Variante urbanistica della Tenuta di Rimigliano (S. Vincenzo, LI): la Giunta regionale della Toscana che fa? Dà anche lei una “sberla” al progetto edilizio!
E’ un momento cruciale per la salvaguardia della splendida storica Tenuta di Rimigliano (San Vincenzo, LI), ecco la lettera aperta spedita oggi al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, all’Assessore regionale delle politiche territoriali Anna Marson, agli altri componenti della Giunta regionale toscana e a tutti i Consiglieri regionali.
Gruppo d’Intervento Giuridico
Gent.mo Presidente, gent.mi Assessori, gent.mi Consiglieri,
si avvicina una data molto importante per la sorte della variante urbanistica della Tenuta di Rimigliano (Comune di San Vincenzo, LI): come sapete, il prossimo 11 marzo 2012 scadono i termini per deliberare la richiesta regionale della convocazione della Conferenza paritetica interistituzionale ai fini del prescritto parere di competenza (artt. 24-26 della legge regionale Toscana n. 1/2005 e s.m.i.).
La suddetta richiesta comporta la sospensione degli effetti del provvedimento oggetto di contestazione (art. 25, comma 5°, e 26, comma 3°, della legge regionale Toscana n. 1/2005 e s.m.i.), mentre in caso di mancato adeguamento alla pronuncia della Conferenza paritetica interistituzionale la Regione può emanare “misure di salvaguardia immediatamente efficaci” nei confronti del provvedimento contrastante “sino all’adeguamento degli strumenti della pianificazione territoriale e degli atti di governo del territorio di comuni e province” (artt. 26, comma 3°, e 48, commi 4°, lettera d, e 5° della legge regionale Toscana n. 1/2005 e s.m.i.), analogamente alla Provincia (artt. 26, comma 3°, e 51, comma 4°, della legge regionale Toscana n. 1/2005 e s.m.i.).
Come la stessa Regione Toscana ha affermato in sede di “osservazioni” inoltrate (marzo 2011), ai sensi dell’art. 17 della legge regionale n. 1/2005, in merito alla variante urbanistica in argomento si evince con chiarezza l’assenza di una corretta, preventiva e vincolante procedura di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), ai sensi del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. e della legge regionale n. 10/2010.
L’ha recentemente ribadito chiaramente la Direzione generale per i Beni Culturali e Paesaggistici per la Toscana (nota prot. n. 3523 del 27 febbraio 2012).
Da quanto riportato nella medesima deliberazione Consiglio comunale n. 83 del 3 ottobre 2011 del Comune di San Vincenzo n. 83 del 3 ottobre 2011 di approvazione definitiva della variante urbanistica si evince chiaramente che gran parte degli elaborati allegati non sono mai stati sottoposti alla fase procedurale della visione del pubblico per l’intervento nel procedimento di approvazione, con palese lesione del relativo diritto (artt. 9 e ss. della legge n. 241/1990 e s.m.i., 69 della legge regionale Toscana n. 1/2005 e s.m.i.)[1].
Il ricorso alla Conferenza paritetica interistituzionale in una situazione di così palese incertezza sulla legittimità della procedura seguita fin ora appare, quindi, la minima prudente soluzione tecnico-amministrativa attualmente praticabile per la difesa della legalità e dei valori ambientali e culturali dell’area interessata.
La vicenda della Tenuta di Rimigliano costituisce, a parere di tanti, una vera e propria “prova del nove“ per il tradizionale “buon governo” del territorio della Toscana. Non deludete le aspettative e la fiducia in Voi riposta.
