Il Comune di Arzachena cerca risposte condivise con Stato e Regione sui lavori di ampliamento dell’Hotel Romazzino.
Il Comune di Arzachena – Area tecnica ha risposto (nota n. 39381 del 20 ottobre 2011) alle richieste di informazioni a carattere ambientale e di adozione di opportuni interventi inoltrate dalle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra (9 settembre 2011 e 31 ottobre 2011) riguardo l’ampliamento previsto dell’Hotel Romazzino (gruppo Colony Capital) nella prestigiosa ed esclusiva loc. Liscia di Vacca, tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), in Comune di Arzachena (OT).
In buona sostanza, ricerca una soluzione condivisa con le amministrazioni statali e regionali che si sono espresse e si devono esprimere (Servizio regionale tutela del paesaggio, Soprintendenza per i beni ambientali di Sassari) sul caso dell’applicabilità della legge regionale Sardegna n. 4/2009, il c.d. piano per l’edilizia, anche nelle aree definite “quale ‘bene paesaggistico d’insieme’ e ‘risorsa strategica fondamentale’ (art. 19, comma 1)” dal piano paesaggistico regionale – P.P.R. (artt. 19-20 delle norme di attuazione), come la fascia costiera (spesso ben più ampia di quella dei mt. 300 della battigia marina), in seguito ai noti principi espressi dal T.A.R. Sardegna proprio su questo caso (ordinanza Sez. II, 18 marzo 2011, n. 135).
Non gli si può dar torto, anzi. Una posizione condivisa sarebbe necessaria.
Così come, pur essendo cessato il contenzioso che ha dato vita al provvedimento cautelare, non si possono dimenticare e tralasciare i chiari principi espressi dal Giudice amministrativo sardo.
Resta solo da sottolineare come scelte legislative poco ragionate e prevaricatrici delle norme di tutela ambientale creino solo problemi e non risultati positivi.
Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra
(elaborazione immagini GrIG, foto per conto GrIG, archivio GrIG)
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- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
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- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
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- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
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da La Nuova Sardegna, 3 dicembre 2011
Pitrizza e Romazzino, lavori a rischio. Sui nuovi cantieri l’incognita dell’esposto degli ambientalisti. (Serena Lullia)
PORTO CERVO. Due incognite sui nuovi lavori in Costa Smeralda firmati Sardegna Resorts. L’esposto alla Procura presentato dal Gruppo di intervento giuridico contro la costruzione delle suite al Romazzino e al Pitrizza e i dubbi giuridici non risolti dal Piano casa. Problemi che fanno da sfondo alle trattative in corso tra il gruppo di Tom Barrack e l’associazione Irca per i due nuovi appalti a Porto Cervo. Il magnate americano preme sull’acceleratore per realizzare la seconda tranche dei lavori di ampliamento degli hotel a 5 stelle. Sul piatto una decina di milioni di euro per le cinque residenze di lusso, due al Romazzino e tre al Pitrizza. Appalti a cui l’Irca partecipa con una lista di sei imprese. La prossima settimana si conosceranno i nomi delle aziende che si saranno aggiudicate i due appalti. La Sardegna Resorts investirà anche altri due milioni di euro per la ristrutturazione dell’hotel Cala di Volpe. L’hotel simbolo della Costa Smeralda deve accontentarsi di un massiccio make up in attesa degli interventi strutturali, al momento vietati dalla legge.
I cantieri delle nuove suite verranno aperti già alla fine della prossima settimana. Cantieri a rischio. Sui lavori di ampliamento al Pitrizza e al Romazzino pende infatti l’esposto alla Procura del Gruppo di intervento giuridico. L’associazione ambientalista sostiene che le suite non possono essere costruite perché violano il ppr. Nel documento inviato al magistrato il gruppo guidato da Stefano Deliperi aveva addirittura chiesto il sequestro preventivo dell’area. Perplessità condivise in parte anche dall’ex giunta di Piero Filigheddu poche settimane prima della caduta. Sotto accusa la seconda versione del Piano casa, sulla base del quale sono state rilasciate le concessioni al Pitrizza, al Romazzino e al Cervo. In base all’ordinanza del Tar emessa a seguito del ricorso (poi ritirato), della società Abc contro Sardegna Resorts, le suite al Romazzino non potevano essere costruite. Il Piano casa non può modificare il Ppr. C’era attesa per una modifica della Regione al piano paesaggistico. Che però non è arrivata.
