dei mari più belli del mondo. Prezzo a base d’asta: 350 mila euro. Chi vorrà comprarlo basta che il prossimo 31 luglio si presenti alla scrivania di un notaio di Cagliari. Una decisione che ha provocato numerose polemiche tanto da far arrivare l’intervento dell’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi che ha bloccato tutto: “Il bando per l’alienazione dei terreni di Cala Sinzias verrà sospeso – ha detto in conferenza stampa. – I beni costieri non sono vendibili e, appena insediata, avevo chiesto un report per assicurarmi che nella procedura di alienazione di SBS già in corso non fossero compresi proprio quelli situati sulle coste. Ora verificheremo meglio cosa sia successo”.

Castiadas, Cala Sinzias (da www.madebysardinia.it)

Castiadas, Cala Sinzias (da http://www.madebysardinia.it)

A denunciare la cosa era stato il Gruppo di intervento giuridico, una associazione ecologista nata nell’isola, ma con aderenti un po’ in tutta Italia. “Parliamo di aree a pochi passi dal mare, una volta utilizzate come pascolo”, ha spiegato a ilfattoquotidiano.it Stefano Deliperi, presidente del gruppo. “Non si tratta della spiaggia dove si mettono gli ombrelloni, ma di quella area immediatamente a ridosso, che delimita la spiaggia, composta di macchia mediterranea. Forse, chi lo comprerà non potrà costruirci una casa, ma l’ambiente potrebbe comunque essere sconvolto. Potrebbero farci un parco acquatico, per capirci”.

Il bando descriveva così i terreni: “L’area si raggiunge facilmente da diverse strade sia comunali che provinciali della zona. La caratteristica principale è quella di essere interposta tra la zona residenziale turistica e il litorale marino nella zona a sud della cala, che pertanto la rende essenziale per il raggiungimento del litorale dagli insediamenti turistici consentendo l’accesso incondizionato al litorale marino, nonché, suo interno, la realizzazione di infrastrutture per servizi ricreativi ed alla balneazione”.

dune

dune

Qualche settimana fa il neo presidente della Regione (azionista di maggioranza della Sbs), Francesco Pigliaru, del Partito democratico, aveva commissariato la Conservatoria delle coste, un’agenzia creata dalla giunta di Renato Soru nel 2007. Un caso unico in Italia per l’attenzione alle coste. “Ma le varie giunte che si sono succedute nel frattempo non hanno permesso alla agenzia di lavorare a pieno”, spiega Deliperi. Dunque, visti gli scarsi risultati in questi anni, la nuova giunta ha pensato di commissariarla e di “riorganizzarla”. “Un primo passo per la sua chiusura”, pensano quelli del Gruppo di intervento giuridico. “In questi anni la Conservatoria aveva acquisito da società come la Sbs sei mila ettari di terreni, in molti casi anche nella zona vicino a Cala Sinzias. L’obiettivo era quello di tutelarli. Nel caso invece di Cala Sinzias l’agenzia appena commissariata non è stata neppure interpellata”, racconta il presidente dell’associazione.

Su Facebook era già nato un gruppo spontaneo per sensibilizzare sulla vicenda attraverso l’idea di una sottoscrizione: “Tre euro per Cala Sinzias”.  “Soltanto un ritiro del bando da parte della Regione Sardegna, che non pagherebbe alcuna penale per questo, potrebbe fare saltare la vendita”, ha spiegato Deliperi.

Tra le tante voci circolate c’era stata anche quella di una possibile interessamento per Cala Sinzias di una società che vede Carlo De Benedetti tra gli azionisti. Il patron di Repubblica infatti ha fatto visita insieme a un suo socio, alla Sbs: “Hanno chiesto di visitare l’azienda zoo-agricola della società Bonifiche sarde ad Arborea e Marrubiu, circa mille ettari in tutto, e io li ho accompagnati nella visita. Non so se acquisteranno quella azienda, che è mio dovere cercare di vendere a imprenditori interessati”, aveva spiegato Antonello Melis, liquidatore di Sbs. “Era solo una visita preliminare. Non volevano vedere altri terreni, né mi hanno chiesto informazioni su altre proprietà di Sbs, quindi nemmeno sull’area di Castiadas”.

