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Giorgio Napolitano è stato rieletto Presidente della Repubblica.


Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato rieletto alla più alta carica della Repubblica, con 738 voti.

Al di là delle opinioni personali, un grandissimo gesto da parte sua di disponibilità e di responsabilità verso i gravissimi problemi economici, sociali, politici che attraversa l’Italia.

Quella disponibilità e responsabilità che finora è mancata e manca tuttora a troppi rappresentanti politici degli italiani.

I nostri migliori auguri di cittadini.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

Stemma Repubblica Italiana

 

A.N.S.A., 20 aprile 2013

Napolitano rieletto al Colle, storico bis.

Rieletto al sesto scrutinio con 738 voti. Standing ovation in aula. Non si alza il M5S. Prodi, auguri a Napolitano. Berlusconi, grazie. Bersani, risultato eccellente.

Il capo dello Stato Giorgio Napolitano è stato rieletto con 738 voti. E’il risultato ufficiale letto dalla presidente della Camera Laura Boldrini.

‘Sono grato per la fiducia che mi ha dato il Parlamento’ ha detto al Quirinale il capo dello Stato ricevendo dalla presidente della Camera, Boldrini, e dal presidente del Senato, Grasso, la notizia dell’avvenuta sua rielezione. ‘Sara’ una prova difficile in un momento cruciale’ ha aggiunto Napolitano. In questa fase difficile per il Paese “tutti onorino i loro doveri” con l’obiettivo di “rafforzare le istituzioni repubblicane”. “Lunedì dinanzi alle Camere avrò modo di dire quali sono i termini nei quali ho ritenuto di dover accogliere” la richiesta delle forze politiche a ricandidarmi” ha concluso

 GIURAMENTO NAPOLITANO LUNEDI’ ALLE 17.OO – Il giuramento di Giorgio Napolitano si svolgerà lunedì prossimo alle ore 17.00. La cerimonia avviene a Montecitorio alla presenza dei Grandi elettori.

217 VOTI A RODOTA’, APPLAUSI M5S E CENTROSINISTRA – Stefano Rodotà ottiene 217 voti. Quando la presidente della Camera Laura Boldrini annuncia l’esito della votazione scatta un applauso da parte del M5S e di tutto l’emiciclo di Montecitorio. Alcuni grillini scandiscono “Rodotà, Rodotà”.

PRODI, I MIGLIORI AUGURI A GIORGIO NAPOLITANO – “Gli faccio veramente i miei migliori auguri”. Con queste parole Romano Prodi ha commentato la rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica.

BERLUSCONI, GRAZIE NAPOLITANO PER GENEROSITA’ – “Oggi è una giornata importante per la nostra Repubblica. Ringrazio il Presidente Giorgio Napolitano per lo spirito di servizio e per la generosità personale e politica con cui ha accettato di proseguire il suo impegno e la sua opera in un contesto tanto difficile e incerto”: così Silvio Berlusconi in una nota.

BARROSO, CON NAPOLITANO AVANTI CON UE – “Sono certo che sotto la sua nuova presidenza l’Italia, nel solco della sua tradizione europeista, continuerà a dare il suo decisivo contributo al nostro comune ideale europeo”: Così il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, congratulandosi per l’elezione di Giorgio Napolitano a Capo dello Stato.

IN AULA CORI CONTRO M5S, BUFFONI BUFFONI – “Buffoni, buffoni”: alcuni Grandi elettori così si sono rivolti agli esponenti del M5S che sono rimasti seduti senza applaudire durante la standing ovation dell’Aula della Camera per la rielezione del Capo dello Stato.

CEI, PESANTI RESPONSABILITA’, LE SIAMO VICINI – La Cei, alla rielezione di Giorgio Napolitano, gli esprime le sue “felicitazioni”. “Nel farLe sentire la nostra vicinanza e partecipazione avvertiamo il peso della responsabilità che l’incarico conferitoLe porta con sé, specialmente in quest’ora della storia”, scrive in un messaggio la presidenza della Conferenza Episcopale Italiana.

GRILLO CHIAMA PIAZZA, IN MILIONI A ROMA – “Il M5S da solo non può però cambiare il Paese. E’ necessaria una mobilitazione popolare. Sarò davanti a Montecitorio stasera. Rimarrò per tutto il tempo necessario. Dobbiamo essere milioni. Non lasciatemi solo o con quattro gatti. Di più non posso fare. Qui o si fa la democrazia o si muore come Paese”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.

GRILLO, E’ IN ATTO UN COLPO DI STATO – “Ci sono momenti decisivi nella storia di una Nazione. Oggi, 20 aprile 2013, è uno di quelli. E’ in atto un colpo di Stato. Pur di impedire un cambiamento sono disposti a tutto. Sono disperati. Hanno deciso di mantenere Napolitano al Quirinale”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.

RODOTA’, SONO CONTRARIO A ‘MARCIA SU ROMA’ – “Io sono contrario a qualsiasi marcia su Roma”. Lo ha detto Stefano Rodotà a Bari.

RODOTA’, UN SALUTO A RINNOVATO PRESIDENTE REPUBBLICA – “Diamo un saluto al rinnovato presidente della Repubblica”. Lo ha detto Stefano Rodotà in apertura dell’incontro in corso nel Teatro Petruzzelli di Bari organizzato dal quotidiano ‘la Repubblica’. “Oggi c’é una vicenda faticosa e difficile che si è conclusa”, ha aggiunto Rodota’.

BOLDRINI-GRASSO A GRILLO, ETICHETTA GOLPE E’ INFAMANTE – “La libertà di espressione del dissenso, anche nelle forme più nette, è una delle caratteristiche più preziose e irrinunciabili della democrazia. E le scelte che si compiono in Parlamento sono doverosamente esposte ad ogni critica. Ma non è accettabile che venga qualificato con l’etichetta infamante di ‘golpe’ il percorso limpidamente democratico che ha portato all’elezione del Capo dello Stato”. Lo affermano in con una nota congiunta il presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso. “Qualunque sia il loro giudizio sulla scelta compiuta a larga maggioranza dalle Camere riunite – concludono – tutti i cittadini italiani possono sentirsi garantiti da una procedura che ancora una volta ha rispettato integralmente la Carta costituzionale”.

BERLUSCONI, M5S E’ MOVIMENTO SENZA DEMOCRAZIA  – “Se ne vedono di tutti i colori, adesso anche la comica marcia su Roma di Grillo e del suo fascismo buffo. Una farsa che fa ridere, ma che deve anche farci riflettere sui possibili sviluppi di questo movimento senza democrazia”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, secondo una nota di Palazzo Grazioli.

VENDOLA, SEL A OPPOSIZIONE GOVERNISSIMO – “Noi siamo ontologicamente all’opposizione” di un ‘governissimo’ che nascesse dopo la rielezione di Napolitano al Quirinale. Lo dice Nichi Vendola, leader di Sel, in conferenza stampa. “Sta vincendo l’ipotesi restauratrice rispetto a quella riformista”, sottolinea. “Difficile non cogliere che Silvio Berlusconi è il vero vincitore di questa partita perché esce fuori forte l’ipotesi di un governo di larghe intese che noi contrasteremo perché sarà una sciagura per il Paese”. Così Nichi Vendola, leader di Sel, nel confermare il voto per il Colle a Stefano Rodotà.

O.ROMANO, VERA RISORSA CONTRO CRISI POLITICA – “E’ ancora una volta Giorgio Napolitano la vera risorsa della Repubblica, quella necessaria per tirare fuori l’Italia da una crisi politica e istituzionale senza precedenti che ora dopo ora si stava sempre più complicando”. Così L’Osservatore Romano accoglie l’accordo sulla rielezione di Napolitano.

RODOTA’, GRANDE DIFFICOLTA’ SISTEMA PARTITI – “Il sistema dei partiti è in grande difficoltà”. Lo ha detto a Bari il giurista Stefano Rodotà, commentando le scelte politiche fatte sull’elezione del Presidente della Repubblica.

