Perché spariscono gatti nel Cagliaritano?
Sono in crescita le segnalazioni pervenute alle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra riguardo sparizioni improvvise di gatti in alcuni centri del Cagliaritano.
Gli ultimi casi, in queste ultime settimane, sono accaduti a Dolianova, (in pieno centro cittadino, tra Via Marconi e Via Rossini) e a Settimo San Pietro: sono semplicemente spariti senza lasciare alcuna traccia.
I proprietari cercano in tutti i modi di ritrovarli, offrono anche ricompense, ma nessuno ha visto o sentito nulla.
Certamente i felini possono essersi allontanati volontariamente, ma è singolare che accada dalla loro casa così improvvisamente, soprattutto quando sono casalinghi di carattere.
Raramente i proprietari denunciano l’accaduto alle Forze dell’ordine, ma – per il numero ormai consistente di casi – sembra proprio il caso che Carabinieri e Polizia locale accertino l’eventuale esistenza di persone dedite al traffico di altri animali, destinati magari a laboratori scientifici, oppure di banali seviziatori.
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra hanno quindi provveduto (6 marzo 2013) a interessare in proposito i Carabinieri e la Polizia locale del Parteolla con l’auspicio che si faccia chiarezza su un fenomeno che sembra essere ormai di sempre più ampia scala.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra
(foto presa dalla rete)
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- Comitato civico "No al Progetto Eleonora"
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- Comitato "Salviamo Tentizzos per Bosa"
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- Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.)
- Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)
- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
- normativa sul vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
- normativa regionale su animali e anagrafe canina (l.r. Sardegna n. 21/1994)
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che ci siano vicentini cola’ trasferiti?
Non è che, banalmente, se li mangiano?
La carne del gatto assomiglia ma è migliore di quella del coniglio.
Al tempo della guerra voluta dal fascismo era abbastanza normale mangiare i gatti
siamo proprio alla frutta;…(oops– volevo dire alla carne di gatto….)
I gatti spariscono e i topi ballano. Attenzione perche’ molti topi portano molte malattie.
Le ASL si stanno muovendo ?
Cagliari città amica degli animali: sì ai cani in autobus e nei negozi
6 marzo 2013
Jacopo Norfo
Cagliari da oggi è decisamente una città più amica degli animali. Il Comune vara un nuovo regolamento sugli animali a Cagliari, che è stato approvato dal consiglio comunale: sì del centrosinistra, l’opposizione si è astenuta. I cani potranno andare anche in autobus, a patto che abbiano guinzaglio e museruola. Potranno accedere ai negozi , tranne in quelli dove gli esercenti riterranno che alcune razze siano pericolose. Ma le nuove norme non finiscono qui: sarà vietato utilizzare i cani per l’accattonaggio o offrirli come premio di scommesse, e soltanto chi avrà il patentino di “gattaro” riconosciuto dall’Asl potrà dare cibo in strada ai gatti. Sarà vietato abbandonare i cani in tutto il territorio comunale, e chi non avrà cura del proprio animale lasciandolo al sole o senza acqua rischia multe salatissime che vanno dai 300 ai 750 euro. I quattrozampe potranno accedere nei parchi e nei giardini, tenuti al guinzaglio. Ma su questo regolamento oggi il consiglio comunale si è spaccato, e molti aspetti saranno oggetto di modifiche ed emendamenti. Pierluigi Mannino del centrodestra ha affermato che “ci sono ben altre priorità”, e per questo motivo è stato attaccato dalla maggioranza. “L’argomento è molto importante al contrario di quel che afferma Mannino- dice Guido Portoghese del Pd- ad esempio sarebbe opportuno riservare spazi di sosta riservata per chi arriva con un animale ferito presso gli ambulatori”. Durissimo invece il commento dei Riformatori: “Se si facesse un referendum a Cagliari credo che i proprietari di animali uscirebbero sconfitti- dice Alessio Mereu dei Riformatori- non accetto che i cani possano entrare nei negozi degli alimentari tenuti al guinzaglio, né che possano accedere ai giardini e ai parchi accompagnati dai loro padroni. Una città civile deve avere rispetto anche delle persone, si sta perdendo il senso della misura. Nel quartiere dove abito