La Corte costituzionale deciderà riguardo la legge regionale sarda sul golf.
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia esprimono forte soddisfazione per una delle prime significative azioni del Governo Monti in tema ambientale.
Il Governo nazionale ha accolto la specifica e argomentata segnalazione (25 ottobre 2011) inoltrata dalle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia al Ministro per i rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale e al relativo Capo Dipartimento riguardo alcune evidenti illegittimità costituzionali della recente legge regionale di sostegno al golf (legge regionale Sardegna n. 19/2011).
Infatti, il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 21 novembre 2011, ha deciso di impugnare la legge regionale sarda davanti alla Corte costituzionale per palesi lesioni delle competenze statali in materia di pianificazione paesaggistica e di tutela ambientale, così come evidenziato anche dalle associazioni ecologiste segnalanti.
Infatti, secondo la legge regionale n. 19/2011 (art. 5, commi 4° e 5°), la Giunta regionale è autorizzata a modificare il piano paesaggistico regionale per individuarvi le aree dove ubicare i poli golfistici (campi da golf + interventi turistico-edilizi connessi) senza rispettare i principi fondamentali della partecipazione di Enti locali, associazioni ecologiste, parti sociali alle procedure di pianificazione (artt. 144 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e, soprattutto, in violazione degli obblighi di copianificazione Stato – Regione riguardo l’individuazione dei “beni paesaggistici” (aree tutelate con il vincolo paesaggistico, ecc., artt. 135 e 143 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
La Regione autonoma della Sardegna, a parere delle associazioni ecologiste, ha violato le competenze statali primarie in materia di tutela ambientale e pianificazione del paesaggio (art. 117, comma 1°, lettera s, costituzione).
Pertanto, le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia avevano chiesto che venisse proposto ricorso alla Corte costituzionale (art. 127 cost.) avverso la legge regionale Sardegna n. 19/2011 per lesione delle competenze legislative statali costituzionalmente garantite.
Ora sarà la Corte costituzionale a giudicare sulla legittimità della legge regionale sarda sul golf, fatta su misura per cercare di scardinare il piano paesaggistico regionale e assecondare le peggiori intenzioni speculative.
Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia
(foto G.C.F., S.D., archivio GrIG)
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- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
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- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
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il “raggio di sole” è stato aiutato con un bel ricorso 😉
A.N.S.A., 22 novembre 2011
Turismo: governo impugna legge golf, e’ anticostituzionale. Sanna (Pd), raggio di sole contro attacco a territorio: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2011/11/22/visualizza_new.html_15709132.html
da Alguer.it, 22 novembre 2011
Impugnata la legge regionale sul golf a causa di presunte illegittimita´ costituzionali nella parte in cui sono state modificate le regole di salvaguardia del Ppr senza concordarle con il ministero preposto. Governo impugna legge golf: incostituzionale: http://notizie.alguer.it/n?id=45128
dal sito web di Gian Valerio Sanna, 22 novembre 2011
Il Governo ha impugnato presso la Corte Costituzionale la legge regionale n.19 nota come Legge sul Golf: http://www.gianvaleriosanna.it/articoli_dettaglio.asp?ID=3971
Grande Grig!!!!!!
speriamo che anche il piano di ripopolamento delle campagne della banda bassotti venga impugnato
da La Nuova Sardegna, 23 novembre 2011 (http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/11/23/news/da-rifare-la-legge-sul-golf-niente-case-sulle-coste-5321236)
Impugnate le norme. Deciderà la corte Costituzionale. Da rifare la legge sul golf «Niente case sulle coste». (Alfredo Franchini)
CAGLIARI. Quella sul golf era una legge sbagliata. Lo sosteneva il Centrosinistra che decise anche di abbandonare l’aula, ma anche una parte del Centrodestra con i sardisti contrari. Il Consiglio dei ministri l’ha impugnata e ora deciderà la Corte costituzionale.
