Il cemento si confonde con la sabbia, nella spiaggia di Fontanamare.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico, in seguito a numerose segnalazioni provenienti da turisti e residenti della zona, ha inoltrato (2 agosto 2012) una specifica richiesta di informazioni e adozione degli opportuni provvedimenti al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Iglesias, al Servizio Tutela del Paesaggio, al Servizio demanio e patrimonio dell’Assessorato EE.LL., Finanze, Urbanistica della Regione autonoma della Sardegna, al Sindaco di Gonnesa e, per conoscenza, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, relativamente a lavori di natura edilizia in corso di realizzazione presso la spiaggia di Fontanamare, nel Comune di Gonnesa, con l’installazione di blocchi di cemento a breve distanza dalla linea di battigia.
Si ricorda che la spiaggia di Fontanamare, appartenente al demanio marittimo (artt. 822 e ss. cod. civ.) è tutelata con specifico vincolo paesaggistico ai sensi dell’art. 142, comma 1°, lettere a (fascia dei 300 mt. dalla battigia marina) del decreto legislativo n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) nonché (fascia dei mt. 300 dalla battigia marina) con vincolo di conservazione integrale ai sensi della legge regionale n. 23/1993.
L’area, inoltre, appare ricompresa nell’ambito di paesaggio costiero n. 6 “Carbonia e Isola Sulcitane” e nell’ambito di paesaggio costiero n. 7 “Bacino Metallifero” del Piano Paesaggistico Regionale della Sardegna. Peraltro, in base a quanto previsto dal Piano Urbanistico Comunale di Gonnesa, approvato con delibera C.C. n. 30 del 7 novembre 2011, in adeguamento del P.P.R., l’area rientra nelle zone H1 “Tutela integrale del litorale”, nell’ambito delle quali lo stesso P.U.C. stabilisce esplicitamente: “per qualsiasi alterazione naturale, anche se provvisoria, delle condizioni del terreno non intesa all’esercizio dell’attività agricola (sterri, rinterri, accatastamenti di materiali), dovrà essere preventivamente richiesta la relativa concessione, che potrà essere rilasciata soltanto ove giustificata da obiettive esigenze dello stato dei luoghi e comunque ove sia intesa al miglioramento ed al ripristino dell’ambiente naturale preesistente”, inoltre “è vietata la costruzione di attrezzature, che per ingombro e dimensione, modifichino sostanzialmente le caratteristiche naturali dell’area. Sono ammesse soltanto recinzioni naturali, preferenzialmente costituiti da muretti a secco siepi e simili” (Norme Tecniche di Attuazione del P.U.C. di Gonnesa).
Si rammenta, infine, che ai sensi e per l’effetto dell’art. 1161 codice della navigazione, l’occupazione abusiva di uno spazio appartenente al demanio marittimo, l’impedimento dell’uso pubblico, le innovazioni non autorizzate e, in generale, la mancata osservanza delle disposizioni di cui all’art. 55 cod. nav., costituisce reato.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico auspica un intervento in tempi brevi da parte delle amministrazioni interessate, volto alla verifica della legittimità dei lavori, a tutela di uno dei tratti di costa più suggestivi della Sardegna, nella convinzione che il turismo ed i servizi ad esso connessi possano perfettamente conciliarsi con il rispetto dell’ambiente, bene prezioso e risorsa fondamentale per l’intera collettività.
Gruppo d’Intervento Giuridico
(immagine da qui)
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
da La Nuova Sardegna, 2 agosto 2012
Gonnesa, la Forestale sequestra le carte della concessione.