  1. Nikki
    aprile 20, 2013 alle 8:58 PM

    un po’ di ipocrisia, leggete quando Grillo accusava Rodotà per la sua pensione d’oro http://www.huffingtonpost.it/2013/04/16/quando-beppe-grillo-sul-sul-blog_n_3092187.html?utm_hp_ref=italy e ora vuole la marcia su Roma perchè non lo hanno eletto http://www.beppegrillo.it/2013/04/tutti_a_roma_ap.html#commenti w la coerenza

  2. aprile 20, 2013 alle 9:18 PM

    L’ha ribloggato su Il blog di Fabio Argiolas.

  3. Occhio nudo
    aprile 20, 2013 alle 10:39 PM

    Lui dimostra serietà ma il contorno, tra giochetti e ipocrisie (utile il link postato da Nikki), è desolante.

  4. max
    aprile 21, 2013 alle 8:08 am

    plauso a napolitano badante pro tempore di questa povera italia. grillo ha perso una grande occasione ed ha dimostrato che come politico vale poco. bersani e’ imploso. bene vendola che ha tentato “un’alleanza tattica” con m5s votando rodota’ma i giochi erano gia’ decisi. ancora una volta il vincitore e’ berlusconi che grazie alla sua intelligenza sovraumana, la sua furbizia incomparabile, i suoi inconfutabili talenti nella comunicazione e nelle pprr tornera’ nuovamente a fare cio’ che vorra’ e dal momento che e’ eterno ce lo troveremo sul gobbo ancora x un po’.
    siamo messi propio male…

  5. Nonitaliano
    aprile 21, 2013 alle 11:37 am

    Mi vergogno di essere italiano….Napolitano ha perso la faccia, ma evidentemente ci teneva ad essere il presidente della casta. Perché ora è diventato questo e non altro. Non ha scelto per il bene dell’Italia ha scelto per il bene di pd e pdl. Riguardo Grillo, lui è un comica ma gli altri sono proprio dei buffoni e gran parte degli italiani ci tengono a tenerli stipendiati.

  6. Shardana
    aprile 21, 2013 alle 12:01 PM

    Bravo max,i giochi erano già decisi da sapienti e abili burattinai e noi burattini applaudiamo felici la botta al grillo parlante.Pur non avendolo votato riconosco che era l’unica occasione per portare l’Italia in Europa,ma del resto i giovani che hanno capito ,stanchi dei muri di gomma,si stanno riversando in massa nelle capitali europee.Solo a monaco ci sono 30.000,giovani perfettamente inseriti nel campo lavorativo e sociale che difficilmente rimpiangeranno il vivere italiano…bla bla bla bla bla

  7. aprile 21, 2013 alle 5:12 PM

    A.N.S.A., 21 aprile 2013
    Marini: in Pd potentati più che idea di partito. Persa la credibilità. Renzi? Ha un’ambizione sfrenata, la moderi’: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/04/20/gia-scontro-governo-Vendola-contro-restaurazione-_8587950.html

    ———————–

    Grillo, golpe no ma un golpettino furbo. Poi in piazza sale su auto e va via per troppa folla
    ‘Rodotà sarebbe stato Presidente di tutti: invece serve uno che garantisce Cav e Mps’. Ressa in piazza Santi Apostoli a Roma, Crimi: Grillo respinto da un muro umano: http://www.ansa.it/web/notizie/postit/specialepresidentedellarepubblica/2013/04/19/Meloni-Renzi-nostalgico-prima-repubblica_8578668.html

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    Alfano: Napolitano bis è il fallimento del Pd. Governo, in pole Amato. O Enrico Letta. Bindi: ‘Grande stima per lui, ma non è ora il momento’. Zaia: ‘Finita paralisi imbarazzante parlamento, subito incarico governo larghe intese’: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2013/03/19/Napolitano-rieletto-Colle-storico-bis-_8589043.html

  8. Antonio Piras
    aprile 21, 2013 alle 6:00 PM

    No, caro Stefano, ti sbagli e anche di grosso questa volta! Napolitano è stato (e intende esserlo nei prossimi anni) il garante di quell’indegno sistema di potere PD-PDL che ha portato l’Italia al disastro che dici tu. Non c’è proprio nulla da apprezzare nella sua nuova elezione, un atto abnorme in evidente contrasto con lo spirito della Costituzione che già prevede un mandato molto lungo (7 anni) e che certo esclude implicitamente la possibilità di fare un bis, cosa degna delle peggiori dittature (14 anni!). Pensa che lo diceva lo stesso Napolitano, evidentemente un gran bel voltaggabbana, che fino a ieri respingeva quasi con sdegno ogni ipotesi di rielezione. Devo dire che mi stupisce non poco il tuo apprezzamento per un personaggio che ha fatto passare le peggiore schifezze giuridiche anticostituzionali di Berlusconi che non a caso ne ha accolto la sua elezione con giubilo!

    • aprile 21, 2013 alle 6:17 PM

      come ho detto, “al di là delle opinioni personali, un grandissimo gesto da parte sua di disponibilità e di responsabilità verso i gravissimi problemi economici, sociali, politici che attraversa l’Italia”.
      Personalmente avrei scelto altro e Napolitano soprattutto avrebbe scelto altro, ma – come tutti gli italiani – bisogna prendere atto della vergognosa irresponsabilità, opportunismo, vigliaccheria dei “leader” o “capi-bastone” dei “grandi elettori”, dentro e fuori le aule del Parlamento.
      Nessuno escluso.
      C’è chi ha votato la rielezione di Napolitano e c’è chi l’ha fatta votare con i suoi rifiuti e i suoi veti, altro che marcette su Roma.
      Complimenti a tutti costoro.
      Napolitano in mezzo a questo disastro ha almeno dimostrato responsabilità da vendere.
      A 87 anni si vede benissimo che ha solo voglia di andarsene dal Quirinale.

      Stefano Deliperi

      • Antonio Piras
        aprile 21, 2013 alle 8:49 PM

        Stefano, sei totalmente fuori strada. Napolitano è il fautore della salvezza giudiziaria di Berlusconi. Tu, che sei un esperto di diritto, ritiene solo concepibile che un Presidente della Repubblica riceva e dia pieno ascolto a un manipolo di parlamentari che ha appena invaso un Tribunale per difendere il proprio padrone? Non credo proprio. Un Presidente che compie questi gesti è indegno di occupare quella carica. E poi, ti dò una notizia forse, il candidato c’era ed era di altissimo valore, un certo Stefano Rodotà. Ti ricordo che era appoggiato persino dai 5 stelle che avevano fatto il loro bravo passo indietro (che tu definiresti molto responsabile, se l’avessero fatto i partiti classici che tanto stai ora difendendo) perché Rodotà non era certo conforme alla purezza richiesta di solito dai 5 stelle. E allora bastava votare Rodotà e tutto si sarebbe risolto. E per arrivare a Rodotà bastava che Napolitano non si fosse candidato, perché il PD non avrebbe potuto resistere molto nella sua folle posizione di NON voto a Rodotà. La pressione dell’opinione pubblica e in particolare del suo elettorato l’averebbe costretto a votare Rodotà. E invece, il “povero” Napolitano si è “sacrificato”, come dici tu (povera stella!). Ma come fai a essere così ingenuo! O vuoi difendere l’indifendibile? Napolitano si è candidato per impedire l’elezione di Rodotà.

  9. max
    aprile 21, 2013 alle 6:29 PM

    e se l’inciucio con il bene placito di napolitano fosse l’unico modo x evitare guerre civili…?
    pensiamoci bene; troppi gruppi di potere mafie e lobby sono radicate nel ns paese, ognuna che reclama la sua fetta di profitti pena bombe di stato ( magari rispolverando i soliti sprovveduti che credono di fare la rivoluzione armata per poi riporli nel cassetto/carcere o farli cadere sul campo, o espatriare o sparire). credo che debba passare ancora qualche decennio prima di scrollarci di dosso tutto questo. nel frattempo e’ gia’ tanto la politica dei piccoli passi; un colpo al cerchio ed uno alla botte.

