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Storie di ordinario inquinamento fiorentino sul Torrente Terzolle.


Firenze, Torrente Terzolle, Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) e pesce agonizzante

Il Torrente Terzolle è uno dei vari corsi d’acqua minori che attraversano Firenze.                         Sfocia nel Fiume Mugnone dopo aver attraversato il quartiere di Rifredi (e avergli anche dato nome con le sue fredde acque, visto che in passato veniva chiamato Rio Freddo) e aver alimentato un vecchio mulino.  

In parte rientra nell’Area naturale protetta di interesse locale (A.N.P.I.L.) del Terzolle.

Le sue sponde, nel tratto urbano, sono ormai assediate da palazzi e strade, ma continua a essere un polmone verde importantissimo e a ospitare una fauna di rilevante interesse.   Aironi, anatidi, pesci di varie specie.

Eppure nei giorni scorsi è accaduto un fatto gravissimo.  Gli abitanti e i frequentatori della zona hanno trovato numerosi esemplari di pesci morti.  Che cosa è successo?     Nei giorni precedenti la suddetta morìa sarebbe stata notata una notevole quantità di schiuma di non precisata natura in prossimità del ponte tra Piazza Dalmazia e la strettoia di Via R. Giuliani.   

Firenze, Torrente Terzolle, pesce agonizzante

Già nel settembre 2010 risultava avvenuto un altro episodio di grave inquinamento di origine non conosciuta (forse un energico intervento di derattizzazione, visto un cartello in proposito ricomparso a strage avvenuta) che aveva portato al decesso di numerosi esemplari di anatidi.

Alcuni residenti, capitanati dalla nostra Elena Romoli, hanno avvertito la Polizia provinciale di Firenze e la Polizia municipale, le due consigliere comunali di perUnaltracittà Ornella De Zordo e Adriana Alberici  hanno depositato un’interrogazione consiliare, ma finora senza alcun esito conosciuto.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha, quindi, inoltrato una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti al Comune di Firenze, all’A.R.P.A.T., ai Carabinieri del N.O.E., alla Polizia provinciale fiorentina e, per gli aspetti di competenza, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze.

Ma che cosa ci vuole per gestire decentemente un corso d’acqua e le sue sponde verdi?

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

 

 

(foto E.R., archivio GrIG)

  1. Avatar di icittadiniprimaditutto
    icittadiniprimaditutto
    luglio 1, 2012 alle 12:39 PM

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  2. luglio 2, 2012 alle 3:05 PM

    L’Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) dell’A.R.P.A. Toscana ha comunicato (2 luglio 2012) di aver interessato il Dipartimento di Firenze per gli accertamenti e i provvedimenti del caso.

  3. luglio 3, 2012 alle 8:33 PM

    da Controradio Toscana, 3 luglio 2012
    MORIA DI PESCI AL TERZOLLE. “VOGLIAMO SAPERE PERCHE’!”: http://www.controradio.it/popx.php?elemento=48727

    [audio src="http://www.controradiolive.info/primopiano/terzolle030712.mp3" /]

  4. Avatar di elena romoli
    elena romoli
    luglio 5, 2012 alle 5:59 PM

    Grazie infinite ragazzi, ancora ad oggi il fiume non presenta alcuna presenza di pesci.
    Aspettiamo risposte.

  5. luglio 9, 2012 alle 5:53 PM

    da Nove da Firenze, 9 luglio 2012
    Arno sorvegliato speciale, incendi in provincia: http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b2.07.09.14.00

  6. Avatar di Alessio Rivola
    Alessio Rivola
    luglio 25, 2013 alle 11:38 am

    Ciao e brava Elena che tiene gli occhi aperti! Come si dice? Pensare globalmente e agire localmente”!
    Purtroppo il Torrente Terzolle, così come il Mugnone (per non parlare del Fosso Macinante e dello stesso Arno) sono periodicamente soggetti a inquinamenti dovuti a scarichi illegali o “accidentali”. La cosa accomuna ormai tutti i corsi d’acqua italiani.
    Ricordo, diversi anni fa, il Bisenzio a Prato con le acque verdi e blu da … tintoria!
    Anche il Torrente Vibrata nel Teramano, nel 2010 fu interessato da uno sversamento di fanghi tossici del depuratore industriale (privato) che uccise migliaia di pesci e alcune anatre; come ebbe modo di segnalare all’epoca su questo blog!

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