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Porto Pino, le norme sulla Posidonia spiaggiata si rispettano.


S. Anna Arresi, Porto Pino, movimentazione Posidonia (luglio 2023)

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (14 luglio 2023) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo le operazioni di movimentazione della Posidonia (Posidonia oceanica) piaggiata sul litorale di Porto Pino, in Comune di S. Anna Arresi (SU), coinvolgendo l’Amministrazione comunale e il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

Da un lato, giustamente, “la Regione riconosce la posidonia spiaggiata come strumento di difesa naturale contro l’erosione costiera e come risorsa riutilizzabile” (art. 1 della legge regionale Sardegna n. 1/2020), inibendone attività comportanti degrado, d’altro canto, purtroppo, continuano attività ben poco in linea con le necessità di tutela ambientale e della stessa difesa del bene spiaggia dall’erosione.

Come l’utilizzo di mezzi cingolati per l’asportazione della Posidonia spiaggiata e il successivo accumulo, vietato dalla legge e in difformità con gli indirizzi regionali per la gestione della fascia costiera Chiarimenti esplicativi sulla DGR 40/13 del 6.7.2016 contenente gli “Indirizzi operativi per la gestione dei depositi di posidonia spiaggiata sulle coste” (nota R.A.S. – DD.GG. Ambiente, EE.LL. prot. n. 9705 del 7 maggio 2019).

E’ così difficile rispettare le norme di salvaguardia ambientale e della stessa spiaggia?

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

S. Anna Arresi, spiaggia di Porto Pino

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di giulio
    giulio
    luglio 19, 2023 alle 12:58 PM

    A Portopino sono recidivi, hanno sempre questa mentalità, magari li si può giustificare perchè in effetti la spiaggia del paese quella accanto al porticciolo alcune annate come pare dalla foto sia successo in questa viene letteralmente ricoperta
    Ma il fatto è che la posidonia è parte della spiaggia, la posidonia SERVE alla spiaggia per perpetuarsi!

    Io sono stato li 7 anni fa, ero a Portopinetto, una caletta separata poco piu a nord, questa caletta viene ciclicamente devastata dalle mareggiate invernali di maestrale…. eppure ogni volta magicamente nel giro di 2-3 anni si rimette a posto e resuscita letteralmente, come fa? semplice li la posidonia non viene tolta perchè impossibile accedere e al resto pensa la natura con l’alternarsi di mareggiate con vento e onde da direzione diversa del maestrale che riportano a riva la sabbia sommersa e ricoprono la posidonia spiaggiata (che fa volume e resta sotto per poi disgregarsi)

  2. luglio 19, 2023 alle 7:37 PM

    il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale – S.T.I.R. di Iglesias ha comunicato (nota prot. n. 50784 del 18 luglio 2023) che ” il Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Iglesias ha depositato in data 12 luglio 2023, presso la Procura della Repubblica di Cagliari, un’informativa ex art 347 c.p.p., per diverse ipotesi di fattispecie penali”.

  3. Avatar di Stefano
    Stefano
    luglio 20, 2023 alle 4:52 PM

    Secondo me c’è un peccato originale. Il “problema” della posidonia a Porto Pino, ha sempre riguardato la prima spiaggia, piccola e chiusa fra il promontorio e una barriera artificiale. È la spiaggia più comoda da raggiungere, e ha i parcheggi vicini. Mentre la cosiddetta seconda spiaggia, che si estende fino alle dune bianche, è molto più grande e, non è mai stata interessata dal fenomeno. Sarebbe tanto semplice lasciar fare alla natura ma, evidentemente gli interessi economici sono più forti. Credo che amministrare il territorio in maniera più intelligente potrebbe offrire altrettante opportunità di lavoro. La soluzione non può essere stabilimenti balneari a tutti i costi

  4. Avatar di giulio
    giulio
    agosto 18, 2023 alle 6:01 PM
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