Inquinamento, esasperazione, campo nomadi: chi ha visto il Sindaco Zedda?
C’è una situazione ormai ampiamente intollerabile vissuta dai residenti e dagli operatori economici dell’area nord ovest di Cagliari, nonché dagli stessi abitanti del campo nomadi situato presso la S. S. n. 554. Incendi, fumi tossici, traffici opachi di rifiuti, rischi ambientali e igienico-sanitari. Recentemente – dopo tante azioni in proposito – una delegazione di residenti ed ecologisti ha incontrato il Procuratore della Repubblica Mauro Mura con esiti positivi. Un incontro in proposito con il nuovo Sindaco di Cagliari Massimo Zedda è stato chiesto più volte. Senza esito finora.
Immaginiamo che gli impegni in questa prima fase di mandato amministrativo siano gravosi e pressanti, però questo è un problema che necessita impegni e iniziative concrete immediate, se non si vuole che l’esasperazione porti a risultati gravi e deprecabili, facilmente intuitivi.
Ora tocca anche ai residenti di Mulinu Becciu al campo nomadi!
Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra
da La Nuova Sardegna, 8 luglio 2011
Roghi al campo Rom: i residenti della 554 dal procuratore Mura. I nomadi bruciano cavi e materiali per ricavare metalli Fumi tossici, denunciati i pericoli per la salute. Nuove segnalazioni al sindaco dal Gruppo di intervento giuridico. Mauro Lissia
CAGLIARI. Roghi di rifiuti che sprigionano fumi maleodoranti e pericolosi per la salute, cumuli di materiali che compaiono e scompaiono a breve distanza dalle abitazioni e dalla strada 554: è l’ennesima denuncia che arriva dal Gruppo di intervento giuridico e dagli Amici della Terra, che insieme a una delegazione del comitato di residenti e operatori commerciali di Mulinu Becciu hanno esposto la situazione di degrado al procuratore capo Mauro Mura.
L’incontro si è svolto nei giorni scorsi e secondo una nota firmata da Stefano Deliperi il magistrato ha assicurato il proprio impegno a trovare una soluzione. Ora si attende una chiamata dal sindaco Massimo Zedda. Sotto accusa è il campo Rom, da anni al centro delle proteste e secondo Deliperi «crocevia di attività più o meno lecite, legate al recupero di rame e di altri metalli». Secondo la nota di denuncia «i materiali, tra cui cavi metallici, condotti, rifiuti di vario genere, vengono accatastati e depositati nelle zone contigue al campo, anche ai margini della trafficatissima strada stratale e periodicamente incendiati per recuperare i metalli». A leggere la denuncia «tutto avviene sotto gli occhi di chiunque, di notte e anche di giorno» costringendo centinaia di lavoratori e di residenti «a vivere e a lavorare in mezzo a fumi maleodoranti, incendi e rischi per l’incolumità di persone e beni, per non parlare della gravissima situazione sanitaria e ambientale in cui versano gli stessi residenti del campo Rom, soprattutto i bambini». Finora il problema sembra sia stato sottovalutato dall’amministrazione comunale ma secondo Deliperi «la situazione è ormai divenuta intollerabile» e il timore è che l’esasperazione degli abitanti possa provocare reazioni incontrollate.
Scrive uno degli abitanti al blog del Gruppo di intervento giuridico: «Dall’allarme ambientale, per il cocktail di diossina e di discariche incontrollate sulla quale hanno responsabilità anche i tanti cagliaritani che ne approfittano per gettare in tutta l’area rifiuti di ogni genere, si può aggiungere un grave problema di convivenza civile da non sottovalutare. Con il clima di razzismo, sapientemente alimentato da chi ne vuole trarre un tornaconto elettorale, che monta in Italia e in Sardegna c’è il rischio che queste vicende portino anche da noi a iniziative negative nei confronti della comunità nomade».
Non è la prima volta che gli abitanti e i commercianti della zona segnalano alle autorità i disagi e i rischi legati alle attività dei Rom. Nei giorni scorsi il Gruppo di intervento giuridico ha inviato una nuova richiesta di informazioni a carattere ambientale e di adozione degli opportuni provvedimenti al sindaco, al corpo forestale, al Noe dei carabinieri, alla Procura della Repubblica. Ma a risolvere alla radice il problema con un intervento regolatore può essere soltanto il Comune, a meno che non vengano rilevati reati.
(foto Comune di Cagliari, per conto GrIG, archivio GrIG)



non sarà mica una malattia contagiosa?!… 😦
e il Sindaco Massimo Zedda ha risposto: appuntamento mercoledi 13 luglio prossimo 😉
a su mancu.. una domanda che non sapevo dove farre non sono un esperto, perciò chiedo a voi: la capitozzatura che si sta attuando agli alberi di cagliari, è a norma? di per sè non è la miglior cosa per la pianta, ma non noto neanche attenzioni particolari contro questa potatura..
la “potatura selvaggia” fuori dai tempi previsti per le singole specie di alberi è solo una parte del generale “accanimento” contro il verde pubblico presente a Cagliari. Ce ne siamo occupati parecchie volte: puoi cercare nell’apposito spazio “ricerca per tag” qui e nel precedente blog.
Voglio ringraziare Gruppo d’Intervento Giuridico, e in particolare il presidente Stefano Deliperi e l’avvocato Claudia Basciu, per il grande contributo che stanno dando alla ns. causa.
Dopo l’incontro avvenuto nelle scorse settimane con il Procuratore della Repubblica, ieri pomeriggio, sempre accompagnati dagli instancabili Stefano Deliperi e Claudia Basciu, abbiamo avuto il piacere d’incontrare il Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.
Il nuovo Sindaco ci ha dimostrato grande attenzione e seria disponibilità ad affrontare la questione.
Consapevoli del fatto che la soluzione della vertenza non sarà nè semplice nè immediata, la nostra unanime sensazione è stata che, il nostro Neo Sindaco, opererà bene!
E noi continueremo a fare la nostra parte.
Valentina
😛