L’opposizione in consiglio comunale chiede di fare chiarezza sulle autorizzazioni rilasciate per lo stabilimento. FONTANAMARE»IL LIDO DELLE POLEMICHE. (Erminio Ariu)
IGLESIAS. L’opposizione vuole vederci chiaro sulle autorizzazioni rilasciate alla società Sardinia Explorer srl che sta costruendo, a pochi passi dalla battigia, uno stabilimento-balera. La concessione regionale numero 79, rilasciata a Sardinia Explorer snc scadeva nel 2009 ma ora entra in campo un’altra società Sardinia Explorer srl. Ieri mattina gli uomini della Guardia forestale hanno prelevato alcuni documenti per verificare la regolarità della concessione. Diversamente dalle altre autorizzazioni che non avevano una superficie intorno a 800 metri quadrati a Sardinia Explorer snc di Spanu e Cuccu è stata concessa un area di 1200 metri quadrati. «Stiamo verificando poi – insistono Enrico Pistis e Paolo Sanna consiglieri dell’opposizione – come sia subentrata la società a responsabilità limitata dal momento che a concessione scadeva nel 2009 senza essere mai stata attivata. I lavori di cantiere aprono a luglio del 2012. Se poi si controllano bene le carte il progetto approvato alla snc l’area delineata aveva come dati catastali il foglio 4, mappale 38 sub G, mentre nella seconda versione si i parla di foglio 1 mappale 205». Ma c’è un altro mistero da chiarire. Lo scorso anno a Fontanamare il lido veniva gestito da un imprenditore di Iglesias al quale era stata affidata un’area di appena 100 metri quadrati dietro una scrittura privata. Sardinia Explorer srl quindi non ha mai attivato la concessione e pertanto non poteva cederla. «Siccome il sindaco Pietro Cocco conferma che la procedura è regolare e che le autorizzazioni sono sacrosante – sostengono i consiglieri dell’opposizione –. Sarebbe bene, come sostiene il popolo di facebook, che si è scatenato in proposito che tutte le carte venissero rese note e soprattutto si facesse chiarezza sui refusi dei mappali. Soprattutto è necessario conoscere chi ha affidato all’imprenditore iglesiente, in sub concessione l’area demaniale, per poi cacciarlo via nel 2012». E la protesta dilaga. «Ecco – aggiunge Angelo Cremone, consigliere provinciale dell’Idv – il sindaco dovrebbe chiarire come mai, se la concessione è scaduta nel 2009, non è stata attivata l’asta? Una domanda che credo debba avere un chiarimento». Intanto in merito alla costruzione dello stabilimento a pochi passi dall’acqua del mare entrano in campo anche alcuni esponenti politici. « L’enorme struttura amovibile che prevede la realizzazione di servizi di spiaggia, è già polemica circa le distanze dalla battigia, l’impatto ambientale e le autorizzazioni – sostiene Alberto Cacciarru della segreteria del Pdci di Iglesias. – Credo che al di là del fatto che occorra valorizzare il territorio perché sia anche fonte di sviluppo consentendo la realizzazione di progetti che possono dare un valore aggiunto al litorale e creare opportunità di lavoro, sia necessario il rispetto dei canoni ambientali. Il litorale ha sicuramente la necessità di essere attrezzato da servizi che devono però integrarsi nel paesaggio stesso e non rappresentare un limite per i cittadini o un elemento che deturpa l’ambiente considerato che la distanza dalla battigia dovrebbe essere di soli 20 metri».
da L’Unione Sarda, 3 agosto 2012
GONNESA. Il sindaco difende il contestato progetto del chiosco in spiaggia. Fontanamare, polemica. Cocco: «Nessun sopralluogo o sequestro di documenti».
