Salviamo la villa romana di Messalla e la storia dell’agro romano, a Ciampino!
Quanto accade nel Bel Paese spesso supera anche i peggiori incubi.
E’ anche il caso di Ciampino, piccolo Comune nato in tempi recenti intorno all’aeroporto vicino Roma, ma in un territorio ricchissimo di storia e di testimonianze archeologiche e culturali.
I resti archeologici, recentemente scoperti, della villa di Marco Valerio Messalla Corvino e il loro contesto paesaggistico, ricco di ville e casali storici medievali e rinascimentali, stanno per essere avvolti in una greve spira di cemento, al pari di importantissimi ambienti termali nel vicino Colle Oliva.
Gli interventi di edilizia residenziale (complessivamente 118.000 metri cubi di volumetrie) possono bene esser realizzati altrove e il Movimento Ciampino Bene Comune, composto da giovani di tutte le età, non ha intenzione di mollare e si batte per la loro piena salvaguardia.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (1 luglio 2013) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e di opportuni interventi avverso la serie di piani di edilizia economico-popolare (legge n. 167/1962 e s.m.i.) nelle località Colle Oliva e Mura dei Francesi, in forza, da ultimo, delle deliberazioni Giunta Comunale n. 89 del 27 maggio 2013 “Variante al Piano di Zona PEEP in Località – Muri dei Francesi – Zona C 23” e n. 88 del 27 maggio 2013 “Variante al Piano di Zona PEEP in Località – Colle Oliva – Zona C 22” (in precedenza deliberazioni Consiglio comunale n. 42 del 27 marzo 2006 e Giunta comunale n. 133 del 3 agosto 2012, n. 98 del 7 giugno 2010).
Interessati i Ministeri dei beni e attività culturali e dell’ambiente, la Regione Lazio, il Comune di Ciampino, il Corpo forestale dello Stato, i Carabinieri del N.O.E., la Direzione generale dei beni culturali e paesaggistici del Lazio, le locali Soprintendenze per i beni architettonici e paesaggistici e archeologici, la Commissione europea.
Alle Mura dei Francesi, situata tra la Via dei Laghi, via del Sassone, via dell’Ospedaletto c’è ancora una cinta muraria impreziosita fino al 2011 dal portale, gioiello dell’arte barocca del ‘600, dell’architetto Rainaldi, noto per aver progettato Palazzo Pamphili a Piazza Navona e terminato i lavori del Campidoglio dopo la morte di Michelangelo: il portale, recentemente crollato per incuria e per responsabilità degli attuali proprietari, con decreto ministeriale 9 febbraio 1935 dell’allora Ministro dell’Educazione Nazionale, venne dichiarato di importante interesse e sottoposto a tutela ai sensi della legge 20/6/1909 n. 364.
Le mura segnano i confini di quella che fu la Tenuta Colonna che comprendeva un giardino privato (Parco Barco) e la “Casina buen retiro” del cardinale Ascanio Colonna, Vicerè di Aragona, dove fu accolto Papa Clemente VIII Aldobrandini, primo Papa a villeggiare nella campagna romana dai tempi di Sisto V. Nel sito il Tribuno Cola di Rienzo, nel 1347, fece accampare il proprio esercito durante la guerra intrapresa contro gli Orsini di Marino, la stessa area fu teatro dell’epica battaglia di Marino, vinta da Alberico da Barbiano contro i “francesi” della famigerata compagnia bretone al soldo dell’antipapa Clemente VII, all’epoca dello scisma d’occidente. Da lì il nome della zona.
Numerose, poi, le testimonianze archeologiche da ricondurre all’area, inscritte e distinte dal toponimo Casale o Mura dei francesi. Rinvenimenti di strutture e manufatti antichi sono documentati dal XIX secolo, quando furono messi in luce “ambienti romani” al di sotto della vaccheria e un’iscrizione con dedica alla divinità italica Semo Sancus; quindi, senza indicazione topografica puntuale, i resti di un edificio sacro di età tardo antica che attesterebbe una delle prime presenze del culto cristiano nel Patrimonium Appiae ed, infine, una fistula acquaria in piombo menzionante Valerius Messala. Nel corso delle indagini archeologiche, preventive alla realizzazione del piano di zona 167, recentemente sono stati rinvenuti i ricchi ambienti di una grande villa attribuita a Valerio Corvino Messala, console del 31 a.C., residenza suburbana di uno dei personaggi più influenti della cultura di età augustea del cui circolo letterario Tibullo fu principale esponente.