La decisione di impugnare la legge sul golf era stata già presa dal governo Berlusconi ma l’iter degli uffici è stato completato solo lunedì. Il motivo è quello per cui tutti, nella stessa maggioranza, nutrivano molti dubbi e cioè la violazione delle competenze statali in materia di pianificazione paesaggistica. Tradotto significa che era stata prevista la possibilità di costruire ville e alberghi anche nella fascia costiera senza tenere conto delle norme che considerano le coste un bene paesaggistico d’insieme, e quindi una risorsa strategica per lo sviluppo sostenibile del territorio sardo. In maggioranza, dopo l’approvazione della legge il 21 settembre, erano aumentati i dubbi tanto che, in occasione della discussione sul piano casa-due, erano state inserite molte modifiche alla legge sul golf. Ma non sufficienti da evitare l’impugnazione alla Costituzionale. Cade un tassello fondamentale dell’impianto scelto dalla Giunta Cappellacci e questo mette a rischio anche il Piano casa due, recentemente approvato, e la struttura del futuro Piano paesaggistico regionale. La Giunta, infatti, ritiene di poter modificare il Ppr senza raggiungere prima la necessaria Intesa con lo Stato. Tra le contestazioni del governo c’è anche la legittimità dell’esclusione dai benefici delle società che non abbiano sede legale nell’isola ma in realtà questo aspetto è stato modificato successivamente nella legge sul piano casa. Gian Valerio Sanna (Pd), padre del Ppr in vigore, che in aula aveva più volte paventato il rischio della bocciatura della legge, si lascia andare a un po’ di retorica: «Finalmente un raggio di sole nella nebbia in cui si trova la Sardegna in materia di gestione del territorio e di attacco alla sua tutela e conservazione», afferma l’ex assessore. La legge impugnata prevede deroghe al Ppr con la realizzazione di una ventina di green a ridosso delle coste e l’aumento di cubature, fra i 3 e 3,5 milioni, per la costruzione di nuovi resort. «Nonostante con la recente approvazione del Piano casa due il Centrodestra abbia corretto alcuni aspetti della legge sul golf», spiega Gian Valerio Sanna, «ora l’impugnativa dimostra che questa legge non si può applicare e dovremo fare i conti con il ministero dei beni culturali per mettere a punto una modifica del Ppr che abbia i crismi di opportunità e ragionevolezza».
Scontata la soddisfazione degli ambientalisti. Stefano Deliperi ricorda che le associazioni Gruppo d’intervento giuridico, Amici della terra e Lega per l’abolizione della caccia avevano sollecitato il ricorso alla Corte costituzionale per la lesione delle competenze statali: «Secondo la legge, la Giunta è autorizzata a modificare il Ppr per individuare le aree dove ubicare i poli golfistici, con gli interventi edilizi connessi, senza rispettare i principi fondamentali della partecipazione di enti locali, associazioni, parti sociali alle procedure di pianificazione e in violazione degli obblighi di copianificazione Stato-regione». Pochi i commenti nel Centrodestra. Michele Cossa (Riformatori sardi) ha commentato: «Se è necessario apporteremo modifiche». Mario Bruno (Pd): «Modifiche? La verità è che dopo un vuoto di due anni e mezzo la Giunta risponde solo con la propaganda».
da Sardegna 24, 23 novembre 2011
Lo Stato impugna il Piano golf perché “aggira i vincoli del Ppr”. (Alberto Urgu): http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20111123090936.pdf
Per l’opposizione è una vittoria «Bloccato l’assalto al paesaggio». Sanna (Pd): «Un punto a nostro vantaggio nella difesa del Ppr». Per Salis (Idv): «Ora tocca al piano casa tre essere impugnato». Chicco Porcu: «Nel centrodestra ci sono degli analfabeti normativi». Deliperi (Grig): «Fermata la speculazione» (Alberto Urgu): http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20111123091118.pdf
Giulio Steri (Udc): «Ricorso basato su presupposti per noi sbagliati»: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20111123091044.pdf
LA LEGGE IMPUGNATA. Nel Piano venticinque nuovi impianti, anche entro i mille metri dalla costa, con annessi albeghi, residence e club house, tutto in deroga al Ppr. Le segnalazioni degli ambientalisti al governo. (Pablo Sole): http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20111123091815.pdf
sì, certo..come no? Da medico l’on. Franco Meloni, dei Riformatori, padre della legge, è diventato anche giurista.