«Non c’è stato nessun sopralluogo da parte dei Forestali a Fontanamare, né un sequestro di documenti in Comune»: Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa, con una nota interviene sulla polemica di questi giorni che investe il chiosco in costruzione a Fontanamare. Il sindaco smentisce sopralluoghi degli agenti della Forestale nella spiaggia gonnesina e sottolinea che non è stato sequestrato alcun documento. «L’amministrazione di Gonnesa- si legge nella nota di Cocco – con fatica tenta di contribuire a creare nuove prospettive e migliorare i servizi in un territorio afflitto dalla disoccupazione. Cerchiamo di tutelare il paesaggio e il territorio individuando nella sua conservazione e nella tutela la fonte dello sviluppo futuro. C’è forse qualcuno che tenta di delegittimarci per questo, sollevando inutili e pretestuosi polveroni?». Sul caso Fontanamare il Gruppo di Intervento Giuridico ha presentato una richiesta di informazioni e adozione di provvedimenti a diversi enti, tra il Servizio Tutela del Paesaggio e il Corpo Forestale di Iglesias, oltre ad aver informato per conoscenza la Procura della Repubblica. «Auspichiamo un intervento in tempi brevi da parte delle amministrazioni interessate – si legge nel sito del Gruppo di Intervento Giuridico – volto a verificare la legittimità dei lavori, a tutela di uno dei tratti più suggestivi della Sardegna, nella convinzione che il turismo e i servizi ad esso connessi possano conciliarsi con il rispetto dell’ambiente». La concessione di Fontanamare interessa 1.200 metri quadrati, la struttura sarà in legno e poggerà sui blocchi di cemento a cui dovrà essere ancorata. Davanti al chiosco saranno sistemati sdraio, ombrelloni e lettini. (a. pa.)
da Sardegna Democratica, 1 agosto 2012
Sulla concessione a Fontanamare. (Piero Cocco, sindaco di Gonnesa): http://www.sardegnademocratica.it/ambiente/sulla-concessione-a-fontanamare-1.28051
da La Nuova Sardegna, 4 agosto 2012
FONTANAMARE. Il sindaco: «Il cemento sarà rivestito di legno». (Erminio Ariu)
GONNESA. Ci mette la faccia proprio il sindaco Pietro Cocco a garanzia che tutto quanto sta avvenendo a Fontanamare, per mano della Sardinia Explorer srl, sia regolare. Per il primo cittadino di Gonnesa sulla concessione demaniale di Fontanamare si è scatenata una grande polemica causata dagli articoli di stampa. «Si raccontano bugie – dice in una nota il sindaco – su presunte colate di cemento sulla spiaggia. La concessione è stata data per una struttura in legno eco-compatibile completamente amovibile I pesi in cemento, poggiati sull’arenile, saranno completamente da rivestire in legno». Poi il sindaco parla persino di malafede nei confronti di chi contesta che uno stabilimento non può sorgere a 15 metri dalla battigia nonostante la dura reazione dei bagnanti che avrebbero voluto che fossero evitati due pesi e due misure. Tutte le altre concessioni, tranne quella della Sardinia Explorer srl, ottenute dalla società turistica, “per ricollocazione”, a breve giro di posta, sono lontano almeno 30 metri dalla battigia. Il sindaco Cocco fa rilevare che non è stata sequestrato alcun documento e non è stato effettuato alcun sopralluogo. Con ogni probabilità la Forestale non aveva l’obbligo di informarlo e di prelevare le carte in altri uffici distinti dal municipio di Gonnesa. In molti si chiedono , trattandosi di ricollocazone dove il lido della società turistica avesse avuto dimora nelle precedenti stagioni. Una ricollocazione va motivata con carte e studi tecnici . Lo stabilimento traslocato a Fontanamare non ha avuto mai ospitalità nell’arenile del Golfo del Leone .
