Pesce marcio (e pagato salato) nel tuo piatto.
Pesanti condanne da parte del Tribunale penale di Cagliari nei confronti dei titolari della Ocean Med Fish, ditta cagliaritana del settore della lavorazione e vendita di pesce, crostacei, molluschi, che riforniva mezza Sardegna, ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio, confezionamento e somministrazione di alimenti in cattivo stato di conservazione, vendita di prodotti con etichette mendaci e contraffazione di prodotti alimentari.
Sono indagati anche per evasione fiscale.
Nel dicembre 2008 nello stabilimento Ocean Med Fish – del quale la magistratura ha ordinato la chiusura – vennero poste sotto sequestro dalla Guardia di Finanza ben 123 tonnellate di alimenti contraffatti.
Molti si stracciarono le vesti per lo scandalo, molti vennero raggirati, molti mal di pancia testimoniavano muti. Ora la sentenza di primo grado.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da L’Unione Sarda on line, 23 maggio 2013
Ocean Med Fish, 3 condanne. I giudici: stabilimento chiuso.
Pesanti condanne nei confronti dei titolari della Ocean Med Fish.
Sette anni di reclusione per Carlo Sitzia, cinque anni per i figli Massimo e Noemi. Condanne più pesanti delle richieste formulate dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia. Non solo. Anche la chiusura dello stabilimento che si occupa della lavorazione del pesce, ancora aperto.
Pesanti le condanne, questa mattina a Cagliari, ai principali imputati del processo per associazione a delinquere finalizzato alla frode in commercio, confezionamento e somministrazione di alimenti in cattivo stato di conservazione, vendita di prodotti con etichette mendaci e contraffazione di prodotti alimentari nei confronti dei titolari della Ocean Med Fish. Assolti, invece, Antonio Pelgreffi, del settore prevenzione della Asl, e Giovanni Cossu, direttore del servizio vigilanza del settore veterinario dell’azienda sanitaria locale di Cagliari.
Dunque sentenza più pesante delle richieste dell’accusa (sei anni per Carlo Sitzia, cinque per il figlio Massimo e quattro per la figlia Noemi), quella pronunciata dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari, presieduta da Massimo Costantino Poddighe, al processo contro i vertici dell’Ocean Med Fish di Cagliari, società specializzata nella commercializzazione di prodotti ittici surgelati. Nel dicembre del 2008, gli uomini della Guardia di Finanza, dopo un blitz nello stabilimento, sequestrarono oltre cento tonnellate di crostacei surgelati.
da CagliariPad, 23 maggio 2013
Processo Ocean Med Fish: Sitzia condannato a 7 anni.
Verdetti pesanti anche per i figli Massimo e Noemi e chiusura dello stabilimento che si occupa della lavorazione del pesce.
Sette anni di reclusione per Carlo Sitzia, cinque anni per i figli Massimo e Noemi. Condanne più pesanti delle richieste formulate dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia. Non solo. Anche la chiusura dello stabilimento che si occupa della lavorazione del pesce, ancora aperto.
Pesanti le condanne, questa mattina a Cagliari, ai principali imputati del processo per associazione a delinquere finalizzato alla frode in commercio, confezionamento e somministrazione di alimenti in cattivo stato di conservazione, vendita di prodotti con etichette mendaci e contraffazione di prodotti alimentari nei confronti dei titolari della Ocean Med Fish.
Assolti, invece, Antonio Pelgreffi, del settore prevenzione della Asl, e Giovanni Cossu, direttore del servizio vigilanza del settore veterinario dell’azienda sanitaria locale di Cagliari.
Dunque sentenza più pesante delle richieste dell’accusa (sei anni per Carlo Sitzia, cinque per il figlio Massimo e quattro per la figlia Noemi), quella pronunciata dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari, presieduta da Massimo Costantino Poddighe, al processo contro i vertici dell’Ocean Med Fish di Cagliari, società specializzata nella commercializzazione di prodotti ittici surgelati.
Nel dicembre del 2008, gli uomini della Guardia di Finanza, dopo un blitz nello stabilimento, sequestrarono oltre cento tonnellate di crostacei surgelati.
(foto C.B., archivio GrIG)



Ma allora chi doveva controllare , cosa controllava ??????????????????
Mano pesante per i titolari e allo stesso tempo impossibilità di accertare le responsabilità penali di chi doveva controllare e non ha visto l’immane frode alimentare.
Evidentemente il sistema dei controlli è tale per cui la si può sempre (o quasi) farla franca.
p.s.i due articoli sono identici o c’è stato un refuso nel copia e incolla?
gli articoli sono sostanzialmente identici, probabilmente frutto del copia-incolla del lancio di agenzia 😉
questa non la sapevo! gli untori del mal di pancia!
Chi doveva controllare ❎❎❎ lo ❎❎❎❎❎❎è logicamente ❎❎❎❎❎sapevano, anche perchè come tutti sappiamo,il 🐠🐟🐙🐟🐠🐙🐟🐠🐙❎❎❎❎❎❎❎❎dalla testa e anche stavolta i❎❎❎❎❎❎❎❎❎❎❎ ne escono ❎❎❎❎❎❎
Cagliari 05/01/2015 n.9/15. In tutto il Paese non solo mancano i controlli, ma, sui mancati controlli manca un’azione della magistratura. il M5S ha recentemente denunciato che sui circa 65.000 detenuti in Italia, solo circa 26 (ventisei, meno di trenta!), sono in carcere per corruzione. Non basta per dire che la magistratura (pm e giudici), è debole con i forti e forte con i deboli?
Gian Paolo Porcu dottore commercialista tf 070/66.47.13 fax 070/66.39.55