Il Giorno della Memoria.
Il 27 gennaio è il giorno della memoria.
Per non dimenticare mai quello che è accaduto, anche in Italia.
Per non dimenticare tutte le persecuzioni, di ogni genere.
Proponiamo la storia di una bambina, Vera Vigevani Jarach, cresciuta anzitempo fra tragedie devastanti.
Vera nella shoah perde il nonno, fra i desaparecidos argentini c’è l’unica figlia Franca.
Che rimanga impressa, perchè questo non accada mai più.
Non c’è bisogno di molti commenti.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da Il Corriere della Sera, 22 gennaio 2014
«IL RUMORE DELLA MEMORIA» – TERZA PUNTATA
Vera cacciata dalla scuola perché ebrea. Ma la accolse un professore fascista. Angelo Bronzini, che vestiva in orbace e camicia nera,
aprì classi pomeridiane per i bambini discriminati. Alessia Rastelli
MILANO – «Quando avevo dieci anni mio padre, che era un avvocato, mi portò davanti al tribunale per spiegarmi cosa fosse la giustizia. Passarono pochi giorni e mi cacciarono dalla scuola. Ero piccola, ma ricordo che protestai subito: “Non è questa la giustizia che mi hai insegnato!”».
Vera Vigevani Jarach, protagonista della web serie del «Corriere della Sera» Il rumore della memoria, fu tra i bambini ebrei vittime delle leggi razziali emanate in Italia dal fascismo. Frequentava le elementari «Morosini» a Milano. E ricorda ancora oggi quando, con un atto di delicatezza, la maestra («la Cassini») andò di persona a casa sua a spiegarle che, per lei, da quel giorno, la scuola sarebbe rimasta chiusa.
Un trauma, quello dell’esclusione dalle aule, che rimane scolpito nella mente a distanza di anni, spesso rievocato anche dai superstiti dei lager, come il romano Piero Terracina, che pure conobbero in seguito ferite ben più profonde.
Di sicuro, fu il primo «schianto» per Vera. Che nella vita incrocerà due diverse ma entrambe tragiche vicende del Novecento: il nonno verrà ucciso in una delle camere a gas di Auschwitz-Birkenau; l’unica figlia, Franca, desaparecida in Argentina, sarà gettata viva in mare da un «volo della morte».
Ma l’Italia ai tempi del fascismo non fu monolitica nel male e, dopo la cacciata dalla «Morosini», Vera bambina fu accolta, insieme con un gruppo di piccoli ebrei milanesi, in un’altra scuola del centro: le elementari di via della Spiga, che esistono ancora oggi, nello stesso angolo di Milano diventato il fulcro dell’alta moda e dello shopping di lusso.
In quell’istituto infatti, grazie all’iniziativa di un insegnante fascista, il professor Angelo Bronzini, vennero organizzate lezioni pomeridiane per i bambini ebrei, tenute da cinque maestre israelite dirette proprio dal docente in camicia nera.
Aiutato dall’allora presidente della comunità ebraica di Milano Federico Jarach, Bronzini fece di tutto, non senza correre dei rischi, per mettere in piedi il progetto. Che si reggeva su quanto scritto, almeno formalmente, nel Regio Decreto del 23 settembre 1938. Ovvero che, nelle scuole in cui gli alunni ebrei fossero stati più di dieci, sarebbe stato possibile aprire per loro delle sezioni separate. Classi-ghetto di fatto, ma che in via della Spiga – a partire dal 19 ottobre di quello stesso anno – divennero comunque un modo per garantire a tutti il diritto all’istruzione.
«Il professor Bronzini, vestito in orbace, ci aspettava sempre all’ingresso. Poi, all’uscita, controllava che ci venissero a prendere» ricorda Guido Artom, tra gli alunni che frequentarono la scuola pomeridiana. Ottantatré anni, due meno di Vera, lo incontriamo con lei in quelle stesse aule, in occasione di un colloquio con gli studenti organizzato dall’attuale dirigente Armida Sabbatini, impegnata in prima linea nella causa della Memoria.