Poi si scopre che la vecchio concessione 79 aveva la ristorazione ma nel predisporre il PUL (vedi 12 concessione) non l’hanno prevista. Per questo si ricolloca utilizzando la decadenza per altri e la 13 del nuovo nel PUL. Che bravi
Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale – S.T.I.R. di Iglesias ha comunicato (nota n. 62911 del 10 settembre 2012) di aver svolto accertamenti e sopralluoghi, con il seguente risultato:
* i lavori in argomento riguardano la realizzazione di uno “stabilimento balneare” (concessione demaniale marittima n. 79/2004, variante interna) in favore della Sardinia Explorer (Cagliari), autorizzati in sede di conferenza di servizi dal Comune di Gonnesa – Settore VI (vigilanza, S.U.A.P. e A.A.P.P.) con provvedimento n. 6491 del 25 luglio 2012;
* l’autorizzazione paesaggistica è stata emanata con nota Servizio regionale tutela paesaggistica di Cagliari n. 44027/TP del 25 luglio 2012 e parere Soprintendenza B.A.P.S.A.E. di Cagliari n. 12148 del 18 luglio 2012;
* la compatibilità ambientale in seguito a V.INC.A. è stata dichiarata con il parere condizionato Servizio regionale S.A.V.I. n. 15406 del 25 giugno 2012;
* “per quanto attiene il rispetto delle previsioni di progetto, della concessione e delle prescrizioni del SAVI le verifiche effettuate sul sito hanno evidenziato la regolarità di esecuzione, degli ingombri e delle distanze dalla battigia”, tuttavia i lavori non risultano ultimati.
Resta, comunque, da chiedersi che senso abbia posizionare su una spiaggia basamenti di cemento per uno stabilimento balneare.
da La Nuova Sardegna, 15 febbraio 2013
LA POLEMICA » AMBIENTE E TURISMO. Fontanamare, duello sulla spiaggia. Gonnesa, il sindaco ordina la demolizione di manufatti sul litorale: I privati: «Abbiamo tutte le autorizzazioni». (Tamara Peddis)
IGLESIAS. I blocchi di cemento e la recinzione sono ancora lì dalla scorsa estate, in mezzo alla spiaggia di Fontanamare, a 30 metri dalla battigia. Il sindaco di Gonnesa Pietro Cocco ha emanato un ordinanza il 12 dicembre scorso per sgomberare quella parte del litorale da tutto quel materiale che agli occhi di qualsiasi visitatore appare quasi deturpare il paesaggio marino. In quello spazio la ditta Sardinia Explorer s.r.l., ha ottenuto una concessione demaniale per costruire una struttura turistica polifunzionale, ma non ha tenuto conto che posizionandola a trenta metri dalla spiaggia può essere distrutta dalle mareggiate. Il consigliere provinciale Angelo Cremone chiede come mai i blocchi di cemento e recinzione sono ancora lì, nonostante l’ordinanza del primo cittadino. «Non capisco come mai il sindaco ancora non l’abbia fatta rispettare; quella struttura non può sorgere in quel posto, così vicino alla battigia e poi deturpa il paesaggio». Dopo sessanta giorni dalla sua emissione dell’ordinanza sindacale scatta una sanzione da parte del Comune. «I titolari della Sardinia Explorer, precisa il primo cittadino, hanno chiesto all’ufficio tecnico un incontro proprio in questi giorni, per cui cerchiamo di capire a che punto è la situazione e quali problemi ci sono». Dalla Sardinia Explorer srl, la rappresentante legale Antonella Meloni ci tiene a fare delle precisazioni. «Ci sono degli iter burocratici che vanno rispettati, siamo in attesa che il servizio Suap del Comune di Gonnesa convochi quanto prima la conferenza di servizi dove mostreremo tutte le autorizzazioni che abbiamo ottenuto, necessarie perché la struttura polifunzionale venga arretrata di otto metri e mezzo rispetto al punto in cui si trova adesso. E’ stato messo su uno staff di esperti di ambiente, continua, per effettuare una relazione di incidenza ambientale, richiesta dal servizio regionale Savi, il 28 novembre abbiamo ottenuto il nulla osta dall’ufficio delle dogane. Ci teniamo a metterci in regola e volgiamo realizzare una struttura rispettosa dell’ambiente». L’investimento della Sardinia Explorer è intorno ai 360 mila euro. «L’importo però è salito un poco – dice Francesco Scalas, uno dei rappresentanti della ditta – perchè abbiamo inserito delle attività a scopo didattico divulgativo; si tratta di venti barchette con la chiglia trasparente con le quali faremo escursioni di biologia marina e itinerari turistici”.