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Preservare gli equilibri ambientali delle Bombarde (Alghero)!


 

Le associazioni ecologiste Amici della Terra, Gruppo d’Intervento Giuridico e WWF hanno inoltrato (24 luglio 2012) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni interventi riguardo la necessità che siano mantenuti gli equilibri ambientali della raccolta spiaggia delle Bombarde, ad Alghero (SS), posti in pericolo dal notevole afflusso di persone per manifestazioni con musica dal vivo organizzati periodicamente sul litorale.

Gli spettacoli – secondo varie segnalazioni pervenute – richiamerebbero migliaia di avventori e si prolungherebbero per ore durante il periodo notturno, con intuitivi effetti negativi sulla spiaggia di ridotte dimensioni e sulla vegetazione (rifiuti, calpestio, ecc.), nonché riguardo le emissioni acustiche e la sicurezza sociale (intasamento della viabilità di ridotte dimensioni, ecc.).

Già nella stagione estiva 2011 la Stazione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Alghero (nota n. 1960 del 20 agosto 2011)aveva fatto constatare al Comune di Alghero la notevole presenza di rifiuti e degrado ambientale in seguito a spettacolo con musica dal vivo in data 15 agosto 2011, con la presenza stimata di oltre 5.000 persone, mentre le superfici a disposizione dei due chioschi risultano insufficienti a ospitarne 1/10.

Con ordinanza n. 12 del 22 giugno 2006 il Comune di Alghero ha, inoltre, disciplinato gli orari di apertura e chiusura dei pubblici esercizi e delle attività di intrattenimento e svago, indicando per gli intrattenimenti musicali dal vivo l’orario di chiusura nelle ore 02.00 all’interno dei locali e nelle ore 24.00 per l’esterno dei locali (legge n. 447/1995 e dell’art. 9 del T.U.L.P.S.).

Sono stati interessati il Comune di Alghero, la Prefettura di Sassari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, l’Azienda speciale di gestione del Parco naturale regionale di Porto Conte, i Carabinieri del N.O.E. e, per gli aspetti di competenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari.

Non è certo la prima volta che le associazioni ecologiste si occupano della salvaguardia dei valori naturalistici e ambientali dell’area Le Bombarde – Lazzaretto: le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra sono intervenute in passato riguardo il rispetto del demanio marittimo da parte di chioschi, la legittimità della pista di motocross (2009), la verifica di vari lavori per l’edificazione di residenze stagionali (2008), il WWF è recentemente intervenuto riguardo l’impatto acustico degli intrattenimenti dal vivo.

Il litorale delle Bombarde è tutelato con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientra nel sito di importanza comunitaria “Capo Caccia – Punta del Giglio” (direttiva n. 92/43/CEE), vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993), è interessato dal parco naturale regionale “Porto Conte” (legge regionale n. 4/2009).

Sarebbe ora che venissero individuate prescrizioni e modalità adeguate perché le attività legate al turismo non degradino i valori ambientali e naturalistici, proprio il primo richiamo turistico della Riviera del Corallo.

Amici della Terra, Gruppo d’Intervento Giuridico, WWF

  1. Avatar di icittadiniprimaditutto
    icittadiniprimaditutto
    luglio 25, 2012 alle 10:53 am

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  2. luglio 25, 2012 alle 3:05 PM

    gli avventori non si limitano a rimaner fermi su prato e sterrato, perchè non si vuole regolamentare quest’attività in modo che non provochi danni ambientali? 😉

    da L’Unione Sarda, 25 luglio 2012
    Alghero. Nel mirino i concerti a Le Bombarde. Musica in spiaggia, ambientalisti contro.

    Le associazioni ecologiste Amici della Terra, Gruppo d’Intervento Giuridico e Wwf tornano alla carica contro la musica alle Bombarde. Dopo aver protestato per l’inquinamento acustico, ora sostengono che la spiaggia potrebbe essere messa in pericolo “dal notevole afflusso di persone per manifestazioni con musica dal vivo organizzate periodicamente sul litorale”. Il dito puntato sulla J&B, lo stabilimento che, una volta alla settimana (il giovedi), organizza dei momenti di intrattenimento musicale sul prato inglese e sullo sterrato, non sulla spiaggia. “Gli spettacoli, secondo varie segnalazioni pervenute – avvertono gli ecologisti – richiamerebbero migliaia di avventori e si prolungherebbero per ore durante il periodo notturno, con intuitivi effetti negativi sulla spiaggia di ridotte dimensioni e sulla vegetazione, nonchè riguardo le emissioni acustiche e la sicurezza sociale”. Le associazioni ambientaliste ricordano che il litorale delle Bombarde è tutelato con vincolo paesaggistico e rientra nel sito di importanza comunitaria “Capo caccia – Punta del Giglio” oltre a essere interessato dal parco naturale regionale di Porto Conte (c. fi.)

