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Carloforte: disponibili i dati del monitoraggio ambientale.


Cavalieri d’Italia (Himantopus himantopus)

Il Comune di Carloforte, nell’ambito delle iniziative portate avanti grazie al progetto pilota “Isola ecologica del Mediterraneo”, ha deciso di predisporre anche il monitoraggio della qualità dell’aria sull’Isola di San Pietro, attraverso l’installazione di un sistema multiparametrico, con l’obiettivo di rilevare le emissioni di biossido di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio e ozono, come previsto dalla normativa nazionale e comunitaria in materia di analisi delle qualità dell’aria (d. lgs. n. 155 del 13 agosto 2010 attuativo della Direttiva 2008/50/CE).

Il sistema di monitoraggio è stato attivato alla fine del mese di marzo 2012 ma, per la necessità della Società incaricata di mettere a punto gli strumenti, la rilevazione è iniziata nel successivo mese di giugno 2012.

Evidenziamo che con riferimento ad alcuni periodi, non risulta rilevato alcun valore e, in seguito a specifica richiesta inoltrata alla Società incaricata del monitoraggio, risulterebbe in particolare che: per quanto riguarda le assenze del periodo di giugno 2012, sono relative alla necessità, da parte della Società, di mettere a punto la strumentazione mentre, per quanto riguarda i dati mancanti nel periodo tra il 16 ed il 26 luglio 2012, l’assenza sarebbe legata ad una mancata alimentazione dell’airpointer.

In particolare, occorre chiarire che l’interruzione di alimentazione dell’airpointer non ha permesso alcuna rilevazione degli inquinanti, pertanto, con riferimento ai valori relativi all’anidride solforosa, sui quali abbiamo ricevuto diverse richieste di informazioni da parte dei cittadini, considerata la notizia della fuoriuscita di tale inquinante dagli impianti della Portovesme S.r.l. nel mese di luglio, i dati sono, evidentemente, incompleti.

Sul sito dell’EcoSportello di Carloforte, troverete tutti i i dati rilevati dal sistema multiparametrico, le informazioni sui diversi inquinanti e gli effetti sulla salute umana.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Nicola P.
    Nicola P.
    ottobre 9, 2012 alle 7:46 am

    Per quanto riguarda la Valutazione di Incidenza Ambientale effettuata per il re-powering degli aerogeneratori, nell’ambito del progetto “Isola ecologica del Mediterraneo”, non si riesce ancora a procurarla? Grazie.

    • ottobre 9, 2012 alle 4:39 PM

      no, Nicola P., “non si riesce ancora a procurarla”, perchè ci sono i tempi di legge per il rilascio delle copie e soprattutto ci sono – come può vedere chiunque legga le pagine di questo blog – parecchie altre “emergenze ambientali” molto più gravi.
      Se hai particolare urgenza, puoi richiederla direttamente al Servizio S.A.V.I. dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna, Via Roma n. 80, 09124 Cagliari.

      • Avatar di Nicola Putzu
        Nicola Putzu
        ottobre 9, 2012 alle 5:08 PM

        Nessuna urgenza. Ringrazio della risposta, anche se noto fastidio e mi dispiace. Magari mi sbaglio oppure è dovuto alla forma impersonale del commento scritto. Conosco molto bene le altre “emergenze ambientali” dato che ricevo e leggo quotidianamente la vostra newsletter. Per trasparenza firmo per esteso questo commento. Comunque, essendo un vostro socio valuterò a fine anno pro e contro del sostegno economico nei vostri confronti.

  2. Avatar di capitonegatto
    capitonegatto
    ottobre 9, 2012 alle 9:29 am

    La solita e cronica mancanza di programmazione dei vari poco responsabili di questa operazione . Dal resoconto e’ spontaneo chiedersi perche’ si lasci tanto tempo per la messa a punto degli strumenti , per poi scoprire una mancata alimentazione. Allora non scriviamo :
    impianto attivato a Marzo, la rilevazione e’ iniziata a Luglio !!!!
    Scriviamo invece che , se ben intendo, per vari problemi non ben pianificati il sistema di rilevamento non e’ entrato in funzione.
    Quanto costa l’impianto e chi lo gestisce e a quale spesa e quando sicuramente parte ?

  3. Avatar di icittadiniprimaditutto
    icittadiniprimaditutto
    ottobre 9, 2012 alle 12:49 PM

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  4. ottobre 9, 2012 alle 8:31 PM

    Nicola, c’è modo e modo di chiedere le cose, a maggior ragione se sai quanto ci impegniamo volontaristicamente e quotidianamente per la salvaguardia dell’ambiente e la corretta fruizione delle risorse naturali.
    Le energie e le risorse non sono illimitate e dobbiamo necessariamente individuare delle priorità.
    Compatibilmente con le tante altre “emergenze ambientali” cercheremo di acquisire anche la relazione di incidenza relativa al repowering della centrale mista eolico-fotovoltaica di Nasca.
    Considera, però, come detto già in precedenza, che in anni di funzionamento della centrale non sono mai state segnalate interferenze con i flussi migratori. Considera anche che abbiamo un gruppo di soci piuttosto “sveglio” e attivo a Carloforte. E ne avrebbero almeno avuto sentore.

    Stefano Deliperi

    P.S. nel GrIG ogni Socio può proporre e dare la propria disponibilità per svolgere attività dirette per conto dell’Associazione, anche l’acquisizione di informazioni a carattere ambientale. Molti l’hanno fatto e lo fanno.

    • Avatar di Nicola Putzu
      Nicola Putzu
      ottobre 10, 2012 alle 8:05 am

      Grazie Stefano. Voglio essere costruttivo e proverò a richiedere questa relazione al SAVI, sperando che la non presenza fisica in Sardegna non sia d’ostacolo.

  5. ottobre 13, 2012 alle 10:54 am

    da La Nuova Sardegna, 13 ottobre 2012
    Carloforte, i dati su inquinamento e qualità dell’aria.

    CARLOFORTE. Sono stati diramati i primi dati sull’analisi dell’aria cittadina, rilevati dalla centralina posizionata sul tetto del Municipio. Li ha annunciati lo sportello Ecogreen comunale, mettendo in evidenza che «non ci sono inquinanti in quantità preoccupante ma i dati risultano incompleti, per il mancato funzionamento delle centralina durante alcuni giorni estivi». Un particolare che ha allarmato il il gruppo “Carlofortini preoccupati”, che ha lanciato sospetti per lo spegnimento improvviso della centralina, non potendo così rilevare tracce eventuali di inquinamento provenienti dal polo industriale. Il gruppo sostiene che la centralina è inadatta a rilevare gli inquinanti più diffusi e pericolosi.

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