Il Comune di Palau corregge la procedura di adozione del P.U.C. e avvia la V.A.S.
L’Amministrazione comunale di Palau (OT) s’era impermalosita non poco quando, nell’aprile 2011, le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra avevano pubblicizzato la decisione presa dalla Provincia di Olbia-Tempio in seguito al ricorso ecologista (19 gennaio 2011) avverso l’avvenuta adozione del piano urbanistico comunale – P.U.C. di Palau in assenza di preventiva procedura di valutazione ambientale strategica – V.A.S.
La Provincia di Olbia-Tempio – Settore ambiente e sostenibilità, quale autorità competente in materia di valutazione ambientale strategica – V.A.S., aveva infatti comunicato (nota n. 9474 del 12 aprile 2011) di aver indicato (nota n. 8378 P dell’1 aprile 2011) al Comune di Palau il percorso procedurale corretto per lo svolgimento della procedura di V.A.S. relativa al piano urbanistico comunale – P.U.C., in particolare chiedendo al Comune di Palau di provvedere a una nuova adozione del P.U.C. solo dopo aver recepito “i contributi presentati dai Soggetti con Competenza Ambientale (SCA) in fase di scoping”.
Dopo aver smaltito i sacri furori, nei giorni scorsi ha proceduto a nuova adozione del P.U.C., avviando correttamente la procedura di V.A.S., con la deliberazione Consiglio comunale n. 19 del 7 settembre 2011.
Riepiloghiamo la vicenda.
Il P.U.C. di Palau veniva adottato con deliberazione Consiglio comunale n. 37 del 22 dicembre 2010, ma solo con la nota n. 22350 del 20 dicembre 2010 il Sindaco di Palau comunicava al Responsabile Affari generali e al Messo del Comune l’“Avvio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) contenente la prima sintetica definizione degli obiettivi del Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) in adeguamento al P.P.R. ed al P.A.I.”.
Pertanto, appare intuitivo che prima dell’adozione del P.U.C. non era stata svolta e conclusa alcuna procedura di valutazione ambientale strategica – V.A.S.
Dopo il ricorso inoltrato (gennaio 2011) dalle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra, la Provincia di Olbia-Tempio chiedeva (aprile 2011) al Comune di Palau di provvedere a una nuova adozione del P.U.C. solo dopo aver avviato correttamente la procedura di V.A.S.
Nel settembre 2011, finalmente, la nuova adozione del P.U.C. e l’avvìo corretto della procedura di V.A.S.
La valutazione ambientale strategica – V.A.S., prevista dalla direttiva n. 2001/42/CE, interessa piani e programmi aventi effetti sensibili diretti ed indiretti sull’ambiente e le varie componenti ambientali e recentemente la Regione autonoma della Sardegna si è dotata di linee guida in materia di V.A.S. relativa ai P.U.C.
La conclusione del procedimento di V.A.S. è precedente e vincolante all’approvazione definitiva ed all’efficacia dei piani e programmi ad essa assoggettati. Infatti, “la valutazione ambientale strategica e’ avviata dall’autorita’ procedente contestualmente al processo di formazione del piano o programma” (art. 11, comma 1°, del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.). E ancora, “La fase di valutazione e’ effettuata durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente alla sua approvazione o all’avvio della relativa procedura legislativa. Essa e’ preordinata a garantire che gli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione di detti piani e programmi siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione”.
Fondamentale è la fase della consultazione del pubblico con le specifiche modalità previste dalla legge.
Inoltre, “la VAS costituisce per i piani e programmi a cui si applicano le disposizioni del presente decreto, parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione. I provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge”.
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra auspicano che le procedure di legge sulle valutazioni ambientali divengano sempre più patrimonio comune di tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte, delle imprese, delle associazioni e di tutti i soggetti sociali.
Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra
(elaborazioni immagini GrIG, foto per conto GrIG)
da La Nuova Sardegna, 2 febbraio 2012
La Provincia spazza via i dubbi sul Puc di Palau
L’ente di via Nanni promuove lo strumento urbanistico concedendo il parere positivo sulla Vas
PALAU. La Provincia spazza via i dubbi sulla legittimità del Piano urbanistico comunale. L’ente di via Nanni mette il sigillo verde sui nuovi mattoni pensati dalla giunta di Piero Cuccu ed esprime parere positivo alla valutazione ambientale, la Vas. La nota del settore Ambiente indica alcune prescrizioni che dovranno essere rispettate dal Comune. I tecnici da ieri mattina sono al lavoro per accettare in modo integrale tutte le osservazione che arrivano dalla Provincia, molto più severe in termini di tutela delle sponde dei fiumi e delle aree verdi.
L’ente di via Nanni chiede all’amministrazione di fare delle modifiche sulla zona delle Saline. Le due aree umide intorno alla spiaggia verrebbero inserite dal puc in un’area F standard. La Provincia chiede invece che la zona umida e i 10 metri intorno siano inquadrati come zona H, di tutela integrale. Simile il discorso per la foce del rio Surrau. L’ente di via Nanni impone che tutta la foce, per almeno una fascia di 50 metri da ciascuna delle sponde, sia sottoposta a tutela ambientale e che insieme con le dune sia classificata zona H. Imposta la protezione massima anche per le superfici costiere occupate da vegetazione e ginepri. Dovranno essere poi vietati gli scavi sulle dune per la realizzazione di cisterne. I servizi igienici dovranno essere sistemati nella parte più esterna dei lidi. Una prescrizione riguarda anche gli impianti golfistici. «Il Comune dovrà prevedere una pianificazione coordinata, per la realizzazione di infrastrutture golfistiche individuate dal Puc, per limitare quanto possibile il consumo del suolo, minimizzare le modifiche morfologiche e ambientali del territorio e creare sinergie tra strutture turistiche e ricettive». L’adeguamento del puc alle prescrizioni della Provincia in materia di Vas è il passaggio tecnico che precede l’approvazione definitiva del piano urbanistico comunale. (se.lu.)
da La Nuova Sardegna, 15 marzo 2012
Sigillo finale sul Puc, nel prossimo consiglio l’adozione del piano. (Serena Lullia)
PALAU. La bibbia del mattone sotto l’Orso riceverà il sigillo finale questo week end. La giunta di Piero Cuccu porta in consiglio comunale l’adozione definitiva del piano urbanistico. Un centinaio le osservazioni al puc arrivate in Comune. Sarà una seduta con i fuochi d’artificio.
Il consiglio comunale si riunirà sabato alle 14,30 in prima convocazione. In seconda lunedì allo stesso orario. Solo un mese fa era arrivato il parere favorevole della Provincia al puc. L’ente di via Nanni aveva dato l’ok alla valutazione strategica ambientale, argomento che per mesi aveva acceso lo scontro tra maggioranza e opposizione. In queste settimane l’amministrazione Cuccu ha recepito le osservazioni della provincia. Un lungo elenco di accorgimenti che riguardavano in particolare l’inasprimento dei vincoli per le aree umide e le porzioni di costa ricoperte da macchia mediterranea e ginepri.
Per il sindaco Cuccu, a due mesi dall’addio al Palazzo, l’adozione definitiva del puc rappresenta un risultato importante. «Il puc faceva parte dei tre punti fondamentali del mio mandato, insieme con l’accordo di programma e le rotatorie – dichiara il primo cittadino -. L’aspetto più rilevante è che con l’adozione definitiva diamo al paese regole certe in tutti i settori, ma soprattutto diamo risposte alla prima casa. Nelle carte sono previste zone dedicate all’ edilizia sociale. Si chiude in questo modo un percorso cominciato con il piano particolareggiato del centro storico e proseguito con il piano delle aree produttive».
