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Cara Caterina, ti auguro vita e gioia.


Aquila reale (Aquila chrysaetos)

Aquila reale (Aquila chrysaetos)

Caterina Simonsen ha venticinque anni,  ed è affetta da quattro malattie genetiche che, come si può immaginare, la portano a condurre una vita non facile. Nei giorni scorsi ha pubblicato un video nel quale spiega i motivi che la portano a sostenere la sperimentazione scientifica sugli animali. Per aver, semplicemente, manifestato il proprio pensiero e descritto la propria situazione, la ragazza è stata attaccata da alcuni personaggi, i quali si definiscono amanti degli animali ma ignorano completamente l’amore e il rispetto per gli esseri umani, con insulti tanto sciocchi quanto ignobili, da non meritare nemmeno di essere riportati.

Di certo, simili esternazioni non aiutano a salvare migliaia di animali, vittime della scienza, e non aggiungono nulla di costruttivo alla battaglia, combattuta da milioni di persone, per l’abolizione della vivisezione e della sperimentazione animale.

Forse, Caterina, con la sua sincerità, ha soltanto cercato di dare un senso alla morte e alla sofferenza di tutti gli animali usati dagli scienziati, in questi anni, o forse ha solo voluto raccontare al mondo la sua grande voglia di vivere. In ogni caso, ha espresso il proprio pensiero, ha proposto il proprio punto di vista su una questione delicata, spesso strumentalizzata, e nessuno ha il diritto di insultarla per questo. Nessuno, da qualsiasi parte stia.

Ognuno di noi, però, ha il dovere di farsi un’idea sull’utilità o inutilità della sofferenza degli animali sottoposti alla sperimentazione, magari prendendo in considerazione, oltre al parere di ricercatori favorevoli alla vivisezione, anche quello di chi non lo è, come la dottoressa Penco, biologa,  da anni malata di sclerosi multipla e contraria alla sperimentazione animale, in quanto i risultati di tali esperimenti, in base a dati noti in letteratura, non portano alcun beneficio alla salute umana e, al contrario, potrebbero perfino aver rallentato il progresso della ricerca per la cura delle malattie umane.

 

La questione rimane, ovviamente, aperta. Personalmente, sono contraria alla sperimentazione sugli animali ma spero fortemente nel progresso di una scienza in grado di elaborare nuovi metodi per lo studio di farmaci e  terapie utili al benessere dell’uomo, senza causare sofferenza agli animali. Spero che le parole di una ragazza che soffre non vengano strumentalizzate da chi lucra sul dolore altrui, per profitto, vanità o vanagloria. E auguro a Caterina vita e gioia.

Claudia Basciu

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

(foto J.I., archivio GrIG)

  1. Avatar di m
    m
    dicembre 30, 2013 alle 8:57 am

    Un post perfetto, che condivido in pieno. Grazie Claudia e… Forza Caterina, siamo tutti con te.

  2. Avatar di Elisabetta
    Elisabetta Lelli
    dicembre 30, 2013 alle 9:05 am

    Un post che dimostra grande sensibilità, come sempre.
    Mi associo ai vostri auguri di “vita e gioia” a Caterina e vorrei ribadire che, per pochi scellerati e falsi “animalisti” che augurano la morte ad una ragazza, ve ne sono tantissimi altri i quali non si sognerebbero MAI di rilasciare simili orrende dichiarazioni.
    Il vero animalista, colui che veramente ama e rispetta gli animali, ama e rispetta OGNI forma di vita, senza distinzioni.

    Per quanto concerne i “dubbi” su una eventuale strumentalizzazione di Caterina, della sua malattia, anch’io ne nutro.
    A tale proposito vorrei porre alla vostra attenzione cosa scrive al riguardo l’amico animalista Andrea Cisternino, sulla sua Pagina Facebook “Io non posso parlare, sei tu la mia voce”:

    https://it-it.facebook.com/photo.php?fbid=639534472755508&set=a.121696977872596.7666.121691147873179&type=1&theater

  3. Avatar di rosella
    rosella
    dicembre 30, 2013 alle 9:23 am

    auguro anch’io vita e gioia a Caterina, ma credo che gli altri animali e la sperimentazione su di essi di farmaci destinati agli umani non possano dare un contributo alla sua vita e alla sua gioia. le persone come lei e noi tutti dovremmo spingere con forza per abbattere il muro del business e della frode scientifica eretto da lobbyes che se ne fregano di Caterina e di tutti noi. Auguro a Caterina, a Claudia, a me e al resto del mondo che si possa procedere nella direzione di una ricerca VERA, più veloce, più efficace, meno crudele.

  4. Avatar di max
    max
    dicembre 30, 2013 alle 2:14 PM

    non ho fatto studi scientifici ma umanistici e pertanto non sono in grado di stabilire se la sperimentazione animale sia attendibile per l’uomo, tuttavia ho pena per le cavie siano essi topi, ratti o altro. detto questo provo commozione per caterina e per la sua sofferenza indicibile, pertanto ha tutta la mia solidarieta’e comprensione circa le sue affermazioni sulla sperimentazione affermazioni piu’ o meno condivisibili. diversamente provo disprezzo per quei beceri che l’hanno apostrofata con epiteti degni di gente ignorante, becera, senza misericordia e “senza dio”.

