Brucia la Terra, brucia il nostro futuro.
Ci scrive Alessandro, da un piccolo Paese della Sardegna. Le sue parole non hanno bisogno di molti commenti. Siamo con lui.
Quanto accade per effetto degli incendi, troppo spesso per mano criminale, brucia la nostra Terra, brucia anche il nostro futuro.
Fondamentale la prevenzione, fondamentale è anche l’intervento da parte di tutti noi. Alle prime avvisaglie d’incendio, chiamare il 1515 (Corpo forestale dello Stato e Corpo forestale e di vigilanza ambientale) o il 112 (Carabinieri) o il 113 (Polizia di Stato) o il 115 (Vigili del fuoco), senza perdere minuti preziosi.
Dobbiamo reagire.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
“Buongiorno, sono Alessandro da *********, sono un piccolo allevatore (ho un piccolo gregge), ieri (10 agosto 2012, n.d.r.) un incendio ha bruciato tutto il mio pascolo, ma insieme al pascolo, il fuoco ha distrutto centinaia da piante, da frutta, querce, olivastri ed altre, che negli ultimi 20 anni avevo faticosamente messo a dimora.
L’incendio di ieri non ha bruciato solo tutto questo, ha bruciato anche la mia voglia di tornare in campagna. Oggi sono troppo demoralizzato, mi fa troppo male andare al lavoro e vedere tutto ridotto in cenere.
Mi sento impotente…scusate lo sfogo”.
(foto J.I., S.D., archivio GrIG)



Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
A.N.S.A., 13 agosto 2012
Forestale, 147 incendi in un giorno.
Campania la regione più colpita, seguita dal Lazio, Toscana e Calabria: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/08/13/Forestale-147-incendi-un-giorno_7338519.html
da La Nuova Sardegna, 15 agosto 2012
Incendi in provincia, manca il rispetto delle prescrizioni. L’allarme del corpo forestale: buona parte dei roghi colposi è causata dall’ignoranza e dall’imperizia delle persone. (Gianni Bazzoni)
SASSARI. Non c’è solo il problema degli incendi dolosi, dei piromani e di coloro che con strategie criminali attentano al patrimonio naturale dell’isola. Il trenta per cento degli incendi colposi è conseguenza di imperizia e ignoranza. E i controlli attuati per rafforzare il sistema di prevenzione non hanno finora consentito di abbattere il fenomeno, soprattutto perché c’è scarsa disponibilità a rispettare le prescrizioni che ogni anno vengono diramate a livello regionale. I dati rilevati dal personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale dell’Ispettorato ripartimentale di Sassari dimostrano che, purtroppo, l’area della provincia non fa eccezione. Numerose le infrazioni riscontrate nell’ambito della giurisdizione durante l’attività di prevenzione incendi: per ogni contestazione è stata comminata una sanzione amministrativa di 2064 euro, ma in alcuni casi – oltre alla sanzione amministrativa – è stato contestato il reato di incendio colposo con tutte le implicazioni a livello penale. Tra le infrazioni più frequenti figura quella degli abbruciamenti non autorizzati nel periodo in cui il rischio di incendi è maggiore: in questi casi si tratta di iniziative spesso dettate dall’ignoranza, ma anche dal menefreghismo di chi crede che bruciare sia un modo di trasgredire regole che non hanno valore. Invece gran parte degli incendi si verifica, purtroppo, a seguito di fiamme che si sono propagate proprio da abbruciamenti senza consenso. Insomma, si potevano tranquillamente evitare. Un altro problema ricorrente è quello dell’utilizzo all’aperto di strumenti e attrezzature che possono provocare scintille: saldatrici, mole smeriglio, tagliatrici, trattori e imballatrici. Spesso basta una disattenzione oppure un eccesso di sicurezza per fare scoppiare incendi che diventano emergenze importanti e costringono le forze antincendio a un grande lavoro. È accaduto anche di recente che alcuni operai, nel tagliare la base di un palo dell’illuminazione pubblica da rimuovere, abbiano prodotto scintille che poi hanno generato un in incendio diventato incontrollabile. Ci sono anche i problemi causati dagli abbruciamenti autorizzati ma eseguiti in difformità rispetto a quando previsto dall’autorizzazione: il caso più ricorrente è quello delle attività effettuate in orari non consentiti (perché considerati a maggiore rischio). E poi la mancata sospensione dell’utilizzo del fuoco quando si presentano condizioni meteo avverse: è una questione che ha dell’incredibile, ma ci sono persone nelle campagne che si intestardiscono a proseguire nelle attività di pulizia con il fuoco anche quando soffia il maestrale e le temperature raggiungono livelli di guardia. Il resto lo fanno la mancanza di idonee fasce tagliafuoco intorno ai fabbricati rurali e ai fienili e l’assenza totale di pulizie delle pertinenze stradali per una striscia di almeno tre metri. È sufficiente fare un giro nelle zone periferiche per rendersi conto di quanto la situazione sia attuale. In questi giorni, il direttore dell’ispettorato ripartimentale di Sassari del Corpo forestale, Sebastiano Mavuli, è tornato sull’importanza della prevenzione e sulla necessità che tutti concorrano a diffondere la cultura della legalità nell’uso del territorio e delle risorse. «Un piccolo focolaio, appiccato magari per distruggere una macchia di rovi – ha spiegato Mavuli – in molte giornate estive, caratterizzate da caldo torrido, modesta umidità e vento teso, può provocare un disastro enorme non solo all’ambiente ma ai beni dei singoli e della comunità. I responsabili, se individuati, saranno chiamati a risarcire i danni». Certo, è disarmante scoprire che con la campagna antincendi in fase ormai avanzata, in giro per il territorio siano evidenti le violazioni alle prescrizioni regionali antincendio. E siccome si tratta di norme varate per dare un ruolo significativo alla prevenzione, ecco che parecchia strada resta ancora da fare. E la battaglia potrà far registrare risultati importanti solo se tutti gli enti competenti, ma anche i singoli cittadini, daranno il loro contributo per rafforzare la cultura della legalità.