da L’Unione Sarda, 24 novembre 2011
«Il Governo farà marcia indietro»: http://www.consregsardegna.it/rassegnastampa/pdf/44955_Il_Governo_fara_marcia_indietro.pdf
Davvero vivissimi complimenti per questo importantissimo riconoscimento della bontà del vostro lavoro.
su Il Manifesto Sardo, n. 111, 1 dicembre 2011
Una mazzata da golf: http://www.manifestosardo.org/?p=11419
bravissimi!!!
da La Nuova Sardegna, 2 dicembre 2011
Approvato un ordine del giorno contro la legge regionale che dà il via a 20 impianti nell’isola. Campi da golf, il no del Consiglio. «Vogliamo essere consultati prima che le scelte siano compiute».
SASSARI. Un ordine del giorno per opporsi all’applicazione della legge regionale sulla realizzazione di campi da golf anche nel territorio del Comune di Sassari è stato approvato ieri in Consiglio.
Il dispositivo, presentato dal consigliere Sergio Scavio (Ora sì) e arricchito da due emendamenti portati in aula rispettivamente da Pd e PSd’Az, è passato a maggioranza, con tre voti contrari e un’astensione. «Il consiglio comunale – si legge nel documento – invita la giunta regionale a interessare il meno possibile il territorio del comune di Sassari nella individuazione delle zone destinate a ospitare i campi da golf e chiede la consultazione preventiva del sindaco di Sassari e del Consiglio al fine di coordinare tali interventi con le politiche di governo del territorio».
La pratica è stata approvata dopo un lungo dibattito al quale hanno partecipato quasi tutti i consiglieri. La partita è di quelle che fanno discutere visto che la legge regionale n.19 del 2011 stabilisce la realizzazione di ben 20 campi da golf in tutta l’isola con la possibilità di realizzare cubature destinate alla ricettività degli stessi impianti in deroga al piano paesaggistico in vigore. Sarà in sostanza possibile costruire a un chilometro dalla battigia qualcosa come 150 ville da 180 metri quadri, esclusi gli alberghi e le club-house. Il tutto con decisioni, hanno specificato i promotori dell’iniziativa, calate dall’alto senza coinvolgere gli enti locali sulle scelte relative al numero di impianti e alla loro collocazione.
Un’ipotesi che il consiglio comunale ha deciso di respingere con forza, tanto che al dispositivo sono stati allegati due emendamenti di cui il primo (del Pd) raccomanda fra l’altro che «la gestione di eventuali poli golfistici sia effettuata secondo criteri di sostenibilità» e il secondo (Psd’Az) che chiede l’aumento del limite di efificabilità da uno a tre chilometri. (g.g.)
da La Nuova Sardegna, 22 marzo 2012
Talana e Triei regalano 80 ettari di paradiso verde per fare un campo da golf. Ambiziosa idea tra l’imprenditoriale e il turistico per due piccoli comuni ogliastrini lontani dal mare. (Nino Muggianu)
TRIEI. Il golf per far decollare il turismo nel cuore dell’Ogliastra, dove la natura è ancora incontaminata e i panorami mozzafiato. Un campo ricco di pathos, forse unico al mondo, che si svilupperebbe tra sentieri impervi, strette e suggestive gole tra graniti alti fino al cielo. E le palline che corrono tra gli olivastri, i lecci, le roverelle e i corbezzoli che in primavera tingono di rosso il… «green» (verde) e nell’aria i profumi del mirto e della mentuccia.