 

stralcio P.U.C. Castiadas, Cala Sinzias (foto Stefano Zucca)

stralcio P.U.C. Castiadas, Cala Sinzias (foto Stefano Zucca). L’area è quella “G5”

 

dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna

Terreni Cala Sinzias: Falchi, “il bando per alienazione verrà sospeso”.

La linea dell’amministrazione regionale, ha ribadito l’esponente della giunta Pigliaru, “è sempre la stessa, cioè continuare nell’opera di tutela e salvaguardia assoluta del patrimonio ambientale dell’Isola, soprattutto di quello di maggior pregio”. Per questa ragione, ha detto ancora l’assessore Falchi, “costituiremo un Fondo unico per la tutela dei beni paesaggistici di pregio, con particolare attenzione per quelli costieri”.

CAGLIARI, 8 LUGLIO 2014 – “Il bando per l’alienazione dei terreni di Cala Sinzias verrà sospeso”: l’ha detto oggi pomeriggio, durante la conferenza stampa convocata dalla giunta regionale nel palazzo di viale Trento, l’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi.
“Maria Ibba, neo direttore di Laore, agenzia regionale che detiene il controllo della Società Bonifiche Sarde attualmente in liquidazione, ha completato tutte le verifiche sulla documentazione e ha disposto che il commissario liquidatore sospenda e revochi il bando”. Infatti, ha sottolineato l’assessore Falchi, “i beni costieri non sono vendibili e, appena insediata, avevo chiesto un report per assicurarmi che nella procedura di alienazione di SBS già in corso non fossero compresi proprio quelli situati sulle coste. Ora verificheremo meglio cosa sia successo”.

dune, ginepri, spiaggia, mare

dune, ginepri, spiaggia, mare

La linea dell’amministrazione regionale, ha ribadito l’esponente della giunta Pigliaru, “è sempre la stessa, cioè continuare nell’opera di tutela e salvaguardia assoluta del patrimonio ambientale dell’Isola, soprattutto di quello di maggior pregio”. Per questa ragione, ha detto ancora Falchi, “costituiremo un Fondo unico per la tutela dei beni paesaggistici di pregio, con particolare attenzione per quelli costieri”.
Questo Fondo, ha aggiunto in chiusura il presidente della Regione Francesco Pigliaru, “sarà alimentato da una gestione più oculata del patrimonio regionale: dall’alienazione di quei beni e di quelle proprietà che non sono di interesse pubblico per la Regione potremmo ottenere le risorse per l’acquisizione di quelli che hanno valore paesaggistico, ambientale e simbolico e che vanno preservati e “messi in sicurezza” per la collettività”.

 

 

macchia mediterranea, sole, mare

macchia mediterranea, sole, mare

 

da Sardinia Post, 8 luglio 2014

La Regione: “Stop alla vendita dei terreni di Cala Sinzias”. (Alessandra Carta)

I cinque ettari di Cala Sinzias, lembo incantato nel Comune di Castiadas, costa sud-ovest dell’Isola, sono al sicuro. Il bando che li ha messi in vendita il 27 giugno scorso, verrà “bloccato e poi annullato”, fa sapere Elisabetta Falchi, l’assessore all’Agricoltura che, per competenza amministrativa, sta gestendo la ribattezzata “dinamite mediatica” di questi giorni. Non fosse altro che i terreni sono stati finiti all’asta attraverso la Sbs, la Società bonifiche sarde controllata al 99 per cento dalla Regione con l’agenzia agricola Laore (il restante 1 per cento è in mano privata, quota azionaria della 3A). A questo punto i potenziali acquirenti possono evitare di depositare le offerte dal notaio cagliaritano Roberto Onano, entro il 31 luglio, come prevedeva il bando.

