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Posts Tagged ‘oasi permanente di protezione faunistica’

Nuove zone per la tutela faunistica sulla costa di Muravera.


Pernice sarda (Alectoris barbara)

Pernice sarda (Alectoris barbara)

Il Comitato faunistico provinciale di Cagliari ha approvato all’unanimità la proposta di revoca della Zona temporanea di ripopolamento e cattura “Feraxi – Tuerra”, in Comune di Muravera (CA), istituita fin dal 2003, ma finora poco valida per il miglioramento delle locali popolazioni faunistiche di specie stanziali e migratorie.

In sua vece il Comitato faunistico provinciale di Cagliari ha approvato ancora all’unanimità la proposta di costituzione della Oasi permanente di protezione faunistica (art. 23 della legge regionale n. 23/1998 e s.m.i.) “Capo Ferrato”, estesa 331,41 ettari, e della contigua Zona temporanea di ripopolamento e cattura (artt. 24-25 della legge regionale n. 23/1998 e s.m.i.)  “Bruncu sa Tuppa”, estesa 1.087 ettari, sempre in Comune di Muravera.

In tali aree sono già presenti consistenti nuclei di Pernice sarda (Alectoris barbara), di Lepre sarda (Lepus canepensis mediterraneus), di Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), nonché di Turdidi e della Beccaccia (Scolopax rusticola), per cui appaiono ben più promettenti per la loro salvaguardia.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

Muravera, oasi permanente di protezione faunistica “Capo Ferrato” e zona temporanea di ripopolamento e cattura “Bruncu sa Tuppa”

Muravera, oasi permanente di protezione faunistica “Capo Ferrato” e zona temporanea di ripopolamento e cattura “Bruncu sa Tuppa”

(cartografia aree previste, foto L.A.C.)

Storia di cacciatori-bracconieri, in Sardegna, a Muravera.


Pernice sarda (Alectoris barbara)

Gianluca Falco e Massimo Paesano sono due cacciatori di Muravera (CA) che un bel giorno, il 30 novembre 2006 per l’esattezza, avevano pensato bene di esercitar l’arte venatoria fra le macchie di Costa Rey.    L’area era (ed è) oasi permanente di protezione faunistica.

Lì venivano sorpresi, denunciati all’Autorità giudiziaria e, in seguito, condannati.  Quattro mesi di arresto e 400 euro di ammenda (artt. 21 e 30, comma 1°, lettera d, della legge n. 157/1992 e s.m.i., 61, comma 1°, lettera d, della legge regionale Sardegna n. 23/1998), in base a sentenza del Tribunale e della Corte d’Appello di Cagliari (7 giugno 2011).  

Sostenevano che “non si erano resi conto di trovarsi in un’area protetta perché la zona non era adeguatamente segnalata e perimetrata”.

I giudici della Suprema Corte di cassazione non gli hanno creduto. Con sentenza della III Sezione, 13 marzo 2012, n. 9576, hanno confermato la condanna ai cacciatori-bracconieriLeggi tutto…