Il golf potrebbe aprire le porte del turismo a Triei e Talana, due paesi che, geograficamente, sono tagliati fuori dai flussi turistici che interessano l’Ogliastra. Un isolamento che ha spinto le due amministrazioni a confrontarsi sul loro futuro e decidere di mettersi insieme per attirare i turisti. Non avendo il mare, l’idea è stata quella di puntare sul territorio incontaminato e sulla natura selvaggia: l’ideale per realizzare un campo da golf, almeno da 18 buche. I due comuni metteranno a disposizione l’area, circa 80 ettari, 40 a testa, ma a realizzare e gestire la struttura dovranno essere i privati.
Anche se tutto è ancora in fase embrionale, i primi passi ufficiali sono già stati fatti. Le due amministrazioni hanno già deliberato per l’approvazione del protocollo d’intesa, seguito da una fase esplorativa per eventuali manifestazioni di interesse. Poi si andrà avanti verso la realizzazione. Il comune di Triei ha già inserito nel Piano urbanistico, non ancora approvato, i terreni scelti con la destinazione d’uso per campo di golf. Altrettanto ha fatto l’amministrazione di Talana, che dovrà approvare una variante. La fase è ancora solo esplorativa, ma molto presto si passerà alla parte burocratica per poter poi andare avanti con gli investimenti.
La zona scelta è quella di «Masone Maore», territorio di confine tra i due comuni, a destra della strada provinciale che da Talana scende verso Lotzorai. 80 ettari, 40 per comune, attraversati dal fiume «S’Erriu Mannu»: quindi il campo avrà anche abbondanza d’acqua, requisito fondamentale per un campo da golf, che in questi luoghi potrà anche godere del clima ideale per il mantenimento dei percorsi e dei green. I due comuni ogliastrini lanceranno a breve il bando per le manifestazioni di interesse e dopo gli imprenditori potranno farsi avanti per realizzare l’impianto, che potrà essere collegato a investimenti turistico residenziali.
È una grande occasione quella che si profila all’orizzonte per i due piccoli centri, che insieme superano di poco i 3 mila abitanti. Ma potrebbe anche essere un’ottima opportunità per tutta l’Ogliastra e il Nuorese, che non dispongono di impianti golfistici. Se l’iniziativa trovasse imprenditori disposti a investire, Triei e Talana potrebbero entrare nell’èlite del golf. In Sardegna i campi di golf a 18 buche sono pochi: spiccano quelli di Is Molas a Pula, il Pevero in Costa Smeralda e Is Arenas vicino ad Oristano e altre strutture piccole a Villasimius, Puntaldia, Assemini e Alghero. Sul progetto nessun commento dalle due amministrazioni, che hanno scelto di tenere un basso profilo per non creare inutili aspettative.
da Sardegna Quotidiano, 30 marzo 2012
LO STOP. La legge sul golf finita alla Consulta:
Fai clic per accedere a 1_56_20120330083508.pdf
da La Nuova Sardegna, 29 marzo 2013
Proposta per un campo da golf nella pineta di Torregrande. L’idea è della Ivi Petrolifera (ex Sardabitumi) che deve realizzare un intervento turistico nella borgata Il Comune potrebbe chiedere che il progetto venga sottoposto a Valutazione di impatto ambientale. (Roberto Petretto)
ORISTANO. Del progetto per un resort turistico da realizzare a Torregrande, proposto dalla Sardabitumi, si erano da tempo perse le tracce. Ora l’azienda, che deve eliminare il vecchio stabilimento che sorge all’ingresso della borgata marina dal momento che ha costruito i nuovi impianti (sotto il simbolo della Ivi Petrolifera) a ridosso del porto industriale, rispolvera quell’idea con una sostanziale modifica: cubatura inferiore, ma in più un campo da golf. Da realizzare nella pineta di Torregrande. La proposta è già stata fatta al Comune, che però non ha ancora fornito una risposta. Sembra comunque non esserci ostilità, anche se è probabile che l’amministrazione chiederà all’azienda di sottoporre il progetto a Valutazione di impatto ambientale per verificare se una struttura di quel tipo sia compatibile con