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Bastardi a due zampe, a Villacidro.


Angelo, dal veterinario che l'ha curato

 

Non ci sono parole per esprimere tutto lo sdegno verso lo squallido episodio avvenuto recentemente a Villacidro, Paese d’Ombre, dove una teppaglia di ragazzini non ha trovato di meglio da fare che prendere a bastonate un cagnetto, mentre analoga teppaglia di adulti li incitava dai balconi delle abitazioni. Il cagnetto è stato salvato – ed è già molto – ma una bella denuncia ai Carabinieri sul momento sarebbe stata doverosa.

Gruppo d’Intervento Giuridico

Angelo

 

 

da Gea Press, 4 luglio 2011

Sardegna – Villacidro: ragazzini prendono a calci e bastonate un cucciolo di cane. Denuncia del Comitato Sardegna Animali: gli adulti incitavano dalla finestra.

GEAPRESS – Angelo è stato preso a calci e bastonate da alcuni ragazzini di Villacidro. Siamo nella provincia del Medio Campidano, in Sardegna. Non è chiaro se il cucciolo di circa quattro mesi, fosse già in strada o vi era stato portato allo scopo. Di sicuro un gruppo di ragazzini l’ha preso a calci e bastonate. L’aspetto però ancora più grave è che il gruppetto di teppisti è stato incitato da alcuni adulti affacciati dai balconi. A denunciare il tutto, il Presidente del Comitato Sardegna Animali, Vincenzo Lubrano. Il cagnetto è stato operato d’urgenza e si è dovuta ricucire l’uretra perineale. La provvidenziale corsa di una persona del luogo gli ha salvato la vita. “Il piccolo cane – dice Vincenzo Lubrano a GeaPress – inizialmente sembrava solo molto spaventato ed è stato portato in casa per essere pulito e rifocillato. Poi, a causa di una ferita interna, è sopraggiunta l’emorragia“. E’ solo l’ultimo episodio di insensibilità accaduto nei luoghi, denunciano ora gli animalisti. “La stessa persona che ha salvato Angelo – aggiunge Lubrano – pochi mesi addietro ha trovato quattro cuccioli sepolti vivi nella pineta vicino il paese“. I cagnolini sono stati tutti svezzati ed infine adottati in nord Italia. Crudeltà ma anche gravi disattenzioni delle pubbliche amministrazioni, considerato che a Villacidro le sterilizzazioni dei cani di strada sono ancora un miraggio. Nel frattempo il randagismo prolifera ed il Comune sborsa soldi per l’accalappiamento ed il trasferimento dei cani in una struttura di Olbia. E nel frattempo gli atti di barbarie, sembrano non finire mai. Per Angelo, almeno per lui, la vita è ora salva.

Angelo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da L’Unione Sarda on line, 5 luglio 2011

Villacidro, bambini bastonano cagnolino incitati dai genitori affacciati alle finestre: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/227968

da La Nuova Sardegna on line, 5 luglio 2011

Cagnolino preso a calci e bastonate: salvato da un passante, operato in clinica: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/07/04/news/cagnolino-preso-a-calci-e-bastonate-salvato-da-un-passante-operato-in-clinica-4556346 

 

(foto Gea Press)

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  1. luglio 5, 2011 alle 8:38 PM

    per fortuna ha trovato chi lo accudirà, speriamo bene 😉

    da L’Unione Sarda on line, 5 luglio 2011
    Villacidro, trova casa e famiglia il cagnolino preso a bastonate: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/227968

  2. settembre 2, 2011 alle 2:59 PM

    orrore.

    da La Nazione, 2 settembre 2011
    Soffocato e scaricato in un torrente. Choc a Badia a Pacciana: ucciso un cane. Intorno al collo aveva un sacchetto di nylon: http://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/2011/09/02/573143-soffocato_scaricato_torrente.shtml

  3. settembre 11, 2011 alle 8:19 am

    bestie umane.

    da La Nuova Sardegna, 11 settembre 2011
    Dopo i bocconi, il gatto squartato.
    Strage di animali, i residenti si lamentano per il degrado della zona. «Siamo ostaggio di tossici, sbandati, prostitute e topi».