Ma al di là della procedura bloccata, la Falchi sta mettendo il naso su un faldone bollente e ricco di zone d’ombra. È stata lo stesso assessore, nel corso di una conferenza stampa, a non nascondere le perplessità di quella vendita. Perché “nel 2011 – ha spiegato – la Conservatoria delle Coste dichiarò i cinque ettari di alto pregio ambientale”. E proprio per questo da acquisire al patrimonio regionale.

Fatto sta che è andata diversamente. La Sbs, spa controllata dal commissario liquidatore Antonello Melis, un commercialista nominato dall’ex presidente Ugo Cappellacci, ha deciso l’asta con una base di 350mila euro. “Si è sempre saputo – aggiunge la Falchi – che si tratta di un’area inedificabile, siamo però al lavoro per conoscere le ragioni del bando malgrado il parere della Conservatoria”.

Giglio di mare (Pancratium maritimum)

Giglio di mare (Pancratium maritimum)

Nel week-end appena passato su Cala Sinzias è scoppiata una bollata mediatica che ha inondato la Rete. Tutto è cominciato con la nota dell’ambientalista Stefano Deliperi, il presidente del Gruppo di intervento giuridico che sabato, per primo, ha sollevato il caso della vendita. Da lì un tam tam di allarmi, sfociati nel sospetto che all’asta fossero interessati Carlo De Benedetti, editore del gruppo Espresso, e il re delle carni Luigi Cremonini, in visita in Sardegna il 3 luglio. Poi tutto è rientrato, ma per la Falchi il lavoro stava appena cominciando. Sullo sfondo il popolo di Internet pronto a mettere tre euro per evitare di far passare i terreni di Cala Sinzias in mano privata.

L’assessore ha intanto chiesto gli atti alla neodirettrice di Laore Maria Ibba, in carica formalmente da oggi, ma gli uffici era già mobilitati alla ricerca di tutti i carteggi su Cala Sinzias. Tanto che a prendere posizione è stato pure il presidente Francesco Pigliaru, padrone di casa nella conferenza stampa organizzata questo pomeriggio per illustrare la riforma della Regione.

È nostra intenzione – ha spiegato il governatore – istituire un fondo per l’acquisizione di tutte quelle porzioni di territorio con alto pregio ambientale. I cinque ettari di Cala Sinzias rientrano tra questi, ma non sono certamente gli unici”. Pigliaru non ha nascosto lo stupore sugli attacchi piovuti contro la Giunta in tema di tutela paesaggistica. Prima con il commissariamento della Conservatoria e adesso su Cala Sinzias. “Una delle nostre bandiere, come abbiamo ripetuto fin dall’inizio della campagna elettorale, è proprio la tutela dell’ambiente. Non solo teniamo la guardia altissima, ma crediamo convintamente che lo sviluppo passi anche dalle risorse naturali, ragion per cui il nostro rigore sarà sempre massimo”.

Adesso si attende che la Falchi concluda il lavoro di indagine sull’asta della Sbs. Ma per ora smentisce la possibilità che il commissario Melis venga silurato. A meno che, certo, non emerga una qualche sua responsabilità intorno alla gestione dell’asta. Ma le verifiche sono ancora in corso.

 

 

Mare

Mare

 

La Nuova Sardegna, 10 luglio 2014

La Nuova Sardegna, 10 luglio 2014

 

avviso revoca bando alienazione terreni Cala Sinzias, L'Unione Sarda, 12 luglio 2014

avviso revoca bando alienazione terreni Cala Sinzias, L’Unione Sarda, 12 luglio 2014

 

(foto da http://www.madebysardinia.it, Google Earth, Stefano Zucca, S.D., archivio GrIG)

  1. luglio 8, 2014 alle 10:28 PM

    da CagliariPad, 8 luglio 2014
    Cala Sinzias, la Regione stoppa la vendita: “C’è stato un corto circuito”.
    L’assessore Falchi: “Verificheremo cosa è accaduto perchè esiste una relazione tecnica del 2011 della Conservatoria delle Coste che inseriva quel bene tra quelli di particolare pregio paesaggistico”: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=9739

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    da L’Unione Sarda, 8 luglio 2014
    Cala Sinzias, sospeso il bando di vendita. “Pregio paesaggistico molto importante”: http://www.unionesarda.it/articolo/politica_italiana/2014/07/08/cala_sinzias_sospeso_il_bando_di_vendita_pregio_paesaggistico_molto_importante-1-376762.html

  2. luglio 8, 2014 alle 10:55 PM

    e meno male direi, boh.. ma gli era sfuggita la questione o cosa?