l’ecosistema della pineta. Non si conoscono i dettagli dell’intervento ipotizzato e dal Comune per il momento non arrivano né conferme né, tantomeno, commenti. La proposta della Ivi Petrolifera non sarebbe altro che una rimodulazione del vecchio progetto della Sardabitumi. Un progetto che la stessa azienda presenta in modo sintetico nel proprio sito web, senza però fare cenno all’ipotesi di un campo da golf. L’idea è quella di utilizzare un terreno di 134.500 metri quadri «un tempo interessato dall’impianto industriale di raffinazione, attualmente in fase di bonifica per una superficie pari a 5 ha». Per realizzare cosa? «Un resort con centro benessere, progettazione conclusa, per un totale di 99.257 metri cubi di volume complessivo. La capacità di accoglienza complessiva si aggira intorno agli 800 posti letto, per un totale annuale di oltre 200.000 presenze». Cifre che farebbero la gioia di qualsiasi operatore turistico, soprattutto di questi tempi. Anche se, probabilmente, la Ivi Petrolifera deve avere capito che per rendere più appetibile l’offerta Torregrande sarebbe necessario qualcosa in più. Perché non un campo da golf, quindi? La struttura dovrebbe sorgere nel tratto di pineta che si trova dietro le case, tra la torre e il canale scolmatore. Il Comune si toglierebbe di torno un problema di non poco conto: quello di dover tenere in uno stato decoroso la pineta. Cosa che, evidentemente, non riesce a fare, viste le condizioni in cui quello spazio verde si trova. L’affidamento a un’azienda che realizzerebbe in quell’area un campo da golf darebbe pulizia e cura alla pineta. A quale prezzo però? Il Comune sarebbe intenzionato a chiedere la garanzia che, anche con la presenza del green sia consentito a tutti di usufruire della pineta. Il discorso è ancora alla fase preliminare e il dibattito sull’argomento è destinato a accendersi.
siamo alla follìa.
da La Nuova Sardegna, 28 maggio 2013
Triei e Talana puntano sul golf. Un progetto per attirare investitori nella piana al confine tra i due paesi. (Nino Muggianu)
TRIEI. Entro l’estate verrà probabilmente pubblicato il bando per la manifestazione di interessi per la realizzazione del campo da golf. Il progetto coinvolge i comuni di Triei e di Talana e dovrebbe trovare attuazione nella piana al confine tra i due centri. Non solo golf, ma anche la possibilità di un importante investimento immobile per gli operatori interessati. «Abbiano concluso la fase di studio, adesso insieme al comune di Talana stiamo predisponendo un bozza di bando ricognitivo che dovrà essere pubblicato, speriamo, a breve – commenta il sindaco di Triei Mariano Muggianu -. Lo scopo del bando è quello di individuare eventuali soggetti interessati all’investimento». Naturalmente non c’è nessun impegno giuridico: si tratta solo di una sorta di sondaggio che consente di evitare di perdere eventualmente del tempo se l’iniziativa non dovesse riscuotere l’interesse degli imprenditori del settore. «Noi siamo fiduciosi e speriamo che la cosa possa destare interesse – prosegue il sindaco –. In linea di massima non abbiamo dei contatti precisi, ma riteniamo che ci siano i presupposti perché i soggetti di settore possano trovare interessante questa nostra offerta». Perché un imprenditore dovrebbe investire dei quattrini in un progetto di questo tipo ? « Le ragioni sono diverse: prima perché in Sardegna riteniamo ci siano esperti anche del settore golfistico, in particolare che ci sia la necessità di avere altre strutture di questo topo. E poi perché questa struttura non è fine a se stessa, ma collegata ad un investimento immobiliare».
Proprio quello di cui ha bisogno quel territorio per essere finalmente valorizzato, la giusta consacrazione della esuberante – finora odiosamente repressa – vocazione golfistica delle pendici meridionali del Supramonte, terre notoriamente ricchissime d’acqua e dal clima assai umido, specie da aprile a ottobre.
