Bestie bipedi e cani, a Irgoli.
Hanno trascinato il loro cane con la loro Ford Focus per chilometri lungo la strada provinciale n. 72 fra Irgoli e Siniscola (NU) fino a scarnificarlo e farlo agonizzare.
Poi li hanno trovati i Carabinieri. E li hanno denunciati.
Un allevatore di 42 anni e il figlio di 16 dovevano fargli pagare il disturbo al gregge.
Il giorno dopo c’è chi cerca di rendere l’episodio isolato: “un’azione inaudita e lontana dalla cultura di chi lavora in campagna”, dichiara Giovanni Porcu, Sindaco di Irgoli al quotidiano L’Unione Sarda (edizione dell11 aprile 2014).
Sarà anche così, ma l’azione sadica e crudele non pare proprio isolata.
Solo nel gennaio 2014 abbiamo denunciato un’analoga vicenda nelle campagne di Sinnai (CA), che ha purtroppo visto l’uccisione e il trascinamento con auto di ben due cani, mentre nel marzo 2014 abbiamo chiesto accertamenti sulla presenza di pesanti “collari” al collo di due cani da guardia nel Marghine.
Si ricorda che l’art. 544 ter cod. pen. punisce maltrattamenti, crudeltà, sevizie nei confronti degli altri animali, aggravati dall’evento della morte[1].
E fatti simili non devono restare impuniti. Chi ne è testimone non volga lo sguardo altrove, ma denunci senza indugi alle Forze dell’ordine.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da La Nuova Sardegna, 9 aprile 2014
Legano il cane all’auto e lo fanno correre fino a ucciderlo: «Dovevamo punirlo».
Tra Irgoli e Capo Comino padre e figlio alla vista dei carabinieri hanno tentato di scappare finendo in cunetta: è così che i militari hanno notato la bestiola moribonda.
NUORO. Hanno punito il loro cane legandolo al gancio traino della loro auto e lo hanno trascinato per chilometri fino a ucciderlo. Per questo padre e figlio sono stati denunciati dai carabinieri di Siniscola per «uccisione di animale».
L’episodio è accaduto qualche giorno fa lungo la strada tra Irgoli e Capo Comino. Una pattuglia del pronto intervento dei carabinieri mentre percorreva la provinciale 72 ha incrociato la Ford Focus con a bordo un 42enne allevatore di Irgoli e suo figlio di 16 anni. I militari hanno subito notato il cane (un meticcio di 7 mesi) trainato al gancio della vettura e hanno fermato l’auto. L’allevatore si è giustificato spiegando di aver voluto così punire il cane per i danni che avrebbe commesso nella sua campagna.
Quando i soccorritori, chiamati dai carabinieri, sono giunti sul posto l’animale respirava ancora, anche se riusciva a muovere soltanto gli occhi. E’ morto durante il trasporto a un ambulatorio veterinario di Orosei e una volta giunto a destinazione il veterinario non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
I due allevatori quando hanno visto i carabinieri si sono dati alla fuga, ma presi dal panico sono finiti fuori strada. A quel punto i militari si sono accorti del cane, che dopo essere stato trascinato per chilometri, anche se ancora vivo era ferito e sofferente. I due allevatori, che dopo la denuncia rischiano dai tre ai 18 mesi di carcere, hanno spiegato che l’animale «infastidiva» anche le loro pecore.
I carabinieri di Siniscola hanno denunciato padre e figlio con l’accusa di uccisione di animale.
da L’Unione Sarda, 9 aprile 2014
Uccidono il cane trascinandolo con l’auto.
“L’abbiamo punito, aggrediva il gregge”.
Hanno punito il loro cane legandolo al gancio traino della loro auto e lo hanno trascinato per chilometri fino a ucciderlo.
Per questo padre e figlio sono stati denunciati dai carabinieri di Siniscola per “uccisione di animale”. L’episodio è accaduto qualche giorno fa lungo la strada tra Irgoli e Capo Comino. Una pattuglia del pronto intervento dei carabinieri mentre percorreva la provinciale 72 ha incrociato la Ford Focus con a bordo un 42enne allevatore del Nuorese e suo figlio di 16 anni. I militari hanno subito notato il cane trainato al gancio della vettura e hanno fermato l’auto. L’allevatore si è giustificato spiegando di aver voluto così punire il cane per i danni che avrebbe commesso nella sua campagna. Quando i soccorritori, chiamati dai carabinieri, sono giunti sul posto l’animale respirava ancora. Ma è morto durante il trasporto a un ambulatorio veterinario di Orosei e una volta giunto a destinazione il veterinario non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. I due allevatori quando hanno visto i carabinieri si sono dati alla fuga, ma presi dal panico sono finiti fuori strada. A quel punto i militari si sono accorti del cane, che dopo essere stato trascinato per chilometri, anche se ancora vivo era ferito e sofferente. I due allevatori, che dopo la denuncia rischiano dai tre ai 18 mesi di carcere, hanno spiegato che l’animale “infastidiva” anche le loro pecore.
