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Iglesias, sit in per la riconversione industriale!


Cagliari, Palazzo di Giustizia, sit in

Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri.   Siamo a favore della graduale riconversione industriale di un comparto ormai fuori dal tempo e contrari a un ulteriore incremento dell’impatto ambientale determinato da discariche di rifiuti industriali.

Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra

 

Sit in  per la bonifica, la riconversione industriale e contro l’uso del territorio per le discariche tossico nocive. 

Sede della Provincia di Carbonia-Iglesias, Iglesias, Via Argentaria, venerdi 14 ottobre 2011, ore 9.30 

promosso da Associazione ADIQUAS Nuraxi Figus, Comitato CARLOFORTINI PREOCCUPATI!, PORTOSCUSO LIBERA.

Le Associazioni e i comitati civici del Sulcis Iglesiente si uniscono per dire basta al degrado ambientale dell’area industriale di Portovesme che con la dispersione nell’aria di molte sostanze inquinanti da 40 anni devasta il territorio e provoca un rischio sanitario per tutti i cittadini.

Le Associazioni e i comitati civici si uniscono per dire basta al silenzio complice delle amministrazioni locali incapaci a produrre progetti alternativi alle industrie, ma molto disponibili nell’incrementare l’ampliamento delle discariche che accolgono gli scarti industriali delle fabbriche di Portovesme.   Le Associazioni e i comitati civici ritengono che sia tempo che le amministrazioni escano dal loro silenzio e inizino ad impegnarsi per attivare progetti di bonifica e nello stesso tempo progetti economici che nel tempo vadano a sostituirsi a queste fabbriche oramai obsolete e che nessuno di buon senso vorrebbe sul suo territorio.

Portoscuso, polo industriale di Portovesme

(foto T.C., S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Mara
    Mara
    ottobre 17, 2011 alle 10:10 am

    RICONVERSIONE e DISINQUINAMENTO. Ci sarebbe lavoro per anni e per quelli a seguire. Quel territorio potrebbe tornare ad essere il paradiso che era prima della sciagurata scelta (complici gli amministratori locali) di farne un polo industriale di schifezze che già all’epoca altri più lungimiranti avevano rifiutato.

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