Con tanto di “importante investimento immobiliare”, e vorrei vedere come si potrebbe fare senza l’imprescindibile dose di metri cubi su terreni che non chiedono altro!
Per i due comuni, c’è da starne più che certi, si aprono scenari radiosi di vero sviluppo. Altro che il parco nazionale del Gennargentu! Come non averci pensato prima!
Complimenti.
da La Nuova Sardegna, 21 luglio 2013
TURISMO»PROGETTO PER TORREGRANDE. Golf e residence, verso lo sprint finale.
In commissione Urbanistica si discutono gli ultimi dettagli dell’accordo con la Ivi petrolifera. Con qualche difficoltà. IL PRESIDENTE PEPPE LAI. L’intenzione è quella di chiudere il prima possibile Vorremmo che i lavori per l’insediamento partissero al più presto. (Roberto Petretto)
ORISTANO. Prima di arrivare al via libera che sbloccherà l’intervento turistico-immobiliare della Ivi Petrolifera sarà necessario compiere alcuni passi. E non sarà semplice. Perché si tratta di passi che riguardano adempimenti in materia urbanistica, ovvero quanto di più pericoloso ci sia per un’amministrazione comunale. In commissione ci sono già state avvisaglie di queste difficoltà quando si è trattato di discutere la variante al Piano urbanistico. Il pacchetto in discussione, però prevede vari pacchetti più piccoli. Quello su cui la maggioranza vorrebbe accelerare è quello che riguarda Torregrande. «La nostra intenzione è quella di chiudere prima possibile – dice il presidente della commissione Urbanistica, Peppe Lai – . Sarebbe bene che i lavori partissero il prima possibile». Il Comune e la Ivi Petrolifera devono trovare un’intesa su un aspetto economico dell’accordo di programma. L’azienda, che ha presentato un progetto per un insediamento turistico nella zona dell’ex Sipsa, intanto sta portando avanti i primi interventi, con la pulizia della zona di pineta. La zona interessata all’ampio progetto comprende oltre 63 ettari di terreni che, in parte, erano già di proprietà della società, in parte è stata acquisita attraverso accordi col Comune e il Consorzio di bonifica. Il progetto è stato realizzato da una squadra di tecnici guidata dall’architetto oristanese Aron Murgia. Il campo da golf è progettato da Rick Baril che, per gli appassionati del genere, dovrebbe essere una garanzia. L’insediamento turistico, che avrà tra i 250 e i 280 posti letto, svilupperà 9.500 metri cubi. Il campo da golf verrà allestito nelle zone compromesse e nelle fasce della pineta. La Ivi Petrolifera garantirà la cura e pulizia della pineta anche con un sistema antincendio, guardiania, la viabilità sino alla foce del Tirso, il rifacimento della piazza del pontile e a un percorso ciclo pedonale utilizzabile da tutti. Arrivare a tutto questo non sarà facile, nonostante i buoni auspici del presidente della commissione e di gran parte della maggioranza. Come non sarà facile superare le difficoltà che riguardano altri aspetti della variante al Puc. Che, non a caso, sono stati congelati. Quello del terreno comunale tra via Manzoni e via Diaz, che una parte della maggioranza vorrebbe trasformare in zona edificabile per poi venderla e garantire un buon introito al Comune, e quella della zona intorno a San Giovanni dei fiori, per la quale sarà necessario arrivare a un accordo col consorzio industriale.
da La Nuova Sardegna, 29 gennaio 2014
Olmedo, rispunta l’idea dei campi da golf.
