La vacanza a chilometro zero. Cosa consigliate?


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Siamo abituati a pensare che con poche risorse in tasca, non ci si possa permettere il piacere di un viaggio e, invece,  uno degli aspetti positivi delle gravi crisi economiche, come quella che stiamo vivendo in questi anni, secondo noi, sta nella possibilità di riscoprire, o addirittura scoprire per la prima volta, luoghi bellissimi e suggestivi, a due passi da casa.
La bellezza è gratis ma lo ricordiamo raramente.
E così, abbiamo pensato di proporvi, nei prossimi giorni, una serie di luoghi interessanti da visitare, per la loro bellezza, per la loro storia, per il loro fascino particolare o la loro semplicità.

Chiediamo anche a voi che passate di qua, di condividere con tutti noi, pezzi d’Italia che meritano di essere conosciuti, amati, apprezzati, anche solo con un viaggio di una giornata o di qualche ora, perciò se vi va di farci conoscere un luogo, un monumento, un paese, un albero, o un panorama,  scriveteci all’indirizzo grigsardegna5@gmail.com indicando nell’oggetto “vacanza a km zero”.

I grandi viaggi iniziano sempre con il primo passo. Aspettiamo i vostri suggerimenti!

 

TOMBA DI GIGANTI DI BARRANCU MANNU (o SA TUERREDDA).

Oggi vi proponiamo la Tomba di giganti di Barrancu Mannu, un suggestivo sito archeologico del comune di Santadi.

La Tomba di Barrancu Mannu è collocata in uno contesto ambientale particolarmente suggestivo e selvaggio, probabilmente uno dei più belli della Sardegna, caratterizzato da una fitta vegetazione, guglie, gole granitiche.

L’edificazione della Tomba risale al 1300 a.C. circa, in ogni caso databile al Bronzo medio, da popolazioni nuragiche presenti in quell’area. Si tratta di una costruzione tipica dell’architettura funeraria nuragica alla quale il popolo ha dato il nome di Tomba di Giganti (tumba de is gigantis). È una tomba collettiva costruita con grossi blocchi di granito, con un lungo corridoio a copertura ogivale preceduto da un vestibolo semicircolare al centro del quale si apre un ingresso rettangolare alto 60 centimetri e largo 50; l’ingresso è sormontato da un architrave sul quale, in elevato, si sviluppa un frontone a filari di grossi blocchi sub-rettangolari alto quasi 5 metri.Il monumento non è distante dal villaggio nuragico di capanne circolari alla cui pietas era destinato il sepolcro. Possenti mura ciclopiche, a valle, costituivano un baluardo difensivo a difesa dell’attività pastorale della comunità del luogo (fonte Museo archeologico di Santadi).

Maggiori info:
Museo archeologico di Santadi
Sardegna Cultura
Parco Geominerario della Sardegna

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

(immagine da sardegna.blogosfere.it)

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