Notizie contraddittorie sulla chiusura del campo nomadi di Cagliari.
Schizofrenìa giornalistica sull’ipotizzata chiusura del campo nomadi di Cagliari: da un lato l’annuncia con enfasi L’Unione Sarda, dall’altro la smentisce lo stesso Assessore comunale alle politiche sociali Susanna Orrù dai microfoni di Radio Press.
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra, pur apprezzando e accogliendo con favore qualsiasi efficace programma di inclusione sociale promosso dell’Amministrazione comunale di Cagliari che effettivamente migliori i rapporti di convivenza con i quartieri cagliaritani contigui, sottolineano che il campo nomadi presso la S. S. n. 554 è ormai divenuto una vera e propria bomba ecologica, sanitaria, sociale.
La gravissima situazione ambientale e socio-sanitaria, unitamente ai crescenti problemi di convivenza civile e ordine pubblico è stata oggetto di svariate denunce inoltrate dalle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra alle amministrazioni pubbliche e alla magistratura competenti, illustrate – insieme al comitato di residenti e operatori economici dei quartieri cagliaritani interessati (Mulinu Becciu, San Michele) – al Procuratore della Repubblica di Cagliari Mauro Mura nel corso di un incontro e al Sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che aveva fornito assicurazioni per la soluzione dei problemi.
Dopo la recente indagine della D.I.A. cagliaritana sul traffico di rifiuti speciali incentrato proprio sul campo nomadi, le Istituzioni hanno iniziato a rispondere positivamente alle richieste ecologiste e dei cittadini. E i primi a beneficiarne saranno proprio i rom onesti. Fatto decisamente importante soprattutto dopo la scoperta e la pubblicizzazione di incredibili sprechi di cospicui fondi pubblici degli anni scorsi.
Ora è però il momento di adottare soluzioni definitive da parte dell’Amministrazione comunale di Cagliari e delle altre amministrazioni pubbliche competenti.
Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra
da L’Unione Sarda, 16 marzo 2012
Rom, arriva lo sgombero. L’assessore Orrù: «Condizioni igieniche e di ordine pubblico preoccupanti». Addio al campo nomadi della 554: verrà chiuso. Michele Ruffi
Risse tra famiglie rivali, case-baracche abbattute con le auto per ripicca, inquinamento ben oltre i limiti delle leggi e della tolleranza di chi abita nei quartieri vicini: è per questi motivi – e per le condizioni igieniche terribili in cui vivono i bambini – che il campo nomadi della 554 verrà sgomberato. La decisione è nell’aria da qualche mese, ma nelle prossime settimane diventerà realtà. Le famiglie rom verranno ospitate in alloggi, probabilmente fuori città: questo consentirà di svuotare gradualmente il terreno stretto tra Mulinu Becciu e gli svincoli delle Strade statali alla periferia della città. Per la sistemazione dei nomadi verranno utilizzati gli stessi finanziamenti regionali destinati alla ristrutturazione del campo.
IL PROGETTO. L’assessore alle Politiche sociali Susanna Orrù parla di un «progetto di inclusione sociale, che consentirà di inserire meglio i rom nella comunità». Ma soprattutto lo sgombero servirà «ad assicurare condizioni di vita migliori ai bambini e agli abitanti del campo, oltre a quelli dei quartieri vicini. C’è una questione igienico sanitaria pericolosa, per non parlare dell’ordine pubblico».
IL PERCORSO. Lo sgombero, che potrebbe cominciare già all’inizio della prossima settimana, verrà seguito passo per passo dalla prefettura e dalle forze dell’ordine. Anche perché se una parte dei rom accetterà serenamente le nuove sistemazioni, non è detto che tutti decidano di abbandonare il campo. Però la liberazione delle baracche e del terreno non sarà improvvisa – come successe per l’ex fabbrica dell’Edem sarda a Giorgino, occupata da un centinaio di senegalesi -, ma durerà probabilmente fino all’estate.