devo stare attento a dove passeggio perché chi ripulisce gli escrementi dei cani è una minoranza, e non ci sono duemila vigili urbani per controllare. Voterò contro questo regolamento, se ne riparlerà quando i proprietari dei cani avranno rispetto per i bambini senza essere prepotenti”. Anselmo Piras del Pdl aggiunge: “L’assessore Piras sta riuscendo a mettere d’accordo maggioranza e opposizione, tutti contro i suoi regolamenti come avvenne per i matrimoni. Adesso che rivedrete la giunta, rivedete anche le regole perché lei, caro assessore, è sprecata e può dare di più”. Giovanni Dore dell’Idv aggiunge: “Siamo tutti animalisti ma non si può permettere la maleducazione dei padroni. Oltre ai gabbiani e alle nutrie in città ci sono le cornacchie che hanno colonizzato tutti gli alberi della città e sono dannosissime, servirebbe una sterilizzazione. Molti proprietari dei cani si divertono a riversare l’urina dei loro animali anche per dispetto nei pressi delle case e delle auto, i vigili urbani devono multare i maleducati. Conosco una signora che per alimentare i piccioni prende la spazzatura dai cassonetti”. Francesco Ballero del Pd invece osserva che “a volte sono più fastidiosi i mozziconi di sigaretta della cacca dei cani”. L’assessore Paola Piras ha ricordato che è stata l’Anci a chiedere ai Comuni di consentire l’accesso degli animali nei negozi. “Tra le mie deleghe ho quella che investe la tutela degli animali e io mi batto per quella senza sentirmi certo svilita. Non c’è niente di poco importante in questo argomento. Ho scelto una frase di Gandhi e l’ho inserita nel nuovo sito del canile: dice che la civiltà di un popolo si misura anche nel rispetto verso gli animali. In alcune patologie come l’alzheimer e l’autismo i cani sono una risorsa anche terapeutica. Il codice della strada obbliga anche al soccorso degli animali, è giusto predisporre parcheggi di carico e scarico presso gli ambulatori veterinari. Stiamo pensando con l’Enpa anche a un’ambulanza soltanto per gli animali”.
Claudio Cugusi del Pd ha chiesto invece l’apertura di un pronto soccorso per gli animali e ha ricordato che ad esempio in Piazza Irpinia, il cibo per i gatti porta la proliferazione di enormi ratti. “Chi sceglie di fare il gattaro dovrebbe presidiare le zone dove porta il cibo- osserva Cugusi- visto che non sempre è positivo. Basta chiamare la Polizia Municipale di Cagliari per capire intanto che serve un pronto soccorso per gli animali feriti, l’Enpa non ce la fa a rispondere a tutte le richieste. Ci vuole un impegno concreto e immediato del Comune per i diritti degli animali e di chi li ama. Questo dovrebbe fare una città civile”. Per tenere sotto controllo l’anagrafe canina, Davide Carta del Pd ha chiesto che la morte o lo smarrimento di un animale venga denunciato entro 24 ore alla polizia municipale. E così dovrà fare anche chi ritrova animali feriti, come hanno chiesto anche gli uffici comunali. L’emendamento di Carta è stato approvato con 23 voti favorevoli e 13 astenuti. Approvato anche l’emendamento di Dore: saranno vietati escrementi e urina degli animali nel raggio di un metro da tutti i portoni delle case. Nel nuovo regolamento è prevista anche la costruzione di cimiteri comunali per gli animali da parte dei privati che ne faranno richiesta.
CASTEDDUONLINE
* * *
mi sembra opportuno segnalare questo comunicato stampa per far capire l’ignoranza di chi è stato chiamato (forse impropriamente) a compartecipare al governo della città. C’è chi addirittura afferma, forse per non essere stato fortunato dopo aver pestato una cacca, che se ci fosse un referendum gli amici degli animali sarebbero sconfitti ! Non sa il poveretto che in Italia esistono molti animali nelle famiglie in maggioranza assoluta. Che quanto deciso in Consiglio comunale è un’adeguamente anche alla normativa nazionale. E’ un modo brutto, cattivo, di qualcuno che non ha il coraggio di lamentarsi con il trasgressore e allora se la prende con i cani/animali. Ci vuole coraggio in tutto nella vita, ci vuole coraggio a governare bene. Ci vuole coraggio a fare politica in questo modo. Ma l’assurdo è il comportamento del PdL che si astiene alla votazione di un regolamento cambiato in minima parte che era stato approvato già nel 2009 proprio da un Consiglio comunale a maggioranza del centrodestra, Alessio Mereu forse quel giorno era assente !!!!! continui a stare a casa che ne renderà merito alla città di Cagliari.
