Una povera Torre costiera, sul litorale di Maracalagonis (CA).
In nome della cultura si fa di tutto e di più.
Nella primavera del 2010 appiccicata alla povera Torre de su Fenugu, a Torre delle Stelle (Maracalagonis, CA), era comparsa una bella scala in ferro zincato posizionata per permettere l’accesso.
Realizzata da non si sa quale soggetto, secondo le assicurazioni, avrebbe dovuto esser provvisoria, per le giornate della manifestazione Settimana della Cultura (24-25 aprile 2010), gestita dal Comune di Maracalagonis e dall’associazione Lungimirante onlus.
Al di là dell’opinabilità della scelta (sarebbe bastata una semplice scala in legno), chi ha autorizzato la scala metallica, le opere interne e le finestrelle metallizzate? E la permanenza ancora attuale della scala, oggi legata alla Torre in quanto pericolante?
E, più in generale, come vengono controllati i lavori di recupero dei nostri beni culturali?
Come la Torre dei Doria di S. Maria Coghinas?
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra hanno quindi inoltrato (5 gennaio 2013) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti agli organi centrali e periferici del Ministero per i beni e attività culturali, al Comune di Maracalagonis, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, al Servizio regionale tutela paesaggistica di Cagliari, informando, nel contempo, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per eventuali aspetti d’interesse.
La Torre, risalente al 1578 e facente parte del sistema difensivo costiero gestito dalla Reale Amministrazione delle Torri del Regno di Sardegna (1583), è tutelata con vincolo storico-culturale e con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra auspicano, quindi, rapidi interventi da parte delle amministrazioni pubbliche competenti per restituire tutela e decoro a una parte importante della nostra storia.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra

Maracalagonis, Torre delle Stelle, Torre de su Fenugu (particolare dell’attacco della scala alla Torre)
(foto J.I., archivio GrIG)
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Alla stupidità umana non c’è mai fine.
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certo che bisogna essere stronzi solo a pensarla, una roba del genere
da CagliariPad, 5 gennaio 2013
Denuncia degli ecologisti: “Scale in ferro e finestre metallizzate in una torre medievale”.
L’episodio a Torre delle Stelle. Il Gruppo di intervento giuridico chiede al Mibac “informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti”: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=801
da Casteddu online, 5 gennaio 2013
Torre costiera pericolante, nessuno interviene per metterla al sicuro. (Maurizio Bistrusso): http://www.castedduonline.it/torre-costiera-pericolante-nessuno-interviene-metterla-sicuro
da La Nuova Sardegna, 6 gennaio 2013
MARACALAGONIS. Una scala di troppo, ecologisti all’attacco. (Jacopo Bulla)
MARACALAGONIS. Non è stata ancora rimossa la scala in ferro zincato posizionata nel 2010 nella torre costiera di “Su Fenosu”, ubicata a Torre delle Stelle, la frazione costiera del comune di Maracalagonis, alcuni giorni prima della dodicesima edizione della Settimana della Cultura che, organizzata dal ministero per i Beni e le attività culturali, si è svolta il 24 e il 25 aprile. La scala sarebbe dovuta essere provvisoria e sarebbe dovuta essere rimossa al termine della manifestazione. Era stata sistemata per permettere l’accesso alla torre, edificata nel 1578, che faceva parte del sistema difensivo costiero gestito dalla reale amministrazione delle torri. Le associazioni ecologiste “Gruppo d’intervento giuridico onlus” e “Amici della terra” hanno inviato una richiesta di informazione agli organi centrali e periferici del ministero per i beni e le attività culturali, al Comune , al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, al Servizio regionale tutela paesaggistica di Cagliari, e per conoscenza alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per sapere chi ha autorizzato il posizionamento della scala metallica, le opere interne alla torre e le finestrelle metallizzate oltre alla sua permanenza. «Sarebbe bastata una semplice scala in legno. – sottolinea Stefano Deliperi, il portavoce delle due associazioni ecologiste-. La scala deve essere assolutamente rimossa. Oltre a costituire un obbrobrio è pericolante, tanto che è stata legata alla torre». La torre di “Su Fenugu” è tutelata con vincolo storico-culturale e con vincolo paesaggistico. Per questa ragione le due associazioni ecologiste auspicano la rimozione immediata della scala per restituire tutela e decoro ad un monumento che – sostengono – «costituisce una parte importante della nostra storia».
