Tenuta di Rimigliano, Far West, taglie e Vin Santo.
In seguito ai gravi atti vandalici accaduti lo scorso 13 ottobre 2011 nella Tenuta di Rimigliano (San Vincenzo, LI), la Società titolare dell’area ha ritenuto di stabilire una taglia di 30.000 euro in favore di chi fornirà elementi utili all’individuazione dei responsabili. Come nel Far West.
Anche le associazioni e i comitati ecologisti han deciso di farlo: 3 schiacce alla campigliese e 3 bottiglie di buon Vin Santo a chi ci permetterà di trovare questi farabutti.
Scrivete a info@comitatopercampiglia.it.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Comitato per Campiglia
(immagini CxC)
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- Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.)
- Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)
- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
- normativa sul vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
- normativa regionale su animali e anagrafe canina (l.r. Sardegna n. 21/1994)
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- Convenzione europea sul paesaggio (20 ottobre 2000)
- Comuni abilitati alle funzioni amministrative in materia di paesaggio (Sardegna)
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- legge sul procedimento amministrativo (legge n. 241/1990 e s.m.i.)
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http://san-vincenzo-livorno.blogspot.com/2008/10/la-faida-dei-colombacci-di-rimigliano.html
Mercoledì 19 ottobre 2011La faida dei colombacci di Rimigliano
Che si dice fra gli amanti del genere, “in loco”.
Spulciando (absit iniuria verbis) nelle discussioni sui Forum dei Cacciatori dal 14/10 al 18/10
Guardate qui
http//iltirreno.gelocal.it/livorno/..Capanni-5142031
Senza parole…. bei bastardi!!!
Botik
Sì, e purtroppo al 99% gli autori del misfatto hanno la licenza di caccia. Non li chiamo cacciatori di proposito. So cosa si prova…
Alessandro
Concordo al 100%
Forse lì non potervici cacciare…. o forse l’impossibilità di cacciare nelle immediate vicinanze rispettando le distane regolamentari.
In diversi forum leggo di cacciatori che propongolo la distruzione di appostamenti fissi in luoghi di passo dove l’anno prima tiravano a volo e adesso non possono più andarci.
Botik
Io abito a 10 chilometri dalla tenuta di rimigliano. Quel Capanno è il migliore di tutta la zona e credo proprio anche io che ci sia lo zampino di “cacciatori”..l’invidia porta a far cose inimmaginabili..
Leo
Quanto occorso al capanno dei colombacci nella tenuta di Rimigliano Li e’ di una gravita’ inaudita, 200.000 euro circa di danni,piante secolari abbattute,nel raid sono morti anche dei piccioni volantini,
questa non e’ opera di vandali come denunciato dal quotidiano il Tirreno ma si tratta di “cacciatori” che invidiosi del numero di catture altrui non hanno trovato di meglio che rifarsela con tutto cio’ che gli e’ capitato a tiro..Al mio paese,pochi km in linea d’aria da Rimigliano,sono anni ed anni che la maggior parte degli appostamenti ai colombacci subiscono danni piu’ o meno gravi, io stesso circa due settimane fa’ scrissi al Tirreno per denunciare queste malefatte,si va dal taglio della vegetazione presente ed anche alla sua distruzione attraverso l’irrorazione di diserbanti o veleni vari,furto di piccioni o loro scodatura per renderli inservibili,furti di materiali vari come scale e ponteggi da edilizia,
adesso questo di Rimigliano mi sembra la goccia che ha fatto traboccare un vaso gia’ abbastanza colmo,il mondo della caccia purtroppo e’ composto anche da questi delinquenti e’ bene saperlo ed e’ l’ora di farla finita di descrivere la caccia come una realta’ di gentiluomini.