(foto da L’Unione Sarda, da Radio Fusion, per conto GrIG, archivio GrIG)
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[1] Art. 544 ter cod. pen.
1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.
come ho gia’scritto le pene previste per reati del genere sono molto blande, non che un inasprimento delle stesse ridurrebbe in modo significativo tali reati anche perche’ sono perpetrati da esseri inferiori, subumani non in grado di percepire il livello di sofferenza che procurano, ma per un senso di morale e rispetto verso gli animali sapere che i criminali vengano incarcerati magari in una cella con qualche stupratore da tempo in astinenza e la supervisione di guardie distratte, con pene pecuniarie significative ( insomma da ridurli sul lastrico) ci farebbe stare tutti meglio.
nessuna pieta’ per i subumani.
Sono d’accordo
Non voglio sprecare neanche parole per questi qui… e viro su un.altra cosa: ma tra l’articolo della nuova e quello dell’unione non c’è una certa “somiglianza”? XD
Sono queste azioni che devono essere condannate..perché è qui che l’uomo si diverte nella sofferenza degli “altri animali”..no nell’uccidere per mangiare, come la caccia, che al di là dell’attività per molti vista come ludica ha ben altri scopi, assai più nobili ed etici! Provo una profonda vergogna per chi ha compiuto questo gesto!
Ha ragione max,questo tipo di persona non è in grado di percepire il livello di sofferenza che procura alla vittima anzi sono sicuro che si sarà sentito soddisfatto e appagato di aver ucciso il povero cane per”il torto subito”.Per mè questo è da internare in un manicomio criminale,prima che ricommetta qualche altra azione simile.Mi auguro gli abbiano fatto l’alcool test perchè non è normale quello che è successo,bisogna essere completamente fuori di testa,tra l’altro in compagnia del figlio…….che o era complice o vista la minore età paralizzato dal terrore.Spero per lui sia vera la seconda versione
Si rendono conto, eccome, di quello che fanno, infatti si tratta di una “punizione” per il povero animale. Meriterebbero lo stesso trattamento, per “educazione”.
Non bendiamoci gli occhi, questi atti di crudelta’ verso gli animali avvengono spesso nell’isola soprattutto da parte dei pastori che li vedono come una cosa di cui disporre o maltrattare nel momento in cui nn servono piu’ o hanno compiuto un gesto che ritengono dannoso al loro lavoro. Il cane doveva pagare , e da persone ignoranti e crudeli quali sono l’hanno fatto nel peggior modo possibile, consapevoli entrambi. Sono sarda e ho sentito molti pastori vantarsi di come uccidono gli animali, e guai a toccare il grege senno’ morte, cani e a volte anche persone. Conoscete la balentia? VERMI SCHIFOSI spero finiate all’inferno.
bravi!
da La Nuova Sardegna, 17 aprile 2014
Irgoli parte civile per il cane torturato.
Il consiglio comunale sull’atroce fine dell’animale trascinato con l’auto sino a morire: http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2014/04/17/news/irgoli-parte-civile-per-il-cane-torturato-1.9064837
Amici, non ci sono parole per questo terribile episodio. Ma si può agire, qui c’è il link alla petizione che una persona di buona volontà ha iniziato. Ci sono già altre 40.000 firme. Credo che inasprire le pene e dare il massimo della pubblicità potrà servire a salvare qualche altra vittima innocente.Che almeno vengano resi pubblici foto e nomi. Purtroppo in Sardegna non è la prima volta che accadono simili atrocità. Un calcio in faccia all’orgoglio isolano.
Avviso che aprendo il sito c’è una foto molto impressionante.
Passate parola, Grazie!
http://www.thepetitionsite.com/217/401/021/justice-for-the-dog-hooked-to-a-car-and-killed-in-irgoli-sardegna-italia/?z00m=20995739
altra “bella gente”.
da L’Unione Sarda, 24 aprile 2014
Oristano, uccisero cinghiale “mascotte”. Ora denunciati per pesca abusiva: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/04/24/uccisero_cinghiale_mascotte_ora_denunciati_per_pesca_abusiva-6-364634.html
quel povero cane ha subito una morte atroce, ma i suoi assassini sono stati fortunatamente individuati. La massima pena che potranno infliggere a questi due individui sarà sempre poca cosa per un gesto simile, oltretutto uno dei due è pure minorenne. Oltre alla massima pena per questo orrendo delitto, sarebbe d’obbligo verificare le condizioni dell’allevamento di proprietà di questi due individui e controllare le condizioni igienico sanitarie e gli standard con cui sono tenuti i capi di bestiame. Individui che sono capaci di una tale atrocità non oso pensare a come gestiscono i capi del proprio gregge.
allucinante.
da La Nuova Sardegna, 14 maggio 2014
In via Bellieni investe un cane e sputa in faccia alla padrona.
