Il Servizio Valutazioni Ambientali della Regione autonoma della Sardegna interviene sul progetto edilizio di Baia S. Anna, sulla costa di Budoni.
Il Servizio Valutazioni e Incidenze Ambientali della Regione autonoma della Sardegna ha chiesto (nota prot. n. 37229 del 12 dicembre 2023) puntuali informazioni al Comune di Budoni e all’Unione dei Comuni “Riviera di Gallura” in relazione al progetto edilizio di completamento del piano di lottizzazione lungo il litorale di Baia S. Anna – Su Portittu Ruju, a Budoni (SS), fra pineta e mare azzurro.
Il Servizio regionale ha fatto presente “che non risulta agli atti del Servizio … alcuna richiesta inerente al Piano di Lottizzazione Baia S. Anna o al progetto di completamento della stessa, denominato ‘Progetto per la realizzazione delle unità immobiliari dei Corpi R, H, G, e 2 unità immobiliari del Corpo F3, del complesso turistico residenziale Baia Sant’Anna, in località Portittu Ruju del Comune di Budoni’”.
Ha chiesto, quindi, “informazioni in merito all’iter autorizzativo del suddetto Piano di Lottizzazione e delle successive varianti apportate allo stesso nel corso del tempo, incluso il progetto di completamento” per poter verificare se gli interventi edilizi ricadano nell’obbligo di preventivo espletamento della procedura di verifica di assoggettabilità (screening) a valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.).
Come noto, nelle settimane scorse, l’Unione dei Comuni Riviera di Gallura, al termine di una lunga procedura, ha emanato il provvedimento SUAPE prot. n. 520 del 24 novembre 2023 relativo alla “realizzazione delle unità immobiliari dei Corpi R, H, G, e 2 unità immobiliari del Corpo F3, del Complesso Turistico Residenziale Baia Sant Anna in località Portittu Ruju del Comune di Budoni”, complessivamente una cinquantina di unità immobiliari di varia volumetria, mentre l’originario piano di lottizzazione (1975) prevede 36 ville, ristorante – centro commerciale, residence, servizi, opere di urbanizzazione su area comparto di 180.579 metri quadri.
Il vigente quadro normativo (art. 19 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.; Allegato IV alla Parte II, punto 8, lettere a, t; normativa regionale in materia) prevede che i “villaggi turistici di superficie superiore a 5 ettari, centri residenziali turistici ed esercizi alberghieri con oltre 300 posti-letto o volume edificato superiore a 25.000 m3 o che occupano una superficie superiore ai 20 ettari, esclusi quelli ricedenti all’interno di centri abitati” ovvero relative modifiche o estensioni, con soglie dimensionali dimezzate, debbano esser sottoposti a preventiva e vincolante procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (V.I.A.).
Il dimezzamento della soglia dimensionale è determinato dal fatto che inequivocabilmente il progetto ricada nelle ipotesi previste dalle relative linee guida (D.M. 30 marzo 2015), nello specifico in “zone costiere”.
Il progetto edilizio è oggetto di una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti (4 dicembre 2023) rivolta alle amministrazioni pubbliche competenti dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG).
Per giunta, il Comune di Budoni – Settore Urbanistica – Servizio Edilizia Privata avrebbe comunicato la decadenza del titolo abilitativo per il mancato adempimento del versamento della somma di 500 mila euro entro il 30 novembre 2023, come stabilito dalla convenzione di lottizzazione (art.3 della convenzione urbanistica rep. 113347 del 22 gennaio 2022).
Il litorale di Budoni è tutelato con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), dal piano paesaggistico regionale (P.P.R. – I stralcio costiero), mentre la fascia costiera è tutelata anche con vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale Sardegna n. 45/1989 e s.m.i.).
La salvaguardia delle coste, fondamentale risorsa ambientale ed economico-sociale della Sardegna, necessita della massima trasparenza e rispetto della legalità.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto S.D., archivio GrIG)





Quand’è che si capirà che non c’è più da costruire niente, che il consumo del suolo è finito? Questa marmellata di villaggi e villaggetti, schiere, ville, villette, piscine e gazebo, offende la nostra Isola, la trasforma in una disneyland, o in una grande nave crociera, quanto di più aberrante si possa pensare per un – ancora per quanto? – paradiso naturale quale abbiamo la fortuna di abitare. Basta, davvero, occorre dare segni diversi, sul comparto turismo, non dobbiamo continuare ad essere un popolo di camerieri e affitta camere (o villette e villone).
Speriamo che la stessa attenzione da parte della Regione venga riservata anche nel contrasto alle centrali eoliche selvagge.
BUONGIORNO STEFANO DELIPERI
Scrivo alcuni pensieri su di un argomento che il GrIG aveva già trattato nel dicembre 2023 su un piano di lottizzazione a Baia S. Anna nel comune di Budoni che prevedeva, anzi prevede perché ormai in corso, la realizzazione di altra cementificazione con la sola aspettativa di speculazione edilizia dall’uso di beni della natura di tutti.
Scrivo per un omicidio in piena regola perpetrato ai danni di una innocente pianta di ulivo con almeno 30 anni di vita che aveva la sola colpa di essere cresciuta in un posto sbagliato non consono al rendering progettuale. Ma si sa oggi è meglio il virtuale artificiale ormai.
Credo che la stessa fine la abbiano già fatta anche altri alberi di pino, sulla strada delle costruzioni ma voglio soprattutto parlarti di vecchi pini che aimè credo siano in serio pericolo di vita nel prossimo futuro perché cresciuti in un luogo non previsto dal progetto di edificazione di case.
Apparentemente tutte regole di edificazione previste da leggi e regolamenti appaino rispettate visto che gli organi del comune e oltre, provincia , regione hanno dato pareri evidenti di approvazione anche in aree interdette dal 1989 a queste smanie cementificatrici, hanno però troppo peccato di burocratese non mettendo una briciola di buon senso indirizzando il progetto in una forma di compatibilità con la vita di piante li presenti da molto prima di loro.
Non dovrei però nemmeno manifestare questi perbenismi perché in qualche modo risulto parte in causa, ma, vorrei che si capisca che il rispetto di noi stessi, e parlo in particolare di tutti gli imprenditori che operano in questo momento storico, parte dal rispetto per la terra in cui dovranno vivere le generazioni future i nostri nipoti. Santi Stefano
il T.A.R. Sardegna, con sentenza Sez. II, 2 settembre 2025, n. 703. sentenza Sez. II, 2 settembre 2025, n. 704, sentenza Sez. II, 2 settembre 2025, n.705 , ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da numerosi proprietari di unità immobiliari a suo tempo realizzate nel medesimo piano di lottizzazione.