Sequestro preventivo delle sei ville dell’Hotel Romazzino.
La Procura della Repubblica ha ottenuto dal G.I.P. presso il Tribunale di Tempio Pausania un provvedimento di sequestro preventivo riguardante sei suites – vere e proprie ville con piscina – dell’Hotel Romazzino, a Liscia di Vacca, realizzate a pochi passi dal mare della Costa Smeralda.
Già negli anni scorsi (2014-2015) vi era stata una durissima battaglia legale davanti al Tribunale di Tempio e alla Corte di cassazione in merito a reiterati provvedimenti cautelari adottati dalla Magistratura inquirente per numerose strutture turistico-edilizie della Costa Smeralda, in quanto ritenute abusive.
Infatti, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania guidata da Domenico Fiordalisi procede ormai da tempo con una convinzione: nel corso degli ultimi anni la Costa Smeralda è stata terreno fertilissimo per l’abusivismo edilizio e l’evasione fiscale. Sul piano ambientale spiccano gli ampliamenti a due passi dal mare degli Hotel storici della Costa Smeralda (Romazzino, Pitrizza, Cervo, complessivamente volumetrie per mc. 17 mila su 6 mila mq.), oggetto (2011) di puntuali e documentate richieste di informazioni ambientali e adozione provvedimenti da parte del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra avevano inoltrato (9 settembre 2011 e 31 ottobre 2011) puntuali richieste di informazioni a carattere ambientale e di adozione di opportuni interventi riguardo l’ampliamento dell’Hotel Romazzino, analogamente a quanto in precedenza (2010) effettuato relativamente all’Hotel Pitrizza[1].
I lavori dell’intero programma di restyling – dal quadro normativo e giurisprudenziale – emergevano di dubbia liceità: il T.A.R. Sardegna era intervenuto – su ricorso di Privati – con un provvedimento cautelare (ordinanza Sez. II, 18 marzo 2011, n. 135) di blocco dei lavori di ristrutturazione e ampliamento (6 family suites, un parcheggio interrato, una nuova piscina, una nuova area servizi di ristorazione, rimodulazione delle restanti aree esterne e adeguamento/ampliamento del corpo centrale). In seguito – secondo notizie stampa – le parti avrebbero raggiunto un accordo comportante la rinuncia al procedimento giurisdizionale amministrativo.
Ciò non toglie che i lavori non potessero essere autorizzati.
Il Comune di Arzachena, con concessione edilizia n. 131/2010 del 28 maggio 2010, aveva autorizzato i lavori, previo rilascio dell’autorizzazione paesaggistica da parte del Servizio regionale Tutela paesaggistica per la Provincia di Olbia–Tempio con determinazione n. 296/09/OT del 22 luglio 2009 e del successivo provvedimento positivo di controllo emanato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Sardegna con nota n. 9093/SS dell’11 agosto 2009.
Tuttavia, gli interventi previsti all’Hotel Romazzino non rientravano – a giudizio del T.A.R. Sardegna – fra quelli per cui operano le “deroghe” di cui all’art. 20, comma 1°, delle norme di attuazione del piano paesaggistico regionale – P.P.R. Quindi sono illegittime l’autorizzazione paesaggistica emanata dal Servizio regionale tutela paesaggistica e la successiva presa d’atto positiva da parte della competente Soprintendenza.