Eppoi colpiscono sempre nel periodo del passo autunnale mettendo in costernazione,sopratutto morale,decine e decine di gente onesta che vorrebbe solo trascorrere qualche giornata di caccia ai colombacci in compagnia di amici e familiari improntata alla sportivita’ verso i selvatici ma anche verso l’appostamenti concorrenti e senza ricorrere a sotterfugi vari per danneggiare gli altri e guadagnarne in termini di catture,purtroppo questa gentaglia la fa sempre franca e nonostante le innumerevoli denunce all’organi competenti almeno sino ad oggi nessuno di questi malfattori e’ stato assicurato alla giustizia.Speriamo che i colombacci in piu’ che catturano gli vadino di traverso nello stomaco e debbano ricorrere al pronto soccorso,altra speranza e’ che una buona volta vengano sorpresi nell’esercizio delle loro malefatte,io allora a quel punto non vorrei essere nei loro piedi.. ma se la meriterebbero una bella lezione per direttissima senza rito abbreviato e sconti di pena vari
Giannetti Luciano
Si,hai ragione!non gliene frega niente a nessuno!tantomeno alle assoc.venat. pensa che in quasi 20 anni di queste malefatte che elencavo prima mai e poi mai nessuna associazione ha preso posizione per condannare questi atti,a loro interessano le tessere,mica so scemi
Giannetti Luciano
E’ sempre successo purtroppo, specialmente in toscana. Negli anni d’oro dei sasselli (70/80) dalle mie parti quando andavi nei punti caldi se qualcuno non restava alla macchina a fare da guardia non tornavi a casa per via degli squarci nei copertoni.
Ieri come oggi è una cosa vergognosa ed inaudita arrivare a tanto per invidia e gelosia
Help computers
Anche noi abbiamo subito….l’orda barbarica al nostro capanno in quella zona….
Rubate un sacco di cose al solo scopo di fare uno spregio, ma quello che è accaduto a Rimigliano è inimmaginabile. Si tratta della miglior tesa della Toscana , non parliamo di n° di colombi abbattuti perchè qualcuno non ci crederebbe , ma era una vera e propria opera d’arte , un qualcosa di forse irripetibile.
L’annata per loro è andata….se c’è la magistratura di mezzo dovranno aspettare anche solo per rimuovere piante e tralicci caduti , e rimettere in moto un appostamento come quello prevede mesi e mesi di lavoro.
Invidia…di sicuro ?….non diamo per scontato che azioni tanto incisive siano solo a carico di cacciatori….anzi sono spesso portate avanti da gruppi di animalisti i quali sanno molto più di quanto noi possiamo immaginare e non hanno la minima paura di creare danni economici altissimi . Guardate cosa è accaduto a quell’allevamento di fagiani…centiania di migliaia di euro di danni…. E tutte le volte che sono loro i danni sono enormi.
La zona….è molto conosciuta da questi individui, intorno ci sono parchi e oasi , anche se la tesi dell’ividia di altri colombai è forse la più accreditata.
Francesco Bini
Ora coinvolgono il mondo venatorio ma guarda ……pero’ non ci coinvolgono mai quando si tratta di prendere una quota per quei capanni a migliaia di euro all’anno ora je serve avere una mano…..si dice che siano cacciatori invidiosi quelli che hanno agito una cosa e’ certa, le riserve dovrebbero cacciare animali di riserva ovvero polli e lepri lanciate e non selvaggina di passo senza nessun tipo di controllo, e quei capanni detto da persone che ci conoscono fanno numeri a tripla cifra senza mai subire un benche’ minimo controllo, per dirla bene mi dispiace per gli alberi ma dei capanni non me ne frega un beneamato cazzo.
E’ un po la stessa cosa di alcune valli venete con capanni affittati a 100.000 euro l’anno per ricconi che sparano a selvaggina di passo…..bello eh e gli altri se la ponno pja’ n’der culo
Cicalone
Se è per questo, a me disturbano più i capanni in territorio libero, dove “qualcuno” per farsi la sua “riservina” privata paga “in nero sottobanco” l’affitto al proprietario……quante volte sei andato in un posto buono ed hai avuto la sorpresina di trovarvi un appostamento fisso con cartelli fino ai 200 metri…..hai preso in mano l’accendino….poi non lo hai usato perchè sei una “persona perbene” (per fortuna siamo in stragrande maggioranza…)
Nelle riserve, si sà, il “fatturato” deve essere ricavato, sono aziende, se poi vi sparano a tutto, il problema è il solito dei controlli che mancano (o sono a perseguitare i soliti “peones” discutendo se hai usato una ginestra fresca per la paratella anzichè una scopa ecc.).
La Reggia di Caserta è il simbolo della Monarchia, io sono repubblicano da sempre, ma non mi sognerei mai di darla alle fiamme!
Vecchio A300
Quota x un capanno a rimigliano € 15.000.
Grillaia
Per 20 giorni di passo, mica male un sicuro investimento, aperto a tutte le tasche.