da La Nuova Sardegna, 11 gennaio 2012
Iniziano a prender forma le suite extra lusso di Romazzino e Pitrizza. Il 15 maggio la data finale di consegna: i cantieri impegneranno in totale oltre 100 lavoratori. (Serena Lullia)
PORTO CERVO. Addomesticano la natura scolpita da Dio alla volontà degli dei del lusso. Sbriciolano pareti di granito per far spazio alle mura delle nuove residenze per nababbi della Sardegna Resorts. Decine di operai da un mese lavorano alla creazione di quattro nuove suite, due al Romazzino e due al Pitrizza. A due passi dagli alberghi e mimetizzate nella macchia mediterranea prendono forma i capricci di principi e sceicchi. Il 15 maggio le quattro suite dovranno essere ultimate. Ogni giorno di ritardo costerà alle imprese 10 mila euro di penale.
Il rumore dei cantieri spezza il silenzio del borgo delle stelle addormentato. 40 carpentieri lavorano dal 12 dicembre alle due residenze del Romazzino. Gli edifici sorgono a una manciata di metri dall’albergo e a breve distanza l’una dall’altra. Sono dalla parte opposta a quella in cui sono state costruite le prime due residenze extra lusso. Bachisio Marras e Santino Carta, che hanno vinto l’appalto da 4 milioni di euro, supervisionano i lavori degli operai. Le suite vengono su a pieno ritmo. La Edil Marras e la Edil costruzioni riusciranno a completarle in 5 mesi. Già si intravedono le linee morbide degli edifici formati da tre stanze con tre bagni, un salone, veranda e piscina con vista sull’isola di Mortorio. Sono più piccole delle prime, composte da 5 camere. Qui nessuna parete è dritta. Anche la maxi cisterna alle spalle degli alloggi milionari, scavata a 5 metri di profondità, ha una forma ondulata. Inconfondibile stile Romazzino, come l’avevano ideato 50 anni fa gli architetti del principe Aga Khan. Marras e Carta hanno ricevuto anche la visita di Tom Barrack. Il magnate americano proprietario della Costa Smeralda, ha fatto un sopralluogo prima di Natale. Al momento nei due cantieri sono al lavoro 40 carpentieri, tutti di Arzachena. Nella seconda fase dei lavori arriveranno gli impiantisti. In totale i due cantieri daranno lavoro a un centinaio di persone. Le due imprese hanno deciso di affidarsi solo a ditte locali per i subappalti. Più o meno identici i numeri sull’altro fronte dei lavori, al Pitrizza. Le suite le sta realizzando la Ainocal di Angelo Filigheddu. Resta ancora aperto anche il cantiere delle prime due residenze del Romazzino, finite sotto i riflettori più per i guai giudiziari che per il loro valore architettonico. Gli edifici sono ultimati e vengono arredati per l’estate. Restano da completare gli esterni. Centinaia le piante sistemate per mimetizzare le costruzioni bianche, collegate all’albergo attraverso un ponticello. Il nuovo paradiso dei milionari non può attendere.
NUOVI SERVIZI PER I CLIENTI. L’intervento fa parte del progetto di restyling voluto da Sardegna Resort.
PORTO CERVO. Le suite negli hotel a 5 stelle fanno parte del progetto di restyling voluto dalla Sardegna Resorts. Un intervento necessario, per ridare fascino alla Costa Smeralda e battere la concorrenza che arriva da altre località extra lusso. Nababbi, principi e sceicchi non si accontentano più di semplici stanze di albergo per il loro soggiorno. Cercano camere più grandi, in cui poter alloggiare insieme con lo staff. Immancabile la richiesta della piscina e di una veranda con vista su uno degli angoli più belli della Costa. Mister Barrack ha affidato alla moglie Laurel il compito di arredare le residenze. La signora Barrack cura personalmente ogni dettaglio, incontra gli artigiani, sceglie gli oggetti. All’inizio dell’estate l’offerta ricettiva della Sardegna Resorts prevederà, oltre agli hotel Cervo, Pitrizza, Romazzino e Cala di Volpe, quattro suite al Romazzino e cinque al Pitrizza.
ci manca solo la famiglia reale del Qatar…
A.N.S.A., 2 aprile 2012
Costa Smeralda: arriva sceicco del Qatar. Il braccio finanziario della famiglia reale è a un passo dalla conquista dell’isola: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/04/02/visualizza_new.html_160531659.html
da L’Unione Sarda, 4 aprile 2012
Attesa alla Starwood (che gestisce gli alberghi): «Ottimo il nostro rapporto con Colony».