Il sindaco Marcello Diez apre alla valutazione del progetto operativo per realizzare un parco sportivo a Sos Pianos. (Maria Teresa Ruiu)
OLMEDO. L’amministrazione comunale di Olmedo apre alla valutazione del progetto operativo per la realizzazione di un campo da golf in località Sos Pianos. «Il momento cruciale è arrivato», dice il sindaco Marcello Diez, che parla di incontri e trattative per verificare la fattibilità ambientale ed economica di un parco sportivo residenziale (altro nome per indicare il progetto turistico che appunto comprende i campi da golf) nonché le possibili ricadute sull’economia del territorio e che hanno portato alla definizione di un tavolo operativo sul progetto. Diez ha chiesto personalmente adeguate garanzie di assoluta correttezza e responsabilità all’imprenditore Mario Mela. Il quale, incassata l’apertura dell’amministrazione alla valutazione del progetto operativo, dovrà ora produrre tutti gli strumenti tecnici di analisi e valutazione utili a mettere l’amministrazione nelle condizioni di poter effettuare una scelta che tenga conto delle diverse esigenze economiche, ambientali e sociali del territorio e che porti alla definizione di un accordo di programma. Si aggiunge dunque un altro importante tassello in una annosa vicenda con al centro il progetto di un imprenditore sardo di realizzare a Olmedo un centro turistico-sportivo e due amministrazioni comunali antagoniste che si sono trovate a decidere se farglielo fare oppure no. «Finalmente un paese non costiero che si propone come polo turistico in modo intelligente con una progettazione attenta all’impatto ambientale», sostenevano gli uni. «Aria fritta che cela colate di cemento», replicavano gli altri. Dopo un lungo e sofferto iter burocratico e lungaggini progettuali, la precedente amministrazione ha avuto la possibilità di approvare definitivamente il Puc che avrebbe consentito la realizzazione del progetto al limite della scadenza di mandato ma non l’ha fatto, attualmente alcuni suoi rappresentanti si trovano nel gruppo di minoranza; i secondi si sono sempre opposti quando erano in minoranza, lo hanno ribadito in campagna elettorale, che hanno vinto, e hanno continuato a ribadirlo nei consigli comunali sostenendo che non faceva parte del loro programma, tanto da cancellare definitivamente il Puc già pronto. L’investimento turistico-residenziale si dovrebbe sviluppare su una porzione di un terreno di 500 ettari e prevede la costruzione di due campi da golf, residenze turistiche, ville, una azienda per la produzione di prodotti locali di qualità e la valorizzazione dei percorsi naturalistici. In questi due anni e mezzo di mandato dell’amministrazione Diez, il grave momento di crisi che ha generato alte percentuali di disoccupati e le lamentele dei cittadini senza lavoro hanno portato ad un ripensamento sulle posizioni assunte in campagna elettorale e ad una apertura al dialogo. Il sindaco ha sostenuto di non avere in questi anni chiuso le porte al progetto e in questi giorni anticipa strategicamente il consiglio straordinario aperto richiesto dalla minoranza dichiarando di aver incontrato l’imprenditore sardo Mario Mela, a capo del gruppo che propone l’iniziativa. Diez sottolinea l’approccio chiaro e responsabile che l’amministrazione ha avuto sin dai primi incontri con gli investitori senza atteggiamenti di chiusura aprioristica e pregiudiziale. «Una volta risolti, o in via di definizione, tutti gli altri problemi – conclude il sindaco -, è arrivato il momento di gettare le basi per un futuro responsabile e sostenibile per l’intera comunità. Il parco sportivo residenziale è uno dei progetti di sviluppo sul quale l’amministrazione è pronta a ragionare».
da Sardinia Post, 6 ottobre 2014
Non è un’Isola per golfisti: http://www.sardiniapost.it/politica/golf/
la Regione autonoma della Sardegna , con l’articolo 44, comma 5, della legge regionale n. 8/2015 “Disposizioni generali e norme di semplificazione e riordino in materia urbanistico-edilizia”, ha disposto che “La legge regionale 21 settembre 2011, n. 19 (Provvidenze per lo sviluppo del turismo golfistico), e successive modifiche e integrazioni, è abrogata”.
Conseguentemente il Consiglio dei Ministri ha rinunciato all’impugnativa (8 maggio 2015): http://www.affariregionali.it/banche-dati/dettaglioleggeregionale/?id=7284