  10. Dianella
    aprile 21, 2013 alle 7:00 PM

    Provo una grande, grandissima vergogna nel vedere il bruttissimo film che si sta girando in Italia da troppo tempo, film nel quale Monsieur Napolitano non è certo una comparsa inconsapevole. Non condivido nulla di ciò che sta succedendo e tantomeno la sua rielezione che è ben lungi dall’essere una salvezza o un gesto dettato da grande senso civico. Speriamo che non finisca tutto in tragedia!!!!!!!

  11. aprile 21, 2013 alle 9:40 PM

    Antonio Piras :

    Stefano, sei totalmente fuori strada. Napolitano è il fautore della salvezza giudiziaria di Berlusconi. Tu, che sei un esperto di diritto, ritiene solo concepibile che un Presidente della Repubblica riceva e dia pieno ascolto a un manipolo di parlamentari che ha appena invaso un Tribunale per difendere il proprio padrone? Non credo proprio. Un Presidente che compie questi gesti è indegno di occupare quella carica. E poi, ti dò una notizia forse, il candidato c’era ed era di altissimo valore, un certo Stefano Rodotà. Ti ricordo che era appoggiato persino dai 5 stelle che avevano fatto il loro bravo passo indietro (che tu definiresti molto responsabile, se l’avessero fatto i partiti classici che tanto stai ora difendendo) perché Rodotà non era certo conforme alla purezza richiesta di solito dai 5 stelle. E allora bastava votare Rodotà e tutto si sarebbe risolto. E per arrivare a Rodotà bastava che Napolitano non si fosse candidato, perché il PD non avrebbe potuto resistere molto nella sua folle posizione di NON voto a Rodotà. La pressione dell’opinione pubblica e in particolare del suo elettorato l’averebbe costretto a votare Rodotà. E invece, il “povero” Napolitano si è “sacrificato”, come dici tu (povera stella!). Ma come fai a essere così ingenuo! O vuoi difendere l’indifendibile? Napolitano si è candidato per impedire l’elezione di Rodotà.

    e dove avrei mai difeso i “partiti classici”?
    ma leggi quanto ho scritto e non farmi dire cose che non penso e non ho mai detto!
    Stefano Rodotà, per me un’ottima candidatura e – fino a poco tempo fa – per Beppe Grillo un “pensionato d’oro”, non ha avuto i voti necessari all’elezione a prescindere da Napolitano.
    Ma dov’è stata questa grandissima “pressione dell’opinione pubblica”?
    Non c’è stata, non è stata sufficiente, prendiamone atto tutti.
    E in questa situazione generale veramente indecente Napolitano ha dimostrato responsabilità che altri non hanno avuto.
    Rimarrà due anni? Rimarrà tre anni?
    Non lo so.
    Ma non credo proprio che volesse rimanere un altro giorno in più.

    Stefano Deliperi

    • Antonio Piras
      aprile 22, 2013 alle 12:32 am

      Stefano ma non ti sei accorto dello tsunami che sta travolgendo il PD in queste ore per non aver votato Rodotà? Dai uno sguardo alla pagina facebook del PD dove l’ottimo silvio Lai ha avuto l’ardire di fare un intervento surreale https://www.facebook.com/pages/PDSardegnait/331371010307595?hc_location=timeline. Il poveretto è finito sepolto da un migliaio di commenti (firmati) di ex-elettori imbufaliti! Dai uno sguardo a repubblica.it o il fatto quotidiano. IDEM. Gli ex-elettori del pd sono letteralmente fuori di senno contro i vertici del partito. Vedi, se dopo altre 2-3 votazioni il pd avesse continuato a non votare Rodotà le sedi del pd sarebbero state prese d’assedio e i parlamentari presi per le orecchie e portati a votare per Rodotà. Siccome il rumore della valanga era ben udibile, si sono affrettati a votare Napolitano in fretta e furia prima di essere travolti. NAPOLITANO DOPO AVER GIURATO E SPERGIURATO CHE NON SI SAREBBE MAI RICANDIDATO, in una mezz’oretta avrebbe cambiato idea, come se dovesse decidere se andare a prendere la pizza oppure no! Un uomo di parola proprio! E tu che lo elogi riconoscendogli ancora credibilità! Ma ancora una volta hanno fatto male i conti e il PD adesso è destinato a disintegrarsi. Ma forse per chi ha votato Napolitano l’unica cosa importante era assicurarsi la poltrona e quello riusciranno ad ottenerlo, almeno nel breve periodo. In tutto questo mi riesce impossibile capire come tu possa essere soddisfatto di un bel governo prossimo venturo con Violante alla giustizia, Quagliarello alle riforme e Alfano a scaldare qualche altro ministero. Il tutto sotto la regia di un Monti o simil-Monti che proseguirà il risanamento massacrando le classi deboli. Se sei soddisfatto di questo quadro, VOLUTO FORTEMENTE DA NAPOLITANO, evidentemente consideri accettabile la vecchia, peggiore partitocrazia che ci ha ridotto così… A proposito, ti ricordo che lo scempio Monti l’ha voluto il tuo tanto apprezzato neo-bis presidente. Ultima domanda: mi spieghi dove la Costituzione prevede mandati a tempo di 2-3 anni? Così, giusto per aggiornamento personale…

      • aprile 22, 2013 alle 4:40 PM

        Antonio, io non sono contento di quanto sta accadendo da due mesi a questa parte.
        Per niente.
        Credo però che in tanti abbiano contribuito sia con scelte, sia con inconfessabili macchinazioni, sia con veti, anche fin troppo sprezzanti.
        Ed ecco il risultato.
        Non so quanto intenda rimanere in carica Napolitano, ma non penso proprio che voglia rimanere a fare il Presidente della Repubblica fino a quasi 95 anni, pur augurandogli di arrivarci.
        Rodotà?
        Non ha avuto i voti necessari per essere eletto, anche grazie al comportamento di chi l’ha proposto.
        “Rigore è quando arbitro fischia”, diceva il mitico allenatore Boskov, così “Presidente è chi viene eletto”.
        Ora si volta comunque pagina e bisogna continuare a lottare per un’Italia migliore o, almeno, più decente.

        Stefano Deliperi

  12. Claudia
    aprile 22, 2013 alle 8:48 am

    Possiamo discutere sulla pochezza della attuale classe politica, nessuno escluso, possiamo discutere sull’opportunità di eleggere un ottuagenario, però la Costituzione non pone limiti alla rielezione, e a tal proposito suggerisco a chi parla di scelta non in linea con la Costituzione l’intervento di Michele Ainis, costituzionalista. Si tratta di cosa inusuale ma possibile come, d’altra parte, lo è stata quella di ricevere Grillo durante le consultazioni.

  13. max
    aprile 22, 2013 alle 9:55 am

    torno a ripetere che la rielezione di napolitano e’ il male minore nello scenario preoccupante che si va a prefigurare; non credo che si sia rimangiato la parola ma ha agito nel bene del paese. io avrei votato rodota’ ( anche se non e’ la soluzione dei problemi) in subordine prodi, poi bonino ( poi stop xche chi x un motivo chi x un’altro non sono all’altezza). la sinistra ha x l’ennesima volta fallito xche’il pd e’ realmente un partido democratico cioe’ composto da + anime che non avendo un leader forte non si sono mai messe d’accordo. e’ brutto dirlo ma questo e’ un paese che senza uomini carismatici che urlano alle piazze ( o imboniscono) e che impartiscono ordini di scuderia non discutibili non segue. quindi mi pare che senza capobranco non andiamo da nessuna parte.
    il pericolo reale e’ che “la piazza”insorga contro i soloni del potere sordi ai problemi REALI del paese ( che non e’ un paese x vecchi=pensioni, non e’ x giovani=lavoro ma neppure x quelli di mezza eta’= esodati, licenziati, convertiti in partite iva ecc o artigiani/pmi che chiudono). quindi poi il potere identifichi una vittima sacrificale x reprimere da un lato, autoproclamarsi e convergere tutti al centro in un’ammucchiata di solidarieta’nazionale ( insomma il titolo trovatelo voi tra quelli che i marchettari della politica ci propinano quotidianamente).
    scenario apocalittico? mica tanto; giratevi e gurdate indietro nella storia recente…

  14. aprile 22, 2013 alle 3:01 PM

    da leggere e riflettere. Personalmente lo sottoscrivo.