Conseguentemente, lo stesso rilascio dei titoli abilitativi risulta in contrasto con le disposizioni del piano paesaggistico regionale – P.P.R. (artt. 19-20 delle norme di attuazione), dove definisce la fascia costiera (spesso ben più ampia di quella dei mt. 300 della battigia marina) “quale ‘bene paesaggistico d’insieme’ e ‘risorsa strategica fondamentale’ (art. 19, comma 1), vietando al suo interno qualunque intervento di trasformazione (art. 20, comma 1), con la sola eccezione degli interventi (per quanto ora di specifico interesse) di ‘a) riqualificazione urbanistica e architettonica degli insediamenti turistici o produttivi esistenti; b) riuso e trasformazione a scopo turistico-ricettivo di edifici esistenti; c) completamento degli insediamenti esistenti’ (art. 20, comma 2, n. 2), tutti attivabili previa intesa di cui all’art. 11, lett. c)”. Sempre secondo il T.A.R. Sardegna, né poteva autorizzare gli interventi previsti il complesso di disposizioni di cui alla legge regionale Sardegna n. 4/2009, il c.d. piano per l’edilizia. Non l’art. 12, applicabile a “interventi di alta qualità paesaggistica” solo se non siano previsti aumenti di volumetrie. Nemmeno l’art. 13 (aumento di cubatura fino ad un massimo del 25% per la riqualificazione di strutture destinate all’esercizio di attività turistico-ricettive): infatti, il relativo impianto delle deroghe “presuppone il preventivo recepimento delle stesse all’interno della pianificazione paesaggistica regionale, mediante modifica del P.P.R. e delle correlative misure di salvaguardia”. Il P.P.R. è investito dal decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. “(espressione della competenza legislativa statale prevista, in subiecta materia, dall’art. 117, comma 2, lett. s, della Costituzione: cfr., ex multis, Corte costituzionale, 29 maggio 2009, n. 164)” del “compito di dettare il regime giuridico concretamente applicabile a quella tipologia di bene, che riveste particolare importanza sotto il profilo paesaggistico e ambientale”. Quindi la stessa legge regionale non può che assegnare al P.P.R. la previsione di eventuali eccezioni al sistema generale di salvaguardia dei beni ambientali e paesaggistici tutelati, in primo luogo la fascia dei mt. 300 dalla battigia marina. Se vi fosse una portata precettiva diretta, la norma sarebbe in conflitto con le competenze statali costituzionalmente garantite
La ripresa dei lavori – nonostante la cessazione del contenzioso amministrativo – è apparsa quindi di dubbia liceità.
Alle istanze ecologiste il Comune di Arzachena – Area tecnica replicava (nota prot. n. 39381 del 20 ottobre 2011) invocando “soluzioni condivise” con il Ministero per i beni e attività culturali e la Regione autonoma della Sardegna.
Ora le indagini penali della magistratura tempiese hanno aperto ulteriori scenari e si attendono i successivi sviluppi.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
A.N.S.A., 14 maggio 2016
Abusi Costa Smeralda: sigilli a 6 ville.
Family suite al centro indagine Procura nell’hotel Romazzino.
OLBIA, 14 MAG – Sei ville con piscina dell’Hotel Romazzino, in Costa Smeralda, sono state poste sotto sequestro preventivo per presunti abusi edilizi. La decisione è stata presa dal Gip del tribunale di Tempio Pausania, Elisabetta Carta, su richiesta dal procuratore Domenico Fiordalisi. Sul posto i carabinieri del Nucleo investigativo di Sassari ed i militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Sassari. Secondo le prime informazioni che trapelano sull’operazione odierna, sarebbero quattro le persone indagate.
Le ville, realizzate attorno allo storico Hotel smeraldino, erano già finite sotto inchiesta nel 2014, sempre per presunti abusi edilizi. Secondo gli inquirenti le ville sono state costruite in forza di una concessione edilizia rilasciata dall’ Ufficio tecnico del comune di Arzachena viziata “da grave illegittimità”. Per non compromettere la funzionalità dell’ albergo nell’imminente stagione estiva, il procuratore Fiordalisi ha ritenuto di non richiedere il sequestro di alcune importanti parti costruite “illegittimamente sulla base della medesima concessione edilizia” e poste all’interno della struttura principale, perché di uso comune a tutti i clienti del prestigioso Hotel.
Le aree sequestrate oggi sono una parte di quelle già finite al centro di un’inchiesta, per presunti abusi edilizi, avviata nel febbraio 2014 e sfociata con un sequestro probatorio delle family suite del Romazzino, comprese le piscine, il barbecue e altre zone di servizio inerenti il resorts a cinque stelle. strutture dissequestrate, però, poi ad ottobre 2014 dal Tribunale del Riesame di Tempio, e sul quale nel giugno 2015 si è espressa anche la Corte di Cassazione, rigettando il ricorso della Procura che impugnò il provvedimento di dissequestro deciso dal Tribunale del Riesame.
da La Nuova Sardegna, 14 maggio 2016
Porto Cervo, sequestrate 6 suite all’hotel Romazzino.
I carabinieri hanno messo i sigilli alle ville su disposizione della Procura. Un duro colpo per la stagione della Costa Smeralda cominciata ieri con l’inaugurazione del Wine & food festival.
