Lago di Garda, Malcesine, non emergono le autorizzazioni ambientali per gli interventi sulla portualità turistica.
Le sponde del Lago di Garda, divise fra Lombardia, Veneto e Provincia autonoma di Trento, stanno perdendo le loro caratteristiche naturali, paesaggistiche, identitarie, valori che costituiscono anche l’attrattiva turistica dei luoghi.
Ormai è sempre più pesante l’eccessiva frequentazione turistica, che viene incentivata da una crescente offerta immobiliare, sia ricettiva che residenziale.
Sono presenti anche interventi sempre più incisivi sulla stessa fascia demaniale lacuale.
E’ il caso del litorale lacustre di Malcesine, dove sono in corso lavori rilevanti sulla portualità turistica comportanti anche dragaggi e sistemazioni della linea di costa.
Si deve ricordare che il litorale del Lago di Garda ricadente nel territorio comunale di Malcesine è tutelato con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), mentre i lavori sui litorali – in base alla consistenza – dovrebbero esser preceduti da vincolante procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione d’inmpatto ambientale (V.I.A.).
Non essendo a conoscenza della sussistenza o meno delle necessarie autorizzazioni ambientali, l’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico (GrIG), raccogliendo numerose preoccupate segnalazioni, ha inviato una prima istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti finalizzata a far verificare atti e procedimenti di gestione del territorio (21 ottobre 2025).
La Regione Veneto – Unità Organizzativa Logistica, Navigazione, Ispettorati di Porto e Pianificazioneha comunicato (nota prot. n. 624280 del 14 novembre 2025) l’avvenuta autorizzazione degli interventi sul piano tecnico e il relativo finanziamento.
Invece, la Provincia di Verona ha comunicato (nota prot. n. 64838 del 30 ottobre 2025) “che, al momento, non risulta che siano state attivate presso questo ente richieste in merito al progetto”, mentre la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza ha comunicato (nota prot. n. 37255 del 21 novembre 2025) “che la ricerca di pratiche aventi ad oggetto le località portuali indicate, ha avuto esito negativo.
Non si hanno, quindi, notizie né dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche né dell’avvenuto svolgimento della procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A.
I lavori sono comunque in corso.
Il GrIG ha, pertanto, inviato in proposito (29 novembre 2025) una nuova prima istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti, coinvolgendo i Ministeri della Cultura e dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, la Regione Veneto, la Provincia di Verona, il Comune di Malcesine, la Soprintendenza veronese per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, i Carabinieri Forestale e del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, e informando per opportuna conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona.
Il GrIG auspica rapidi accertamenti che affermino la legalità ambientale, fondamentale in un’area così delicata e di rilevante interesse paesaggistico.
Gruppo d’intervento Giuridico (GrIG)
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
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Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG) 
da Qui Brescia, 29 novembre 2025
Lago di Garda, poca chiarezza sulle autorizzazioni ambientali per gli interventi sulla portualità turistica.
La denuncia dell’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico (GrIG): poca trasparenza nella gestione dei lavori, che comportano anche dragaggi e sistemazioni della linea di costa, tutti interventi molto invasivi.