Home > difesa del territorio, pianificazione > Ricorso avverso il P.U.C. di Badesi senza verifica di coerenza.

Ricorso avverso il P.U.C. di Badesi senza verifica di coerenza.


macchia mediterranea (ginestre, olivastri, cisto)

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra inoltrano (19 marzo 2012) un ricorso avverso il P.U.C. di Badesi (OT) promulgato senza l’avvenuto superamento positivo della procedura di valutazione di coerenza con la pianificazione paesaggistica regionale – P.P.R. (art. 31, commi 3° e 5°, della legge regionale n. 7/2002).  Nel caso specifico viene inoltrato un atto di “osservazioni” relativamente all’adozione della deliberazione Consiglio comunale di Badesi n. 4 del 24 gennaio 2012 concernente un piano di lottizzazione in zona artigianale D 2 (006) “inserita nel vigente Piano Urbanistico Comunale”.

Si ricorda che con deliberazione Consiglio comunale di Badesi n. 30 del 30 maggio 2011 ”sono stati approvati ulteriori elaborati integrativi, predisposti in recepimento di alcune prescrizioni espresse dalla R.A.S.” in merito al piano urbanistico comunale – P.U.C. in adeguamento al piano paesaggistico regionale – P.P.R. e al piano di assetto idrogeologico –  P.A.I., approvato definitivamente con deliberazione Consiglio comunale Badesi n. 1 del 18 gennaio 2011 (art. 20 della legge regionale n. 45/1989 e s.m.i.).   

Sul B.U.R.A.S., parte III, n. 17 del 16 giugno 2011 è stato pubblicato il relativo avviso.

Come ampiamente noto, la Direzione regionale della Pianificazione urbanistico territoriale dell’Assessorato degli EE.LL., Finanze, Urbanistica della Regione autonoma della Sardegna, nell’ambito delle proprie competenze in tema di valutazione di coerenza con la pianificazione paesaggistica regionale – P.P.R. (art. 31, commi 3° e 5°, della legge regionale n. 7/2002), risulta aver richiesto al Comune di Badesi una serie di modifiche sostanziali al P.U.C. (determinazione n. 1635 dell’8 aprile 2011).

Romulea ligustica

Con successiva nota n. 42842 del 20 luglio 2011 ha reso noto che la procedura seguita dal Comune di Badesi è illegittima: “la Direzione generale della Pianificazione con nota n. 42622 del 20.07.2011 indirizzata al Comune di Badesi ha rilevato che la pubblicazione del provvedimento di approvazione definitiva del PUC sul BURAS n. 17 del 16.06.2011 è stata effettuata in mancanza del positivo esito della verifica di coerenza che costituisce presupposto necessario per procedere alla pubblicazione del piano nei termini di cui agli articoli 17 e 20 della legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45”.

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra hanno già fatto constare (29 giugno 2011, 5 novembre 2011) alla Regione autonoma della Sardegna e al Comune di Badesi (informandone la magistratura competente) la carenza di legittimità del fondamentale strumento urbanistico. Analogamente ha fatto l’on. Claudia Zuncheddu (Indipendentistas) con un’interrogazione consiliare.

Tuttavia non sono stati adottati ancora provvedimenti di ripristino della legalità urbanistico-territoriale.

Gheppio (Falco tinnunculus)

Con l’attuale ricorso le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra hanno richiesto al Consiglio comunale di Badesi di annullare in via di autotutela (artt. 21 octies e 21 nonies della legge n. 241/1990 e s.m.i.) i provvedimenti di promulgazione del P.U.C. e al Direttore regionale della Pianificazione urbanistico territoriale dell’Assessorato degli EE.LL., Finanze, Urbanistica della Regione autonoma della Sardegna di valutare l’opportunità di provvedere (art. 39 L del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.) all’annullamento degli atti in violazione delle disposizioni sulla valutazione di coerenza con la pianificazione paesaggistica regionale – P.P.R. (art. 31, commi 3° e 5°, della legge regionale n. 7/2002).

Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra

 

 

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di icittadiniprimaditutto
    icittadiniprimaditutto
    marzo 19, 2012 alle 8:09 am

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  2. marzo 20, 2012 alle 3:09 PM

    da La Nuova Sardegna, 20 marzo 2012
    BADESI. Ma il Grig ricorre contro il Puc.

    BADESI. Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra hanno inoltrato un ricorso contro il Puc di Badesi, «promulgato – spiega il responsabile Stefano Deliperi in un comunicato – senza l’avvenuto superamento positivo della valutazione di coerenza con la pianificazione paesaggistica regionale». Deliperi dice che gli uffici regionali risultano aver richiesto al Comune di Badesi una serie di modifiche sostanziali al Puc, giudicando illegittima la pubblicazione del Puc sul Buras, «effettuata in mancanza del positivo esito della verifica di coerenza che costituisce presupposto necessario per procedere alla pubblicazione del piano».

    Badesi, domani c’è il consiglio. Al primo punto il regolamento per gli impianti di videosorveglianza ma a dominare la scena saranno i problemi legati all’urbanistica.

    BADESI. Ultimi atti del consiglio comunale prima delle elezioni del 6 maggio. Si riunirà domani in seduta straordinaria ed urgente alle 14.30 in prima e alle 18.30 in seconda convocazione. Il primo dei 13 punti all’ordine del giorno è l’approvazione del regolamento per l’utilizzo dei sistemi di video sorveglianza. Quindi spazio all’urbanistica: il consiglio dovrà rettificare un errore cartografico del Puc nella zona F1; integrare una deliberazione consiliare relativa all’approvazione di una norma transitoria del regolamento edilizio; e apportare una variante finalizzata all’approvazione del vincolo preordinato all’esproprio per la realizzazione delle opere relative al completamento dello schema fognario-depurativo del confinante Comune di Valledoria. Si passerà così alle lottizzazioni: quelle di Stangoni in zona espansione C1, di Addis, Masu, Sanna, Sini e Stangoni in zona C3; quella della sardegna Re srl in zona d’espansione C.3. Previste l’analisi del bilancio sociale 2011 e la ratifica di una precedente delibera consiliare ad integrare il regolamento per l’appalto di lavori e servizi in economia. Anche a Badesi, come in tutti gli altri consigli comunali dell’Alta Gallura, si voterà un atto d’indirizzo relativo alla situazione della sanità. Alla fine previste alcune comunicazioni del sindaco uscente, Tony Stangoni. (t.b.)

  3. marzo 22, 2012 alle 3:03 PM

    il sindaco di Badesi è disinformato.
    Il ricorso (tecnicamente atto di “osservazioni” per il Comune di Badesi) è stato ricevuto al protocollo del Comune di Badesi mediante posta certificata il giorno 20/03/2012 alle ore 18:19:59.
    Ovviamente ne abbiamo la ricevuta.
    La presentazione di ricorsi simili è consentita e prevista dagli artt. 20-21 della legge regionale n. 45/1989 nell’ambito della procedura di approvazione degli strumenti attuativi degli atti di pianificazione urbanistica. E il Consiglio comunale di Badesi dovrà pronunciarsi in proposito.
    Infine, la copia consegnata dal sindaco di Badesi delle controdeduzioni alla Regione nell’ambito della procedura di verifica di coerenza è priva di data e di sottoscrizione e non è stato possibile pubblicarla proprio per questo motivo.
    Se vuole, può inoltrarcela – debitamente protocollata e sottoscritta – all’indirizzo di posta elettronica grigsardegna5@gmail.com e la pubblichiamo molto volentieri.
    In ogni caso, quelle controdeduzioni non sono state ritenute sufficienti da parte della Regione, come noto.
    E la procedura di “verifica di coerenza”, il cui superamento è necessario perchè un P.U.C. – anche il migliore di quest’Isola – sia pienamente legittimo, non è stata conclusa e superata. Come facilmente dimostrabile in ogni sede.

    da La Nuova Sardegna, 22 marzo 2012
    «Puc di Badesi, non ci risulta alcun ricorso». Il sindaco Stangoni agli ambientalisti: questo piano è legittimo.

