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Pioggia di ruggine a Portoscuso.


Portoscuso, macchie bianche sulle parti metalliche esterne delle abitazioni (5 novembre 2012)

 

 

“Qualche giorno fa, infatti, al mio risveglio, ho rilevato la presenza di ‘punti di ruggine’ su tutti i corrimano bianchi del mio appartamento e di gocce bianche (simili agli aloni lasciati dall’acido), su tutta la carrozzeria della mia auto. Ho provato a rimuovere invano sia dai corrimano e che dall’auto le varie macchie.

A questo punto, visto la vostra esperienza, di cosa può trattarsi? Se inalato è nocivo? Come posso fare per tutelare la mia salute? Avete avuto segnalazioni da altri cittadini? Purtroppo da quando è accaduto ciò che vi ho descritto non riesco più a prendere sonno, sono seriamente preoccupato!”

Questa è la segnalazione pervenuta da S.D.B., residente a Portoscuso (CI), che lunedi 5 novembre 2012 ha verificato con grande preoccupazione la presenza di macchie bianche e simili a “punti di ruggine” sulle parti metalliche esterne della propria abitazione e sulla carrozzeria dell’auto.  

Si ignora la natura, ma si suppone la pericolosità di tali sostanze per la salute umana e animale, nonché per le acque, il suolo e gli alimenti, vista la difficoltà nel rimuoverle.

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra hanno, quindi, inoltrato (11 novembre 2012) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni interventi al Ministero dell’ambiente, all’A.R.P.A.S., alla Provincia di Carbonia-Iglesias, al Comune di Portoscuso, ai Carabinieri del N.O.E., al Corpo forestale e di vigilanza ambientale e, per gli aspetti di competenza, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

Portoscuso, polo industriale di Portovesme

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra auspicano un rapido intervento da parte delle amministrazioni pubbliche e della magistratura coinvolte per accertare natura, effetti ed eventuali responsabilità dell’accaduto, di particolare rilevanza per la già gravissima situazione ambientale e sanitaria di Portoscuso e del basso Sulcis.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra

Portoscuso, macchie simili a “punti di ruggine” sulla carrozzeria dell’auto (5 novembre 2012)

(foto S.D.B., S.D., archivio GrIG)

  1. novembre 12, 2012 alle 9:13 am

    Guardate in cielo…

  2. novembre 12, 2012 alle 4:26 PM

    mi verrebbe da dire che da voi vi sono le macchie di ruggine,da noi,a Taranto,le polveri sottili marroni sui balconi.ogni citta’ sembrerebbe condannata ad avere sul suo aspetto,i ricordi dell’industria,invasiva e dannosa per la salute dei cittadini.sono vicino a voi,per il futuro dei figli nostri,per il bene comune.ciao.

  3. novembre 12, 2012 alle 8:17 PM

    da Sardegna Oggi, 12 novembre 2012
    “A Portoscuso pioggia di ruggine”. I sospetti degli ambientalisti: http://www.sardegnaoggi.it/Cronaca/2012-11-12/19946/A_Portoscuso_pioggia_di_ruggine_I_sospetti_degli_ambientalisti.html

    da CagliariPad, 12 novembre 2012
    Allarme a Portoscuso, piove ruggine.
    Il Gruppo di intervento giuridico ha raccolto le testimonianze e i timori dei residenti e ha presentato un esposto alla Procura. (Ennio Neri): http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=159

  4. novembre 13, 2012 alle 3:05 PM

    da La Nuova Sardegna, 13 novembre 2012
    PORTOSCUSO. Pioggia di ruggine, denuncia ambientalista.

    PORTOSCUSO. Pioggia di ruggine a Portoscuso. Le associazioni ambientaliste Gruppo di intervento giuridico e Amici della terra, preoccupate per le conseguenze sulla salute dell’ambiente e dei cittadini, chiedono chiarimenti e interventi al Ministero dell’ambiente, all’Arpas , alla Provincia Carbonia Iglesias, al Comune di Portoscuso ai Carabinieri del Noe, al Corpo forestale e alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Il fatto è stato segnalato da un cittadino di Portoscuso che il 5 novembre scorso al suo risveglio ha verificato con grande stupore, ma anche seria preoccupazione la presenza di macchie bianche e simili a “punti di ruggine” sulle parti metalliche esterne della propria abitazione, e sulla carrozzeria dell’auto. Macchie che difficilmente potevano essere rimosse. Il caso è già stato segnalato da tempo anche da tanti altri cittadini che chiedono informazioni dettagliate per un fenomeno che appare pericoloso per la salute. «Nessuno ancora conosce la natura di questa sostanza, ma si suppone – scrive Stefano Deliperi, presidente dell’associazione Gruppo di intervento giuridico e Amici della Terra – la pericolosità di queste sostanze per la salute umana e animale, nonché per le acque, il suolo e gli alimenti vista la difficoltà nel rimuoverle». Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus e Amici della Terra auspicano un rapido intervento da parte delle amministrazioni pubbliche e della magistratura coinvolte per accertare natura, effetti ed eventuali responsabilità dell’accaduto, di particolare rilevanza per la già gravissima.