Un centinaio le osservazioni arrivate negli uffici comunali nel corso delle due adozioni del puc. Diverse sono state accettate, altre cestinate. La discussione sul puc arriva in un momento politico delicatissimo. La campagna elettorale ufficiale non è ancora cominciata, ma i due schieramenti da mesi sono al lavoro per preparare le liste. Da un lato Francesco Pala, presidente del consiglio provinciale. Dall’altra l’ex assessore all’Urbanistica Luigino Abeltino. Entrambi alla guida di due liste civiche, ormai quasi definite.
da La Nuova Sardegna, 3 aprile 2012
Palau, approvato il Puc ma la polemica è rovente. Cuccu: «Uno strumento che ci consentirà di dare risposte e certezze» E Cannas parla di doppia illegittimità: «Esubero di volumi e Vas decaduta». (Serena Lullia)
PALAU L’atto finale della giunta di Piero Cuccu, l’approvazione definitiva del piano urbanistico, arriva a metà serata. “Viva Palau viva” chiude il mandato consegnando al paese uno strumento di pianificazione da 212 mila metri cubi. Soddisfatto il sindaco Piero Cuccu che si era impegnato a raggiungere l’obiettivo prima della fine dei suoi cinque anni a Palazzo. «È stata una battaglia lunga e difficile – commenta il primo cittadino –, ma ce l’abbiamo fatta. Non posso che essere orgoglioso e soddisfatto. Con il puc diamo finalmente certezze ai palaesi e diamo risposte ai giovani e alle famiglie sul delicato tema della prima casa». Ma la soddisfazione della maggioranza non va oltre i banchi della giunta Cuccu. Il consigliere di minoranza Chicco Cannas è certo che il puc approvato sia due volte illegittimo. Cannas ribadisce la tesi sulle zone F che venerdì aveva spinto la maggioranza a sospendere la seduta. Nel piano urbanistico ci sarebbe un esubero di 140 mila metri cubi, volumi pubblici diventati privati nel piano. Ma il consigliere di opposizione va oltre. «Il puc è due volte illegittimo e non è valido – dichiara –. La Vas, la valutazione strategica ambientale rilasciata dalla Provincia è decaduta perché il Comune non ha recepito le prescrizioni dell’ente di via Nanni prima dell’approvazione definitiva. Dal punto di vista politico è poi evidente che “Viva Palau viva”, per evitare di fare una figuraccia, ha scelto la via dell’illegittimità. In questo modo ha creato un danno enorme all’ente e allo stesso sviluppo di Palau. Prima delle elezioni renderemo pubblici i pareri contrastanti sul puc arrivati dai diversi enti». Non convince la minoranza nemmeno la dettagliata spiegazione dei tecnici sulla regolarità dei tagli nelle zone F. «Siamo certi di avere ragione come dimostra la circolare esplicativa della Regione e siamo convinti di avere approvato uno strumento urbanistico legittimo – sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Sebastiano Pirredda –. Aspettiamo con serenità la verifica di coerenza della Regione. Sarà un soggetto terzo a dire la sua sul nostro operato». Esaminate nella giornata di ieri anche tutte le osservazioni al piano. Anche in questo caso il giudizio di maggioranza e opposizione è nettamente differente. «Abbiamo solo applicato la legge», dice la giunta Cuccu. «Sono stati utilizzati due pesi e due misure», attacca la minoranza.
da La Nuova Sardegna, 30 giugno 2012
«Il Puc è stato annullato» così la Regione gela Palau. La bocciatura di Cagliari è anticipata dall’ex consigliere comunale Cannas «Cuccu e Pirredda hanno sbagliato i calcoli sulle zone turistiche: tutto da rifare». (Serena Lullia)
PALAU. Il piano urbanistico comunale rischia di essere cestinato dalla Regione. Ad anticipare la quasi certa rottamazione del Puc, approvato dall’amministrazione di Piero Cuccu, è una nota inviata da Cagliari all’ex minoranza consiliare. Il documento certifica che il piano è incompatibile con il ppr. Sotto accusa finiscono i calcoli delle volumetrie nelle zone F turistiche. Il consigliere Chicco Cannas, all’indomani della votazione del puc in aula, aveva chiesto un parere tecnico al direttore generale del settore Urbanistica regionale. Una richiesta di conferma, o smentita, delle perplessità manifestate da Cannas in consiglio. In quella sede il combattivo consigliere