Un trattamento da cani, al Poetto (Cagliari).
Un giorno della settimana scorsa F.S. e R.P., due giovani cagliaritani, si sono recati con Big River, il loro cane Golden Retriever, allo stabilimento balneare “Il Lido”, lungo la spiaggia del Poetto, a Cagliari.
L’intenzione era quella di andare al bar – non in spiaggia – per effettuare una consumazione.
Intenzione vana, perché sono stati fermati dagli addetti dello stabilimento e in seguito dal direttore.
“Non potete entrare con il cane. Ci dispiace, sono le regole”, questa la sostanza del divieto.
Big River non ha perso il suo consueto aplomb e, insieme ai due giovani, è andato via.
Dopo qualche giorno F.S. e R.P. hanno però formalizzato un esposto al Sindaco di Cagliari e al Comandante della Polizia municipale.
Speriamo che intervengano, presto. E che la vicenda sia completamente chiarita.
Perché il Regolamento per la tutela e la gestione degli animali di Cagliari, approvato con la deliberazione Consiglio comunale n. 9 del 5 marzo 2013, pur migliorabile in varie parti (e lo stesso Sindaco ha promesso correzioni), prevede (art. 20) che “i cani, accompagnati dal padrone o detentore a qualsiasi titolo, possono avere libero accesso … a tutti gli esercizi pubblici situati nel territorio del Comune di Cagliari” pur con guinzaglio e museruola, senza recare disturbo o danni, ovviamente.
E chi non volesse? “È lasciata facoltà all’esercente del pubblico esercizio di vietare l’ingresso a quei cani che ritenga possano dare disturbo agli altri avventori; in tali casi è fatto obbligo di comunicare preventivamente il divieto in forma scritta all’Ufficio Comunale della Gestione Faunistica, e predisporre all’esterno dell’esercizio strumenti utili per i proprietari ad assicurare temporaneamente i cani”. Di tutto questo, però, nella vicenda recentemente segnalataci non vi sarebbe la minima traccia.
Inoltre, l’art. 187 del regolamento (regio decreto n. 635/1940 e s.m.i.) del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza sanziona il divieto di accesso (e il diniego di consumazioni) riguardo un esercizio pubblico senza “legittimo motivo”.
E Big River può esser considerato un “legittimo motivo”?
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
qui la deliberazione Consiglio comunale n. 9 del 5 marzo 2013
qui il Regolamento per la tutela e la gestione degli animali di Cagliari
(foto per conto GrIG)
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- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
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Inviare una mail educata a Il Lido può indurli a riflettere per il futuro. Io l’ho fatto. Il livello di civiltà si misura anche nella sensibilità che dimostriamo verso i nostri fratelli animali. D’altronde ci sono cani MOLTO più educati di tanti umani, specie di questi tempi in cui il termine “educazione” sta diventando sconosciuto.
😉
mi chiedo quanti locali commerciali seguono la procedura che porta a non fare entrare cani nel loro esercizio ? Mi domando come sia possibile che nelle aree cani (M. Urpinu, M. Claro, Via Scano, ecc.) possano coesistere cani di razze, taglie diverse, femmine in calore, senza una adeguata sorveglianza del Comune perchè quella dei rispettivi proprietari è assente !!! mai un vigile o una guardia se non qualche volta alcuni dell’ENPA che agiscono con grande abnegazione così come il personale addetto alla manutenzione che meritano un plauso per come tengono pulite queste aree.. Come riesce la ASL a stabilire senza approfondimenti ma solo con uno “sguardo” se un cane è o no aggressivo pur avendo lo stesso aggredito un suo simile determinando una profonda ferita senza che vi sia stata rissa, E il proprietario ? si è ben guardato da assumersi qualsiasi responsabilità, nemmeno un cenno di solidarietà per il cane ferito, del resto la ASL ha affermato che il cane aggressore era mansueto così come il cane aggredito, Voglia il cielo che non incontri bambini o anziani circolando fra le strade cittadine senza museruola. Mi chiedo ma dove fanno servizio i vigili visto che nelle aree cani non vi è traccia, le auto parcheggiano nelle strisce pedonali e nei passi carrai, per non parlare della sosta in doppia fila, se qualcuno sbatte tappeti sulla via principale non sanzionano perchè non conoscono leggi vecchie di 100 anni, Non si trovano neppure nei bar per accertare se un cane può o no entrare verificando se il proprietario ha adempiuto agli obblighi di cui all’ordinanza del sindaco, quando gli animali non sono graditi. Sicuramente il bar del LIDO avrà le sue ragioni o giustificazioni che non sono state esposte, però sappia che gli animali in Italia sono oltre 60 milioni…. forse è giusto adeguarsi… e anche il Sindaco si adegui, le ordinanze servono se vi è una volontà a farle rispettare. Caro sindaco, è vero finora spesso molti cittadini hanno votato da cani, ma presto i cani voteranno e allora… Bau
Pazienza, con tutti i casini che le imprese hanno in questo periodo, già non mi sarei messo a piazzargli una nuova grana ai gestori se non avessero voluto far entrare il mio cane. Sarei andato in un altro bar. Si vede che i proprietari del cane non sono imprenditori italiani in difficoltà, altrimenti ad un proprio collega non gli avrebbero causato ostacoli ulteriori a quelli che lo “Stato” usuraio e burocrate impone alle piccole imprese. Addirittura rivolgendosi alla polizia municipale.