  3. luglio 25, 2012 alle 8:21 PM

    da Alguer.it, 25 luglio 2012
    La “guerra” delle Bombarde, cominciata con la denuncia del Wwf Sardegna, vede scendere in campo Stefano Deliperi, presidente del “Gruppo di Intervento Giuridico Onlus”.
    Bombarde, è guerra al rumore: http://notizie.alguer.it/n?id=50586

  4. luglio 27, 2012 alle 8:58 PM

    da Alguer.it, 27 luglio 2012
    Parla Giovanni Manca, titolare dello stabilimento Le Bombarde sull´omonima spiaggia di Alghero, al centro della querelle sul rumore che, in realtà, investe l´intera città.
    Manca: siamo tutti fuori-decibel: http://notizie.alguer.it/n?id=50630

    Non si cambia la normativa sui decibel di carattere nazionale ma si annuncia un tavolo di lavoro a fine estate su Piano Commercio, orari e intrattenimento musicale e notturno. Confcommercio invita le associazioni ambientaliste al confronto.
    Movida, summit a Sant´Anna. «Nessuna deroga al rumore»: http://notizie.alguer.it/n?id=50650

  5. luglio 28, 2012 alle 10:14 am

    ecco un emblamatico esempio di giornalismo obiettivo e, soprattutto, attento ai fatti.

    da Alghero Notizie, 25 luglio 2012
    Ambientalisti talebani e contemplativi all’attacco: http://www.algheronotizie.it/articolo/16721-ambientalisti-talebani-e-contemplativi-allattacco.html

    da La Nuova Sardegna, 28 luglio 2012
    Alghero, turisti divisi dalla musica notturna. I giovani: «Troppo poca, non torniamo più». Ma fioccano le lamentele per il chiasso: il caso Bombarde. (Andrea Massidda)

    ALGHERO. Mentre in città infuria la guerra dei decibel tra chi la notte pretende di dormire e chi invece vuole divertirsi, molti turisti tra i venti e i quarant’anni in vacanza nella Riviera del Corallo cominciano a manifestare un certo disappunto per l’assenza quasi totale di svago alternativo alle giornate di mare. «I’ll never be back», io non tornerò più, dice sconsolato un giovane portoghese che all’una di notte si aggira nel centro storico di Alghero in cerca di coetanei e un po’ di musica. «No way», manco per sogno, rincara la dose il suo amico irlandese. «It’s a place for retired people», è un posto per pensionati, sentenziano due ragazzi austriaci letteralmente allibiti. Nel frattempo Giovanni Manca, 36 anni, titolare dello stabilimento «J&B», finito nel mirino del Wwf e del gruppo d’intervento giuridico «Amici della Terra» per via dei concerti che il giovedì sera organizza nel chiosco davanti alla spiaggia delle Bombarde, minaccia di sospendere l’attività. Di più: è pronto a rivolgersi a un avvocato. «Ho tutte le autorizzazioni in regola – racconta – e francamente non ne posso più di essere trattato come un criminale soltanto perché, dopo aver ascoltato i turisti che parlano di Alghero come di una gerontopoli, cerco nel mio piccolo di dare un contributo al rilancio di questa città. Ogni volta mi chiedo chi me lo fa fare: se puntassi sulla gastronomia ci guadagnerei in denaro e in serenità. E invece passo ore a far valere le mie ragioni con le forze dell’ordine, che vengono a farmi visita con una regolarità inquietante». Dalla sua parte ci sono anche i vertici provinciali di Confcommercio e Confesercenti, che ieri mattina hanno incontrato il sindaco Stefano Lubrano per ottenere almeno una proroga agli orari di chiusura notturna nelle due settimane a cavallo di Ferragosto. Manca, che sinora aveva preferito non intervenire nella querelle, adesso parla a ruota libera. «Le associazioni ambientaliste mi accusano di inquinamento acustico – continua –, peccato però che io abbia fatto misurare molto dettagliatamente i decibel durante le serate. Ed è risultato che sono persino inferiori a quelli prodotti dal frinire delle cicale». Il titolare dello stabilimento che il giovedì notte si trasforma sino all’una in un music-club si lamenta anche di una campagna di disinformazione montata ad arte dai proprietari delle villette poco distanti dalla sua attività. «Dicono che organizzo dei rave – spiega – e non c’è niente di più falso. Noi facciamo semplicemente piccoli concerti, peraltro diversificando ogni settimana il genere di musica: spaziamo dal rock al tango, dalle sonorità irlandesi al reggae». Altro punto contestato al «J&B» è quello della pulizia della spiaggia dopo le esibizioni dei gruppi. «Vorrei ricordare a questi signori – replica – che tenere pulito l’arenile è la mia priorità: sia perché sono un ambientalista convinto, sia perché ai tanti clienti che di giorno vengono nel mio stabilimento balneare voglio far trovare un posto assolutamente decoroso». Ora, dunque, la decisione di nominare un legale. «Mi sono stancato – conclude – di subire senza fiatare qualsiasi tipo di sanzioni e accuse infondate. Devo difendermi per forza: il nome della mia azienda viene costantemente infangato a causa di una crociata che non si capisce neanche quale tipo di obiettivo voglia conseguire»

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