Quello che non sopporto sono queste riserve da ricconi che poi sparano a tutto quello a cui dovrei sparare pure io senza avere nessun controllo e facendo, come qualcuno ha detto prima, grandi numeri di colombacci e anatre di passo….se si cacciassero selvaggina di lancio non me ne potrebbe frega’ de meno ma giai’ il fatto che io debba seguire un protocollo di catture giornaliere e invece questi quattrinai possono e vogliono fare quel che caxxo gli pare non mi sta per nulla bene…..certo ora usciranno fuori i moralisti della porta accanto ma IO me ne frego, si caccia tutti uguale no che io posso abbattere 10 e questi fanno sparatorie e numeri a tripla cifra…..sta cosa non la sopporto proprio mi dispiace
Come ho gia’ scritto sono molto dispiaciuto per gli alberi ma solo per quello, dei capanni non me ne frega una cippa lippa e dei poveri milionari che non cacciano piu’ ancor meno, per me se la possono pja’ n’der culo a gruppi di 5
Cicalone
Comunque a quel che mi dicono,il capanno abbattuto era un capanno da 4 cifre l’anno (non le classiche 3 cifre dei capanni buoni/ottimi)……………
Quindi capisco anche certe cifre (pur restando ugualmente abbastanza disgustato
Tordino
Appunto 4 cifre senza uno della Forestale a controllare, stamani da me sono passati due volte, che differenza di situazione non e’ vero?
Cicalone
L’appostamento fisso di caccia ai colombacci,sito nella tenuta di Rimigliano Li, a meta’ strada tra le cittadine di Piombino e San Vincenzo rientra nella proprieta’ di un noto imprenditore locale del settore edile,gia’ tempo addietro avevano attentato alla proprieta’ boschiva aprendo varchi nella rete di recinzione del complesso,permettendo cosi’ la fuga di svariati cinghiali presenti all’interno.
La proprieta’ della soc Rimigliano era di Tanzi che voleva costruirci all’interno insediamenti turistici,finito come sappiamo,Tanzi,il tutto e’ stato acquistato dall’impresario in societa’ con altri facoltosi operatori,e’ in progetto un grande albergo e svariati appartamenti frutto di recuperi edilizi dati da vecchie case coloniche e annessi,in questi ultimi anni sono sorti diversi comitati di cittadini che si oppongono a tali insediamenti e che secondo loro,anche secondo me,sono eccessivi e non tengono conto della vocazione agricola e naturalistica della zona,negli ultimi tempi ci sono state molte assemblee dei comitati e anche partecipazione nei consigli comunali dove si discuteva del progetto e che attraverso la contestazione democratica cercano di evitare un ulteriore scempio sulla costa tirrenica livornese,io non ho idea di chi sia stato a compiere questo misfatto verso la natura, ma non vorrei che qualcuno sull’onda di queste democratiche proteste dei comitati abbia colto la palla al volo per fare quello che ha fatto e neppure scarto a priori l’ipotesi di qualche scheggia impazzita dell’animal-ambientalismo Mi auguro pero’ che l’autori dell’oltraggio alla “nostra cara Rimigliano” vengono riconosciuti e assicurati alla giustizia,magari visto che anche loro in un certo senso sono amanti delle piante, il carcere livornese delle “sughere” farebbe proprio al loro caso giannetti luciano
Unica cosa che posso dire di Rimigliano è che da notizie di domenica 16/10 a ” radio colombaccio “…sembra che tra giovedi e venerdi sia stata assoldata un intera squadra di esperti e professionisti e sia stata rimessa in piedi l’intera tesa….con un bel numero di colombacci in carniere già da sabato 15/10.
Il problema saranno cacciatori gelosi gli autori o animalisti?????
Leonardo
la prima che hai detto.
la data scelta sono la loro firma.
