Una strada lastricata di rifiuti, la strada provinciale n. 8, a Sestu (CA).
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico hanno inoltrato (23 maggio 2013) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo notevoli cumuli di rifiuti di varia natura (elettrodomestici, rifiuti indifferenziati, imballaggi, ecc.) segnalati da residenti e automobilisti lungo la strada provinciale n. 8 “Sestu – Monserrato”, all’uscita dal centro abitato di Sestu (CA).
Interessati il Comune di Sestu, la Provincia di Cagliari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
Gli obblighi di pulizia e di decoro ambientale competono ai titolari e ai concessionari della rete viaria (art. 14 del decreto legislativo n. 285/1992 e s.m.i.), mentre per i terreni contigui sono compiti dei soggetti pubblici e privati proprietari (art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.), come rammentato anche da circolare assessoriale dell’ottobre 2012.
Si ricorda che, in ogni caso, l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati dalla legge (art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.): il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico auspicano un rapido intervento delle amministrazioni pubbliche coinvolte per un’efficace bonifica ambientale e la tutela della salute pubblica.
Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico
(foto per conto GrIG)
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- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
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- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
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- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
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- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
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Questi stramaledetti schifosi maiali, e mi scuso con i maiali per l’offesa, insozzano tutta la Sardegna. Non si rendono conto che strade, prati, boschi appartengono a ciascuno di noi e che ciò che fanno è una violenza, esattamente come se ci prendessero a calci in faccia.
Chi vede gettare immondizia per strada ha l’obbligo civico e morale di denunciare il fatto, anche se con la maleducazione imperante rischia come minimo un vaffa.
Molte volte ho discusso con uno/una di questi incivili ma il ragionamento non serve. Ci vuole il bastone. Una volta una ragazza alla quale mi ero rivolta cortesemente dicendole “Ti è caduta la carta della merendina” Ha risposto serafica “Non mi è caduta, l’ho getta via”. Alla mia osservazione che la piazza appartiene a tutti e che sicuramente lei non sarebbe stata contenta se qualcuno avesse gettato immondizia nella sua cucina ha risposto: “Ma fatti i c.zzi tuoi, vecchia stronza”.
ebbene, se c’ero io partivano due schiaffoni. e pure forti. che chiamasse il padre, che nel caso in cui prendesse le sue difese, prenderebbe due schiaffi pure lui. Queste cose mi fanno IMBESTIALIRE
La legge c’e’, ma nessuno controlla che chi deve controllare lo faccia.
E’ come nel parcheggio della fiera a Cagliari dove decine e decine di immigrati sostano senza che nessuno controlli la situazione.
Sardegna fatti bella???? Uno slogan di qualche tempo fa e noi ancora e sempre a fare lo slalom tra le varie immondizie quando si cammina o si corre ai bordi della strada o quando si è costretti a fermarci in una piazzola di sosta. Per molte strade l’ente competente é l’A.N.A.S. ma Il codice della strada in vari articoli è contraddittorio, permette di elevare pesanti sanzioni a chi getta anche una sola cicca sulla strada, mi risulta che nel nuorese hanno sanzionato molti sporcaccioni anche per una sola cicca, ma poi in un altro articolo dello stesso codice si può togliere la sanzione. Quanti sozzoni son stati sanzionati in Sardegna? Quanto degli introiti è stato speso per risolvere il problema? Quanto si è perso economicamente per non aver sanzionato chi inquina costantemente perché ritiene di essere libero da ogni regola sociale. Si parla tanto di razionalizzare il ritiro dei rifiuti e si studiano e si attuano strategie diverse in tutta la Sardegna dal ritiro porta a porta in determinati orari e in particolari giorni a seconda del rifiuto o in appositi cassonetti sui bordi delle strade. Ma in Sardegna non vivono solo persone che hanno la possibilità di conservare per qualche giorno alcune buste di rifiuti e quindi quando escono da casa o dal lavoro, pensano di poter gettare per strada qualsiasi cosa, perché hanno già pagato le tasse e quindi ci sarà qualcuno che farà il lavoro per loro facendo finta di non sapere che le loro tasse non potranno mai coprire i costi e il degrado ambientale. Purtroppo sono veramente tanti che dal loro punto di vista sono costretti a liberarsi dell’ingombro perché non si è pensato di risolvere il problema immondizie come a una vera risorsa perché le filiere del recupero sono quasi tutte nel nord d’Italia. Dagli introiti delle sanzioni e dall’utilizzo degli introiti comunali del CONAI e della filiera corta del recupero dei materiali si potrebbero dotare di cassonetti differenziati in tutte le piazzole con coperture fotovoltaiche per l’illuminazione notturna, per alimentare le batterie dei mezzi elettrici e per l’alimentazione di telecamere che trasmettano in remoto ciò che avviene lungo quel tratto.