aveva messo in dubbio i calcoli dei nuovi metri cubi disponibili calcolati nelle zone F dall’amministrazione Cuccu . «La risposta conferma la mia tesi – spiega Cannas –. Il parere della Regione dice chiaramente che il parametro da utilizzare per il calcolo delle volumetrie private residenziali in zona F è 50 metri cubi per abitante insediabile e non 60, come previsto invece dal puc voluto dall’ex sindaco Piero Cuccu e dall’ex assessore all’Urbanistica Sebastiano Pirredda. Quindi i calcoli fatti sono completamente sbagliati. Cuccu e Pirredda hanno portato avanti la loro tesi anche se avvisati di essere in errore. Volevano trasformare i volumi pubblici in volumi privati». Dall’analisi tecnica a quella politica. «Ancora una volta, per un errore macroscopico della coalizione “Viva Palau Viva”, i palaesi e il territorio palaese si trovano congelati, senza nessuna prospettiva di sviluppo – attacca Cannas –. Un errore che si poteva evitare, ma che è stato invece volutamente perpetrato e le cui conseguenze verranno pagate ancora una volta dalle fasce deboli che da 15 anni aspettano di poter costruire la prima casa». Cannas disegna poi i futuri scenari dell’urbanistica a Palau. «Il parere della Regione anticipa quello che sarà il giudizio finale del Comitato tecnico regionale per l’ Urbanistica, di cui il presidente è proprio il direttore generale dell’Urbanistica che ha firmato la nota a me inviata – conclude Cannas –. Il Puc sarà quindi dichiarato nullo perché incoerente con le norme del ppr. Dovrà quindi essere adeguato, riadottato, si dovranno riaprire i termini di pubblicazione delle osservazioni, rimandarlo alla verifica di coerenza tenendo conto anche delle osservazioni della Provincia e dell’Ufficio tutela del paesaggio che sono rimaste senza risposta. Palau fa quindi un passo indietro di 40 anni e ritorna al piano di fabbricazione del 1971. È evidente che in 15 anni “Viva Palau viva” non è stata capace di pianificare il territorio e dare uno strumento urbanistico al paese».
da La Nuova Sardegna, 11 ottobre 2012
Il puc di Palau bocciato dalla Regione. Secondo l’ente il piano urbanistico approvato dalla giunta Cuccu non rispetta il ppr e prevede troppi metri cubi sui litorali. (Serena Lullia)
PALAU. La Regione fa carta straccia del puc approvato ad aprile. La determina firmata dal direttore generale della pianificazione urbanistica, Marco Melis, rottama il piano del mattone simbolo di Viva Palau viva. Dieci i punti con cui l’ente regionale smantella le scelte dell’amministrazione guidata dal sindaco Piero Cuccu e dichiara il piano urbanistico «non coerente con il quadro normativo e pianificatorio sovraordinato». L’elenco delle bacchettate sulle mani della ex giunta partono dalla vas, la valutazione strategica ambientale. Anche se con parere positivo della Provincia, nella vas sono contenute delle prescrizioni che non sono state recepite dal Comune. Inoltre il piano per l’assetto idrogeologico, che tradotto dal burocratese è il documento che disegna la mappa delle zone a rischio esondazione, non ha concluso l’iter di approvazione. Ma per la Regione l’amministrazione ha anche sbagliato l’attuazione degli indirizzi del piano paesaggistico regionale e toppato la stima del fabbisogno di nuove urbanizzazioni. In pratica facendo il calcolo dei metri cubi di cui il paese avrebbe bisogno in futuro e determinando la capacità dei litorali di ospitare nuovi insediamenti si sarebbe fatta prendere la mano. «Le stime – si legge nella determina della Regione – sono sovradimensionate». Non supera l’esame della verifica di coerenza regionale anche lo sviluppo pensato dalla giunta Cuccu per le campagne. «Si rileva un uso improprio dell’agro in relazione all’ambito “Cuconi” e alla previsione dei campi da golf. Inoltre non sono state recepite le intese per l’Isola dei Gabbiani e l’accordo di programma del 2008. Non sono stati individuati in modo corretto tutti i centri di antica e prima fondazione e quindi dovrà essere attivato il processo di copianificazione con la Regione e il ministero». Un giudizio impietoso per il puc figlio della coalizione Viva Palau viva, creatura urbanistica passata attraverso due amministrazione di Sebastiano Pirredda e una di Piero Cuccu. La bocciatura della Regione non ha proprio l’effetto sorpresa sotto l’Orso. Già a giugno una nota del direttore generale del settore Urbanistica, inviata alla minoranza consiliare, aveva anticipato le irregolarità del puc, già sollevate in aula dal consigliere Chicco Cannas. In particolare sulla vas e sul calcolo delle nuove volumetrie. Ed ora, proprio dal puc, riparte la campagna elettorale per la conquista del Palazzo