  5. aprile 16, 2013 alle 2:51 PM

    e a Ottana piove fuliggine.

    da La Nuova Sardegna, 16 aprile 2013
    Ottana, il mistero delle pecore nere. Un boato ha fatto temere un incidente nella centrale elettrica. L’azienda: tutto in regola, sarà colpa di un rogo di sterpaglie. (Tito Giuseppe Tola): http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2013/04/16/news/ottana-il-mistero-delle-pecore-nere-1.6893534

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    da L’Unione Sarda, 16 aprile 2013
    Stamani il risultato dei test sui campioni di polvere raccolti dall’Arpas. In ansia i pastori. Una nube nera su pascoli e greggi. Decine di aziende rischiano i sigilli a Ottana e Noragugume. (Piera Serusi): http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_146_20130416084445.pdf

  6. aprile 17, 2013 alle 2:44 PM

    da L’Unione Sarda, 17 aprile 2013
    Ottana. Il monito di Coldiretti: «Subito chiarezza a garanzia degli allevatori e dei consumatori». Nube nera,oggi i referti dei test. Ieri pomeriggio il sopralluogo degli inquirenti nella centrale elettrica: http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_82_20130417084816.pdf

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    da La Nuova Sardegna, 17 aprile 2013
    Polvere nera sulle pecore, indaga la Procura di Nuoro. (Paolo Merlini): http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/73040_Polvere_nera_sulle_pecore_indaga_la_Procura_.pdf

    • aprile 17, 2013 alle 5:11 PM

      da La Nuova Sardegna on line, 16 aprile 2013
      Pecore nere, la procura sequestra una decina di aziende.
      Intervento della procura dopo la pioggia di fuliggine che ha dipinto di nero greggi e pascoli: http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2013/04/17/news/pecore-nere-la-procura-sequestra-una-decina-di-aziende-1.6900410

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      da L’Unione Sarda on line, 17 aprile 2013
      Pecore “annerite”, sequestrati i terreni. L’Arpas assicura: non è polvere tossica: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/311597

      • aprile 18, 2013 alle 9:27 am

        da L’Unione Sarda, 18 aprile 2013
        Il latte sarà distrutto, ma gli esiti parziali delle analisi dell’Arpas escludono sostanze tossiche. Nube nera, aziende sotto sequestro. Provvedimento della Procura per sette allevamenti di Noragugume. (Marilena Orunesu): http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_146_20130418084233.pdf

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        da La Nuova Sardegna, 18 aprile 2013
        Pecore nere, sequestrati 8 allevamenti. Il provvedimento della procura di Oristano per alcune aziende nell’area di Noragugume colpita dalla pioggia di fuliggine. (Paolo Merlini)

        OTTANA. La versione di Ottana Energia sull’inquinamento delle campagne di Noragugume comincia a mostrare le prime crepe. La centrale elettrica, sostengono i vertici aziendali, non c’entra con la “fuliggine” che si è depositata nella notte tra domenica e lunedì sugli animali e sulla vegetazione presenti in un’area di oltre trecento ettari, a qualche chilometro di distanza dalle ciminiere. Non la pensano così, evidentemente, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Sassari, competenti per le indagini sui reati ambientali per l’intera isola, che ieri hanno perlustrato dal mattino sino a tarda sera lo stabilimento del Gruppo Clivati, in cerca di riscontri effettivi tra i due episodi: il boato che è stato udito attorno alla mezzanotte provenire dallo stabilimento e la coltre di polvere nera ritrovata all’indomani a poca distanza. Episodi messi in stretta relazione dagli allevatori colpiti dal fenomeno delle pecore diventate improvvisamente nere a causa di quella misteriosa sostanza, e in modo più diretto dal sindaco di Ottana, Gian Paolo Marras, che non crede affatto alla versione dell’azienda e lancia l’allarme sulla sicurezza dello stabilimento. «Solo il caso ha evitato – dice Marras – che le sostanze, immagino trasportate dal vento, si siano posate su un’area destinata alla pastorizia e non sul centro abitato, con conseguenze che non riesco neppure a immaginare. Resta, con il danno ambientale, un danno d’immagine per i nostri agricoltori che ormai nei mercati sono guardati con diffidenza». Intanto in attesa del responso dell’Arpas (l’agenzia regionale per la protezione ambientale) sulla sostanza, simile al toner usato nelle fotocopiatrici, trovata su animali e vegetazione, la procura della Repubblica di Oristano, in quanto competente su Noragugume, ieri ha comunque disposto il sequestro di otto allevamenti di bestiame su un’area di oltre trecento ettari. Un provvedimento che riguarda centinaia di capi, principalmente ovini, che dunque non possono essere utilizzati per la macellazione e per la produzione del latte. Su questi animali incombe la concreta possibilità di abbattimento. Ma tra le aziende alle quali il Corpo Forestale ha posto i sigilli ce n’è anche una che produce foraggio, che chiaramente non sarà più utilizzabile. Il problema infatti è che la polvere nera si è depositata anche sulla vegetazione e dunque sul terreno in un’area certo circoscritta ma che non sarà semplice risanare. Un danno ambientale evidente oltre quello d’immagine per i prodotti del territorio lamentato dal sindaco di Ottana e dal suo collega di Noragugume, Michele Corda. C’è ancora mistero invece sulla sostanza incriminata, che sembra il risultato di una combustione. Dall’indomani della comparsa del fenomeno, tecnici e dirigenti dell’Arpas sono al lavoro per scoprire di cosa si tratta, oltre che per individuarne l’origine. Dopo la raccolta dei reperti (la lana delle pecore, piante, campioni di terreno) le analisi si stanno svolgendo nei laboratori dell’agenzia regionale a Cagliari. Non c’è ancora alcuna comunicazione ufficiale: atteso per ieri, il responso – che evidentemente unirà analisi svolte su più fronti – dovrebbe arrivare oggi. Lo attendono i sindaci dei paesi colpiti dal fenomeno della “nube nera”, che vogliono sapere quali provvedimenti adottare, ma anche la procura della Repubblica di Nuoro – competente su Ottana – che ha avviato le indagini e potrebbe procedere per il reato di disastro ambientale