Alessandro il cacciatore
Giusto !!! mi dispiace per gli alberi secolari ma non per i capanni, anzi visto quello che è successo dovrebbero chiudere la zona, non è giusto che esistano posti dove si caccia a pagamento e quindi solo per pochi anzi visti i prezzi per pochissimi, la caccia deve essere libera per tutti !!! ma li vedete in televisione quelli che a caccia si fanno portare anche il fucile dallo schiavetto di turno ? e poi magari quel fucile costa anche più di 50.000,00 €, è questo il male della caccia in italia chi ha più soldi ha più diritti !!! qui nel lazio parecchie belle zone di caccia le hanno chiuse e ci hanno fatto delle riserve a pagamento per sparare alla migratoria con prezzi proibitivi lo so io dove dovrebbero andare queste persone…
carlo 81
Francesco forse mi hai frainteso io non sono contro le riserve, ognuno e’ libero di sparare a un pollo di voliera anche pagandolo 1000 euro quello a cui sono contrario sono le riserve in cui si spara alla migratoria, in questi posti dove non esistono controlli e dove si fanno numeri gioernalieri anche a 3 cifre si spara a selvaggina di tutti levandola a chi non ha la possibilita’ di spendere cifre stratosferiche a chi non ci puo’ cacciare in barba a controlli visto che stranamente le guardie ci passano ben a largo….se questi signoroni hanno cosi’ tanti soldi se ne andassero all’estero dove i colombi sono dannosi e non in Italia dove tolgono la possibilita’ di cacciarli a chi si suda pure il pagamento del pda
Cicalone
da Il Tirreno, 20 ottobre 2011
«Taglia, incivile gesto da Far West». Il Comitato per Campiglia attacca, Berrighi replica: «Strumentalizzate». L’imprenditore intanto insiste: stringere i tempi sul piano della Tenuta. (Paolo Federighi)
CAMPIGLIA. Tre schiacce campigliesi e tre bottiglie di Vin Santo. E’ l’ironica contro-ricompensa del Comitato per Campiglia per chiunque dia notizie sugli autori del grave atto vandalico commesso nei giorni scorsi all’interno della Tenuta di Rimigliano, in cui ignoti hanno tagliato 6 pini secolari e abbattuto un capanno per cacciatori.
La locandina virtuale è apparsa ieri sul sito del Comitato, e risponde all’annuncio dell’amministratore della Rimigliano srl, Maurizio Berrighi, che ha offerto una ricompensa di 30.000 euro a chiunque dia notizie utili per arrivare ai colpevoli del reato.
Gli oppositori al piano della Tenuta hanno considerato la ricompensa una sorta di “taglia”, un atto «inaccettabile, arrogante ed incivile». C’è chi ha definito l’annuncio «un gesto da Far West», richiamando i manifesti di “Wanted dead or alive” di cinematografica memoria.
L’annuncio del Comitato per Campiglia, nella parte finale, lancia una frecciata nei confronti di Maurizio Berrighi, che in articoli apparsi nei giorni scorsi aveva parlato di «clima al veleno» nella battaglia per la tutela della Tenuta come possibile fattore scatenante il grave gesto.
«Non accetto lezioni di moralità da nessuno – dice il costruttore venturinese – Si vuole strumentalizzare tutto. La nostra non è una taglia, ma una ricompensa. I carabinieri devono accertare la veridicità delle informazioni, e chi facesse accuse false sarebbe colpevole del reato di calunnia. Abbiamo già ricevuto 20 lettere anonime con notizie sui presunti rei, ma è ancora da verificare la loro attendibilità. Non faccio lo sceriffo. E’ un’iniziativa legittima. L’annuncio sul sito del Comitato per Campiglia – prosegue – è goliardico. Ma vi si dice anche che qualcuno ha utilizzato l’atto vandalico per gettare discredito su comitati e associazioni. Un consiglio: anziché fare illazioni, mi denuncino».
Berrighi sostiene di aver parlato di “clima al veleno” in riferimento ai manifesti mortuari di Rimigliano. «L’episodio dei manifesti mortuari di Rimigliano attaccati a San Vincenzo accanto a quelli dei defunti – dice Berrighi – è stato un gesto di inciviltà. Nelle mie dichiarazioni mi riferivo a ciò, senza alcuna intenzione di colpevolizzare nessuno per l’ultimo dei tanti atti vandalici nella Tenuta in questi 2-3 anni. La realtà è che la vicenda del piano per la Tenuta è stata elitaria: la gente comune non si è sentita coinvolta come nel caso del porto turistico. Evidentemente, molti lo ritengono un buon piano. L’assessore regionale Marson, invece, continua a manifestare perplessità. La vorrei invitare a visitare la Tenuta, per conoscerla e perché si renda conto di tutto».
«E’ giusto che la Regione controlli, ma un’impresa non può aspettare così tanto per realizzare un piano, con le banche che non finanziano più. C’è chi parla di agriturismo diffuso, ma oggi, se non si affianca all’agricoltura un progetto turistico, l’agricoltura muore».
