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Tagli di alberi per ignoti motivi nel Canavese.


Rivarolo Canavese, pendici Parco Castello Malgrà, tagli boschivi (maggio 2025)

Nei mesi scorsi sono stati tagliati.

Ovviamente non sono conosciute le motivazioni.

Si tratta di numerosi alberi in aree boschive nel pendio sottostante il Parco del Castello Malgrà, in Comune di Rivarolo Canavese, e lungo la Via Gianni Micheletto (S.S. n. 460), presso la Federazione Calcio Balilla, in Comune di Feletto (TO).

Le aree boscate sono tutelate con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, quindi, inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione di provvedimenti al Ministero della Cultura, alla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Torino, ai Comuni di Rivarolo Canavese e di Feletto, ai Carabinieri Forestale, al fine di verificare la legittimità o meno degli interventi di taglio.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Upupa (Upupa epops)

(foto A.B., S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di bravelyobject0f7859ecf8
    bravelyobject0f7859ecf8
    Maggio 26, 2025 alle 8:04 am

    È sicuramente una buona cosa intervenire dopo e appurare la responsabilità ma sarebbe ancora più bello per noi e per gli alberi se si riuscisse ad avere una sorta di task force che intervenisse magari unitamente alle forze dell’ordine per impedire sul nascere il taglio illegittimo.

    • Avatar di Daniele
      Daniele
      Maggio 26, 2025 alle 8:37 am

      Mi trovo pienamente d’accordo! è quasi inutile intervenire dopo lo scempio, visto che la maggior parte degli alberi impiegano almeno 20 anni prima di diventare adulti. Tagliare un albero è un danno irreparabile.

    • Maggio 26, 2025 alle 6:41 PM

      dovrebbe essere una “task force” quantomeno dotata di sfera di cristallo per vedere nel futuro, visto che chi effettua il “taglio illegittimo” non mette cartelli o manifesti per annunciare la propria attività illecita.

      Purtroppo non l’abbiamo e non si trova in commercio.

      • Avatar di bravelyobject0f7859ecf8
        bravelyobject0f7859ecf8
        Maggio 26, 2025 alle 7:14 PM

        Nessuna sfera di cristallo: prima del taglio e dopo segnalazione da parte di privati cittadini ma non dopo il taglio. Punire è una buona cosa ma evitare quando si può il taglio è decisamente meglio. Saluti

      • Maggio 26, 2025 alle 7:38 PM

        ..e quando arriverebbero queste “segnalazioni di privati cittadini“? Arrivano pressochè sempre quantomeno a tagli in corso. Buona serata.

      • Avatar di bravelyobject0f7859ecf8
        bravelyobject0f7859ecf8
        Maggio 26, 2025 alle 7:45 PM

        allora siamo perfettamente d’accordo! Perché io ho scritto ‘QUANDO SI PUÒ‘: è ovvio che si faccia il possibile, l’impossibile è solo nel mondo delle favole. Saluti

      • Maggio 26, 2025 alle 8:13 PM

        è molto difficile che si possa, purtroppo…

        Stefano Deliperi

      • Avatar di Daniele
        Daniele
        Maggio 29, 2025 alle 3:49 PM

        Se per un taglio di albero illecito con una legge che ricadrebbe sul penale (parlo di denunce e galera), non ci sarebbe bisogno della sfera di cristallo. Anzi il delinquente di turno si farebbe da parte. Si dovrebbe prendere l’esempio dal Giappone, dove si rischiano sanzioni penali, inclusa la reclusione.

      • Maggio 29, 2025 alle 3:58 PM

        il taglio non autorizzato di un albero può integrare un’ipotesi di reato: violazione del vincolo culturale (se esistente), ai sensi dell’art. 169 del decreto legislativo n. 32/2004 e s.m.i.), violazione del vincolo paesaggistico (se esistente, artt. 734 cod. pen. e 181 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), danneggiamento (art. 635 cod. pen.).
        Si tratta di “sanzioni penali”

  2. Maggio 26, 2025 alle 11:32 am

    Il male purtroppo ha la faccia di uomini

  3. Maggio 26, 2025 alle 10:25 PM

    i Carabinieri Forestale – Nucleo di Pont Canavese hanno comunicato (nota prot. n. 287 del 26 maggio 2025) che il taglio degli alberi lungo Via Micheletto risulta “lecito“, analogamente a quello presso il Parco del Castello Malgrà effettuato in base a ordinanza comunale n. 181/2019 per “fini di tutela della pubblica incolumità e del patrimonio del Comune“, in quanto “instabili fisiologicamente e meccanicamente e/o tra quelli che risultavano da perizia deperienti o con segni di aggressioni patogene e fungine al colletto ed al fusto“.

    Il sito è tutelato con vincolo paesaggistico.

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