Barrack, addio senza rimpianti. Enzo Satta, l’architetto di Karim: «Vanno via gli speculatori». (Maurizio Olandi): http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_146_20120404090445.pdf
da La Nuova Sardegna, 4 aprile 2012
L’emiro punta al masterplan degli stazzi.
Costa Smeralda, la vendita al Qatar: in cantiere il recupero di una ventina di vecchie case da trasformare in ville di lusso. (Guido Piga): http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20120404082217.pdf
la partita è chiusa.
da La Nuova Sardegna, 6 aprile 2012
Costa Smeralda al Qatar. La partita ora è chiusa. La transazione avverrà in Lussemburgo,un affare da 600 milioni di euro: il doppio rispetto al prezzo pagato 9 anni fa dalla Colony Capital di Barrack (Guido Piga, Stefania Puorro): http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20120406081523.pdf
http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2012/04/06/news/costa-smeralda-al-qatar-la-partita-ora-e-chiusa-1.3781659
da La Nuova Sardegna, 28 aprile 2012
PORTO CERVO. ASPETTANDO I NUOVI REGNANTI. Pronte le suite per gli sceicchi del Qatar. Tom Barrack apre per la prima volta le porte delle residenze da 30mila euro a notte che ospiteranno i padroni della Costa. (Serena Lullia)
PORTO CERVO. Per l’ultima volta da padroni della Costa Smeralda, Tom Barrack e la moglie Laurel scelgono di mostrare i templi del lusso che portano la loro firma. Le suite dell’hotel Romazzino si scoprono per la prima volta davanti a obiettivi e flash. Sfarzose, vanitose. Un sogno da 30 mila euro a notte che magnati e sceicchi hanno già prenotato fino a settembre. Il tycoon californiano fa vedere con orgoglio due delle quattro creature architettoniche che sono un po’ il simbolo dei suoi 9 anni a Porto Cervo e che ora fanno parte del fondo sovrano del Qatar. Residenze super lusso da 150 metri quadri, tre stanze da letto con tre bagni, soggiorno, veranda con piscina riscaldata. Bomboniere del lusso con vista sulla baia del Romazzino, disegnate dall’ingegnere Tonino Fadda, confezionate in ogni dettaglio dagli artigiani isolani per la regia della signora Barrack. Tutto intorno prati inglesi, ulivi, aria che sa di essenze della macchia mediterranea. Le altre due suite, venute su in tempi record, solo cinque mesi, verranno consegnate il 15 maggio. «Abbiamo preso i colori e i materiali che fanno parte della storia della Sardegna e li abbiamo reinterpretati perché potessero piacere a un pubblico internazionale – ha spiegato la signora Barrack –. Le immagini delle suite sono sulle più importanti riviste americane. Ho girato in lungo e largo la Sardegna alla ricerca delle eccellenze dell’artigianato isolano. Sono contenta del risultato che abbiamo ottenuto e di portare avanti questo impegno anche per le altre residenze». Le quattro suite bianche già costruite fanno parte del più ampio progetto di restyling degli hotel di Porto Cervo voluto da Barrack. «Un investimento totale di 100 milioni di euro, un quarto solo sul Romazzino _– spiega l’ingegnere Fadda –. I numeri di questo piano, che prosegue al Romazzino con la costruzione di altre due suite, la riqualificazione nell’hotel dell’area ricevimento e ristorazione, la spa e la sistemazione dell’area a mare, parlano di uno sforzo enorme. 91 le imprese coinvolte, sarde al 98 per cento e 500 addetti. Cifre uniche in Sardegna». Seduto nella veranda di una delle due residenze del Romazzino Tom Barrack guarda soddisfatto gli edifici con cui ha scritto una pagina di Porto Cervo. «Sono innamorato della Costa Smeralda e intendo restare. Da imprenditore, da turista e da innamorato. Negli anni Novanta abbiamo trovato questo gioiello che aveva bisogno di una guardia del corpo finanziaria. Abbiamo deciso che l’unico modo per tenere insieme questa esperienza unica fosse acquistarla. E abbiamo lavorato perché i singoli strumenti di questa orchestra continuassero a suonare insieme, evitando che venisse smembrata. Abbiamo ricevuto diverse offerte per il Cala di Volpe e il Pitrizza. Sicuramente vendere i diversi pezzi ci avrebbe fruttato molto di più dal punto di vista economico. Ma sarebbe stato l’inizio della fine del sogno Costa Smeralda. Abbiamo portato a termine la prima parte del lavoro. E quest’anno Porto Cervo avrà il maggior numero di presenza degli ultimi 25 anni». Il 50esimo compleanno sarà da record. «Abbiamo già tante prenotazioni e conosciamo il tasso di occupazione degli alberghi _ aggiunge mister Barrack _. Certo qualcuno si lamenta che le stanze sono piccole, che i costi sono troppo alti. Chiedo allora perché continuano a venire. Mi dicono che qui si sentono a casa».