«Bronzini non è mai mancato, neppure un giorno. E veniva spesso in classe a informarsi sul nostro rendimento» prosegue Artom. Che racconta: «Molto tempo dopo la guerra lo rividi e gli dissi: “Lei è un galantuomo, per noi si mise in pericolo”. E lui mi rispose: “Crede davvero che, dopo tanti anni di insegnamento, avrei potuto fare delle discriminazioni?”».
Per questo, l’incontro tra gli ex alunni della scuola pomeridiana e gli studenti di oggi, si chiude proprio con un appello, commosso, di Artom: «Mi piacerebbe che, davanti alla vostra scuola, venisse posta una targa in onore del professor Bronzini». «Una placca – chiede – con su scritto che qui, negli anni bui del fascismo, non si fecero differenze tra bambino e bambino».
(foto P.F., archivio GrIG)
quello che sconvolge non e’ tanto quanto accaduto , cosa alla quale oramai ci siamo abituati ( purtroppo) quanto il dilagante negazionismo. quando l’ultimo sopravvissuto sara’ morto chi passera’ il testimone?il negazionismo avra’ come alleato il revisionismo storico.
quando sento dire ” a sua immagine”rispondo sempre che allora dio doveva essere un mostro…
Si sa, nel nome di Dio sono stati compiuti e si compiono nefandezze e crimini di ogni sorta. Ci si arroga persino il diritto di creare un dio a proprio uso e consumo.
Ed inoltre, se è vero che la Storia insegna e se è vero che l’essere umano è comunque suscettibile di perfettibilità, che sia egli credente, o ateo, o agnostico… quanto deprecabile ed agghiacciante risulta il comportamento di certi “nuovi nazisti”, che sono poi coloro che NON hanno vissuto l’orrore della guerra e dei campi di sterminio!
Credo che costoro dovrebbero vivere anche un solo giorno in un campo di concentramento nazista, per imparare almeno cosa sia la sofferenza ed anche la buona creanza!
Buona giornata, Max. Buona giornata a voi tutti, per quanto possibile.
Eli
ancora oggi.
A.N.S.A., 26 gennaio 2014
Minacce ad ebrei: Israele, fatto intollerabile e brutale.
Teste di maiale inviate a luoghi ebraici di Roma. Si scava negli ambienti di estrema destra per risalire a responsabili: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2014/01/25/Altra-testa-maiale-mostra-ebrei_9963463.html
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da Il Corriere della Sera, 26 gennaio 2014
Testa di maiale all’ambasciata, l’ira di Israele: «Incidente intollerabile e brutale».
La protesta del ministero degli Esteri di Tel Aviv dopo l’invio dei plichi venerdì pomeriggio: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/14_gennaio_26/testa-maiale-all-ambasciata-l-ira-israele-incidente-intollerabile-brutale-8f75e0a4-86a0-11e3-a3e0-a62aec411b64.shtml
A.N.S.A., 31 gennaio 2014
Trovato mittente pacchi con teste maiali.
E’ un romano di 29 anni, esponente dell’estrema destra: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2014/01/31/trovato-mittente-pacchi-teste-maiali_9994130.html
stiamo tutti attenti che il lato “oscuro”o il maligno se preferite e’ in ognuno di noi in % diverse.
quello che e’ accaduto e’ riaccaduto nelle guerra dei balcani, seppur in modo meno scientifico ( si sa i tedeschi sono maestri dell’efficenza e noi italiani siamo ottimi copioni).
non c’e’ nessun motivo perche non debba riaccadere. l’umana natura e’ inaffidabile.; quindi non abbassiamo le difese e facciamo capire alle nuove generazioni cosa e’ accaduto. con i dettagli se occorre ed anche traumatici.
non sono ebreo ( forse cattolico) ma quello che e’ accaduto, particolarmente a cura di uno dei paesi piu’ civili da sempre, al mondo, mi ha sempre colpito e ci deve far riflettere su cosa e’ capace di fare la razza umana.
Il popolo ebraico è un popolo meraviglioso, ha una cultura millenaria, tra i suoi figli spiccano nomi illustri in ogni campo.