    Stefano Deliperi

    da La Nuova Sardegna, 22 aprile 2013
    L’OPINIONE. NESSUN GOLPE E DUE MALINTESI. (Roberto Bin, http://www.robertobin.it/)

    È vero che non era mai capitato prima, ma la rielezione del Presidente della Repubblica non è certo una rottura della Costituzione, e tantomeno un golpe. La Costituzione non la vieta affatto, e se non era mai capitato in precedenza ciò non dipende da ragioni giuridiche. A molti Presidenti uscenti, più o meno apertamente, è stata proposta la rielezione, cortesemente rifiutata per molti motivi, innanzitutto quello dell’età avanzata.
    La rielezione di Napolitano dipende dal fallimento di ogni possibile compromesso.
    Di ciò però non si può dare la colpa solo alle forze politiche, le quali non sono che lo specchio dei loro elettori. Ed è a questo che andrebbe prestata attenzione, perché la rielezione di Napolitano è una conseguenza logica di una serie di malintesi di successo che hanno dominato le ultime elezioni politiche.
    Due in particolare. Il primo malinteso è che gli italiani volessero segnare con il loro voto una svolta verso un governo di cambiamento, che rivoltasse il paese come un calzino. In un paese dove oltre 4 milioni di case sono del tutto ignote ai registri catastali, dove l’economia sommersa e l’evasione fiscale, il privilegio corporativo e le rendite parassitarie protette di fatto e di diritto coinvolgono uno strato sociale assai esteso, manca anzitutto negli elettori la volontà di realizzare le premesse politiche per un Governo che sia stabile, determinato e capace di incidere nella realtà producendo quel profondo cambiamento che tutti però invocano a parole.
    Per parafrasare un detto famoso, rinnovamento sì, ma non nel mio giardino!
    La “quasi vittoria” (o meglio, la sorprendente non disfatta) di Berlusconi, che ha governato larghissima parte dell’ultimo decennio e porta perciò la responsabilità principale della crisi, è la prova della mancanza di volontà di rinnovamento.
    Il secondo malinteso è che il cambiamento dovesse intervenire essenzialmente nella politica, nei suoi costi, nei suoi riti.
    Su ciò hanno innalzato le proprie fortune Grillo e il suo tsunami. Ma anche il Pd ha promosso per lo stesso motivo il rinnovamento del 70% della sua rappresentanza parlamentare. M5S e giovani del Pd hanno dimostrato di avere molti punti in comune, ma non certo di essere capaci di favorire compromessi politici, che anzi rifiutano con sdegno.
    Ma una cosa è rifiutare il compromesso con il “caimano” per formare un governo con il centro-destra (ipotesi che lo stesso Bersani ha sempre rifiutato con fermezza), tutt’altra cosa è il rifiuto dei “grillini” di dar luogo a qualsiasi accordo per sostenere un governo che fosse davvero la premessa di una svolta storica in Italia. Il loro atteggiamento sprezzante nei confronti di Bersani è la principale causa di questa situazione, così come la carica di cambiamento dei giovani parlamentari Pd è la principale causa del fallimento di qualsiasi compromesso con il centro-destra, non per formare il governo, ma per eleggere il capo dello Stato.
    Parlare oggi di golpe non ha senso. Rodotà sarebbe stata un’ottima soluzione, ma certo non una soluzione di compromesso.
    Se si fosse formata in precedenza una alleanza politica (cioè per il governo) tra il PD e il M5S,la sua candidatura avrebbe potuto essere una soluzione coerente e forte: ma senza una maggioranza politica predefinita, il Presidente della Repubblica deve necessariamente segnare il momento della maggior condivisione tra le forze politiche.
    Il rinnovamento ha portato in parlamento molti dilettanti allo sbaraglio, che della loro ignoranza politica hanno fatto un vanto, erigendola a simbolo della loro verginità. Ma quando parlano di golpe, di violazione del principio di sovranità popolare (perché, essendo stata indicata dalla rete, la candidatura di Rodotà sarebbe un’investitura popolare, tradita dagli apparati dei vecchi partiti) o di inciucio, essi dimostrano non purezza, ma solo ignoranza.
    In Italia il Presidente non è eletto dal popolo, ma da un accordo, il più largo possibile, tra le forze politiche: lo dice la Costituzione. Dispiace che a fare le spese di tale ignoranza siano state persone di alto livello, e in primo luogo lo stesso Stefano Rodotà.

    • Antonio Piras
      aprile 23, 2013 alle 12:56 am

      È ovvio che la Costituzione non vieta esplicitamente un rinnovo del mandato e non c’era bisogno dell’articolo dell’esperto per saperlo!! E’ però altrettanto evidente che è nello spirito della Costituzione una negazione implicita del secondo mandato, la sola durata settennale deponen in questo senso. E guardate che a dirlo era il vostro eroe del momento…Napolitano. Quello che mi lascia basito è che non sono bastati vent’anni di colossali prese per il fondello per farvi capire che la credibilità di questa gente, quella che state tanto apprezzando in queste ore, re Giorgio PRIMA DEGLI ALTRI, è nulla. MA cosa vi aspettate? cosa ti aspetti Stefano? Ma davvero sei così ingenuo da non vedere che la rielezione di Napolitano SERVE a null’altro che a fare un governo PD-PDL, alla faccia della volontà popolare? In sfregio agli elettori del PD? Ti sembra democrazia questa oppure basta dare una parvenza di democrazia in pasto al popolo bue per far finta di essere veramente nell’ambito della Costituzione,… tI ripeto se Napolitano non avesse fatto il voltaggabbana l’elezione di Rodotà sarebbe stata inevitabile. Perlomeno si doveva aspettare di effettuare almeno altre 5-6 votazioni, come si è fatto tante volte in passato, prima di correre a rinominare Napolitano! MA non vedi che tutta la peggiore cricca, Berlusconi in testa, che ha devastato l’Italia sta brindando a champagne per la rielezione di Napolitano? Non ti sei chiesto perché tutto questo entusiasmo? A me basterebbe questo per spaventarmi….Adesso arriverà un bel governo Amato (aiuto!!) con tutte le propagini della peggiore partitocrazia messe a fare i ministri. Ma davvero Stefano non inorridisci? E scusami tanto, come puoi essere coerente nel condannare questa orrenda casta se ora ti spelli le mani per colui che è stato e sarà a tutti gli effetti il suo Garante Massimo. La tua posizione, lo dico perché ti stimo, mi sembra completamente incoerente rispetto alla tue battaglie e alla tua coerenza nel denunciare le schifezze senza distinizioni politiche.

      • aprile 23, 2013 alle 4:39 PM

        non mi aspetto nulla di particolare e non mi piace, dico semplicemente che quello di Napolitano è, “al di là delle opinioni personali, un grandissimo gesto da parte sua di disponibilità e di responsabilità verso i gravissimi problemi economici, sociali, politici che attraversa l’Italia.
        Quella disponibilità e responsabilità che finora è mancata e manca tuttora a troppi rappresentanti politici degli italiani”.
        Non credo proprio che volesse rimanere lì, tutt’altro.
        E la “colpa” della presidenza-bis, del precedente mancato governo e del successivo “governissimo” P.D.-P.d.L.-Scelta Civica è del P.D. allo sfascio suicida e di Grillo.

