Un Cervo e la miseria umana.


Bambotto era un esemplare di Cervo europeo (Cervus elaphus) che viveva pressochè in simbiosi con la piccola comunità di Pecol, borgo di Val di Zoldo (BL).

Aveva sette anni e da quand’era nato viveva lì, fra il limitare del bosco e le case, dove tutti lo consideravano uno di famiglia.

Di selvatico aveva ben poco, la madre era una Cerva confidente e l’aveva portato fin da piccolo fra le abitazioni di quegli umani dov’era sempre bene accolta, era la mascotte del paesino e dei turisti.

Nei giorni scorsi un ragazzotto coraggioso armato di doppietta ha compiuto l’impresa di ucciderlo. La caccia è aperta, d’altronde.  

Ora, dopo l’eroiche gesta venatorie, pare che si nasconda.  E’ diventato famoso, nella sua comunità non se lo dimenticheranno mai.

Al di là di qualsiasi considerazione, la vicenda è semplicemente oscena e quel cacciatore è solo un miserabile.  

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Cervo europeo (Cervus elaphus)

(foto P.F., archivio GrIG)

  1. Avatar di guax62
    guax62
    ottobre 27, 2023 alle 10:24 am

    Niente da aggiungere. Si commenta da solo.

  2. Avatar di Raffaella Venturi
    Raffaella Venturi
    ottobre 27, 2023 alle 3:44 PM

    Preferirei essere il cervo morto che un personaggio così vivo. Poi, di cosa sia la vita per alcuni, di quali vuoti sia piena, bisognerebbe parlarne.

  3. Avatar di Maria Ignazia Massa
    Maria Ignazia Massa
    ottobre 28, 2023 alle 7:30 am

    Spero che i suoi conterranei non abbiano la memoria corta e rendano palpabile il disprezzo che si merita, senza data di scadenza.

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