Ha subito l’orrore dei campi, una strage.
Io entro spesso in questo sito, perché trovo informazioni e lotte che nessun altro mi offre e nessun altro compie. Perché vi scrivono persone sveglie e non influenzabili, che amano l’ambiente, la salute del popolo indifeso e spesso ignorante, e si battono per gli ultimi, e per le creature innocenti di Dio.
Perciò spero che in cuor vostro proviate lo stesso dispiacere per tutte le vittime innocenti di tutte le stragi e guerre, non solo per quelle dell’enorme crimine dei campi di concentramento.
Il dolore non ha colore, non ha nazione, e le vittime innocenti non si distinguono tra quelle di serie A e di serie B. Spero condividiate con me questo pensiero.
Infatti, non esiste una giornata della memoria dei cagliaritani sventrati nel ’43. Il dolore è ben espresso in questo sito casteddaio (leggere: BOMBARDAMENTI SU STAMPAXI 1943): http://www.stampacinidoc.it/arregordendi.html
Non esiste una giornata che commemori le vittime della 2 guerra mondiale civili italiane delle tante altre città d’Italia.
Nessuna giornata della memoria per le vittime di Hiroshima e Nagasaki, oltre 200.000 in totale.
Nessuna nemmeno per le vittime di Dresda, 25.000.
Nessuna per i 7 MILIONI dell’holodomor, che nessuno manco conosce!
Nessuna giornata per le centinaia di migliaia di vittime armene… insomma, gli esempi sono molteplici.
Arrivo al dunque.
Si sente spesso dire, specie nella giornata della memoria, di non dimenticare. Di non ripetere.
Lo si sente sempre dalle comunità ebraiche, giustamente e legittimamente.
Ma non si dice mai che un genocidio sta avvenendo in Israele, per non parlare di tanti altri posti dove vi sono violenze quotidiane.
Ogni giorno si ripetono le violenze.
In Palestina vi è un vero e proprio genocidio. Nessuno ne parla mai, ma questo genocidio è in atto da decenni. Una parte del popolo ebraico sfrutta la disgrazia dei campi per sostenere lo stato di Israele. Infatti in Israele il governo è Sionista: cioè, i membri del governo,appoggiato ovviamente da chi li vota, aderiscono alle teorie di T. Hertzl, fondatore del Sionismo, alla base dello stato di Israele. Ma ci sono centinaia di migliaia di ebrei non sionisti che sono vicini al popolo palestinese, e denunciano l’uso strumentale che gli ebrei sionisti fanno dell’olocausto per sostenere Israele. Vi sono decine di scrittori non sionisti che denunciano l’uso strumentale dell’olocausto.
Il più famoso è Norman Finkelstein, scrittore ebreo, figlio di sopravvissuti ebrei del ghetto di Varsavia e poi del campo di sterminio di Auschwitz: si veda qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Norman_G._Finkelstein#Biografia
Egli ha scritto il famosissimo “L’industria dell’olocausto”: http://it.wikipedia.org/wiki/L%27industria_dell%27Olocausto
Vi sono,anche in Italia, italiani di fede ebraica che sono non sionisti, laddove tutte le istituzioni ebraiche ufficiali e i maggiori rappresentanti delle comunità ebraiche sono invece sionisti.
Un esempio di non sionisti è la Rete Ebrei Contro l’Occupazione: http://rete-eco.it/
Vi prego quindi di ricordarvi sempre, nelle vostre Preghiere, delle vittime di tutti i giorni, dei popoli sterminati anche ora, mentre parliamo e respiriamo, del genocidio soprattutto del Popolo Palestinese. Ricordatevi sempre che le vittime innocenti dell’Olocausto vanno commemorate, ma condannate sempre coloro che lo fanno per altri fini.