    SASSARI. Se c’è una via triste, quella è via dei Gremi. Ogni angolo dove si posa lo sguardo è un fotogramma di degrado. Ci sono i giardini: ma germogliano più bottiglie di birra che piante. Ci sono le panchine: ma sono il materasso rigido di barboni e tossici. Ci sono i gatti: ma in quel brandello di città non stanno bene nemmeno loro, è più una vita da cani. E infine ci sono i residenti, sessanta famiglie per sette palazzine comunali, stanchi di urlare al vento la loro insofferenza.
    Spaccare i vetri e danneggiare le auto alla lunga annoia. Qualcuno, dunque, ha preferito accanirsi sulla colonia di felini che popola la zona. Un gatto tigrato è riverso sul marciapiedi accanto a un’aiuola: ha la pancia squartata, probabilmente aperta da una lama da taglio. «Prima si divertivano con i bocconi – racconta una ragazza – polpette preparate bene, con pezzetti di vetro, in modo da non lasciare scampo e infliggere una morte atroce. Adesso usano direttamente il coltello». E’ scattata una denuncia, sono intervenuti i vigili urbani, Andrea Loriga (che col suo Taxi Dog si occupa del ritiro delle carcasse nel territorio della Provincia) ha preso in consegna il gatto, l’ha conservato in una cella frigorifera in attesa che l’istituto zooprofilattico esegua l’autopsia. Ma è solo l’ultima vittima di una strage di animali che va avanti da parecchi mesi. Però la gente ha paura a uscire allo scoperto e ci pensa due volte prima di chiamare le forze dell’ordine: «Tempo fa rimproverai uno di questi maleducati, che bivaccano e schiamazzano fino a tarda notte – lamenta un signore -. Per tutta risposta, l’indomani trovai la macchina con cappotta in brandelli, vetri rotti e gomme bucate». Una signora è esasperata: «Si drogano, si ubriacano, spacciano e fanno i loro bisogni a qualsiasi ora in tutta libertà». E un altro: «Da quando hanno chiuso i giardini pubblici tutti gli sbandati arrivano da queste parti». E un’inquilina del primo piano: «I furti sono all’ordine del giorno. Non posso nemmeno stendere la biancheria, perché sparisce all’istante». Poi la notte, quando la piazza alberata precipita nell’oscurità perché i lampioni non sono mai attecchiti, anche la fauna umana cambia. Nel buio si scorgono le prostitute con i loro clienti, e l’eredità di questi amori usa e getta la si scorge la mattina seguente, allo spuntar del sole, con i preservativi a tappezzare l’erbetta. E poi ci sono i tossici, a gettare per terra i resti e le tracce di un’esistenza alla deriva.
    Basta abbassare lo sguardo per notare mucchi di siringhe, di lattine, di cibi consumati frettolosamente. Nessuno potrebbe immaginare che all’ombra della chiesa di Santa Maria, della sua eleganza architettonica, un pezzo di città possa avvizzire in un simile abbandono. Anche la natura ci mette del suo ed infierisce: «Guardate qua – fa notare una signora – Le radici dei grandi alberi hanno ormai dissestato l’asfalto, e i rami più alti fanno da ascensore a grossi topi di fogna fin dentro gli appartamenti». E ancora: «In primavera i vigili del fuoco dichiararono la pericolosità degli stabili. Anche i vigili urbani fecero un sopralluogo, e alcuni edifici furono transennati per le ristrutturazioni dei cornicioni. Però, a lavori iniziati, un calcinaccio cadde sopra un operaio. Dal quel giorno non si è più visto nessuno, ma le transenne sono ancora lì». Anche le fogne sono malconce, le tubature sono vecchie, e ai piani bassi del condominio il water e la doccia talvolta rigurgitano. Insomma, nell’arco di un’ora le lamentele si accatastano l’una sull’altra, e si percepisce a pelle che, in tutti questi anni, l’accumulo di esasperazione ha raggiunto livelli preoccupati. Ed è istintivo puntare subito il dito contro il sindaco: «Ci sentiamo abbandonati a noi stessi». E allora c’è il solito ottimista che preparerà una raccolta di firme da portare in Comune. «Poi, se le cose non cambieranno, andremo tutti a Palazzo Ducale, in modo che qualcuno capisca finalmente la gravità della situazione».

    Cucciolo lanciato nel cortile della casa vacanze Uildm di Platamona. Buttato via come uno straccio.

    SASSARI. Lo hanno letteralmente lanciato nel cortile della casa vacanze della Uildm (l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) di Platamona come fosse uno straccio vecchio di cui sbarazzarsi. È accaduto a fine luglio. E ora Pepito, come lo hanno battezzato ospiti e volontari della casa, cerca un padrone affettuoso (sicuramente molto diverso da quello che lo ha abbandonato in maniera così brutale).
    Infatti i volontari della Uildm, che lo hanno curato, rifocillato e riempito di coccole, non possono prendersi cura di lui. Pepito ha circa tre mesi, è affettuoso, vivace ma buono, ubbidiente, desideroso di attenzioni. Cerca una casa con persone che amino gli animali e sappiano dargli l’affetto che merita. E’ già sverminato, verrà consegnato vaccinato e microchippato.
    Per adottare Pepito chiamare il numero 347 6607299 dopo le 17.

  4. novembre 3, 2011 alle 8:14 PM

    vigliacco, non merita niente.

    da L’Unione Sarda on line, 3 novembre 2011
    Brescia, cane sepolto vivo dal padrone. Viene salvato dopo 40 ore dagli agenti.
    Sepolto vivo sotto mezzo metro di laterizi per 40 ore. E’ l’agghiacciante sorte toccata ad un cane, che è stato salvato nel pomeriggio di ieri dalla polizia locale di Desenzano: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/240963

  5. novembre 6, 2011 alle 7:00 PM

    ma che cavolo ha in testa gente come questa?!?

    A.N.S.A., 6 novembre 2011
    Ruba cagnetta e la violenta, pastore arrestato nel Sulcis. Carabinieri evitano pestaggio uomo sorpreso da proprietario: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2011/11/06/visualizza_new.html_642932758.html

    da L’Unione Sarda on line, 6 novembre 2011
    Sulcis, rapisce cagnetta e la violenta. Pastore salvato da linciaggio e arrestato:
    http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/241346

    da La nuova Sardegna on line, 6 novembre 2011
    Ruba un cane e lo violenta, pastore arrestato.
    I carabinieri sono riusciti mettere in salvo l’uomo prima venisse linciato da alcune persone dopo che questi aveva rubato un cane da caccia ed era stato sorpreso mentre lo violentava. Il fatto è avvenuto in un paese a 50 chilometri da Cagliari: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/11/06/news/ruba-un-cane-e-lo-violenta-pastore-arrestato-5245589

  6. novembre 15, 2011 alle 12:17 PM

    da L’Unione Sarda on line, 15 novembre 2011
    Pula, ucciso l’amico di tanti tennisti. Il cagnolino Pongo morto avvelenato.
    I bambini lo riempivano di attenzioni e ogni Natale gli facevano addirittura dei regali. Per tutti gli iscritti del Tennis club Pula era Pongo, il meticcio di via Porrino. Ora la mascotte di piccoli e adulti, è stata avvelenata: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/242306

  1. luglio 9, 2011 alle 4:10 PM

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