IL BLITZ. I controlli di mercoledì mattina sono serviti per fare un censimento: nel campo vivono 105 persone. La maxi-operazione era stata pianificata dopo che nelle ultime settimane il campo è stato al centro di alcuni episodi preoccupanti. A parte i continui incendi (in cui vengono distrutti quintali di pneumatici, materiali plastici e altri rifiuti) che ogni notte vengono accesi nelle immediate vicinanze delle baracche (costringendo i vigili del fuoco a fare avanti e indietro per ore), per ben due volte si è rischiata la tragedia, a causa delle ruggini tra le due famiglie che convivono nell’accampamento. La notte del 18 febbraio un rom di 41 anni aveva usato la sua auto come ariete per abbattere la baracca del fratello in cui dormivano anche cinque bambini, nessuno dei quali era fortunatamente rimasto ferito. Poi era sparito dal campo insieme alla famiglia, ma la vendetta era comunque arrivata: nel giro di pochi giorni gli era stata bruciata la roulotte e la macchina. A gennaio l’uomo era stato protagonista di un altro episodio: dopo essersi ubriacato, si era scagliato armato di sciabola contro i rivali, per fortuna senza riuscire a ferirli. Poi se l’era presa con i poliziotti e aveva colpito con la spada il cofano di una delle auto di servizio, finendo per essere arrestato. C’è poi il versante illegalità e furti: solo nell’ultimo mese la polizia ha individuato nel campo sulla 554 due auto cariche di rame appena rubato, mentre un sequestro analogo è stato compiuto dai vigili urbani a inizio febbraio.
LA SCELTA. Un quadro che ha convinto il Comune ad avviare lo sgombero degli alloggi sulla Statale 554. Del resto era stato lo stesso sindaco Massimo Zedda ad annunciare in Consiglio che la soluzione sarebbe arrivata «al più presto». A novembre l’Aula aveva chiesto, con un ordine del giorno, di «bonificare e ristrutturare il campo». Si è fatto di più.
da Radio Press, 16 marzo 2012
Il Comune di Cagliari: “Il campo rom sulla 554 non chiude, renderemo l’area più vivibile”
Non è previsto nessuno sgombero immediato del campo rom sulla 554. Non è in programma nessun piano del Comune se non il progetto di inclusione sociale, già definito e in fase di attuazione, che consentirà di inserire meglio i rom nella comunità”. L’assessore alle politiche sociali Susanna Orrù smentisce la notizia diffusa stamane dall’Unione Sarda. “Questo non vuol dire che non siamo a conoscenza delle condizioni igienico-sanitarie dell’area, della situazione in cui vivono gli abitanti del campo e di quella delle cittadine e dei cittadini dei quartieri vicini. E’ una situazione costantemente monitorata nel Comitato per l’ordine e la sicurezza, di cui fanno parte, oltre al Comune, anche la Prefettura, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco. Mai in quella sede si è parlato di sgombero forzato del campo: men che meno, quindi, esiste un crono-programma secondo cui le operazioni di sgombero dovrebbero partire all’inizio della settimana e concludersi entro l’estate”. Aggiunge Orrù: “Esiste – questa sì – la volontà di rendere più vivibile e salubre l’area per gli abitanti, quella di fare in modo che la convivenza con gli abitanti dei quartieri vicini possa essere basata sul rispetto reciproco e quella, più volte sottolineata anche in Consiglio comunale, di superare nel medio e lungo periodo il concetto stesso di “campo”. “Dispiace leggere interpretazioni contrarie su uno dei più importanti quotidiani regionali. Massimo rispetto per il diritto di cronaca (e fermo restando il fatto che le mie frasi virgolettate sono state riportate correttamente dal cronista) ma sappiamo bene che notizie di questo tipo possono creare allarmismi – e qualche esultanza fuori luogo – in un momento in cui si cercano, anche faticosamente, soluzioni che non sono in questo caso quelle che emergono dall’articolo. Ancora di più in un momento in cui nel campo la situazione non è delle più semplici nemmeno dal punto di vista dell’ordine pubblico”.
(foto per conto GrIG)
il trasferimento in alloggi decenti sarebbe l’ideale però, a quel punto, si dovrebbe pensare anche agli alloggi per i residenti che non sono nelle condizioni di poterne acquistare o affittare uno. Insomma, estendiamo il buonismo anche ai cittadini italiani.