  7. aprile 26, 2013 alle 2:48 PM

    sempre a Ottana e Noragugume.

    da La Nuova Sardegna, 26 aprile 2013
    Le pecore annerite da olio combustibile. Ottana, le analisi dell’Arpas hanno accertato tracce di idrocarburi, ma non aromatici e quindi non pericolosi per la salute. (Paolo Merlini): http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2013/04/26/news/le-pecore-annerite-da-olio-combustibile-1.6948714

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    da L’Unione Sarda, 26 aprile 2013
    Ieri il responso,non ufficiale,sui campioni raccolti nelle campagne di Ottana e Noragugume.
    Nube nera, idrocarburi sui pascoli: http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_82_20130426084701.pdf

    • Maggio 1, 2013 alle 12:13 PM

      da La Nuova Sardegna, 1 maggio 2013
      Pecore nere, sotto accusa il silenzio dell’Arpas. Il consigliere regionale Claudia Zuncheddu presenta un’interrogazione La Coldiretti: nessun pronunciamento ufficiale sul caso Ottana-Noragugume.

      OTTANA. A due settimane dal fenomeno delle “pecore nere” il caso approda in consiglio regionale. L’iniziativa è di Claudia Zuncheddu di Sardigna Libera, che ha firmato un’interrogazione urgente indirizzata al presidente Cappellacci e agli assessorati competenti. In particolare Zuncheddu ritiene «inadeguate le istituzioni predisposte al controllo del territorio e dell’ambiente in caso di incidenti nel settore dell’industria pesante». «In data 25 aprile – scrive nell’interrogazione – si è appreso che dai campionamenti di polvere nera eseguiti dall’Arpas nelle campagne di Ottana e Noragugume, sarebbero state trovate tracce di idrocarburi alifatici-carbonio 20 e 30: sostanze inquinanti riconducibili alla categoria del petrolio, notoriamente pericolose per la salute, anche se oggi, è difficile stabilirne l’entità. Questi primi esiti sono a tutt’oggi ufficiosi e del tutto parziali, pertanto soggetti a ulteriori verifiche e conferme, soprattutto in merito alle conseguenze che queste sostanze possono avere sulla salute dell’uomo e degli animali. Infatti – continua Zuncheddu – contrariamente alle prime rassicurazioni pervenute dall’Arpas, proprio a causa dei potenziali rischi da esposizione a tali sostanze, mentre proseguono i campionamenti e le indagini di laboratorio, sono stati posti sotto sequestro cautelativo sette aziende, circa quattromila capi di bestiame, oltre 1500 litri di latte e 360 ettari di terre agricole e da pascolo fra Noragugume e Ottana, anche se non è da escludere che l’estensione delle aree interessate possano essere ancora più vaste per l’azione dei venti cui è esposta quella fascia di territorio». Sulla base di queste considerazioni Claudia Zuncheddu chiede perciò i dati ufficiali sul fenomeno, ma anche se non sia il caso di coinvolgere altri laboratori, per esempio delle università, in analisi che tardano ad arrivare. Ancora, quali iniziative siano previste per indennizzare gli allevamenti colpiti, e chi provvederà alla bonifica dei terreni inquinati. Infine, un serio «monitoraggio dell’inquinamento atmosferico presso le aree intorno al Polo industriale di Ottana». Il ritardo di un pronunciamento ufficiale da parte dell’Arpas sulla vicenda viene denunciato anche dalla Coldiretti. Un ritardo inspiegabile, secondo il presidente Simone Cualbu, che oltre ai danni diretti sulle otto aziende colpite danneggia l’immagine dell’intera filiera agricola del territorio. (r.nu.)

  8. Maggio 2, 2013 alle 5:04 PM

    da Sardinia Post, 2 maggio 2013
    Fuliggine Ottana, Istituto zoprofilattico: “Latte a norma di legge, nessun allarme”: http://www.sardiniapost.it/cronaca/fuliggine-ottana-istituto-zoprofilattico-latte-a-norma-di-legge-nessun-allarme/

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