Sassari, protagonista della sfuriata il conducente di una Jaguar con lo stemma dell’Ordine dei medici. (Daniela Scano): http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2014/05/14/news/investe-cane-e-sputa-in-faccia-alla-padrona-1.9224046
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da L’Unione Sarda, 14 maggio 2014
Gatta uccisa da una fucilata. Il terribile gesto a Torre delle Stelle: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/05/14/gatta_uccisa_da_una_fucilata_il_terribile_gesto_a_torre_delle_stelle-6-367543.html
Non dovrebbe essere troppo difficile individuare un medico cagliaritano che viaggia in Jaguar. E pubblicare la sua foto sui giornali… di modo che debba lavarsi ogni giorno il parabrezza pieno di sputi.
E’ una domanda che mi pongo sempre: perché la famigerata “privacy” viene applicata anche nei confronti dei delinquenti? Io credo che sapere che la propria immagine viene sparsa ai quattro venti sarebbe un ottimo deterrente per chi delinque, anche per il vigliacco che spara ai gatti e allo schifoso essere che tortura il proprio cane. Perché non si può???
pare che sia stato individuato, ma il medico non è “cagliaritano” 😉
da La Nuova Sardegna, 15 maggio 2014
In guardia medica porta chiusa davanti a due feriti: una donna protesta, il medico la picchia.
Alà dei Sardi, per l’episodio indagini dei carabinieri e della Asl su sanitario 44enne di Bitti. Sarebbe lo stesso dottore che a Sassari con una Jaguar ha investito un cane e sputato in faccia alla padrona: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2014/05/15/news/in-guardia-medica-porta-chiusa-davanti-a-due-feriti-una-donna-protesta-il-medico-la-picchia-1.9230761
Chiedo scusa Stefano, anche ai cagliaritani… ho letto troppo in fretta. Comunque l’energumeno – tale A.G.R., 44 anni originario di Bitti (ma non c’entra nulla, conosco persone bravissime, a Bitti) – NON E’ DEGNO di far parte dell’Ordine dei Medici, per il loro buon nome questi dovrebbero prendere provvedimenti. Anche per tutelare il resto degli abitanti ed i turisti 🙂
e in Puglia, vicino a Manfredonia, accade lo stesso.
A.N.S.A., 14 maggio 2014
Lega cane ad auto e lo trascina per km. Animale salvato da passanti. Allevatore, ‘Infastidiva bestiame’. (http://www.ansa.it/puglia/notizie/2014/05/14/lega-cane-ad-auto-e-lo-trascina-per-km_81135a94-662a-4d22-9403-04b307c78763.html)
FOGGIA, 14 MAG – Un allevatore è stato denunciato per maltrattamento di animali per aver tentato di uccidere il suo cane che, a suo dire, infastidiva il bestiame di proprietà: con una corda ha legato l’animale al gancio di traino dell’auto e lo ha trascinato per alcuni chilometri sulla strada provinciale che collega Manfredonia a Zapponeta, nel foggiano.
Sono stati due passanti a bloccare l’uomo e a chiamare la polizia. Il cane, che è in gravi condizioni, è ora affidato alle cure di un veterinario.
da Sardinia Post, 1 febbraio 2016
Legò il cane all’auto e lo trascinò fino ad ammazzarlo, aperto il processo a Nuoro: http://www.sardiniapost.it/cronaca/lego-il-cane-allauto-e-lo-trascino-fino-ad-ammazzarlo-aperto-il-processo-a-nuoro/
da L’Unione Sarda, 25 giugno 2016
Uccise un cane legandolo all’auto e trascinandolo: a processo un pastore: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/06/25/a_processo_il_pastore_che_uccise_un_cane_trascinandolo_legato_all-68-509655.html
da La Nuova Sardegna, 26 ottobre 2016
Uccise un cane trascinandolo sull’asfalto: estinguerà il reato curando il verde.
Concessa la “messa alla prova” per un pastore di Irgoli: «Chiedo scusa, ma quel randagio sbranava le mie pecore». (Valeria Gianoglio): http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2016/10/26/news/uccise-un-randagio-trascinandolo-sull-asfalto-estinguera-il-reato-curando-il-verde-1.14311816
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da Cagliaripad, 25 ottobre 2016
Cane trascinato e ucciso, sconta pena ai servizi comunali.
Il giudice del tribunale di Nuoro Daniela Russo, ha concesso l’istituto della messa alla prova per 10 mesi a G. P., l’allevatore di Irgoli di 44 anni che nell’aprile del 2014 provocò la morte del suo cane meticcio: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=37288
da L’Unione Sarda, 27 aprile 2017
Uccidono un cane a bastonate, padre e figlio di Telti davanti al giudice: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/04/27/uccidono_un_cane_a_bastonate_padre_e_figlio_di_telti_davanti_al_g-68-594589.html