L’Unione Sarda modifica la linea.
da L’Unione Sarda on line, 16 marzo 2012
Cagliari, campo rom liberato. Il Comune: nessuna scadenza: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/257888
da Casteddu on line, 16 marzo 2012
Susanna Orrù :”Nessuno sgombero immediato del campo rom sulla 554″: http://www.castedduonline.it/cronaca/susanna-orru-nessuno-sgombero-immediato-del-campo-rom-sulla-554/13121
Situazione costantemente monitorata? Qui i roghi si susseguono incessantemente.
Reblogged this on Su Seddoresu.
da L’Unione Sarda on line, 17 marzo 2012
Cagliari, sgombero al campo nomadi? Il Comune fa dietrofront: “Non si farà” Il campo nomadi sulla 554.
Sta crescendo una strana polemica dopo l’annuncio da parte del Comune di sgomberare il campo rom sulla 554. L’assessore alle Politiche sociali dopo l’annuncio di giovedì ritorna sull’argomento: “Non è previsto alcuno sgombero”: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/258029
Per smantellare il lager ci vuole troppo coraggio. Però io non capisco come l’Assessore possa dichiarare con serenità che la situazione è monitorata dal Comitato per l’ordine e la sicurezza, mentre i camion con le gru e i furgoni continuano a pieno ritmo il traffico, e gli smaltimenti tramite incendio non cessano.
Perchè non viene a Mulinu Becciu a dirlo, anzicchè andare a RadioPress?
Urge che l’assessore dialoghi anche con noi, non solo con i Rom.
Cosa ne pensate?
Grazie
Sicuramente, l’Assessore dovrebbe essere più cauta nel fare certe dichiarazioni e, sopratutto, l’amministrazione comunale dovrebbe concordare una linea d’azione precisa e chiara, anche coordinandosi con gli altri organi che si stanno occupando della vicenda, altrimenti le informazioni continueranno ad essere contraddittorie. E, certamente, se l’Assessore ascoltasse anche i cittadini di Cagliari male non farebbe 😉
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
MI VERGOGNO DI QUESTO ASSESSORE , DI QUESTO SINDACO, COME DI TUTTI I POLITICANTI, UNA CASTA CHE SOVRANAMENTE DISPREZZO
MA, EGREGIO ASSESSORE ORRU’, MI FACCIA CAPIRE, AL DI LA’ DELLO PSEUDO GIORNALISMO D’ACCATTO DEL FOGLIO D’ORDINI DEL MATTONARO DI BURCEI: COSA VOLETE FARNE DI QUESTA DISCARICA ABUSIVA CHE, OGNI SANTO GIORNO CHE DIO CRISTO MANDA SU QUESTA TERRA, CONTINUA AD AVVELENARCI?
ABBIA IL CORAGGIO DI RISPONDERCI!!!
da L’Unione Sarda, 17 marzo 2012
Gli ambientalisti: “L’area sulla 554 è ormai una bomba ecologica”. Campo rom, è polemica. L’assessore frena: sgombero non immediato. (Red. Cro.)
Sta crescendo una strana polemica dopo l’annuncio da parte del Comune di sgomberare il campo rom sulla 554. L’assessore alle Politiche sociali Susanna Orrù ha prima annunciato (giovedi) che l’amministrazione di via Roma ha intenzione di chiudere l’area nomadi alla periferia della città per “assicurare condizioni di vita migliori ai bambini e agli abitanti del campo, oltre a quelli dei quartieri vicini. C’è una questione igienico sanitaria pericolosa, per non parlare dell’ordine pubblico”. Poi (ieri) la rappresentante della Giunta Zedda – forse a causa degli effetti politici provocati dalle sue dichiarazioni – è tornata sull’argomento, precisando che “non è previsto alcuno sgombero immediato del campo rom sulla 554. Non è in programma nessun piano del Comune, se non il progetto di inclusione sociale, che consentirà di inserire meglio i rom nella comunità”. E aggiunge: “Dispiace leggere interpretazioni contrarie. Massimo rispetto per il diritto di cronaca, ma sappiamo bene che notizie di questo tipo possono creare allarmismi”.