da La Nuova Sardegna, 12 ottobre 2012
Cannas: «Puc illegittimo, colpa della politica miope». Secondo l’ex consigliere di minoranza, con la bocciatura del piano urbanistico Palau torna indietro di decenni e resta senza zona artigianale e case popolari. (Serena Lullia)
PALAU. Dà una lettura tecnica della bocciatura del puc e picchia duro sulla classe politica madre del piano del mattone cassato dalla Regione. Chicco Cannas, ex consigliere di minoranza, non risparmia critica alla coalizione Viva Palau viva. «Il giudizio negativo sul puc è la più brutta notizia politica degli ultimi 15 anni – commenta –. Come avevamo sostenuto in consiglio il puc non è un serbatoio di volumetrie, ma la pianificazione dello sviluppo socio-economico di un territorio. Pianificare significa fare scelte ponderate. Purtroppo Viva Palau viva ha pensato solo a spalmare volumetrie qua è là, senza tenere conto né di leggi né di regole e con una grande miopia politica verso lo sviluppo futuro del paese. Palau cade in un buio totale e torna indietro di 41 anni, al piano di fabbricazione del 1971». Cannas usa il maglio grosso contro la coalizione che per 15 anni ha governato Palau. «La bocciatura del puc è l’ultima goccia di 15 anni di blocco assoluto dell’economia, dovuta alle politiche chiuse e alla miopia di “Viva Palau viva”. Un doppio danno per il paese, economico e sociale. Senza pianificazione di infrastrutture, servizi, sia nelle coste che nell’entroterra – prosegue Cannas –, una comunità non può crescere. Per colpa di Viva Palau viva il paese resterà arretrato, rispetto ai comuni vicini e al quadro nazionale. Perché Palau non è solo un pezzo di Gallura. È uno squarcio dello scenario mondiale. Da tutto il mondo la gente viene per vedere Palau e vorrebbe investire. La mancanza di pianificazione ricettivo-turistica non permetterà a nessuno di farlo».. L’ex consigliere esamina poi alcune delle motivazioni con cui la Regione ha giudicato incoerente il puc. «Sulle zone F, come più volte detto in consiglio, è stato fatto un errore macroscopico nell’applicazione del decreto Floris per il calcolo dei volumi. Li avevamo messi in guardia in aula ma non ci hanno voluto sentire – attacca Cannas –. Per recuperare più volumi hanno perfino allungato di 4 chilometri il litorale. Non si capisce poi perché una zona delicata come l’isola dei Gabbiani sia stata trasformata da zona H a F turistica». Cannas ricorda poi che la bocciatura del puc mette anche la croce alla nuova zona artigianale. «Un terreno costato milioni di euro in cui i lotti, andati a bando, non potranno essere assegnati fino a quando non ci sarà l’adeguamento al Pai. Dopo 15 anni di promesse gli artigiani palaesi restano senza aree in cui sviluppare le loro attività. E non ci saranno nemmeno case di edilizia agevolata. Le zone indicate nel puc sono state giudicate dalla Regione inadeguate e irrealizzabili. Una beffa imperdonabile. Senza dimenticare che la valutazione ambientale strategica è decaduta e il pul non è stato nemmeno inviato in Regione per l’obbligatoria valutazione dagli uffici. Ciò che mi rammarica davvero è che come minoranza abbiamo cercato di dare il nostro contributo alle linee politiche e tecniche del puc. Siamo stati trattati come ignoranti e giudicati incapaci di contribuire allo sviluppo del paese. Dopo quanto è accaduto credo che i palaesi possano capire chi è stato ignorante e incapace».
da La Nuova Sardegna, 10 ottobre 2013
Palau, il Puc in aula entro dicembre. È uno degli impegni dell’amministrazione insediata a maggio. Tante le emergenze affrontate: acqua, fogna e povertà.