  5. Avatar di elena romoli
    elena romoli
    dicembre 30, 2013 alle 8:18 PM

    Condivido, soltanto riguardo all’ultima frase, io purtroppo non ho la speranza di Claudia. Vedo piuttosto che quando ci sono tanti, troppi, soldi di mezzo, non c’è rispetto per alcuna creatura sulla terra, tanto meno per il loro dolore. Grazie per tutto quello che fate, e auguri a tutti/e noi!

  6. dicembre 30, 2013 alle 8:35 PM

    Assoluta e completa solidarietà a Caterina per essere stata attaccata così duramente per aver parlato del suo dramma di salute esprimendo, come è diritto di ciascuno in democrazia,
    il suo parere senza offendere nessuno. Buon anno nuovo, Caterina. Il mio augurio per te, con tutto il cuore, è che la ricerca scientifica e biomedica riesca ad individuare ed approntare il, i farmaci che possano guarire le tue patologie rare per le quali le case farmaceutiche non sempre sono pronte ad investire molte risorse economiche. Buon anno!

  7. dicembre 30, 2013 alle 8:39 PM

    PER CATERINA_

    http.//youtu.be/mG5T7LmSEZ-c

  8. Maggio 29, 2014 alle 2:55 PM

    doveroso. Purtroppo è spesso questo il “mondo” dei farmaci e della ricerca.

    A.N.S.A., 29 maggio 2014
    Novartis-Roche: ministero chiede risarcimento di 1,2 miliardi.
    Per la vicenda dei farmaci Lucentis e Avastin. (http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2014/05/28/novartis-roche-ministero-chiede-12-mld-risarcimento_ac8a3969-1302-4678-9723-ea0fe117c1dc.html)

    Una richiesta di risarcimento danni pari a 1,2 miliardi di euro in tre anni. E’ quella fatta dal ministero della Salute alle aziende farmaceutiche Novartis e Roche per la vicenda relativa l’ipotesi di ‘cartello’ tra i due colossi del farmaco, a fini economici, per incentivare l’utilizzo di un farmaco per gli occhi piu’ costoso, Lucentis, rispetto ad un altro di pari efficacia, Avastin, meno costoso ma utilizzato come farmaco off-label, ovvero fuori dalle indicazioni previste. Sia Roche che Novartis si sono difese definendo non reale le cifre indicate dal ministero della Salute e ricordando entrambe che non c’è ancora alcuna sentenza.
    Una richiesta danni pari a 14 milioni di euro è stata invece avanzata dal ministero all’azienda Pfizer. La richiesta danni alla Pfizer si riferisce, spiega il dicastero, al ”comportamento di abuso di posizione dominante in relazione alla commercializzazione del farmaco Xalatan”.
    In seguito invece alla delibera AGCM del febbraio 2014, che ha qualificato il comportamento delle società F.Hoffmann-La Roche Ltd, Roche Spa, Novartis AG e NOVARTIS Farma S.pA. come “un’intesa orizzontale restrittiva della concorrenza finalizzata alla commercializzazione del farmaco Lucentis molto più costoso del farmaco Avastin, ad esso equivalente”, il ministero ha richiesto a queste società ”il risarcimento di tutti i danni patrimoniali (circa 45 milioni nel 2012, 540 milioni nel 2013 e 615 milioni nel 2014) e non patrimoniali arrecati illecitamente al SSN”.
    La richiesta danni a Novartis e Roche si aggiunge ai 180 mln di multa comminati dall’Antitrust alle aziende per la stessa vicenda. Intanto, Roche e Novartis hanno oggi rinunciato a richiedere la sospensiva della multa erogata due mesi fa dall’Antitrust per la contrapposizione Avastin versus Lucentis, messa in discussione questa mattina presso il TAR del Lazio. A renderlo noto e’ la Societa’ Italiana di Oftalmologia, la Soi, parte attiva nella vicenda e nella denuncia dell’accordo sanzionato dall’Autorita’. “Evidentemente la memoria tecnico scientifica presentata in giudizio da Soi – afferma Matteo Piovella, Presidente della Società – è stata sicuramente articolata e circostanziata meglio tra quelle presenti sotto il punto di vista medico scientifico e ha suggerito la predetta decisione poiché in caso contrario molto probabilmente il TAR avrebbe respinto quanto richiesto da Roche e Novartis”.
    Il merito del giudizio per giungere alla sentenza definitiva è stato fissato per i primi giorni di novembre. Nel frattempo, dunque, la decisone dell’Antitrust rimane efficace e la sanzione pecuniaria dovrà essere pagata dalle case farmaceutiche. La motivazione della decisione precisa è chiarita dalla stessA Novartis in una nota: ”Presentare istanza di sospensiva della decisione adottata dall’Antitrust è una facoltà processuale delle parti; Novartis ha deciso autonomamente di rinunciare a discutere tale istanza di sospensiva poiché interessata a giungere ad una definizione sul merito del giudizio circa la illegittimità della decisione assunta dall’Antitrust in tempi brevi, considerata la rilevanza e la complessità del caso”, precisa l’azienda.

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