In realtà dispiace leggere nelle dichiarazioni dell’assessore allusioni al diritto di cronaca, quando lei stessa parla apertamente di volontà del Comune “di rendere più vivibile e salubre l’area per gli abitanti, quella di fare in modo che la convivenza con gli abitanti dei quartieri vicini possa essere basata sul rispetto reciproco e quella, più volte sottolineata anche in Consiglio comunale, di superare nel medio e lungo periodo il concetto stesso di campo”.
In ogni caso non esistono terze vie. Il campo Rom resterà sulla 554 o verrà smantellato? Solo il Comune può decidere e dare la risposta, ma di sicuro non può affidarsi ai sofismi dialettici alludendo agli “allarmismi” generati dai giornali. Nei prossimi giorni si conosceranno le reali intenzioni dell’amministrazione.
Nel frattempo dal fronte del Pdl arriva il commento di Edoardo Tocco, che cavalca le notizie filtrate da Palzzzo Bacaredda. “Finalmente sarà smantellata la bruttura del campo Rom alle porte di Cagliari, orribile biglietto da visita per chi giunge in città. E – continua il consigliere comunale e regionale – credo che l’area possa essere utilizzata per realizzare edilizia residenziale a canone agevolato.
Intervengono anche le associazioni ecologiste Gruppo d’intervento giuridico e Amici della Terra: “Pur apprezzando e accogliendo con favore qualsiasi efficace programma di inclusione sociale promosso dall’amministrazione comunale di Cagliari che effettivamente migliori i rapporti di convivenza con i quartieri cagliaritani contigui”, si sottolinea che “il campo nomadi sulla 554 è ormai divenuto una vera e propria bomba ecologica, sanitaria, sociale”.
da L’Unione Sarda, 22 marzo 2012
Cagliari, ecco le case per i rom della 554. Al via il progetto di inclusione sociale: http://www.comunecagliarinews.it/rassegnastampa.php?pagina=23518, http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/258704
dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna, 23 marzo 2012
Campo rom Cagliari, accordo Regione-Comune: riqualificazione al più presto.
“Nel dettaglio – ha chiarito il sindaco di Cagliari Zedda – si tratta di ripulire e di procedere alla derattizzazione di un’area dove vivono diverse persone tra cui molti bambini e di dotarla dei sottoservizi essenziali. Si tratta di far cessare una emergenza che ha ripercussioni anche sugli abitanti di Mulinu Becciu e sul tessuto produttivo del rione”: http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=192447&v=2&c=289&t=1
da Casteddu on line, 23 marzo 2012
Zedda fa partire la riqualificazione del campo Rom: accordo con la Regione: http://www.castedduonline.it/cronaca/zedda-fa-partire-la-riqualificazione-del-campo-rom-accordo-con-la-regione/14486
di bene in meglio.
da La Nuova Sardegna, 27 marzo 2012
Cagliari, un ferito grave. Coltellate vicino al campo nomadi: fermato un rom.
CAGLIARI. Grave fatto di sangue lungo la 554, a poche centinaia di metri dal campo nomadi. Marco Fiori, 58 anni, di Cagliari, è stato accoltellato da un rom del campo: Bojan Ahmetovic, 33 anni. Fiori è stato ricoverato in gravissione condizioni al Brotzu e operato d’urgenza, perchè si sospetta che il coltello abbia lesionato polmone e milza. Ancora da stabilire i motivi che hanno scatenato la furia dell’aggressore. Fiori stava raccogliendo asparagi nelle vicinanze del campo quando un diverbio, probabilmente legato a una richiesta di allontanamento, ha rischiato di trasformarsi in dramma. L’uomo è stato accoltellato ad un fianco dal rom, che poi è scappato. Il ferito è riusito a dare l’allarme e sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 seguita fda una Volante della Questura. Immediate le ricerche del rom, che a tarda ora è stato individuato e sottoposto a interrogatorio dagli investigatori della squadra mobile guidati dal dirigente Leo Testa. Nei suoi confronti dovrebbe scattare l’accusa di tentato omicidio. I sanitari che hanno operato Fiori si sono riservati la prognosi, anche se l’uomo non sarebbe in pericolo di vita. Nei giorni scorsi il Comune, dopo più di 10 anni di silenzi ha varato un piano con la Regione che prevede la chiusura del campo, la bonifica dei terreni e la collocazione delle famiglie, più di trecento persone, in altri luoghi all’interno e fuori dalla città.
