L’accesso al mare è libero.


spiaggia e mare

Periodicamente qualcuno si sveglia e vuol impedire l’accesso al mare.

In Italia l’accesso al demanio marittimo (artt. 822 cod. civ. e 28 cod. nav.) è libero e pubblico, in forma pedonale dev’essere garantito dalle amministrazioni pubbliche competenti a qualsiasi cittadino.

L’art. 1, comma 251, della legge n. 296/2006 e s.m.i. afferma che “è fatto obbligo per il titolare delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso di transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”, mentre “le regioni, nel predisporre i piani di utilizzazione delle aree del demanio marittimo, sentiti i comuni interessati, devono individuare le modalità e la collocazione dei varchi necessari al fine di consentire il libero e gratuito accesso di transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione” (comma 254), così come da interpretazione giurisprudenziale (vds. Cass. pen., Sez. III, 7 maggio 2020, n. 13925; Cons. Stato, Sez. VI, 10 giugno 2015, n. 2543, ord.).

Su segnalazione di cittadini, quindi, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha rivolto (11 febbraio 2025) istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione di opportuni provvedimenti alla Regione autonoma della Sardegna, al Comune di Quartu S. Elena e al Corpo forestale e di vigilanza ambientale riguardo l’accesso pedonale al mare recentemente negato in località Is Canaleddus, sul litorale di Quartu S. Elena (CA), nonostante la presenza ben visibile dei cartelli riportanti le corrette modalità d’uso delle spiaggia e del mare.

Vedremo gli sviluppi.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Quartu S. Elena, Is Canaleddus, cartelli per la corretta fruizione di spiaggia e mare

(foto J.I., S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Juri
    Juri
    febbraio 14, 2025 alle 8:28 PM

    In tutta l’area ricompresa tra Cala Regina e Mari Pintau è in atto da anni uno strisciante tentativo di impedire il libero accesso al mare.

    A Is Canaleddus i due grandi cartelli comunali sono collocati nel tratto di strada (unica di accesso al mare) nel quale è stato impedito l’accesso.

    Anche a Mari Pintau campeggia un “cartello” che recita “ingresso pedonale riservato ai soli bagnanti”, tentativo anche questo di imporre limitazioni manifestamente abusive.

    https://maps.app.goo.gl/koBbgTmimX5hZhwY6

    Resta da capire perché il Comune di Quartu finora pare proprio aver lasciato fare.

    Attendiamo gli sviluppi.

  2. Avatar di Marco
    Marco
    febbraio 15, 2025 alle 8:04 PM

    Non so se sia stato fatto, però in questi casi bisogna fare un esposto alla forestale e alla polizia municipale di Quartu, dopodiché non ci sono più scuse.

  1. marzo 24, 2025 alle 11:06 PM

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