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[1] I suddetti lavori rientrano nel “Programma di riqualificazione del sistema ricettivo alberghiero Costa Smeralda” , oggetto della procedura di verifica di coerenza (aprile 2010) da parte della Regione autonoma della Sardegna e approvati con deliberazione Consiglio comunale Arzachena n. 29 del 27 maggio 2010 e ambito di specifica convenzione tra il Comune di Arzachena e la Sardegna Resorts s.r.l.
(foto per conto GrIG)
lì vicino.
A.N.S.A., 26 maggio 2016
Abusi edilizi,sigilli in club C.Smeralda.
Sotto sequestro terrazza ristorante sul mare del ‘Phi Beach’: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2016/05/26/abusi-edilizisigilli-in-club-c.smeralda_d16c1aef-fd1e-4f68-ab11-97ed24a2dd43.html
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da L’Unione Sarda, 26 maggio 2016
Sequestrato al “Phi beach” di Baia Sardinia un club privè addossato al Forte Cappelini: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/05/26/sequestrato_al_phi_beach_di_baia_sardinia_un_club_priv_addossato-68-500736.html
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da La Nuova Sardegna, 26 maggio 2016
Phi Beach, sequestro parziale nella discoteca di Forte Cappellini.
L’accusa: abusi edilizi in una parte del locale di Baja Sardinia. Nessun problema per l’inaugurazione che avverrà regolamente sabato: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2016/05/26/news/phi-beach-sequestro-parziale-della-discoteca-di-forte-cappellini-1.13545980
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da Sardinia Post, 26 maggio 2016
Sigilli nel cuore della ‘Vita Smeralda’: “Al Phi Beach strutture abusive”: http://www.sardiniapost.it/cronaca/baja-sardinia-sigilli-nel-cuore-della-vita-smeralda-al-phi-beach-abusivo/
da L’Unione Sarda, 3 giugno 2016
Dissequestrato il Phi Beach di Baia Sardinia: opere realizzate regolarmente: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/06/03/dissequestrato_il_phi_beach_di_baia_sardinia_opere_realizzate_reg-68-503328.html
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da La Nuova Sardegna, 3 giugno 2016
Phi beach, arriva il dissequestro delle opere esterne.
Il gip non ha convalidato il provvedimento di sequestro preventivo ordinato dalla procura di Tempio: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2016/06/03/news/phi-beach-arriva-il-dissequestro-delle-opere-esterne-1.13596339?ref=hfnsolea-1
da L’Unione Sarda, 27 maggio 2016
Dissequestrate le family suite di Romazzino: è la terza volta in meno di due anni: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/05/27/dissequestrate_le_family_suite_di_romazzino_la_terza_volta_in_men-68-500994.html
A.N.S.A., 1 giugno 2016
Qatar, nuovi progetti e posti di lavoro.
Vertici Holding incontrano sindaci Olbia e Arzachena: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2016/06/01/qatar-nuovi-progetti-e-posti-di-lavoro_a663688f-6c11-444b-b10f-5382f2aa4d91.html
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da La Nuova Sardegna, 1 giugno 2016
Costa Smeralda, i top manager Qatar: “Investire? Prima regole certe”.
Ad Arzachena sbarca il nuovo capo in Italia del fondo sovrano, tratterà direttamente con sindaci e Regione: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2016/06/01/news/costa-smeralda-i-top-manager-qatar-investire-prima-regole-certe-1.13581976?ref=hfnsolea-1
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da Sardinia Post, 1 giugno 2016
Costa Smeralda, il Qatar annuncia nuovi investimenti e posti di lavoro: http://www.sardiniapost.it/cronaca/costa-smeralda-qatar-annuncia-nuovi-investimenti-posti-lavoro/
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da L’Unione Sarda, 1 giugno 2016
Qatar e Costa Smeralda, l’amore continua. L’emiro conferma i nuovi investimenti: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/06/01/qatar_e_costa_smeralda_l_amore_continua_vertice_con_l_emiro_per_i-68-502613.html
la scoperta dell’acqua calda 😉
Nel mentre Regione e Comuni di Arzachena e Olbia si prostrano.
da Sardinia Post, 2 giugno 2016
L’assessore Maninchedda: “Ai vertici della Qatar holding un uomo della P2”: http://www.sardiniapost.it/cronaca/lassessore-maninchedda-ai-vertici-della-qatar-holding-un-uomo-della-p2/