Sulle voliere, concimaie, tettoie e fagianaie che diventeranno abitazioni, come denunciato dagli oppositori al piano, Berrighi sostiene che «non sono trasformazioni illegittime. Sarebbe illegittimo se il Comune non le trasformasse in abitazioni, perché non applicherebbe le norme del proprio piano strutturale del’98, che consentono ciò. Per quanto riguarda il numero delle case, preciso che saranno molte meno di 150, perché non vogliamo stravolgere le unità poderali. Per questo le faremo di 150-160 mq, e in ogni podere non saranno più di 4. Case per vip? I prezzi sul mercato saranno di 5.000 euro al metro quadrato, e molte saranno residenze stabili».
MONICA SGHERRI PRESENTA UN’INTERROGAZIONE. «Rimigliano, la variante appena approvata recepisce le osservazioni della Regione?»
— SAN VINCENZO — «LA VARIANTE al Regolamento urbanistico recentemente approvata dal Consiglio Comunale di San Vincenzo recepisce o meno le osservazioni della Regione? Se così non fosse quali azioni la Regione ha intenzione di mettere in atto? Rimane in piedi l’ipotesi di arrivare alla richiesta di convocare una Conferenza Inter istituzionale». Le domande sulla tenuta di Rimigliano arrivano direttamente dal capogruppo regionale di Federazione della sinistra-Verdi, Monica Sgherri che ha presentato un’interrogazione. «Sono sorti e sorgono – spiega Sgherri – forti dubbi sulla compatibilità e opportunità di un intervento edilizio come quello previsto in Variante all’interno di Rimigliano, un’area di assoluto pregio che va tutelata: l’intervento è certamente di grande impatto e di grande consumo di suolo, con il grande albergo e i 120 appartamenti previsti. E’ necessario sapere quali azioni intenda mettere in atto la Regione qualora le osservazioni non fossero state recepite nella Variante».
Così come la Società titolare della Tenuta di Rimigliano ha ritenuto opportuno destinare una somma di denaro a chi fornirà notizie utili per individuare i responsabili dei gravissimi atti di vandalismo, così le associazioni e i comitati ecologisti hanno ritenuto giusto riportare la vicenda su un piano di impegno sociale e senso della collettività per tutti i cittadini.
Una ricompensa simbolica e legata al gusto genuino (schiacciate e Vin Santo) per chi, con alto senso civico, contribuirà a individuare i responsabili di atti che danneggiano l’ambiente e anche i tanti cittadini che si battono disinteressatamente per difenderlo.
Quanto all’ ‘intervento edilizio rispettoso della legge’ così ritenuto dall’avvocato Bianchi, permetta che a dirlo siano le amministrazioni pubbliche coinvolte nelle relative valutazioni, a iniziare da quella Regione Toscana che ha espresso una sfilza di contestazioni nell’ambito della procedura di approvazione. E soprattutto permetta che associazioni e comitati ecologisti intervengano nei modi opportuni così come riconosciuto e consentito dalla legge.
da Il Tirreno, 20 ottobre 2011
COSI’ BIANCHI CONTRO PAZZAGLI PER LA RICOMPENSA SUI VANDALISMI
Suvereto. Sulla decisione presa dalla Rimigliano srl di ricompensare con 30.000 euro chi fornisca informazioni per l’individuazione dei colpevoli dell’atto vandalico nella Tenuta di Rimigliano, dura presa di posizione di Rossano Pazzagli, storico e docente universitario, ex sindaco di Suvereto. Per Pazzagli, la scelta di Berrighi è “una giustizia fatta in casa, un fatto incivile che costituisce una brutta immagine per il territorio e per la Toscana. I ricchi possono permettersi di pagare le taglie – aggiunge – mentre i cittadini normali devono attendere il corso delle indagini. Al danno dei pini – sostiene Pazzagli – potrebbe presto aggiungersi il danno autorizzato della trasformazione irreversibile della Tenuta e la distruzione dei suoi bei poderi. Non è – conclude – che dovremo mettere una taglia anche su questo, spero”.