A.N.S.A., 16 agosto 2012
Incendi:Forestale, a Ferragosto 85 roghi.
Campania la regione piu’ colpita. 256 segnalazioni a 1515: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/08/16/Incendi-Forestale-Ferragosto-85-roghi_7346729.html
A.N.S.A., 17 agosto 2012
Incendi: volontario antincendio arrestato a Capoterra.
Giovane di 21 anni avrebbe appiccato quattro roghi a luglio: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2012/08/17/Incendi-volontario-antincendio-arrestato-Capoterra_7350319.html
da CagliariPad, 17 agosto 2012
Capoterra: il piromane è un volontario dell’antincendio. (Francesca Zoccheddu): http://www.cagliaripad.it/it/news/agosto/17/capoterra/
da Casteddu online, 17 agosto 2012
Era un volontario dell’antincendio l’ “incendiario seriale” di Capoterra: http://www.castedduonline.it/index.php/cronaca/era-un-volontario-dellantincendio-l-incendiario-seriale/38243
Non servono forse commenti, ma e’ indispensabile dire a quest’uomo che ha tutta lamia comprensione. E non lo scuso per lo sfogo, ma lo ringrazio. Io, esodata da 6 anni ( il termine e’ nuovo ma l’ usanza non tanto) che ho dedicato la mia vita al recupero di un terreno piantumato ad eucalipus re impiantando ginepri ulivi e melograni so cosa prova in ogni parola del suo dire. Anche perche’ vivo nella paura che anche qui appicchino incendio per una parola di troppo o per un pascolo negato. Paura che ha nome e cognome e che ha già colpito sgozzando cani ed incendiando. Capisco il suo demoralizzarsi ed il suo dolore che sono i miei. Che sono i nostri, quelli di chi accoglie il suo sfogo. Sicuramente non sono abbastanza cattolica da invocare il perdono, dato che vivo con un fucile carico sotto il letto e sono pronta ad usarlo, ma sono abbastanza credente da invocare la forza alla vita. Quel terreno bruciato non servirà a niente e a nessuno lasciato così. La Forestale potrà dare altre piante per la bonifica, ma tu dovrai piantarle ed accudirle, per il bene del luogo ed anche per il bene dell’uomo. Per il tuo bene. Qualcuno ha detto “perche’ il male trionfi e’ sufficiente che i buoni non facciano nulla” ed io ci credo.
Paola Turella
da La Nuova Sardegna on line, 19 agosto 2012
Ozieri, centinaia di ettari devastati dalle fiamme.
L’oasi verde di Fiorentini sfiorata da un incendio partito da Monte Littu. Minacciate dal fuoco ed evacuate decine di abitazioni. Paura anche a Nughedu: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2012/08/19/news/ozieri-centinaia-di-ettari-devastati-dalle-fiamme-1.5562956
A.N.S.A., 20 agosto 2012
Incendi: Cfs, ieri 155 roghi in Italia. Campania piu’ colpita, poi Toscana, Lazio e Calabria: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/08/20/Incendi-Cfs-ieri-155-roghi-Italia_7358291.html
Piromane sorpreso e arrestato a Grosseto. Ciclisti lo bloccano in bosco,lui ammette’Ho fatto una cavolata’: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/08/20/Piromane-sorpreso-arrestato-Grosseto_7358287.html
Incendio a Marina di Grosseto e’ doloso, distrutta pineta. Evacuati 1.100 turisti. In campo anche l’esercito: http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/08/19/fuoco-pineta-Marina-Grosseto_7355619.html
L’Italia brucia, operaio muore spegnendo rogo.
Lunedi’ 150 incendi, oggi ancora fiamme dalla Sicilia al Friuli: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/08/19/fuoco-pineta-Marina-Grosseto_7355619.html
da La Nuova Sardegna on line,20 agosto 2012
Incendi, bosco di sughero in fiamme a Villacidro.