Pare che il giorno prima dell’accoltellamento ci sia stato anche un mancato incidente causato da una bimba della comunità rom, la quale avrebbe lanciato un cagnolino nel mezzo della 554, proprio mentre sopraggiungeva un’auto.
Sia nel caso di cui sopra che nel caso dell’accoltellamento, siamo diffronte ad atti perpetrati da persone incapaci d’intendere e di volere (una perchè minore, l’altro perchè disturbato mentalmente), dunque non responsabili dei loro gravi atti; tuttavia credo che sia doveroso sottolineare che, a rendere possibili tali accadimenti sia la situazione di totale degrado e abbandono del Campo, che continua ad essere, una “terra di nessuno” dove tutto è possibile; in evidente smentita alle dichiarazioni dell’assessore Orrù, che ha più volte ripetuto che, da qualche mese, la situazione è sottocontrollo. Ho paura che sarà così, anche dopo la risistemazione del Campo; si farà un bell’intervento di facciata, i rom continueranno a bruciare, e l’Assessore continuerà a dire che “tutto va bene, Madama la Marchesa”.
da L’Unione Sarda on line, 7 aprile 2012
Cagliari, traslocano i primi dodici rom. Dal campo nomadi alla casa con giardino. L’appartamento, nell’hinterland cagliaritano, verrà pagato circa mille euro al mese. Il Comune contribuirà all’affitto per il primo anno: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/266241
ecco dove si arriva, in attesa di nuove tappe…
da Casteddu on line, 29 aprile 2012
Un volontario di Cagliari: “Sindaco, dacci le taniche di benzina per mettere fuoco agli zingari”: http://www.castedduonline.it/cronaca/un-volontario-di-cagliari-sindaco-dacci-le-taniche-di-benzina-per-mettere-fuoco-agli-zingari/20834
da Casteddu on line, 2 maggio 2012
Tre zingari rubano i cavi elettrici e staccano la luce agli abitanti di via Ticca: http://www.castedduonline.it/
da L’Unione Sarda, 4 maggio 2012
«Ai nomadi ventisette case e affitto pagato». La proposta del Comune. (Michela Seu)
Parola d’ordine: inclusione sociale. Ne sono convinti l’assessore comunale ai Servizi Sociali Susanna Orrù, il gruppo di ricerca Ingegneri senza Frontiere, l’Asce (associazione sarda contro l’emarginazione), la fondazione Anna Ruggiu e numerose associazioni che si sono riunite ieri al parco di Monte Claro insieme a una folta rappresentanza dei rom residenti al campo sulla 554. Partendo dal presupposto che «l’accampamento è la negazione dei loro diritti, delle esigenze familiari e delle più basilari norme igienico-sanitarie», secondo quanto percepito dalla Orrù dopo avere visitato personalmente il campo, la domanda sorge spontanea: quale soluzione per i circa 160 rom costretti a condividere 4 mila metri quadri dal ’96, nonostante fosse nato come campo provvisorio?
«All’idea iniziale di individuare due aree da sostituire a quella sulla 554, ormai impraticabile – spiega l’assessore – abbiamo contrapposto quella di consegnare, alle 27 famiglie, altrettante abitazioni dislocate nei vari comuni dell’hinterland, perché diversamente avremmo costruito ancora una volta dei luoghi di esclusione, in cui “loro” non avrebbero fatto parte di “noi”». Al via dunque l’ipotesi casa – con giardino per riproporre gli spazi aperti peculiari del popolo – col pagamento dell’affitto garantito, per un anno, da Comune, Regione e fondi europei per le minoranze etniche, «meno costoso della condizione attuale».