A Pazzagli ribatte l’avvocato Fausto Bianchi: “Sui quotidiani un partito politico e soprattutto il professor Pazzagli hanno criticato l’iniziativa della società Rimigliano srl. Nelle cronache – spiega – quell’iniziativa viene bollata come una ‘taglia’ e si accusa la Società di avere una concezione primordiale e classista della giustizia. L’affermazione è gratuita e offensiva. Si è fatto ciò che la legge consente – prosegue Bianchi – senza volersi sostituire alla giustizia, nonché ciò che la Società ha ritenuto giusto nell’interesse proprio e della collettività. Crediamo che a tutti i cittadini piaccia, e molto, che episodi analoghi non avvengano mai più e che i colpevoli vengano individuati e puniti. E’ la ferocia delle polemiche, il paragonare un intervento edilizio rispettoso della legge ad un attentato che diffondono, queste sì, una brutta immagine del territorio. Attentare alla natura e delinquere è sempre sbagliato, e chi contribuisce a far affermare la giustizia non può certamente essere biasimato. A meno che non lo si faccia per punto preso o per inconfessabili motivi” conclude l’avvocato.
non sono avvocato!!!
Stefano Deliperi
da Il Tirreno, 21 ottobre 2011
Rimigliano. Non si placa la polemica sulla taglia e sull’intervento edilizio. Ricompensa in difesa della tenuta È botta e risposta tra avvocati. Per i comitati è meglio offrire vin santo e schiacciata e attaccano Bianchi sulla legittimità del piano. (Paolo Federighi)
SAN VINCENZO. Botta e risposta sulla ricompensa da 30.000 euro che la Rimigliano srl ha offerto a chiunque fornisca notizie determinanti sui colpevoli degli atti vandalici nella tenuta. Avvocati e politici: ognuno ha la sua idea a riguardo. Per alcuni è una taglia, per altri una giusta ricompensa.
Stefano Delipieri, avvocato del Gruppo d’Intervento Giuridico (Grig) risponde alle affermazioni del legale della Rimigliano srl Fausto Bianchi, affermando che «come la società titolare della tenuta ha ritenuto opportuno offrire una somma di denaro a chi aiuterà a individuare i responsabili, così i comitati ecologisti hanno ritenuto giusto riportare la vicenda su un piano di impegno sociale». Come? Offrendo schiacciate e vin santo.
Non solo, Delipieri non perde l’occasione per replicare a Bianchi sulla legittimità dell’intervento edilizio previsto nella tenuta e approvato dal consiglio comunale lo scorso 3 ottobre. «Vorrei ricordare all’avvocato Bianchi – spiega Delipieri – che a decidere se l’intervento edilizio sia o meno rispettoso della legge saranno le amministrazioni pubbliche coinvolte nelle relative valutazioni, ad iniziare dalla Regione che ha già espresso una sfilza di contestazioni nell’ambito della procedura di approvazione».
La polemica sulla tenuta non accenna a calmarsi e anche Nicola Bertini, capogruppo del Forum, si esprime a riguardo. «Una ricompensa per individuare i colpevoli io la chiamo taglia – afferma – Legittima, per carità, ma monetizzando il dovere di un cittadino si opera una corruzione dei valori comuni di convivenza». Per Bertini, inoltre, è sconcertante che a difendere la previsione urbanistica sia Berrighi e non l’amministrazione comunale.
«È il Comune a dover pianificare il territorio nell’interesse della collettività. Berrighi, con il piano, non c’entra nulla. L’interlocutore è il Comune che, tra le varie degenerazioni, non ha mai affrontato il problema della fruizione pubblica della tenuta». La stessa scarsa partecipazione popolare alla vicenda è da leggere, secondo Bertini, come una mancata consapevolezza di ciò che la tenuta rappresenta per i cittadini e non un tacito consenso verso il piano. «Auspico il ritiro della ricompensa, la fine dei fraintendimenti tra lotta politica e vandalismo e la cessazione delle confusioni tra l’interesse pubblico e quello della proprietà».
riceviamo e pubblichiamo volentieri.
L’Ass. Marson oggi ha risposto ad una interrogazione consiliare in materia.
La risposta si potrà reperire ed ascoltare sul sito del Consiglio Regionale nella sezione Archivio delle sedute consiliari http://www.consiglio.regione.toscana.it/mediateca/archivio.asp
Per quanto ci riguarda, come esponenti dell’opposizione, faremo il possibile per evitare ulteriori devastazioni del territorio toscano ad opera delle amministrazioni locali di sinistra.
Avv. Alessandro Antichi
Consigliere Regionale della Toscana
Vice Presidente della I Commissione
Palazzo Panciatichi
Via Cavour, 2 – FIRENZE
a.antichi@consiglio.regione.toscana.it