Palau, si discute di Tares e porto in Consiglio. (Serena Lullia)
PALAU. Dalla fine di maggio regge il timone del paese dell’Orso. Al suo fianco un equipaggio formato da tutti i candidati che lo hanno sostenuto alle elezioni. Francesco Pala racconta i suoi primi mesi con la fascia tricolore. Un periodo in cui la neo amministrazione si è dovuta confrontare con le emergenze estive, le reti fognarie sottodimensionate, il traffico caotico al porto commerciale, la raccolta dei rifiuti in tilt. Un periodo ad alto tasso di stress in cui Pala porta a casa due primi impegni presi in campagna elettorale. La correzione del piano urbanistico comunale varato dalla giunta di Piero Cuccu e la soluzione del problema acqua nella zona di Liscia Columba, assetata dal novembre dello scorso anno. Le emergenze estive. «Sono stati mesi complicati – racconta il neo sindaco –. Abbiamo dovuto gestire le emergenze, cominciare a conoscere la macchina amministrativa, ma allo stesso tempo abbiamo iniziato a programmare. Ci siamo confrontati con i problemi della depurazione. La presenza dei turisti ha mandato in affanno i sistemi fognari. Questo inverno lavoreremo a una piattaforma di interventi con Abbanoa. Seguendo la linea del dialogo abbiamo aperto un tavolo di discussione con capitaneria e compagnie di navigazione per rivedere la viabilità al porto e migliorare il sistema degli imbarchi e dell’accoglienza ai passeggeri». Ma la vera preoccupazione per Pala arriva dal sociale. «Le richieste di aiuto sono in crescita. Fino a oggi abbiamo dovuto farvi fronte con nostri fondi. Solo in questi giorni la Regione ha liberato le risorse». Difficoltà e programmazione. «Abbiamo trovato una struttura amministrativa sana, funzionante, formata da ottimo personale – dichiara Pala –. Abbiamo però ravvisato delle criticità che potranno essere risolte utilizzando in modo molto più produttivo alcuni settori». Serviranno degli accorgimenti sul settore Urbanistico, con pratiche che si sono accumulate negli scaffali per anni. «Siamo immersi quotidianamente nella vita amministrativa – sottolinea Pala –. L’intera maggioranza si incontra due volte alla settima, per programmare gli impegni il lunedì, e poi il venerdì per fare il punto di quanto realizzato. Con tutto il gruppo dei dirigenti e è stato invece predisposto un breafing trimestrale. Per continuità amministrativa portiamo avanti progetti e opere di chi ci ha preceduto, ma gettiamo le basi per inserirci nella nuova programmazione. E sulla pianificazione per il prossimo anno siamo impegnati nel settore turismo, con un rapporto costante con gli operatori della ricettività». I primi risultati. Nella lista degli impegni da realizzare nei primi 100 giorni di mandato Pala aveva inserito la soluzione del problema idrico nell’area artigianale di Liscia Columba. «Il 29 settembre Abbanoa ha preso in carico la condotta idrica della zona artigianale – spiega il sindaco –. L’ente gestore sta cominciando a realizzare i primi allacci. Ogni utente avrà finalmente il suo contatore. Un risultato importante. Siamo riusciti a sederci a un tavolo, Comune, Consorzio Liscia Columba, Abbanoa. E a trovare un accordo». La giunta Pala mette anche mano alle tariffe del porto turistico. Il commissario Francesco Cicero aveva deciso di ridurre dal 75 al 65 per cento gli sconti sulle barche dei residenti fino a 6 metri e mezzo; dal 70 al 60 per cento quelli per le imbarcazioni fino a 8 metri. Le riduzioni torneranno a essere le più alte. Il provvedimento sarà approvato domani in Consiglio. Le correzioni al Puc in aula entro dicembre. La Regione alla fine del 2012 aveva inviato al Comune un elenco di modifiche da apportare al Piano urbanistico comunale per ottenerne l’approvazione. «Abbiamo lavorato tutta l’estate per realizzare le correzioni che ci sono state richieste – conclude Pala –. Ora siamo in una fase conclusiva. Abbiamo cercato di porre rimedio ad alcuni errori e dare una impronta nostra al piano urbanistico, senza sconvolgerlo. Sarà un Puc più conservativo. Ed entro la fine del’anno lo porteremo in aula».