        Stefano Deliperi

  15. aprile 22, 2013 alle 5:19 PM

    qui il discorso integrale: http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-presidente-repubblica-edizione2013/2013/04/22/news/napolitano_il_testo_integrale_del_discorso_di_insediamento-57257266/

    A.N.S.A., 22 aprile 2013
    Giorgio Napolitano ha giurato alla Camera. ‘Scelta pienamente legittima ma eccezionale. Ho visto crescere fiducia in me e istituzione. Imperdonabile resta la mancata riforma della legge elettorale’. Napolitano sferza i partiti e si commuove.
    ‘No a contrapposizione tra piazza e Camere. A elezioni non ha vinto nessuno e quindi nessuno puo’ governare da solo: http://www.ansa.it/web/notizie/postit/specialepresidentedellarepubblica/2013/03/19/Quirinale-intesa-lontana-Berlusconi-teme-Prodi_8549488.html

    _____________________

    da Il Corriere della Sera, 22 aprile 2013
    Napolitano giura e si commuove. Grillini in aula, ma non applaudono.
    In mattinata le dimissioni, poi la cerimonia a Montecitorio. Ai partiti: «Forze politiche sterili e minimalisti»: http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni-presidente-repubblica/notizie/22-aprile-insediamento-bis-napolitano-quirinale_4886c146-ab49-11e2-8dd6-b5ff5800dec2.shtml

    ___________________________

    da La Repubblica, 22 aprile 2013
    Napolitano giura e si commuove. “Partiti colpevoli, non autoassolvetevi”. Il presidente ringrazia le Camere per la sua rielezione, sebbene metta a dura prova le sue forze, ma bacchetta duramente le forze politiche: “Imperdonabile la mancata riforma della legge elettorale”. I parlamentari grillini si alzano in piedi ma non applaudono: http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-presidente-repubblica-edizione2013/2013/04/22/news/quirinale_napolitano_si_dimesso_pronto_per_il_giuramento-57229979/?ref=HREA-1

  16. Antonio Piras
    aprile 23, 2013 alle 12:59 am

    Ecco cosa diceva Napolitano in questi mesi…ammetteva la forzatura costituzionale di una rielezione. E tutti ad applaudire…ora, dietrofront, a dire che la rielezione è ineccepibile, a comando….per carità….Alla vigilia della conclusione del mio mandato voglio sottolineare come la conclusione corrisponda pienamente alla concezione che i padri costituenti ebbero della figura del presidente della Repubblica. Il già lungo settennato al Quirinale corrisponde bene alla continuità delle nostre Istituzioni ed anche alla legge del succedersi delle generazioni (7 marzo 2013). L’ho già detto tante volte. Non credo che sarebbe onesto dire “state tranquilli io posso fare il capo dello Stato fino a 95 anni”. Sia perché sono convinto che i padri costituenti concepirono il ruolo del presidente della Repubblica sulla misura dei sette anni, infatti non è un caso che nessun presidente della Repubblica abbia fatto un secondo mandato, e sia perché ci sono fattori di età e limitazioni dal punto di vista funzionale crescenti (1 marzo 2013). Dopo sette anni sto finendo il mio mandato in un modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente (2 marzo 2013). A 88 anni gli straordinari non sono ammessi. Sto per concludere il mio mandato questo è probabilmente l’ultimo atto pubblico che compio e sono felice che sia questo a Sant’Anna di Stazzema (24 marzo 2013). La mia rielezione sarebbe una non soluzione perché ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro, sarebbe ai limiti del ridicolo. Tutto quello che avevo da dare ho dato. Niente soluzioni pasticciate e all’italiana (14 aprile 2013) Il fatto quotidiano 21 aprile 2013

    • aprile 23, 2013 alle 4:40 PM

      appunto, non fai che confermare quanto dico.
      Riporto un articolo che condivido in pieno e descrive molto meglio di quanto possa fare io.

      Stefano Deliperi

      da Il Corriere della Sera, 23 aprile 2013
      Applausi in aula in cambio di una strigliata che ognuno pensa sia per il suo rivale. Leader e «peones» fanno finta di ignorare che le accuse li riguardano. Non tutti: «Ci ha fatto un mazzo a quadretti». (Gian Antonio Stella, http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni-presidente-repubblica/notizie/23-aprile-stella-tutti-applaudono-rimproveri-napolitano_9ca07fba-abd5-11e2-b753-2de04ad0a16e.shtml)

      «Siete stati sordi». E loro applaudono. «Inconcludenti». E si spellano le mani. «Irresponsabili». E vanno in delirio. Pare quasi una seduta di autocoscienza psichiatrica quella d’insediamento di Giorgio Napolitano. Passata la sbronza correntizia finita in rissa, proprio quelli che hanno fatto arrabbiare il nonno saggio non si accontentano di ascoltare la ramanzina in silenzio. A capo chino.

      Ma accolgono ogni ceffone in faccia, guancia destra e guancia sinistra, come se fosse rivolto ad altri. Chi? Altri. Ma quali altri? Boh… Mai e poi mai a loro.
      «Ci ha fatto un mazzo a quadretti e come grandi elettori ce lo meritavamo», riconoscerà con onesto imbarazzo il governatore ligure Claudio Burlando: «Ci ha detto che siamo stati a trastullarci di votazione in votazione anziché trovare un’intesa nell’interesse del Paese. Tanto più in un momento che per il Paese è drammatico». «La cosa divertente è che ho visto battergli le mani», ride Felice Casson, «colleghi che nei giorni scorsi hanno fatto l’esatto contrario di quello che il Presidente ci raccomanda». «E che domani hanno intenzione di restare esattamente inchiodati là dove stavano ieri», rincara Claudio Bressa.
      Ugo Sposetti invita a non chiamare «Anonima Sicari» i franchi tiratori: «In passato hanno consentito di bocciare alcune candidature sbagliate per far passare uomini come Sandro Pertini o Oscar Luigi Scalfaro». A proposito, ha votato per Marini e poi per Prodi? «Il voto è segreto, lo dice la Costituzione». Ma se il partito aveva deciso… «Come: per alzata di mano?» Il senatore democratico Andrea Marcucci lo rivendica: «Dopo le campagne diffamatorie degli ultimi giorni oggi riaffermiamo l’orgoglio di aver votato Napolitano e non gli altri candidati in gara».
      Manco il tempo di sfollare verso le uscite ed ecco «il giovane turco» Matteo Orfini interpretare già a modo suo il monito del presidente: «Un discorso perfetto, ineccepibile che chiede un’assunzione di responsabilità da parte di tutti per un accordo comune di governo». Però… Però «è importante che il sostegno arrivi da parte delle tre principali forze politiche. Se non c’è il MoVimento 5 Stelle cambia tutto e io sono contrario a un patto politico tra Pd e Pdl». Quindi? «Il voto di fiducia è un voto di coscienza, non c’è disciplina di partito… Se sono contrario voto contro». Poco più in là il deputato grillino Giorgio Girgis Sorial butta lì: «L’ultima volta che ho sentito un discorso così era quando in Egitto si è insediato Morsi».
      Avrebbe potuto scommetterci prima ancora di scendere sotto la pioggia dal Quirinale verso Montecitorio, Napolitano, di essere destinato a ricevere inchini e baciamano, elogi e salamelecchi, senza però riuscire a scalfire la scorza di tanti. Troppo duro, lo scontro dei giorni scorsi. Troppo profonde le fratture. Troppo calloso l’odio personale che ormai divide le diverse fazioni dello stesso Pd. L’aveva messo in conto. Come aveva messo in conto il diluvio di applausi trasversali indispensabili a coprire pudicamente certe fratture.
      Ed eccolo là, l’anziano Re Giorgio, che sale a fatica, senza neppure provarci a mostrare un’elasticità giovanile che non ha più, le scalette che portano alla presidenza. Perché mai dovrebbe rassicurare l’Aula sulla sua salute? Al contrario, raccolta l’ovazione di tutti con l’eccezione dei pentastellati che si alzano in segno di rispetto ma salvo eccezioni non battono le mani manco per cortesia, spiega le sue perplessità davanti a questo secondo mandato anche per «ragioni strettamente personali, legate all’ovvio dato dell’età». Come a dire: mi avete costretto voi, a restare. E lui ha dovuto accettare per il «senso antico e radicato d’identificazione con le sorti del Paese». (Sottinteso: «Che molti di voi non hanno»).