  3. Junio Valerio
    luglio 9, 2014 alle 8:50 am

    Date il tempo di vedere e di prendere decisioni. I bottegai fanno le cose veloci perchè temono di perdere il cliente. Loro valutano e riflettono. Agiscono, speriamo sempre in questa direzione.

  4. capitonegatto
    luglio 9, 2014 alle 8:58 am

    Sospendere non vuol dire annullare , quindi un annuncio di tale ambiguita’ non deve fare abbassare la guardia. Comprare la costa a 6 euro al mtq, anche se base d’asta, e’ troppo appetibile per speculatori , e tutti quelli che ruotano nel mondo delle costruzioni , ai quali interessano ovviamente solo i guadagni e non la salvaguardia ambientale.

  5. luglio 9, 2014 alle 9:31 am

    complimenti a Deliperi per il pronto e per ora efficace intervento! le coste dell’isola ne hanno già sentite tante, troppe dichiarazioni illusorie, poi finite egualmente con costruzioni varie… grazie Stefano.

  6. Genius Loci
    luglio 9, 2014 alle 11:09 am

    Grazie GrIG.
    Adesso il commissariamento di LAORE!

  7. luglio 9, 2014 alle 2:57 PM

    da L’Unione Sarda, 9 luglio 2014
    Cala Sinzias, stop alla vendita. (Fabio Manca): http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/96153_Cala_Sinzias_stop_alla_vendita.pdf

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    Gli ambientalisti: «Ora si rilanci la Conservatoria»: http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/96157_Gli_ambientalisti_Ora_si_rilanci_la_Conserva.pdf

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    Tenere alta la guardia. (Roberto Casu): http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/96149_Tenere_alta_la_guardia.pdf

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    «Chiarire chi ha dato l’assenso alla Sbs»: http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/96155_Chiarire_chi_ha_dato_lassenso_alla_Sbs.pdf

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    da La Nuova Sardegna, 9 luglio 2014
    Cala Sinzias la Regione ritirerà il bando. (Alfredo Franchini): http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/96151_Cala_Sinzias_la_Regione_ritirera_il_bando_.pdf

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    A.G.I., 8 luglio 2014
    Sbs: Falchi, bando su Cala Sinzias sarà sospeso e revocato: http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/96180_Sbs_Falchi_bando_su_Cala_Sinzias_sara_sospes.pdf

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    Sbs: Comandini (Pd), bando su Cala Sinzias va revocato subito: http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/96174_Sbs_Comandini_(Pd)_bando_su_Cala_Sinzias_va_.pdf

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    Sbs: Sale (Irs), Cala Sinzias bene pubblico va gestita da Regione: http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/96177_Sbs_Sale_(Irs)_Cala_Sinzias_bene_pubblico_va.pdf

  8. luglio 9, 2014 alle 3:01 PM

    “Il presidente Pigliaru è sorpreso dalle polemiche degli ambientalisti”: c’è poco da sorprendersi, nei programmi e nelle dichiarazioni elettorali aveva affermato il contrario.

    da La Nuova Sardegna, 9 luglio 2014
    Pigliaru: «Via la Conservatoria, lo stesso lavoro lo può fare l’assessorato».
    La struttura costa troppo. Sarà costituito un fondo per comprare le aree pregiate, come Budelli e Malu Entu: http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2014/07/09/news/pigliaru-conferma-via-la-conservatoria-costa-troppo-lo-stesso-lavoro-lo-puo-fare-l-assessorato-1.9566254

  9. luglio 9, 2014 alle 9:05 PM

    da Sardinia Post, 9 luglio 2014
    Cala Sinzias messa all’asta per fare cassa. (Alessandra Carta): http://www.sardiniapost.it/politica/cala-sinzias-messa-allasta-per-cassa/