da La Nuova Sardegna, 18 maggio 2012
Colony, concessione edilizia perfezionata. (Serena Lullia)
PORTO CERVO. Il commissario Francesco Cicero firma la prima delibera di urbanistica del suo mandato. Riguarda la cessione alla Sardegna Resorts – la società che fino a un mese fa ha curato gli interessi immobiliari di Tom Barrack in Costa Smeralda – delle aree standard su cui sono state già costruite tre suite extra lusso. In pratica Cicero con la sua firma rimedia a un errore. La concessione edilizia per la costruzione delle residenze di lusso poteva essere rilasciata solo dopo la cessione degli standard da parte del Comune al privato. Al momento dell’istruttoria però, la cessione di 6 mila 557 metri quadri e la retrocessione di 18 mila 300 metri quadri non è stata perfezionata. Solo recentemente, anche in conseguenza del passaggio di consegne del borgo dei vip dalla Colony al fondo sovrano del Qatar, la Sardegna Resorts ha chiesto di regolarizzare la procedura. Una delibera di natura urbanistica quindi, ma squisitamente tecnica, come sottolineato più volte. «Il Comune ha già manifestato la volontà di procedere alle acquisizioni e retrocessioni delle aree che completano il comparto degli standard dell’hotel Pitrizza – si legge nella delibera –. Inoltre è opportuno concludere l’iter tenendo fede agli accordi a suo tempo pattuiti con la stipula della convenzione con la Sardegna Resorts». La cessione rientra nella convenzione fra Comune e Sardegna Resorts, parte fondamentale del piano di riqualificazione degli hotel a 5 stelldi Porto Cervo .
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da La Nuova Sardegna, 1 ottobre 2013
Romazzino, l’elisuperficie dovrà essere demolita.
Arzachena, l’ordinanza del Comune obbliga a ripristinare lo stato dei luoghi «La struttura è stata realizzata senza concessione edilizia e ok paesaggistico». (Serena Lullia)
ARZACHENA. Il Comune dà un colpo di benna all’elisuperficie della società Servizi aerei in Sardegna, a Romazzino. L’ordinanza di demolizione firmata dal dirigente del settore Urbanistica, riassume in poche righe i motivi per cui la struttura destinata all’atterraggio e il decollo degli elicotteri deve essere abbattuta entro tre mesi. Il provvedimento tecnico segue il verbale di accertamento e contravvenzione autografato dai carabinieri della stazione di Porto Cervo all’inizio del mese. Nel corso del sopralluogo i militari avevano rilevato che in un terreno della pregiata area di Romazzino, attraverso una operazione di livellamento e spostamento di massi, era stata realizzata una piazzola. L’area era stata ricoperta con della ghiaia per una superficie di 840 metri quadrati. Lo spazio viene utilizzato dalla Servizi aerei in Sardegna come elisuperficie, come indicato anche dal cartello segnaletico, installato vicino alla stradina che porta alla piazzola. «Le opere che ricadono in zona F1 – è il parere dei tecnici del Comune – sono state realizzate in assenza di concessione edilizia e senza autorizzazione paesaggistica. Vi è pertanto la necessità di ordinare il ripristino dello stato dei luoghi, compresa la chiusura dell’attività di elisuperficie». L’ordinanza di demolizione obbliga la società Servizi aerei Sardegna, a provvedere entro 90 giorni alla demolizione delle opere abusive e al ripristino dello stato dei luoghi. Il sopralluogo dei carabinieri alla fine dell’estate e le successive verifiche dell’ufficio tecnico erano scattate dopo la presentazione di un esposto da parte di un privato che chiedeva che si mettesse ordine nel delicato settore delle elisuperfici.
dal blog di Francesco Giorgioni, 10 aprile 2014
AMPLIAMENTO DELL’HOTEL ROMAZZINO: UN’INCHIESTA: http://francescogiorgioni.blogspot.it/2014/04/ampliamento-dellhotel-romazzino.html
da Sardinia Post, 2 agosto 2014
Porto Cervo, hotel del Qatar sotto esame: la Procura sequestra altri documenti: http://www.sardiniapost.it/cronaca/porto-cervo-gli-hotel-qatar-esame-procura-prende-documenti/