Giovanni Dore, IdV, afferma “Molti proprietari dei cani si divertono a riversare l’urina dei loro animali anche per dispetto nei pressi delle case e delle auto, i vigili urbani devono multare i maleducati. Conosco una signora che per alimentare i piccioni prende la spazzatura dai cassonetti” E’ un avvocato e sa che le affermazioni fatte possono costituire una diffamazione per tutti i cittadini proprietari di cani perchè lo fanno per dispetto… a chi ? e poi di fatto afferma che i vigili “devono multare i maleducati”, quindi è testimone del fatto che i vigili non fanno il loro dovere, li denunci alla magistratura, oltretutto per lui è gratis. Il capolavoro è poi quello di conoscere una signora che da da mangiare ai piccioni dai cassonetti. E lui che fa ?non l’ha mai ammonita o chiamato i vigili. Forse non ha fiducia nei Vigili Urbani, è vero che sono pochi, ma io quanto gli ho coinvolti hanno sempre fatto il loro dovere. Ma è questo il Consiglio comunale di Cagliari ? Avete notato portano in Consiglio comunale i loro problemi personali , così la città muore, adesso si capisce perchè la gente ha scelto Zedda (che non è mai stato il meglio), chi altri poteva essere sindaco di Cagliari, uno di questi …..
In effetti la dichiarazione è abbastanza fuori luogo, poteva risparmiarsela. Però fa capire quanti preconcetti ci siano su chi si prende cura degli animali.
Forse Ti manca qualche elemento facendo l’esegesi di un riassunto di cronaca di alcune frasi colte qua e là in un dibattito abbastanza articolato.
1. che ci siano proprietari di animali maleducati è un dato di fatto visto che in tanti dobbiamo fare gli slalom tra gli escrementi in città, grazie a costoro;
2. la mia affermazione era riferita SOLO ai maleducati (al contrario delle persone rispettose che si occupano della cura degli animali e del rispetto dell’igene) non può costituire diffamazione, informati prima di dire cose profondamente inesatte dal punto di vista giuridico ed evita di dare giudizi irriguardosi riferendoti alla mia professione, perchè, quelli sì, sono diffamatori;
3. chiamare i vigili mentre qualcuno commette questi atti di inciviltà è possibile (talora l’ho anche fatto), ma io non posso nè bloccare le persone, nè i vigili possono giungere sul posto in pochi secondi, tranne in casi particolarmente fortunati (se si trovano nei pressi). Io ho parlato di una campagna di controllo ed informativa anche su queste tematiche per sensibilizzare la cittadinanza;
4. la famosa signora è stata ammonita più di una volta e non solo da me, ma purtroppo continua imperterrita, quando non risponde con insulti.
Concludo dicendo che abbaimo cercato di fare un buon regolamento per la cura degli animali e la dissuasione da comportamenti che compromettono l’igene pubblica soprattutto nei mesi estivi. Libero tu di criticare se non ti piace, mantendeno però il rispetto per chi si impegna sia nelle istituzioni sia nella propria attività.
Per riseguire queste poche regole non è necessario studiare giurisprudenza, ma basta “pensare” un poco a come vivere costruttivamente dentro una comunità di cittadini.
da Sardinia Post, 6 marzo 2013
Le misteriose sparizione dei gatti nel Cagliaritano: denuncia del Gruppo di intervento giuridico: http://www.sardiniapost.it/cronaca/le-misteriose-sparizione-dei-gatti-nel-cagliaritano-denuncia-del-gruppo-di-intervento-giuridico/
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da CagliariPad, 6 marzo 2013
Misteriose scomparse di gatti, gli ecologisti denunciano: “Traffico di animali o seviziatori”.
Si moltiplica l’allarme, colpite Cagliari e hinterland: i proprietari cercano in tutti i modi di ritrovarli, offrono anche ricompense, ma nessuno ha visto o sentito nulla: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=1572
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da Casteddu online, 6 marzo 2013
Spariscono i gatti a Dolianova: c’è in azione una banda di seviziatori?: http://www.castedduonline.it/spariscono-gatti-dolianova-c%C3%A8-azione-banda-seviziatori
L’unico vero “valore” è che, a livello nazionale, sia sparita IdV, come si spera, a breve, a livello locale (ovviamente sempre e solo in senso politico). Con “pensatori” di questo livello, d’altra parte, cosa ci si vuole aspettare …
condivido, ma che ci stavano e ci stanno a fare questi “pensatori”, fortunatamente la gente si è accorta ma ancora si deve accorgere di altri ancor peggio.
e a Sesto Fiorentino un caso analogo.
da Il Corriere della Sera, Firenze, 21 marzo 2013
LA DENUNCIA. Dieci gatti scomparsi in una settimana: è giallo. La tesi più accreditata è che dietro la scomparsa dei dieci gatti possa esserci qualcuno forse spinto da una forma patologica di odio nei confronti dei piccoli felini. (Antonio Passanese): http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2013/21-marzo-2013/dieci-gatti-scomparsi-una-settimana-giallo–212270781686.shtml?fb_action_ids=52349
Si dice anche che i gatti li rapiscano per sacrificarli durante le “messe nere”. A Quartu spariscono da anni e ad un ritmo sostenuto. Dopo che mi era sparita la piccola Shaira (troppo piccola per farne succhittu) ho visto una giovane coppia su un vespino bianco che tentava di prendere la gatta della mia dirimpettaia: sono riuscita ad allontanarli ma non a prendere la targa. Avrei dovuto fare denuncia.