Gli animali hanno diritti importanti. Tra questi io personalmente non gli riconosco quello di entrare in un bar, o meglio non avrei piazzato questo casino, sarei passato oltre, in nome in questo caso della solidarietà prima di tutto tra uomini onesti che vogliono tirare avanti, poi pensando alle amate creature animali.
Considerare l’ingresso dei cani in un locale come un “ostacolo” alla libertà d’impresa sembra un po’ eccessivo, non credi Andrea? Anzi, se gli imprenditori fossero un po’ più furbi, creerebbero delle aree apposta per loro, addirittura dei menu speciali, sai quanta gente attirerebbero? Dai uno sguardo al successo che hanno i Cat Cafè, c’è tanto da imparare.
Io intendevo dire che sarei andato in un altro bar, e avrei concluso con un “pazienza!” il caso.
Non sarei andato alla polizia municipale.
Non mi sembra così eccessiva la violazione alla libertà del mio cane ed alla mia libertà, o ai diritti suoi e miei, tanto da rivolgermi alla municipale o comunque lasciando traccia scritta di ciò ad enti o istituzioni o autorità che potrebbero ora agire magari anche con multe -credo- al gestore del locale.
Avete pensato alla paura (a volte fobia) degli avventori?Ai cani seduti sulle sedie dove dopo si deve sedere la gente?Ai cani in un negozio di abbigliamento dove odorano tutto e magari ci mollano anche la pisciata?Agli odori che lasciano ?Alla maleducazione di moltissimi proprietari?Concordo con Occhionudo quando parla di aree attrezzate ,ma in altri casi non è molto facile la convivenza.Avete pensato se per assurdo entrano in un ristorante 50 persone e tra queste,20 hanno cani al seguito Io ho un cane di media taglia e quando esco e sò di andare in certi posti,lo lascio in casa.Mettiamoci anche nei panni degli altri.
per cortesia, non creiamo problemi quando non ci sono.
Se a Cagliari un esercente di pubblico servizio non desidera avventori con cani lo deve dire preventivamente, così tutti lo sanno e possono regolarsi: “è lasciata facoltà all’esercente del pubblico esercizio di vietare l’ingresso a quei cani che ritenga possano dare disturbo agli altri avventori; in tali casi è fatto obbligo di comunicare preventivamente il divieto in forma scritta all’Ufficio Comunale della Gestione Faunistica, e predisporre all’esterno dell’esercizio strumenti utili per i proprietari ad assicurare temporaneamente i cani” (art. 20 del Regolamento comunale per la tutela e la gestione degli animali).
E’ così complicato inviare una lettera, mettere qualche cartello e qualche anello esterno per assicurare il guinzaglio dei cani?
Stefano Deliperi
Pietro, così sembra uno scenario apocalittico! Ma sai quante malattie portano gli esseri umani? Sai quanti milioni di batteri ci sono nelle banconote o nelle monete? E vogliamo parlare delle arachidi che trovi nei banconi dei bar? Mica le annusano i cani, le toccano le manine di uomini e donne! Pensi che tutti se le lavino prima come se stessero per entrare in sala operatoria? Il buon senso e l’educazione aiutano molto, sia che si tratti di animali a quattro zampe che a due 😉
sono d’accordo con Pietro, dove si amministrano alimenti non è igienico far entrare i cani.
ottima idea, e chiediamo anche la cartella clinica a tutti gli avventori.
vista la crisi perché non ci organizziamo per rapinare una banca. Naturalmente prima la scegliamo bene perchè se non ci piace andiamo in un altra… Ma che discorsi fatte sembra che solo il G.i.g. sia sensato nei commenti, veramente incredibile
ma gli avventori umani solitamente non pisciano e defecano in strada, non perdono peli etc… non a tutti fa piacere mangiare in compagnia di cani e gatti…. poi è una scelta degli esercizi commerciali basta attenersi al regolamento comunale
per ARRICARDU
è significativo quel “solitamente”
Ieri al c.c.corte del sole una coppia mangiava ai tavoli di una pizzeria strapiena,con il cane accucciato ai piedi.All’arrivo di un’altra coppia con cane e scoppiato un casino….i due cani hanno cominciato ad abbaiare e dopo 10 mn gli ultimi arrivati si sono dovuti allontanare perhè non è stato possibile calmare gli animali.Non era una scena apocalittica ma non certo piacevole per chi era seduto a mangiare.
Caro Shardana, è la normale congenita prepotenza dei maschi ! 🙂
Scherzi a parte: il mio docilissimo Pastore Tedesco diventa una belva al cospetto di altri maschi, specie se questi non fanno atto di sottomissione. Così, pur continuando a farlo socializzare,evito le occasioni di incontro-scontro. E’ un equilibrio difficile ma possibile, L’importante è stare attenti a non spaventare nessuno. Ci sono alcune persone terrorizzate dai cani (le capisco, è difficile dominare un sentimento irrazionale come la paura), molte altre che chiedono “per favore” di poterlo accarezzare, altre ancora che allungano la mano senza preavviso e per loro fortuna il mio cucciolone di 36 kg è molto equilibrato! Il mondo è così bello e vario….
questi cagnacci !!! non sono come gli uomini che non litigano mai ne al ristorante ne per strada o nelle mure domestiche, che non violentano le donne, che non uccidono i loro simuli, che non rubano o sporcano strade e spiagge. Loro non sono dei cani o gatti che invece fanno tutto questo… sono solo uomini che non sanno educare i propri figli e neppure i loro cani.