    BADESI. «L’amministrazione comunale di Badesi ribadisce la totale legittimità del Puc adottato dal consiglio comunale». Il sindaco Toni Stangoni afferma di aver appreso dalla Nuova di «un presunto ricorso avverso il Puc di Badesi, da parte del “Gruppo intervento giuridico e Amici della Terra” presentato all’assessorato all’urbanistica della Regione»: ma ad oggi «nessuna notifica è arrivata al protocollo di questo Comune e nessun atto certifica ciò che erroneamente viene indicato come ricorso».
    «Le sedi alle quali rivolgersi per ottenere l’annullamento dei provvedimenti adottati sono ben note al Grig -dice Stangoni -, pertanto serietà vorrebbe che ci fosse in tali sedi un confronto nelle quali, democraticamente parlando, chi amministra seriamente una comunità può replicare e difendersi».
    Il primo cittadino afferma di aver consegnato personalmente le controdeduzioni sulle osservazioni della Regione, invitando il signor Stefano Deliperi (il responsabile del gruppo ambientalista, ndc), in virtù dell’onestà intellettuale che professa ogni giorno, a pubblicarle nel sito del Grig affinché ambientalisti e cittadini potessero avere informazioni complete, corrette e non faziose» invitandolo a visitare il territorio per collaborare. Per Stangoni «i modi ed i tempi dell’iniziativa intrapresa dagli ambientalisti sono ben lontani dal costituire una formale impugnazione del piano urbanistico comunale ed anzi rappresentano l’ultima di una serie di attenzioni riservate a questa amministrazione che probabilmente nascondono, se originate da segnalazioni di sparuti avversari, un disegno politico volto a porre in dubbio l’onestà degli amministratori, mettendone talvolta a rischio l’incolumità» ricordando le «decine di iniziative di tutela ambientale, aderendo attivamente a manifestazioni di interesse per la tutela del territorio, adottando strumenti quali il piano di gestione dell’area Sic, per poter governare e tutelare il territorio insieme all’assessorato all’ambiente regionale e provinciale, salvaguardandone le caratteristiche faunistiche morfologiche e della flora». Il sindaco afferma che il Puc «non prevede un solo metro cubo negli otto chilometri di costa, portando nei centri urbani già antropizzati l’edificazione». Stangoni annuncia di voler adire le vie legali nel caso in cui dovesse ricevere eventuali ricorsi, «al fine di tutelare gli interessi della Comunità». (apal)

  4. Maggio 15, 2012 alle 3:03 PM

    da La Nuova Sardegna, 15 maggio 2012
    BADESI. Il ricorso sul Puc condiziona l’Imu. La polemica Comune-ambientalisti crea confusione sul pagamento.

    BADES. I La polemica corre sul web e rispeccchia la confusione dei cittadini che si apprestano a pagare l’Imu. Il problema riguarda l’approvazione del Puc di Badesi: secondo l’amministrazione risulta regolarmente promulgato, mentre secondo la denuncia delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra, l’approvazione sarebbe avvenuta senza il superamento positivo della procedura di valutazione di coerenza con la pianificazione paesaggistica regionale. Per questo motivo le due associazioni hanno inoltrato un atto di osservazioni relativamente all’adozione della deliberazione del consiglio comunale di Badesi concernente un piano di lottizzazione in zona artigianale D2 “inserita nel vigente Piano Urbanistico Comunale”. Lo stesso consiglio un anno fa ha approvato “ulteriori elaborati integrativi, predisposti in recepimento di alcune prescrizioni espresse dalla Regione”: a questo punto l’amministrazione ritiene il Puc approvato definitivamente con deliberazione del 18 gennaio 2011 e con l’avvenuta pubblicazione sul Buras del 16 giugno 2011. Ma secondo le due associazioni ambientaliste, la smentirebbe una nota della direzione regionale della Pianificazione urbanistico territoriale dell’assessorato all’urbanistica della Regione, indirizzata al comune di Badesi, secondo cui mancherebbe la verifica di coerenza. A questo punto sono in molti a chiedersi se i certificati di destinazione urbanistica relativi a questo atto di pianificazione abbiano validità e se l’Imu su questi terreni debba essere pagata. (g.gel)

  1. No trackbacks yet.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.