      Ciò precisato, comincia a rinfacciare ai presenti «una lunga serie di omissioni e di guasti, di chiusure e di irresponsabilità». E li bacchetta per non avere dato risposte alle «esigenze fondate e domande pressanti di riforma delle istituzioni e di rinnovamento della politica e dei partiti» facendo «prevalere contrapposizioni, lentezze, esitazioni circa le scelte da compiere, calcoli di convenienza, tatticismi e strumentalismi».

      Tanto da svuotare, accusa, «quel tanto di correttivo e innovativo che si riusciva a fare nel senso della riduzione dei costi della politica, della trasparenza e della moralità nella vita pubblica» col risultato che alla fine «l’insoddisfazione e la protesta sono state con facilità, ma anche con molta leggerezza, alimentate e ingigantite da campagne di opinione demolitorie e da rappresentazioni unilaterali e indiscriminate in senso distruttivo del mondo dei politici, delle organizzazioni e delle istituzioni in cui essi si muovono». Ed ecco che, muti e silenti sotto i ceffoni sui ritardi nei tagli e le riforme, esplodono tutti nell’applauso liberatorio: ooh, finalmente gliele canta a chi accusa la politica di aver dato solo delle sforbiciatine!

      Ed è lì che Napolitano esce dal discorso scritto e ferma l’entusiasta battimani: «Attenzione: il vostro applauso a quest’ultimo richiamo che ho sentito di dover esprimere non induca ad alcuna autoindulgenza». E vabbé, meglio che niente: e vai con nuovi applausi!

      Pier Luigi Bersani, tradito prima dal risultato elettorale che si era illuso di avere in qualche modo già acquisito quando parlava del suo «squadrone» e poi tradito dai compagni di partito prima nelle sue disastrose aperture ai pentastellati e poi nelle votazioni per il Colle, se ne sta lì, deluso e cupo, il gomito piantato sul banco, il mento appoggiato nel cavo della mano. Dirà poi che «Napolitano ha detto quel che doveva dire, con un discorso di una efficacia eccezionale». Ma lo sa che, quando il Presidente ricorda che «piaccia o non piaccia, occorre fare i conti con la realtà delle forze in campo nel Parlamento da poco eletto», parla anche di lui.

      Sull’altro fronte, Silvio Berlusconi sprizza allegria. Sette anni fa, dopo la prima elezione di «Re Giorgio», le cronache raccontarono che aveva raccomandato ai suoi: «Mi raccomando. Composti. Come fosse un funerale». E successivamente non aveva fatto mancare le sue riserve. Come quando, in una manifestazione a Vicenza, urlò che le elezioni erano state «taroccate» e che le sinistre avevano occupato tutte le istituzioni: «Il presidente della Repubblica è uno di loro, così come i presidenti di Camera e Senato, la Corte costituzionale…». Quando il Colle rifiutò di firmare il decreto su Eluana andò oltre: «Vi ho visto tutta la cupezza di un armamentario culturale figlio di una stagione che non è ancora tramontata».

      Tutto cambiato, oggi. Tanto da spingere il Cavaliere, compiaciuto del discorso di insediamento dove il capo dello Stato «ha invitato a buttare a mare la parola inciucio perché la politica è fatta di compromessi e collaborazione e la realtà comporta la necessità di superare le distanze», ad ammiccare: «Ho pregato le mie parlamentari per oggi di cambiare l’inno del Pdl in “meno male che Giorgio c’è”».
      E come potrebbe non essere allegro Pier Ferdinando Casini? «Ora chi è andato a chiedergli di rimanere, chi lo ha pressato per fare ciò che non voleva, ha il dovere morale di fare subito un governo. Altrimenti siamo nel regno dei buffoni». Bella sfida. Ce la faranno?

  17. Shardana
    aprile 23, 2013 alle 11:17 am

    Il male minore,tappiamoci il naso,chiudiamo un occhio…..,cavolo che voglia di cambiamento.

    • aprile 23, 2013 alle 4:41 PM

      posso solo consigliarti di uscire dall’anonimato, rimboccarti le maniche in prima persona e darti da fare per cambiare questo stato di cose, in tutti i campi.

      Stefano Deliperi

  18. aprile 23, 2013 alle 3:01 PM

    i numeri dicono parecchio, più delle “parole in libertà”.

    A.N.S.A., 23 aprile 2013
    Quirinarie di M5s, per Rodotà 4.677 voti.
    I risultati della consultazione online sul sito di Beppe Grillo: in totale 28.500 voti: http://www.ansa.it/web/notizie/postit/specialepresidentedellarepubblica/2013/04/23/Quirinarie-M5s-Rodota-oltre-4mila-voti_8599047.html

    _________________

    da Il Corriere della Sera, 23 aprile 2013
    Grillo alla Bild: ‘Italia in bancarotta in autunno’. E sul Friuli: «Siamo il primo partito». Il leader M5S parla ancora con la stampa estera. E su Twitter: «Siamo il primo partito». Monti: «Parole senza valore»: http://www.corriere.it/politica/13_aprile_23/grillo-alla-bild-in-autunno-italia-in-bancarotta_fd9bf492-abef-11e2-b753-2de04ad0a16e.shtml

  19. max
    aprile 23, 2013 alle 5:09 PM

    napolitano ha dimostrato senso dello stato, abnegazione e grande senso di responsabilita’. se berlusconi ne gioisce e’ xche’ probabilmente napolitano e’ il meno peggio x lui.
    in questa situazione politica il celebrato rodota’avrebbe significato la svolta ma sicuramente e’ meno navigato di napolitano. renzi, parimenti rappresenta il nuovo ( che non dispiace alla destra), ma e’ all’altezza? quindi in questa situazione di precarieta’ totale mi pare che si e’ scelto il male minore; quando la destra sara’+ liberale e meno liberista, la sinistra +libertaria e meno confusa, il centro + cristianamente solidale e meno opportunista, forse gli uomini di buona volonta’( che sono trasversali ai partiti) saranno ascoltati, le loro istanze condivise e le loro proposte attuate; nel frattempo temo che questo sia il meglio che ci meritiamo.
    comunque mi pare che la gente partecipi e questo e’un segno di vitalita’e lascia ben sperare che x approssimazioni successive voteremo in modo + congruo e diverremo un paese + “normale”.

  20. Nikki
    aprile 23, 2013 alle 5:58 PM

    M5* ha perso un’occasione unica x influenzare il governo e realizzare almeno 4-5 punti del programma 5* e poi eleggere Rodotà presidente. Grillo come Soru, uomini soli al comando.

  21. aprile 24, 2013 alle 6:45 PM

    A.N.S.A., 24 aprile 2013
    Letta: governo di servizio, non a tutti i costi. ‘Emergenza dei giovani è priorità’. Dopo una notte travagliata Re Giorgio decide: ‘Esecutivo condiviso unica strada’. Sì del Pd, Pdl mette le mani avanti, no da M5S: http://www.ansa.it/web/notizie/postit/specialepresidentedellarepubblica/2013/03/19/Quirinale-intesa-lontana-Berlusconi-teme-Prodi_8549488.html

  22. max
    aprile 24, 2013 alle 7:22 PM

    4 presidenti di sinistra…; mi sa che il pdl piazzera’ un po’ di ministri suoi.
    gelmini di nuovo all’istruzione? altro che autunno caldo…

  23. Shardana
    aprile 25, 2013 alle 11:46 am

    Non penso a grillo come a Soru….poi potrei sbagliarmi ma all’insetto non piace il carbone a Soru si

  24. aprile 25, 2013 alle 3:44 PM

    grazie anche a Beppe Grillo (http://www.beppegrillo.it/2013/04/il_25_aprile_e_morto.html#commenti).