Tre Canadair e quattro elicotteri in azione per cercare di fermare l’incendio. L’allarme è stato dato nel primo pomeriggio. Quasi certa la natura dolosa del rogo: http://lanuovasardegna.gelocal.it/carbonia/cronaca/2012/08/20/news/incendi-bosco-di-sughero-in-fiamme-a-villacidro-1.5569270
A.N.S.A., 24 agosto 2012
Incendi: Corpo forestale, ieri 135 roghi. Soprattutto al centro-sud. Due denunciati a Bordighera e Potenza: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2012/08/24/Incendi-Corpo-forestale-ieri-135-roghi_7373970.html
e la Sardegna brucia ancora.
da La Nuova Sardegna, 24 agosto 2012
L’isola in fiamme: da Bosa a Sant’Antioco. I roghi, alcuni di origine dolosa, hanno interessato anche le campagne di Montresta e Villacidro.
BOSA. «A parte fuoco e fumo oggi non ho visto altro». Questa la drammatica testimonianza di Sebastiano Baldinu, capitano dei Barracelli di Montresta e componente di una delle prime squadre antincendio intervenute per spegnere il vasto rogo che si è sviluppato nelle campagne tra Bosa e il paese della Planargia. Per poi estendersi per centinaia di ettari su più fronti, attraversando cescupi e bosco ma anche pascoli, case coloniche, aziende, secondo le prime testimonianze. «Con la squadra antincendio– dice– siamo arrivati in località Mattalonga dopo le dieci del mattino. Spento il fuoco ci siamo trattenuti per la bonifica, ma quando stavamo rientrando, a piedi perché i mezzi non raggiungevano quel punto, siamo stati avvisati di altri due principi di incendio in zona, e noi stessi abbiamo visto diversi altri focolai». Insomma un vero e proprio terreno minato, che sembra non lasciare dubbi sull’origine dolosa delle fiamme. Sul posto hanno iniziato ad operare subito, oltre alle squadre a terra, numerosi mezzi aerei. «Nel pomeriggio le fiamme sembravano sotto controllo, anche perché sono intervenuti Elitanker, due Canadair e almeno cinque elicotteri dell’antincendio regionale” l’ulteriore testimonianza di Baldinu. Poi il continuo ruotare del vento ha reso la situazione sempre più complicata. Serras Ispina, Sa Viarosa, Sos Nodos, Badde Luosa, Pittanis e in serata il fianco est di Sa Pittada (con il vento che ha girato da li. Centinaia gli ettari interessati dal fuoco, non è improbabile anche parte dell’area di ripopolamento del Grifone, la stima per difetto in serata. Ma il conto secondo alcune indiscrezioni potrebbe addirittura toccare i tre zeri in termini. Senza contare i danni ancora da quantificare a case coloniche, pascoli e aziende. « E ancora non è finita» dicono da Montresta quando ormai il sole inizia a nascondersi dietro l’orizzonte. In fiamme anche quel che è rimasto del bosco di pini di Monti Omu, sul versante ovest dell’abitato di Villacidro, pineta secolare che caratterizza il patrimonio boschivo attorno “paese d’ombre”. Un vasto incendio ha distrutto ieri pomeriggio quel che è rimasto del bosco di pini di Monte Omu, a ridosso della periferia sud-ovest dell’abitato di Villacidro, già assediato dalle fiamme lunedì scorso. Sul posto hanno operato un canadair e cinque elicotteri, squadre a terra del Corpo forestale, dell’Ente Foreste e della Protezione civile provinciale. Le fiamme, partite dalla località Castangias, si sono propagate velocemente verso Monte Omu sospinte da un vento di scirocco piuttosto teso. Ieri è stata una giornata di emergenza-incendi in tutta l’isola. Tra le situazioni più delicate quella segnalata all’isola di Sant’Antioco . « E’ una lotta impari – dice sconsolato l’assessore a all’ambiente e vicesindaco Massimo Melis– a me pare ci sia un disegno criminoso dietro questi incendi Subiamo un danno gravissimo all’ambiente ed anche alla nostra immagine. Malgrado la lotta di tantissime persone, oltre cinquanta, che devo ringraziare per la loro abnegazione abbiamo visto andare in fumo oltre venti ettari di territorio».
A.N.S.A., 26 agosto 2012
Incendi: vasti roghi nell’Isola alimentati dal maestrale. Situazioni piu’ critiche nelle province di Sassari e Nuoro: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2012/08/26/Incendi-vasti-roghi-Isola-alimentati-maestrale_7381570.html
da La Nuova Sardegna on line, 22 settembre 2012
Arrestato mentre cerca di bruciare la pineta di Torregrande. Una segnalazione al 118 ha consentito agli agenti di polizia di evitare un incendio nel litorale di Oristano: http://lanuovasardegna.gelocal.it/oristano/cronaca/2012/09/22/news/arrestato-mentre-cerca-di-bruciare-la-pineta-di-torregrande-1.5736915