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    Cala Sinzias e gli altri terreni sul mare della Sbs: ecco l’elenco: http://www.sardiniapost.it/politica/cala-sinzias-gli-terreni-mare-sbs-lelenco/

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    Cala Sinzias e i debiti della Sbs, Muledda: “Non impoveriamo la società: http://www.sardiniapost.it/angolo-dei-lettori/cala-sinzias-i-debiti-sbs-muledda-non-impoveriamo-societa/

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    da Tiscali Notizie, 9 luglio 2014
    La Giunta blocca il bando per Cala Sinzias, la spiaggia non sarà venduta: http://notizie.tiscali.it/regioni/sardegna/articoli/14/07/09/giunta-revoca-bando-cala-sinzias.html

  10. Nico
    luglio 10, 2014 alle 2:18 PM

    grande, grandissimo Grig!!!

  11. luglio 12, 2014 alle 3:30 PM

    missione compiuta: sull’edizione del 12 luglio 2014 de L’Unione Sarda è pubblicato l’avviso dell’avvenuta revoca del bando per la vendita dei terreni S.B.S. s.p.a. a Cala Sinzias (Castiadas, CA). 😛 😛 😛

  12. amico
    luglio 12, 2014 alle 5:01 PM

    Grande GRIG, e non fermarTi, fortunatamente ci sono anche altri “gioielli di famiglia”, nell’interno, “fuori dal tempio”!

  13. luglio 12, 2014 alle 11:10 PM

    a Cala Sinzias…..

    da Casteddu online, 12 luglio 2014
    Castiadas, eccezionale nidificazione di una tartaruga a Cala Sinzias.
    La tartaruga marina, Caretta caretta, ha deposto le uova a 15 metri circa dalla riva: l’evento è monitorato dalle Gardie ambientali, biologi e Forestale. (Giulia Erdas): http://www.castedduonline.it/area-vasta/hinterland/16176/castiadas-eccezionale-nidificazione-di-una-tartaruga-a-cala-sinzias.html#sthash.igRQShfb.dpuf

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    da L’Unione Sarda, 13 luglio 2014
    Tartaruga depone le sue uova sulla spiaggia di Cala Sinzias: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/07/13/tartaruga_depone_le_sue_uova_sulla_spiaggia_di_cala_sinzias-6-377441.html

  14. luglio 14, 2014 alle 3:13 PM

    grazie GrIG! Continuiamo così. Prossimo passo la ricostituzione della Conservatoria delle Coste con nuovi poteri e più soldi per demanializzare le spiagge e i terreni retrostanti

  15. settembre 21, 2015 alle 3:05 PM

    da L’Unione Sarda, 21 settembre 2015
    Bonifiche sarde, bando flop: le aree costiere adesso andranno a un’agenzia commissariata.
    Lo strano caso del patrimonio della Sbs in liquidazione. (Cristina Cossu) (http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_231_20150921083201.pdf)

