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La caccia, poi la caccia, dopo la caccia e ancora la caccia…

  1. Avatar di Capitonegatto
    Capitonegatto
    settembre 23, 2014 alle 6:39 PM

    Ma c’e’ qualcuno che faccia un esame serio della personalita’ del richiedente il porto d’armi, o diventa solo una procedura burocratica per introitare la relativa tassa ? Oltre che a questo individuo , occorre puntare il dito verso l’istituzione che rende facili i permessi.

  2. Avatar di riccardo
    riccardo
    settembre 23, 2014 alle 6:40 PM

    ma la sospensione del porto d’armi e il sequestro delle stesse non è automatico?

  3. Avatar di M.A.
    M.A.
    settembre 23, 2014 alle 7:32 PM

    Premetto che conosco molti, anzi moltissimi cacciatori, per cui la caccia non è il semplice “hobby della domenica” o “passione”, ma rappresenta una vera ragione di vita. Così come ho scritto varie volte conosco tanti cacciatori, che nella loro vita lavorativa sono in condizione economiche “precarie” e spesso per poter rinnovare e non gravare sulla famiglia, fanno diversi sacrifici economici. Tra tutte le varie forme di caccia, la caccia grossa in Sardegna ha una durata temporale ben più lunga rispetto alle altre forme di caccia e perciò è la più impegnativa. Mi spiego. L’attività venatoria si svolge la domenica, dall’alba al tramonto, (come tutte le forme di caccia) ma la caccia grossa in se dura diversi giorni. È un impegno molto grande. Molte squadre già da metà settimana occupano la battuta prestabilita, facendo dei turni e coricando in campagna fino alla domenica prestabilita. Il Sabato si esce in campagna per cercare le tracce dei cinghiali e scegliere la battuta prestabilita, la domenica si caccia e i primi giorni della settimana si cercano i cani che sono usciti dalla battuta. Chi di questi lavora, passa dal lavoro alla campagna direttamente senza fermarsi a casa. È logico che a qualche moglie non vada a genio. Commentando questa notizia posso dire che il comportamento assunto dell’individuo è vergognoso e privo di giustificazioni. Ma come tu, caro Grig, ti domandi se gli è stato revocato il pda, io mi domando : ” ma la moglie prima di sposarsi sapeva a cosa andava in contro?”…per un unico motivo..cacciatori si nasce, difficilmente si diventa!

  4. Avatar di Genius Loci
    Genius Loci
    settembre 23, 2014 alle 10:08 PM

    Cavoli M.A….. così come descritto da te c’è da amettere che i cacciatori di caccia grossa sono sottoposti a stress ai limiti della sopportazione.
    Considerato l’impegno molto grande (stressante) non pensi sia il caso di sottoporli a un colloquio con uno psicologo prima di rilasciarli il pda?

  5. Avatar di M.A.
    M.A.
    settembre 23, 2014 alle 11:42 PM

    Almeno sei di spirito 🙂 ! La caccia grossa coinvolge “una squadra”. Quando viene coinvolta tanta gente (che paga tasse, mantiene cani etc etc), non si va a caccia solo per l’hobby della domenica, ma si vive la caccia in maniera seria soprattutto da coloro cui la “squadra” viene gestita. Per loroè quasi un llavoro extra, dove si gestisce 30-40 uomini, ci sono responsabilità, ci sono tante cose. Non puoi riunire 30 cacciatori tanto per fare, ma se ti prendi l’onere di gestire una squadra devi andare a caccia per cacciare. Grazie a Dio di cinghiali ne siamo pieni, ma ciò non basta..bisogna saperli cacciare. Per far questo bisogna effettuare un lavoro di “squadra”, che coinvolge grossomodo tutti i partecipanti e non dura solo la domenica, ma ti impegna gran parte della settimana per i motivi che ti ho già scritto. C’è chi questo impegno riesce a incastrarlo con la vita lavorativa e la famiglia, c’è chi invece non ci riesce per svariate cause. Conosco molti cacciatori che scelgono di mettere la caccia grossa davanti a tutto, festivi (se fosse aperta a Natale molti ci andrebbero), matrimoni, compleanni e persino parti. Dipende molto anche dal partner: esistono mogli più o meno “elastiche”, ed esistono cacciatori più o meno furbi che sanno come far coincidere tutto senza creare scompensi in ambito familiare 😉 .

  6. Avatar di Genius Loci
    Genius Loci
    settembre 24, 2014 alle 11:34 am

    Perfetto M.A. …. siete bravi a fare gioco di squadra, e a riportare nei binari con argomenti persuasivi le mogli poco ….. “elastiche”.

  7. Avatar di M.A.
    M.A.
    settembre 24, 2014 alle 12:47 PM

    P.S.: Dimenticavo Genius Loci, i cacciatori durante il rinnovo e il rilascio della licenza, sono sottoposti, obbligatoriamente, ad una visita PSICO-ATTITUDINALE. La legge lo prevede già, Quando protestate dicendo che servirebbero delle visite mediche etc. etc per valutare un esame della personalità’, non state chiedendo nulla di nuovo, avviene già.
    Certo che durante la visita il medico non ti mette a chiederti se durante il parto oppure una festività, un cacciatore preferisca andare a rincorrere un cinghiale o assistere alla nascita del figlio o stare con la famiglia…e tanto meno in base a ciò che preferisce fare (legalmente concesso) non può certo diagnosticarli una patologia psichiatrica! ahahahah 😀

  8. Avatar di giannantonio
    giannantonio
    settembre 24, 2014 alle 2:17 PM

    Statisticamente, sarebbe interessante conoscere numero e percentuale di casi di violenze sulle donne, sempre da condannare a prescindere, perpetuati dalle diverse attività lavorative e/o collaterali di chi le mette in atto. Quel che é certo é che ogni pretesto per gettare discreto sull’attività venatoria viene scientemente pubblicizzato con l’unico scopo, in mancanza di argomenti diretti, di incrementare il fronte degli oppositori alla caccia.

  9. settembre 30, 2014 alle 5:10 PM

    un altro cacciatore equilibrato…

    da L’Unione Sarda, 30 settembre 2014
    Uccide il cane che disturba i segugi. Cacciatore condannato a 4 mesi: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_italiana/2014/09/30/uccide_il_cane_che_disturba_i_segugi_cacciatore_condannato_a_4_mesi-5-388650.html

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