Mantenere aperto il campo rom sulla 554 costa infatti, annualmente, dai 600 ai 700 mila euro: «Con quei soldi abbiamo previsto un progetto triennale che, partendo dalle questioni sanitaria e scolastica, giunge fino alla formazione e al lavoro, all’inclusione». Secco “no” da parte dei rom, che pure apprezzano gli sforzi dell’amministrazione. «O ci date le due aree, oppure una garanzia d’affitto pagato per cinque anni: noi lavoriamo alla giornata, fra un anno non avremo un reddito tale da poterci permettere l’affitto. E non vogliamo “togliere” le case ai cittadini sardi in fila per possederne una».
da L’Unione Sarda on line, 5 maggio 2012
Cagliari, case ai rom: il sindaco fa i conti. “Costeranno meno del campo sulla 554”: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/269917
«Scelta ingiusta, bloccheremo il quartiere». Reazioni a San Michele. (Paolo Loche)
«Prima bisogna pensare ai cagliaritani. Se l’amministrazione comunale regalerà case ai Rom, non pagheremo più l’affitto e scenderemo in strada a manifestare. Siamo pronti a realizzare blocchi stradali nel nostro quartiere e se non basterà occuperemo il Municipio». A minacciare clamorose azioni di protesta sono gli abitanti delle case-tugurio di via Podgora e via La Somme, a San Michele, stufi di convivere col degrado. «Stiamo scherzando?», chiede polemico il portavoce del Comitato di quartiere, Silvio Pinna, «non possiamo accettare che si diano case nuove ai rom quando nel nostro rione le palazzine sono fatiscenti, esattamente come strade e marciapiedi. Se dovesse accadere una cosa del genere faremo le barricate. Non abbiamo nulla contro i rom, anche loro hanno bisogno di aiuto, lo sappiamo, ma è giusto che prima si pensi ai cagliaritani». D’accordo Benito Aresu, 71 anni, pensionato, residente in via La Somme, nel cuore più povero del quartiere. «Ho fatto il facchino per 40 anni», si presenta, «ora vivo in una casetta minuscola e piena di problemi con una pensione di 500 euro. Mia moglie è cieca, paghiamo un affitto di 170 euro. Perché i nomadi devono avere case gratis, con giardino per giunta? Prima il Comune deve aiutare la gente come noi». Il portavoce del Comitato, Silvio Pinna, riesce a trattenersi a stento. «Questa è un’ingiustizia troppo grave per restarcene in silenzio. Va bene aiutare i rom, ma si sta esagerando. Il Comune pensi ad aggiustare le nostre case, a sistemare strade, marciapiedi e illuminazione. Ci liberi dai topi, dalle blatte e bonifichi le discariche, a cominciare da quella, gigantesca, di via delle Langhe, ribattezzata il “parco dell’immondezza” perché c’è perfino un laghetto con le anatre circondato da rifiuti di ogni genere. Se prima non si pensa a queste cose, forse è meglio che qualcuno cambi mestiere e se ne torni a casa anziché stare in Consiglio per pensare a chi non è cagliaritano».
da Casteddu on line, 13 maggio 2012
La Destra attacca Zedda: tasse ai cagliaritani ma case per i Rom: http://www.castedduonline.it/cronaca/la-destra-attacca-zedda-tasse-ai-cagliaritani-ma-case-per-i-rom/23262
la magistratura mette un punto fermo.
da L’Unione Sarda, 6 giugno 2012
Sarà sgomberato il campo rom sulla 554.
“Non adatto a presenza di esseri umani” Alt al campo rom sulla statale 554: il Tribunale di Cagliari ha ordinato il sequestro preventivo dell’area da anni occupata dai nomadi e il sindaco Massimo Zedda, questo pomeriggio, ha firmato un’ordinanza che prevede la revoca di ogni autorizzazione alla permanenza nel campo: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/276231
da Casteddu online, 6 giugno 2012
Zedda sgombera il campo Rom sulla 554: ordine di sequestro del tribunale: http://www.castedduonline.it/cronaca/zedda-sgombera-il-campo-rom-ordine-di-sequestro-del-tribunale/28289