L’ha ribloggato su Il Blog di Fabio Argiolas.
da L’Unione Sarda on line, 25 maggio 2013
La Sestu-Monserrato invasa dai rifiuti. La denuncia delle associazioni ecologiste: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2013/05/25/la_sestu_monserrato_invasa_dai_rifiuti_la_denuncia_delle_associazioni_ecologiste-6-316111.html
______________________________
da Sardinia Post, 25 maggio 2013
Sestu, la provinciale 8 un immondezzaio a cielo aperto. Denuncia degli ecologisti: http://www.sardiniapost.it/cronaca/sestu-la-provinciale-8-un-immondezzaio-a-cielo-aperto-denuncia-degli-ecologisti/
_____________________________________
da CagliariPad, 25 maggio 2013
Sestu, strada lastricata di spazzatura. Protesta degli ecologisti.
Elettrodomestici, rifiuti indifferenziati, imballaggi. È lo spettacolo che si presenta sulla strada provinciale 8. E ora Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico hanno presentato una denuncia formale: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=3032
________________________
da Casteddu online, 25 maggio 2013
Sestu: la provinciale 8 lastricata di rifiuti, è allarme salute: http://www.castedduonline.it/sestu/sestu-provinciale-n-8-lastricata-rifiuti-%C3%A8-allarme-salute
c’e’ un vecchio detto che dice che le madri dei deficenti sono sempre gravide; ma anche quelle degli imbecilli non scherzano.
da La Nuova Sardegna, 26 maggio 2013
SESTU- La strada provinciale per Monserrato è invasa dai rifiuti. (Luciano Pirroni)
SESTU. Una strada costellata dai rifiuti e aree di sosta trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto, con l’abbandono indiscriminato bottiglie e persino di sanitari e mobili di scarto. È la cartolina che rimbalza dalla provinciale che corre da Sestu a Monserrato. L’ennesima denuncia è arrivata dallle associazioni ecologiste “Amici della Terra” e “Gruppo d’intervento giuridico” che hanno inoltrato alla Provincia e al Comune una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale. «Un documento che sollecita – sottolinea il portavoce, Stefano Deliperi – l’adozione degli opportuni provvedimenti riguardo notevoli cumuli di rifiuti di varia natura, con il degrado dato dalla montagna di elettrodomestici, rifiuti indifferenziati, imballaggi e altri residui, segnalati da residenti e automobilisti lungo la strada provinciale, all’uscita dal centro abitato di Sestu». Nelle piazzole di sosta si possono scorgere anche cerchioni arrugginiti, taniche vuote utilizzate per il cambio d’olio delle auto e parafanghi distrutti. «Gli obblighi di pulizia e di decoro ambientale competono ai titolari e ai concessionari della rete viaria – conclude Deliperi – mentre per i terreni contigui sono compiti dei soggetti pubblici e privati proprietari. E’ necessaria un’efficace bonifica ambientale».
il Sindaco di Sestu Aldo Pili, con nota p.e.c. del 4 giugno 2013, ha comunicato che il sito della strada provinciale n. 8 “Sestu – Monserrato” dove sono presenti i rifiuti ricade nel territorio comunale di Selargius.
Nessuno però che abbia scritto al Comune di Selargius, sul cui territorio ricade la famosa piazzola. O il Comune di Sestu si deve far carico della raccolta rifiuti anche dei comuni limitrofi? Se Selargius non è in grado di gestire il suo territorio, non si può puntare il dito contro Sestu. E comunque per situazioni analoghe in altre zone sono state posizionate delle telecamere che hanno permesso di individuare i responsabili, perchè tanto sempre delle stesse 3-4 persone incivili si tratta. anche una ispezione al contenuto dei rifiuti credo porterebbe a qualche utile indizio. A Pula ho visto personalmente i vigili aprire i sacchetti per cercare nomi e indirizzi. Basta che, chi di competenza, si dia una mossa.
è stato scritto anche al Comune di Selargius, dopo aver appurato che il sito ricade nel relativo territorio comunale.