    Non è per niente facile dismettere i beni immobiliari pubblici. Vuoi perché molti sono in pessime condizioni, vuoi perché la burocrazia blocca non poco il meccanismo, vuoi anche perché le amministrazioni si complicano la vita in ogni modo possibile. Prendiamo la vecchia Sbs, società bonifiche sarde, indirettamente posseduta dalla Regione (con l’agenzia Laore, per lo sviluppo in agricoltura, a sua volta controllata dalla Regione) in liquidazione con scarsi risultati, e ora oggetto di una delibera della Giunta per favorire il processo di estinzione, ebbene la Sbs dovrà cedere una serie di terreni di enorme valore paesaggistico e ambientale alla Conservatoria delle Coste, commissariata e «narcotizzata» – dicono gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico – l’estate scorsa, avviata anch’essa verso il definitivo tramonto. Dunque, la Sbs è proprietaria di un enorme compendio tra Arborea, Marrubiu e Terralba, stalle, magazzini, uffici e terreni che nessuno ha intenzione di comprare. Di recente si è chiuso, con un altro flop l’ultimo tentativo di cedere (per 9 milioni 600 mila euro) l’asset. Il 15 settembre l’assessore al bilancio Raffaele Paci firma un provvedimento – “Direttive per favorire il processo di liquidazione della Società bonifiche sarde in liquidazione Spa” – che suddivide i suoi immobili e sedimi in due grandi gruppi: il primo riguarda il compendio invenduto, il secondo «fa riferimento a terreni in zone costiere insistenti su diverse aree della Sardegna, in particolare Alghero, Sassari, Castiadas, Muravera, Buggerru, Iglesias e Arborea, la cui acquisizione spetterà alla Conservatoria delle Coste attraverso l’attuazione di un articolato programma per il quale nel bilancio pluriennale 2015-2017 sono stati stanziati 7 milioni di euro». Da ricordare, per inciso, che a luglio 2014, il liquidatore, Antonello Melis, nominato dalla precedente Giunta e ancora in carica, aveva messo in vendita cinque ettari di macchia mediterranea attaccati alla spiaggia di Cala Sinzias, «un’area tra la zona residenziale turistica e il litorale marino», prezzo a base d’asta 350 mila euro: dopo la denuncia del Gruppo di intervento giuridico scoppiò una grande polemica e il bando fu ritirato. Chissà, probabilmente in questo caso non sarebbe stato impossibile trovare qualcuno disposto a comprare. Comunque, oggi quelle aree preziosissime di cui a Sbs si deve disfare per chiudere una volta per sempre, saranno «tutelate», ovvero dirottate verso la Conservatoria, a sua volta destinata a sparire appena possibile.

  16. febbraio 14, 2018 alle 2:46 PM

    dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna

    Ambiente, Giunta affida a Forestas la gestione dei compendi boschivi Sbs.
    “Si tratta di un intervento virtuoso – dice l’assessora Spano – in cui, tra le attività di manutenzione, i professionisti di Forestas potranno sperimentare anche tecniche innovative di gestione selvicolturale, specie su ecosistemi complessi e di alta rilevanza come quelli dunali e costieri”. (https://www.regione.sardegna.it/xml/getpage.php?cat=65)

    CAGLIARI, 13 FEBBRAIO 2018 – “I compendi boschivi di proprietà della Società Bonifiche Sarde, comprese le aree in gestione all’agenzia Conservatoria delle Coste nei Comuni di Castiadas, Muravera e Alghero, saranno affidate all’agenzia Forestas: un’operazione di grande rilievo per la tutela del nostro patrimonio ambientale resa possibile grazie alla nuova legge forestale regionale”. Lo annuncia l’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano dopo l’approvazione, oggi in Giunta, della delibera da lei proposta di concerto con l’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu.

    ATTIVITÀ E SILVICOLTURA. “Si tratta di un intervento virtuoso – prosegue Donatella Spano – in cui, tra le attività di manutenzione, i professionisti di Forestas potranno sperimentare anche tecniche innovative di gestione selvicolturale, specie su ecosistemi complessi e di alta rilevanza come quelli dunali e costieri. Avevamo incluso tra le priorità strategiche della programmazione annuale e pluriennale dell’Agenzia il ripristino funzionale e strutturale dei sistemi forestali in contesti litoranei e dunali e ora possiamo farlo grazie a questa delibera, segno che la sinergia tra le diverse istituzioni regionali porta a buoni risultati”.

    LITORALI E PAESAGGIO. “Il patrimonio boschivo che insiste sui litorali della Sardegna – sottolinea l’assessore Cristiano Erriu – rappresenta un bene collettivo di eccezionale valore ambientale e paesaggistico, ma presenta anche caratteristiche di fragilità, in modo particolare le pinete costiere che hanno bisogno di manutenzione e controllo continui, al fine di prevenire fenomeni di abbandono e degrado. L’intervento dell’agenzia Forestas, con il personale dedicato e le professionalità di cui dispone, diventa indispensabile per garantire una piena fruizione a salvaguardia del loro valore”.

  1. luglio 9, 2014 alle 7:13 am

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