    A.N.S.A., 25 aprile 2013
    Grillo: 25 aprile e’ morto. Letta, anche Dio ma poi e’ risorto.
    ‘Incaricato membro di Bildeberg’. Napolitano a via Tasso, in momenti cruciali fermezza e unita’: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/04/25/Napolitano-altare-Patria_8610355.html

    ———————————

    Partigiani a Grillo, e’ lui mezzo morto.
    Deve capire che unica strada da seguire e’ la democrazia: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/04/25/Partigiani-Grillo-lui-mezzo-morto_8612018.html

    ___________________________

    qualche elemento in più.

    da Il Fatto Quotidiano, 3 giugno 2012
    Bilderberg, dai fratelli Agnelli alla Gruber. (Carlo Tecce): http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/03/bilderberg-dai-fratelli-agnelli-alla-gruber/250711/

    *****

    da Agorà Vox, 5 giugno 2012
    Letta chiarisce su Bilderberg. Ma se non controllano il Pd, come possono controllare il mondo?: http://www.agoravox.it/Letta-chiarisce-su-Bilderberg-Ma.html

  25. max
    aprile 26, 2013 alle 10:46 am

    mentre grillo sbraita ( anche giustamente, ma faccia attenzione xche’ quelli con poca capacita’ critica e magari un po’ facinorosi possono far danni), letta si muove come un elefante in una bottega di cristalli, conscio che se fa la mossa sbagliata fa’ il disastro. non sono particolarmente felice del suo in carico, ne di quello di napolitano ma obiettivamente non potrei pensare a nulla di meglio in questo momento circa la ns situazione. avendo votato sel ho appoggiato il pd ed ora facciamo opposizione che immagino sara’ un po’ + responsabile di quella di m5s. anzi credo che un dialogo tra oppositori potrebbe far si che il m5s addivenga a + miti consigli .
    circa l’inciucio di cui si parla temo che il pd sara’ ostaggio del pdl nonostante 4 presidenti e torneremo quindi a votare x riavere una situazione analoga o peggio che veda il trionfo del pdl e di tutto quello che comporta quell’assembramento.

  26. aprile 26, 2013 alle 2:59 PM

    vedere per credere.

    da Il Corriere della Sera, 26 aprile 2013
    LA SORPRESA. E il M5S fa autogol con lo streaming. Letta sembra un giovane cattedratico e i grillini studenti fuoricorso: giornata nera per Grillo e Casaleggio associati. (Aldo Grasso): http://www.corriere.it/politica/13_aprile_26/M5S-streaming-autogol-grasso_c85b8f9e-ae2a-11e2-b304-d44855913916.shtml

    • Antonio Piras
      aprile 26, 2013 alle 11:25 PM

      E dove starebbe questo figurone di Letta (il nipote)? Io ho visto una penosa conferma che gli elettori del PD, per questo giovane-vecchio, sono merce da voto da ingannare con cinismo e senza scrupoli….questa si che è democrazia, vi piace, vero?…prima chiede e ottiene il voto giurando mai e poi mai con Berlusconi poi non vota Prodi per non dispiacere al suddetto e alla fine ci fa il governo assieme!….se poi vi piace il fatto che nel confronto con il m5s tiri fuori una supercazzola di perfetto stampo democristiano per dire con parole molto forbite che i propri elettori possono essere mandati aff…..con i fatti, però, non con le parole che sarebbe sconveniente e giustamente vi scandalizzate…. penso proprio che il problema sia di chi apprezza, anziché vomitare! ….se l’Italia è ridotta come è ridotta è anche grazie a questi presunti intellettuali embedded che non vedono le travi dei potenti ma non si lasciano mai sfuggire le pagliuzze dei non allineati………avanti così…

      • aprile 26, 2013 alle 11:37 PM

        come già detto in mille salse, l’attuale situazione non piace per niente.
        Il “governissimo” meno che meno.
        Triste vedere, però, che basti “una supercazzola di perfetto stampo democristiano” per mettere in difficoltà il Movimento 5 Stelle.
        Meno urla, meno insulti, maggiore concretezza sarebbero graditi e, soprattutto, più utili agli italiani.

        Stefano Deliperi

  27. aprile 27, 2013 alle 6:02 PM

    A.N.S.A., 27 aprile 2013
    Letta scioglie riserva, domani giuramento.
    Napolitano: ‘Unico governo possibile per Paese’. Letta soddisfatto: ‘Record di presenza femminile. Grazie per disponibilita’, competenze a servizio del Paese’: http://www.ansa.it/web/notizie/postit/specialepresidentedellarepubblica/2013/03/19/Quirinale-intesa-lontana-Berlusconi-teme-Prodi_8549488.html

    ——————

    elenco dei componenti del Governo Letta:

    Presidente del Consiglio – Enrico Letta

    Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – Filippo Patroni Griffi
    Interni e Vicepremier- Angelino Alfano
    Difesa – Mario Mauro
    Esteri – Emma Bonino
    Giustizia – Anna Maria Cancellieri
    Economia – Fabrizio Saccomanni
    Riforme istituzionali – Gaetano Quagliariello
    Sviluppo – Flavio Zanonato
    Trasporti Infrastrutture – Maurizio Lupi
    Poliche Agricole – Nunzia Di Girolamo
    Istruzione, Università e ricerca- Maria Chiara Carrozza
    Salute – Beatrice Lorenzin
    Lavoro e Politiche sociali – Enrico Giovannini
    Ambiente – Andrea Orlando
    Beni culturali e Turismo- Massimo Bray
    Coesione territoriale – Carlo Trigilia
    Affari europei – Enzo Moavero Milanesi
    Affari regionali – Graziano Delrio
    Pari opportunità, sport, politiche giovanili – Josefa Idem
    Rapporti con il Parlamento – Dario Franceschini
    Integrazione – Cecile Kyenge
    Pubblica Amministrazione- Giampiero D’Alia

  28. Carla
    aprile 27, 2013 alle 8:56 PM

    Amici del GrIG, in questo contesto assai incerto, cosa ne pensate di un nuovo partito sardo? Cfr. http://www.vitobiolchini.it/ E cosa pensate di questa posizione di Gianni Vattimo http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50332506 ? Il Pd potrebbe risorgere se finalmente desse luogo ad una nuova formazione veramente di sinistra capace di aggregare tutte le forze che si collocano su questo fronte comprese le associazioni che operano nei territori, come accennato dallo stesso Fabrizio Barca?

    • aprile 28, 2013 alle 12:07 am

      il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus è un’associazione ecologista apartitica, il che non vuol certo dire che sia “apolitica”, nel senso che la politica è – o, meglio, dovrebbe essere – la forma più alta e qualificante della gestione della “res publica”, della “cosa comune”.
      Siamo stati sempre schierati per la difesa degli interessi collettivi, contro chi ha voluto gestire i poteri pubblici per i propri fini privati, per qualsiasi “parte” politica dichiarasse di agire.
      Personalmente, poi, ritengo preferibile verificare le scelte concrete di chi vuol fare politica piuttosto di quelle sbandierate.
      Per ora non si vede proprio un nuovo “partito sardo” all’orizzonte.
      Nemmeno una “nuova formazione veramente di sinistra”.
      Si vede un “governissimo di larghe intese” e una formazione politica che ha buttato al vento un’occasione unica per iniziare a cambiare l’Italia.
      Il futuro lo vivremo.