Dopo varie e altalenanti vicissitudini, lo scorso 13 giugno 2013 la Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio per le Province di Roma, Frosinone, Latina e Viterbo ha comunicato l’avvìo del procedimento di ampliamento del vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), incontrando la dura reazione dell’Amministrazione comunale di Ciampino.
Ma c’è poco da meravigliarsi: infatti, fin dal 2002 il parere vincolante della Soprintendenza archeologica del Lazio al piano regolatore generale (P.R.G.) di Ciampino prevedeva l’ampliamento del vincolo di inedificabilità proprio in quelle aree per conservarne l’eccezionale contesto ambientale e storico-culturale.
Inoltre, non risultano effettuate le necessarie e preventive procedure di valutazione di impatto ambientale.
Faremo la nostra parte per impedire l’ennesimo scempio nel povero Bel Paese.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto da mailing list ambientalista, Ciampino Bene Comune)





Ciampino: crollato il tetto della Chiesuola al Muro dei Francesi
IL PROGETTO CRIMINALE PER LA DISTRUZIONE DEL MURO DEI FRANCESI
E’ crollato il tetto della vecchia chiesetta su via dei Laghi, ora l’affresco interno è esposto alle intemperie e, senza copertura, rischia di sparire completamente quella che nel Catasto Alessandrino del 1660 è indicata come “Chiesuola” e che, insieme ai casali, è sottoposta a vincolo di tutela integrale dal 2005.
L’intero sito di Muro dei Francesi, costituito dal complesso dei casali secenteschi e dalla chiesetta, dagli ulivi secolari, sovrapposti ai resti archeologici della villa di Valerio Messalla Corvino, nell’ottobre 2013 è stato inserito tra i 67 siti nel mondo tra quelli che rischiano di andare perduti. Sono siti colpiti dai terremoti, dalle guerre ed esposti all’avidità umana. A Ciampino, non abbiamo avuto né guerre né terremoti ma stiamo assistendo ad un progetto criminale che prevede l’oblio per le testimonianze più importanti del patrimonio culturale della nostra città, tessere di un mosaico che rappresenta il nostro paese: la cultura, il paesaggio, l’agricoltura.
Quando un terreno è appetibile per la speculazione edilizia spesso un incendio brucia il bosco secolare che lo ricopre; quando ci sono testimonianze culturali come quelle del sito di Muro dei Francesi, tanto da essere interessate da vincoli fin dal 1935, si aspetta che il tempo e l’incuria facciano il lavoro sporco.
Nel 2011 è crollato il portale barocco che costituiva l’accesso principale al sito. Portale del ‘600, tra i più belli della campagna romana: è stato un crollo annunciato ma nessuno, né i proprietari del bene, né gli enti preposti alla tutela, hanno avuto attenzione e pietà.
I reperti archeologici rinvenuti nel 2011-2012 sono abbandonati nella sterpaglia da due anni senza alcuna protezione e cautela ma né l’amministrazione comunale né la Soprintendenza sembrano preoccuparsene. Ora è crollato il tetto della piccola chiesa e senza alcuna pietà si aspetta che crollino anche i casali, poi l’area sarà libera per la speculazione edilizia. Adesso l’amministrazione comunale, che ha pure fatto ricorso contro i vincoli estesi dalla Soprintendenza su gran parte del sito, oltre a dire “… e il portale è pure crollato” potrà aggiungere anche il tetto della chiesa tra i suoi trofei.
CIAMPINO 16 GIUGNO 2014
da Il Fatto Quotidiano, 17 marzo 2016
Ciampino, dalla speculazione edilizia al parco pubblico. “Sperimentando” l’articolo 42 della Costituzione. Sul sito della Villa Messalla Corvino, dichiarato inedificabile nello scorso ottobre perché “di interesse culturale particolarmente importante”, esiste un progetto per rendere pubblici i circa 3,4 ettari della Tenuta dei Francesi di proprietà privata. In nome della Carta (Manlio Lilli): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/17/ciampino-dalla-speculazione-edilizia-al-parco-pubblico-sperimentando-larticolo-42-della-costituzione/2554690/