Un esempio? Uno su tutti: Shulamit Aloni (29/11/1928 – 24/01/2014). Fu ministro israeliano dell’Educazione dal 1992 al 1993. Disse:« L’antisemitismo è un trucco, lo usiamo sempre.Quando in Europa qualcuno critica Israele,tiriamo fuori l’olocausto». C’è proprio il video: http://www.dailymotion.com/video/x18tj3g_shulamit-aloni-l-antisemitismo-e-un-trucco-che-usiamo-sempre_news
Questo atteggiamento fa soffrire coloro che invece ebbero dei morti nei campi e li commemorano senza altri fini. E molti sionisti israeliani sono proprio violenti non solo contro i palestinesi, ma pure contro gli africani rifugiati richiedenti asilo politico. Israele ha pure costruito dei campi dove rinchiudere migranti, considerati alla stregua di “infiltrati”. Infatti già nel 2012 molti africani sono stati picchiati in strada: http://www.linkiesta.it/immigrazione-israele , poi nei mesi successivi è cominciata la costruzione di campi dove rinchiudere centinaia di africani: http://freepalestine.noblogs.org/post/2013/05/11/israele-proteste-nel-campo-dinternamento-per-migranti-di-saharonim/ , infatti anche qualche giorno fa migliaia di africani hanno manifestato contro il governo sionista israeliano: http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=94630&typeb=0&Israele-migliaia-di-migranti-in-sciopero
Ripeto, vi prego di non confondere dunque il dolore degli ebrei non sionisti con quello a doppio fine degli ebrei sionisti. Questi ultimi stanno infliggendo perdite umane enormi anche ora, da decine di anni.
Poi, se avete stomaco forte, leggete cosa alcuni rabbini israeliani pensano dei non ebrei: http://www.jta.org/2010/10/18/news-opinion/israel-middle-east/sephardi-leader-yosef-non-jews-exist-to-serve-jews
E cosa pensano degli arabi: http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3527410,00.html
Per capire quanto per loro possa valere la vita di un palestinese, di un arabo.
In attesa che ci sia una giornata della memoria per tutte le stragi ed i genocidi, vi invito a pensare anche a tutti loro dunque, a quello che subiscono ancora oggi, e per chissà quanto ancora, in modo da capire che oltre a non dimenticare il 27 gennaio, bisogna non dimenticare tutti i giorni tutte le vittime, così come voi tutti i giorni non dimenticate le violenze sull’ambiente, sugli animali, sulla salute del popolo italiano indifeso ed anche non italiano. Che la saggezza continui a guidarvi.
concordo.
Confondere Israele con l’ebraismo è sbagliato, attribuire a tutti gli ebrei i crimini compiuti ai danni di palestinesi è profondamente sbagliato.
A Dresda i morti del criminale bombardamento alleato, a guerra ormai verso il termine, sono stati molto probabilmente parecchi di più e forse non lo sapremo mai (http://it.wikipedia.org/wiki/Bombardamento_di_Dresda), di quelli su Cagliari se n’è parlato anche qui più volte (es. https://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2013/02/13/cagliari-1943/).
Grazie per la stima verso l’attività del GrIG.
Stefano Deliperi
Istigazione all’odio razziale…con l’aggravante di animalicidio.
Faranno pat-pat sulla spalla anche a questo ominicchio del domani sempre più buio??
Che vergogna!
assolutamente d’accordo;israele e’ uno stato nato nel 1947 in modo un po’opinabile perche’gli ebrei al mondo non li voleva e non li vuole nessuno, particolarmente nei paesi dell’est. le ragioni sono storiche comunque non accettabili sotto il profilo razionale. hitler da buon fanatico invasato e credente dell’occultismo ha visto negli ebrei la cagione di ogni male. i suoi alti ufficiali hanno visto nel suo delirio un’occasione di business a 360°.paradossalmente i musulmani erano quelli che al mondo vedevano piu’ di buon grado gli ebrei. quando e’ nato lo stato d’israele , un po’ meno…la religione ebraica e’ un confessione come un’altra. lo stato d’israele ha grandi responsabilita’in medio oriente e pesa nello scacchiere internazionale in termini di instabilita’; e’ un falco pronto a colpire ed e’ un falco che puo’ fare molto male anche perche’ha alleati ( usa) che in caso di conflitto potrebbero appoggiarlo.