      Stefano Deliperi

  29. Carla
    aprile 28, 2013 alle 12:27 am

    Grazie tante per il chiarimento. Considerando il vostro innegabile impegno quindi consigliereste a chi crede nella “forma più alta e qualificante della gestione della res publica” di agire attraverso delle organizzazioni trasversali come la vostra? Insomma personalmente ho perso la fiducia nei partiti anche se poi cerco di esercitare il mio diritto di voto.

    • aprile 28, 2013 alle 10:09 am

      non posso che consigliarle di iscriversi e partecipare al GrIG 😉
      Come ha detto una persona da poco, ha il miglior rapporto qualità-prezzo sulla piazza!

      Stefano Deliperi

  30. Carla
    aprile 28, 2013 alle 11:16 am

    🙂 Ci penserei seriamente se non vivessi già in parte all’estero, ma vi seguo e chissà che non si possa collaborare a breve 😉 ! Di sicuro mi piacerebbe mantenere un legame forte con la mia terra: la globalizzazionee dovrebbe promuovere un reale approccio internazionalizzante a problematiche di vario genere, e certamente sono sensibile al tema ambientale.

    • aprile 28, 2013 alle 11:40 am

      ma si può partecipare anche dall’estero, ognuno con le sue competenze e disponibilità di tempo 😉

      Stefano Deliperi

      • Carla
        aprile 28, 2013 alle 11:59 am

        Bene! A presto! 🙂

  31. Maggio 3, 2013 alle 2:54 PM

    A.N.S.A., 3 maggio 2013
    Ue: per Italia no segni ripresa. Deficit al 2,9% nel 2013 peggiora la disoccupazione.
    Pil continua a contrarsi, impennata del debito che quest’anno sale a 131,4% e 132,2% nel 2014: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/05/03/Ue-Italia-segni-ripresa-pil-1-3-peggiora-disoccupazione_8646785.html

  32. Maggio 15, 2013 alle 2:55 PM

    A.N.S.A., 15 maggio 2013
    Pil: primo trimestre -0,5. Settima volta, calo record. Il calo si attenua rispetto ultimo trimestre 2012: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/05/15/Crisi-Francia-recessione-Pil-calo-0-2-_8707229.html

  33. Maggio 22, 2013 alle 2:52 PM

    A.N.S.A., 22 maggio 2013
    Boom ‘neet’, 2,2 milioni, famiglie sono tartassate. Un giovane su quattro non lavora né studia Peso del fisco sul reddito su al 16,1%, top dal ’90: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2013/05/22/esercito-neet-_8744946.html

  34. Maggio 31, 2013 alle 2:48 PM

    A.N.S.A., 31 maggio 2013
    Disoccupati record, giù anche precari. ‘Questione sociale, subito risposte tempestive’: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/05/31/Napolitano-soluzioni-tempestive-disoccupazione-_8795238.html

  35. giugno 5, 2013 alle 2:48 PM

    A.N.S.A., 5 giugno 2013
    Confindustria: -539mila posti, rischio altri tagli.
    Confindustria, la crisi brucia 539.000 posti di lavoro e non è finita ”ma carte da giocare”: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/06/05/Confindustria-539mila-posti-rischio-altri-tagli_8820419.html

    ___________________________

    da Il Corriere della Sera, 5 giugno 2013
    IL RAPPORTO DEL CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA: A RISCHIO IL 15% DEL POTENZIALE MANIFATTURIERO. «Dall’inizio della crisi persi 539 mila posti». Le aziende italiane saranno costrette a tagliare ulteriormente: http://www.corriere.it/economia/13_giugno_05/confindustria-centro-studi-manifatturiero-posti-lavoro_6f396e06-cdbd-11e2-b79c-27069f42756a.shtml

  36. giugno 22, 2013 alle 8:17 PM

    a quando – finalmente – una benedetta imposta patrimoniale sui redditi?!

    da Il Fatto Quotidiano, 22 giugno 2013
    Crisi, “Peggiore del ’92 e potrebbe costringere l’Italia a richiesta salvataggio”.
    Lo scrive l’analista Antonio Guglielmi in un report di Mediobanca Securities, la controllata di Londra di Mediobanca specializzata in intermediazione finanziaria, che è stato consegnato soltanto ai clienti. A parte la bassa crescita la grande minaccia è il debito pubblico, arrivato a 2.041 miliardi di euro. Servono subito 75 miliardi. (Stefano Feltri): http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/22/crisi-peggiore-del-92-entro-6-mesi-potrebbe-costringere-alla-richiesta-di-salvataggio/634091/

    (nell’articolo c’è il rapporto integrale dell’analista Antonio Guglielmi per Mediobanca Securities)

  37. max
    luglio 1, 2013 alle 1:34 PM

    convincetevi; non si tratta solo di negligenza e manifesta incapacita’o inettitudine…
    la storia o la politica se volete la fanno alcune famiglie della terra che di volta in volta utilizzano i vari lacche’o maggiordomi , siano essi presidenti della repubblica o primi ministri per mantenere la barra dritta nella direzione che loro vogliono. questo non significa che il voto non conti o non bisogna manifestare il dissenso, ma bisogna essere consapevoli che questo cambiera’ di poco le decisioni che i potenti della terra prendono.
    solo i polli credono che e’ il popolo che decide; il popolo poi oggi non esiste + e si chiama consumatore. la somma dei consumatori fa il mercato. l’individuo e’ solo un mezzo.
    quella poca liberta’ che abbiamo e’ concessa dall’alto per allentare un po’ la tensione che potrebbe disturbare i piani. non e’ complottismo; e’ la vita reale. e’ sempre stato cosi’ e sempre lo sara’.chi ha ha tentato di cambiare le regole e’ finito male ( il cristo, ghandi, martin luter king ecc ecc).

  38. luglio 1, 2013 alle 2:56 PM

    A.N.S.A., 1 luglio 2013
    Disoccupazione e’ record, ma scende dato giovani. Istat, nel mese di maggio al 12,2%, al top dal 1977: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/07/01/Disoccupazione-maggio-12-2-nuovo-record-_8955138.html

  39. luglio 5, 2013 alle 2:53 PM

    A.N.S.A., 5 luglio 2013
    Consumi: 62% taglia quantita-qualita’ cibo. Meta’ dei nuclei familiari sotto i 2.078 euro mese: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/07/05/Consumi-62-taglia-quantita-qualita-cibo-_8978643.html

  40. luglio 17, 2013 alle 2:59 PM

    sempre peggio.

    A.N.S.A., 17 luglio 2013
    Aumentano i più poveri, record dal 2005.
    Sono oltre 9,5 mln poveri, di cui 4,8 mln assoluti. La metà vive al Sud, allarme minori: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/07/17/Istat-Italia-9-5-mln-poveri-cui-4-8-mln-assoluti_9032927.html

  41. agosto 30, 2013 alle 2:49 PM

    A.N.S.A., 30 agosto 2013
    Disoccupazione al 12%, per i giovani tocca il 39,5%. Crolla il numero di occupati, soprattutto al Sud: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/08/30/ISTAT-Disoccupazione-luglio-resta-12-giovani-tocca-39-5-_9218846.html

    —————–

    Lavoro:persi 585.000 posti II trimestre.
    Rispetto a un anno prima (-2,5%).Crolla Sud, -335.000 unita’: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/08/30/Lavoro-persi-585-000-posti-II-trimestre_9218919.html

    _____________________________

    da Il Corriere della Sera, 30 agosto 2013
    GIOVANI, CRESCONO I DISOCCUPATI GIUNTI AL 39,5%. Istat: a luglio disoccupazione ferma al 12%. Invariata rispetto a giugno. Ma resta l’aumento dell’1,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno: http://www.corriere.it/economia/13_agosto_30/disoccupazione-luglio-istat_48d2ad46-114b-11e3-b5a9-29d194fc9c7a.shtml

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