Cresce ancora la produzione energetica da fonte fotovoltaica in Sardegna.
pannello fotovoltaico
Nel 2012 gli impianti di produzione di energia da fonte fotovoltaica in Sardegna sono quasi 21.000, con una potenza complessiva di 465,6 Mw.
Ben 7.594 nuovi impianti fotovoltaici attivati nel corso del 2012, + 57% rispetto al 2011, ed è stata molto forte la crescita rispetto al 2010 (319,1 MW di potenza installata): + 163,27%.
In Sardegna la potenza elettrica installata (2012) è pari a 5.010 MW: gli impianti termoelettrici rappresentano 3.066 MW (61%), le centrali eoliche ben 962 MW (19%), gli impianti fotovoltaici costituiscono 521 MW (11%), mentre gli impianti idroelettrici hanno una potenza installata pari a 461 MW (9%). La produzione di energia elettrica isolana si divide in produzioni da fonti termoelettriche per l’82% e in produzione da fonti rinnovabili per il 18% (fonte eolica 8% + fonte bioenergetica 5% + fonte idroelettrica 3% + fonte solare 3%).
Sono stati inoltre pubblicizzati i dati nel corso dell’VIII Conferenza del Mediterraneo su generazione, trasmissione, distribuzione e conversione dell’energia promossa dal Dipartimento energia elettrica ed elettronica della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Cagliari e fanno ben sperare per una progressiva crescita nella sostituzione di quote sempre maggiori di produzioni energetiche da fonti termoelettriche da parte delle fonti rinnovabili.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da La Nuova Sardegna, 4 febbraio 2013
Fotovoltaico, record di allacci all’Enel.
CAGLIARI. Nell’ultimo anno in Sardegna sono stati connessi alla rete dell’Enel 7.594 nuovi impianti fotovoltaici (+57%). Ora sono quasi 21.000 gli impianti con una potenza di 465,6 Mw. A segnare il record di nuovi allacci in termini percentuali è stata la provincia di Oristano con 1.119 impianti per una nuova potenza installata di 18,8 Mw; come valore assoluto è la provincia di Cagliari ad avere avuto più impianti (2121) seguita da Sassari (1233 con un potenza di 31,7 Mw). «Abbiamo garantito il pieno rispetto degli standard qualitativi», afferma Carlo Spigarolo, responsabile di Enel distribuzione in Sardegna, «il modello di generazione distribuita, con il cittadino che si alterna nel ruolo di consumatore e produttore, sta modificando il sistema di produzione di energia elettrica e la stessa concezione della rete di distribuzione». L’obiettivo è quello di creare una rete intelligente (Smart grid) in grado di far dialogare produttori e consumatori per adattare la flessibilità di produzione.
(foto S.D., archivio GrIG)
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W Baradili! 😛
da La Nuova Sardegna, 15 febbraio 2013
Rivoluzione verde dell’energia, pioniere è il Comune più piccolo. Baradili, con gli impianti fotovoltaici riesce ad abbattere di 31 tonnellate in 6 anni l’emissione di Co2. Un piano di interventi, compreso l’eolico, da realizzare entro il 2014 nelle strutture pubbliche. (Tigellio Sebis)
BARADILI. Piccoli ma decisi. Di quelli che non si tirano indietro di fronte alle sfide epocali, come è l’affrancamento dalle fonti di energia derivate dai combustibili fossili per fare posto a quelle rinnovabili. Energia “pulita” che in un periodo relativamente breve è in grado di ammortizzare i costi di impianto liberando paesi e comunità dal cappio delle bollette sempre più salate. Una sfida che vede il più piccolo centro dell’isola, appena 98 abitanti, in prima linea su quella che è la “rivoluzione verde” che andrà a contrassegnare gli anni a venire. Intanto loro ci lavorano. Un percorso che ha preso il via con la sottoscrizione del cosiddetto “Patto dei sindaci”, promosso dalla Comunità europea, che prevede la diminuzione del 20% di emissioni di anidride carbonica in atmosfera entro il 2020 a cui ha fatto seguito la partecipazione al bando regionale “Smart City Co2.0” risultando tra i 20 Comuni apripista che metteranno in essere tutta una serie di azioni finalizzate ad avere un cielo più blu e a una qualità della vita degna di tale nome. Il tutto con il supporto tecnico di Sardegna Ricerche, Sfirs e Bic Sardegna che opereranno per conto della direzione generale della presidenza della Regione. E per passare dal ”pour parler” ai fatti, ecco che la piccola Baradili ha già quantificato il suo dato di base sul quale operare per il raggiungimento dell’obiettivo finale, il 20% in meno di emissione di Co2 entro il 2020: la quantità di anidride carbonica emessa nel 2006 ammontava a 215 tonnellate. Risultato che nella specifica situazione di Baradili è alla portata di mano senza aspettare il 2020, visto che con i due impianti fotovoltaici già esistenti (Comune e strutture sportive) le emissioni sono calate di 31 tonnellate. Risultato finale quasi raggiunto. «Ma non basta, vogliamo andare oltre, il nostro obiettivo è la riduzione del 64% delle emissioni entro il 2020», dice il sindaco Lino Zedda che mercoledì sera ha presentato l’ambizioso programma alla stampa. Tra le azioni in calendario nel percorso virtuoso, da realizzare entro il 2014, figurano la riqualificazione delle rete di illuminazione pubblica, fotovoltaico, sostituzione impianti acqua calda e riscaldamento in palestra e Comune quindi un mini eolico nella zona Pip, mobilità sostenibile (auto elettrica per il Comune) e altre. Costo complessivo delle operazioni: 250mila euro recuperabili grazie a uno specifico mutuo a tasso zero per il 70% della cifra. «Importantissimo è quindi il coinvolgimento dei privati tramite l’installazione di mini impianti fotovoltaici, non impattanti data la tipologia edilizia del paese», dice il sindaco Zedda. In programma un’animazione destinata a favorire la formazione di gruppi d’acquisto. T