da L’Unione Sarda, 6 gennaio 2013
MARACALAGONIS. Doveva essere rimossa dalla torre di Su Fenugu due anni fa. A rischio la scala abusiva. Legata al monumento costiero per evitare il crollo. Ruggine sul basamento della scala di ferro zincato. Costruita per consentire la visita al fortilizio costiero durante la settimana della cultura e “Monumenti aperti” del 2010. (Andrea Piras)
Doveva servire ai visitatori per poter raggiungere l’ingresso della torre costiera di Su Fenogu piazzato a circa cinque metri d’altezza. Restar lì pochi giorni, fino alla chiusura della manifestazione “Monumenti aperti” promossa dall’amministrazione comunale di Maracalagonis e dalla Onlus Lungimirante. Era aprile, la primavera del 2010. Due anni dopo, quella scala di ferro zincato che aveva scatenato su internet e facebook (ma anche nello stesso villaggio di Torre delle Stelle) le proteste e le critiche di molti, additata addirittura come scempio e offesa al bene architettonico, resta ancora aggrappata al cinquecentesco fortilizio. Magari un po’ traballante ma sempre in bella vista, destinata a scatenare ancora una volta le polemiche, questa volta nel nome della sicurezza, visto che la struttura “a chiocciola” è stata bloccata alla torre con una grossa corda, una fune che dovrebbe impedirne le oscillazioni e magari anche il crollo.
LA PAURA. Un rischio inesistente, un timore infondato? Il problema è stato preso di petto dagli ambientalisti. Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra hanno quindi inoltrato una richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti agli organi centrali e periferici (Soprintendenza) del ministero per i Beni e attività culturali, ma anche al Comune di Maracalagonis che proprio per voce del sindaco Antonella Corona aveva annunciato, nella primavera del 2010, che quella scala era soltanto «una struttura provvisoria destinata ad essere immediatamente rimossa dopo la settimana della cultura». Le organizzazioni ecologiste si sono rivolte inoltre al Corpo forestale, al Servizio regionale tutela paesaggistica di Cagliari e hanno informato la Procura della Repubblica.
I PERICOLI. Insomma, messe da parte le critiche sull’uso del materiale («Sarebbe bastata una più semplice scala in legno per consentire ai visitatori di accedere alla torre», sostengono i responsabili del Gig onlus), il problema oggi è quello della sicurezza. Perché quella corda legata alla scala e alla torre e il basamento in parte arrugginito preoccupa eccome per l’incolumità delle persone che si avvicinano all’antico monumento di difesa costiera.
IN MUNICIPIO. «Già lunedì farò fare un sopralluogo ai tecnici del Comune per capire se davvero esista un pericolo di crollo», dice il sindaco di Maracalagonis, Antonella Corona. «Quella scala doveva essere eliminata come da accordi subito dopo il 25 aprile di due anni fa e questo abbiamo chiesto ripetutamente all’associazione Lungimirante che l’aveva sistemata. Non l’ha mai fatto, così nei suoi confronti, dopo l’ordinanza di rimozione andata a vuoto, è scattata la denuncia».
Nulla è più definitivo delle cose provvisorie…
Reblogged this on Il blog di Fabio Argiolas.
pazzesco!!! mi fa venire in mente una scultura moderna (la fontana posizionata in Piazza S. Babila) veramente orribile e a due passi dal maestoso Duomo di Milano.
Il Servizio Tutela paesaggistica per le province di Cagliari e Carbonia – Iglesias ha comunicato (nota n. 934/TP CA-CI del 9 gennaio 2012) “che agli atti non risulta presente alcun intervento relativo ad autorizzazioni per la realizzazione delle opere di cui si tratta”.
Le opere realizzate sono, quindi, prive di autorizzazione paesaggistica (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
In parole povere, sono abusive.
Ahh bene, tutti spaventati dalla scala e ad oggi nessuno si degna di ripulirla dall’immondizia che la circonda, senza un cartello che indichi le origini…i fari che dovrebbero illuminarla al livello della base , sono spente…ma vi spaventava così tanto la scala e non l’incuria che la sovrasta?
la scala ha aumentato, se possibile, l’indecenza.