Paola
vera follia da delinquenti.
da La Nuova Sardegna, 12 maggio 2013
La mattanza di gatti nella frazione di Cala Liberotto.
Orosei, sono 18 gli animali uccisi nel lungomare Appello delle “gattare”: «Aiutateci a fermare il killer». (Angelo Fontanesi)
OROSEI. Il serial killer di gatti che due estati fa a Cala Liberotto aveva causato una strage di felini, sembra essere ritornato in azione nello stesso luogo e con le medesime modalità di allora. Tra giovedì e ieri mattina, infatti, in due distinti punti da un capo all’altro della pineta che costeggia il lungomare di Cala Liberotto, sono stati ritrovati ammazzatati per avvelenamento ben 18 gatti. Facevano parte di due della sei colonie di felini seguite e curate da anni da un gruppo di “gattare” volontarie. «Tutti i gatti delle colonie sono sterilizzati e microchippati, alimentati giornalmente e una volta al mese curati anche da pulci e parassiti» Parla June Musso, un’anziana elegante donna inglese che da sette anni con il marito risiede in una casa di Sos Alinos e che con la sue amiche ha creato l’associazione delle “gattare volontarie di Cala Liberotto”. «Per questo non capisco chi possa voler tanto male a queste bestie che non fanno nessuno danno ma che anzi aiutano a mantenere lontani i topi da tutte le case del litorale». Ma c’è un aspetto ancora più allarmante sulla nuova comparsa del killer dei gatti di Cala Liberotto. Lo spiega la veterinaria Giuliana Sanna, anche lei residente a Cala Liberotto e amante degli animali, che proprio ieri mattina ha scoperto l’ultima mattanza di gatti. «Stavo facendo jogging quando ho visto uno dei gatti della colonia di Sa Prama che stava mangiando un grosso pesce cucinato e lasciato dentro una teglia nella pineta. Sapevo già cosa era successo giovedì quando 12 gatti sono stati avvelenati nella pineta vicina all’Hotel Tirreno e ho subito intuito che quella poteva essere un’altra esca mortale. Allora ho allontanato la teglia dai gatti e sono corsa a casa per prendere l’attrezzatura per prelevare i campioni del pesce. Giusto pochi minuti per andare e tornare e ho trovato quel gatto morto stecchito insieme ad altri cinque. Questa volta stanno usando un veleno molto più potente e pericoloso. Due anni fa eravamo riuscite a salvare qualche gatto soccorso dopo i primi malori, stavolta invece il veleno non lascia scampo». Campioni dei bocconi avvelenati sono stati prelevati dal servizio veterinario Asl di Orosei e inviati anche all’Istituto zooprofilattico di Sassari mentre del caso è stata allertata la polizia municipale. «Chiunque sappia o veda qualcosa di anomalo lo segnali ai vigili urbani anche in forma anonima» si appellano le “gattare” di Cala Liberotto.
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L’arma usata. Un veleno micidiale simile alla stricnina.
Stesso luogo, (la pineta del lungomare di Cala Liberotto), stessa esca (pesci cucinati al cartoccio) ma diversa arma letale. Due anni fa il veleno usato dal killer dei gatti di Cala Liberotto era un antiparassitario molto più blando. Stavolta i sintomi sono simili a quelli della stricnina: un veleno micidiale che ammazza in pochi istanti, un tempo usato contro volpi e cani randagi ma ora bandito proprio per la sua pericolosità anche per le persone. Il responso lo daranno gli esami in corso intanto a Cala Liberotto è allarme rosso: si teme infatti per i tanti cani e gatti che arriveranno al seguito dei turisti attesi numerosi già dalle prossime settimane.
purtroppo è vero.
da L’Unione Sarda on line, 13 ottobre 2013
Allarme degli animalisti: migliaia di gatti. “Crisi non c’entra, è abitudine culinaria”.
In Italia si mangiano ancora migliaia di gatti, sarebbero 6.000 gli esemplari finiti nel piatto nel 2011, ultimo dato disponibile: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_italiana/2013/10/12/allarme_degli_animalisti_migliaia_di_gatti_crisi_non_c_entra_abitudine_culinaria-5-334668.html