Con i più cordiali saluti.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
[1] ELABORATI ALLEGATI ALLA DELIBERA DI C.C. N° 96 DEL 22.10.2010 DI ADOZIONE NON MODIFICATI:
Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto Ambientale
Valutazione Ambientale Strategica – Quadro Conoscitivo allegato al Rapporto Ambientale
Valutazione Ambientale Strategica – Rapporto di Valutazione
Valutazione Ambientale Strategica – Relazione di Sintesi (Sintesi non tecnica)
Relazione Generale
Tav. V01 – Regolamento Urbanistico Vigente
Tav. V02 – Regolamento Urbanistico variato – Tavola prescrittivi della Disciplina
Relazione di fattibilità geologico idraulica
Tav. V03 – Carta della pericolosità geomorfologica
Tav. V04 – Carta della pericolosità idraulica
Tav. V05 – Carta delle aree con problematiche idrogeologiche
Tav. V06 – Carta delle aree esondabili con TR 30 anni
Tav. V07 – Carta delle aree esondabili con TR 200 anni
Tav. V08 – Carta delle aree esondabili con TR 500 anni
Tav. V09 – Carta della pericolosità idraulica aggiornata agli studi idraulici
Tav. V10 – Carta della fattibilità
Studio idrologico idraulico
ELABORATI ALLEGATI ALLA DELIBERA DI C.C. N° 96 DEL 22.10.2010 DI ADOZIONE MODIFICATI A SEGUITO DELLE OSSERVAZIONI:
Disciplina con le relative Schede Normative Nuclei Poderali
Schema di Convenzione relativa agli interventi nella tenuta di Rimigliano
ELABORATI AGGIUNTI A SEGUITO DELLE OSSERVAZIONI NON ALLEGATI ALLA DELIBERA DI C.C. N° 96 DEL 22.10.2010 DI ADOZIONE:
Abaco degli immobili esistenti
Relazione esplicativa
Quadro conoscitivo:
Il sistema dei Parchi e delle Aree Protette
I vincoli di tutela storici e paesaggistici
I vincoli di tutela idraulica ed idrogeologica
Il PS vigente- Sistemi insediativi ed ambientali
Lo stato di attuazione del PRG vigente
Gli Standards urbanistici
Carta delle Proprietà pubbliche
Periodizzazione dell’edificato
Abaco delle consistenze edilizie cronologiche
Evoluzione storica degli insediamenti
Il sistema delle funzioni urbane
Articolazione spaziale della ricettività turistica
Infrastrutture e servizi a rete e puntuali
Sistema infrastrutturale per la mobilità
Carta dei detrattori ambientali ( contiene la mappatura puntuale delle antenne per telefonia e trasmissione dati )
Uso del suolo all’anno 2009
Uso del suolo all’anno 2000
Uso del suolo all’anno 1993
Uso del suolo all’anno 1978
Uso del suolo all’anno 1954
Carta delle aree agricole soggette a vincolo
Classificazione economico agraria
Carta geologica di base
Carta dei dati di base
Carta geomorfologica
Carta dell’acclività
Carta idrogeologica
Carta litologica – tecnica
Carta della dinamica costiera
Carta aree con problematiche di dinamica costiera
Carta aree con problematiche idrogeologiche
Carta della pericolosità geomorfologica
Carta delle unità di terre – Val di Cornia.
Carta delle competenze idrauliche
Carta dei bacini idrografici
Sviluppo delle altezze di esondazione 500 anni
Sviluppo delle altezze di esondazione 200 anni
Sviluppo delle altezze di esondazione 30 anni.
Carta delle risorse storiche ed archeologiche
Carta delle risorse ambientali.
(foto da http://www.italianartedesign.it, da wikipedia.org, E.R., archivio GrIG)
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
e la Giunta regionale della Toscana dimostra sensibilità e intelligenza 🙂
da Il Tirreno on line, 8 marzo 2012
Rimigliano, sì alla conferenza paritetica ma il maxi progetto rallenta. Il confronto sul recupero della tenuta di Rimigliano, 560 ettari nel comune di San Vincenzo proseguirà nella conferenza paritetica interistituzionale. La giunta toscana lo ha deciso stasera con voto unanime: http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2012/03/08/news/rimigliano-si-alla-conferenza-paritetica-ma-il-maxi-progetto-rallenta-1.3267241
da Libero on line, 8 marzo 2012
Livorno: Regione, su Rimigliano si’ alla conferenza paritetica: http://www.liberoquotidiano.it/news/953758/Livorno-Regione-su-Rimigliano-si–alla-conferenza-paritetica.html
da Il Corriere Etrusco, 8 marzo 2012
RIMIGLIANO: LA CONFERENZA PARITETICA SULLA TENUTA CI SARA’: http://www.corriereetrusco.it/2012/03/09/rimigliano-la-conferenza-paritetica-sulla-tenuta-ci-sara/
dal blog San Vincenzo lavori in corso, 9 marzo 2012
Rimigliano ai tempi supplementari – Secondo la Regione, contrasta col P.I.T. – Si va alla conferenza paritetica interistituzionale – Biagi mugugna e ipotizza fantomatici ricorsi – Cosa dice la scheda 23: http://san-vincenzo-livorno.blogspot.com/2011/09/rimigliano-ai-tempi-supplementari.html
da Il Tirreno, 9 marzo 2012
La Regione blocca il piano della Tenuta di Rimigliano. Michele Biagi: tutti gli atti sono validi e coerenti, tutelerò il nostro operato. (Nicola Stefanini)
La commissione paritetica interistituzionale è un organo prettamente tecnico che può essere attivato dalla giunta regionale nei casi in cui emergano dubbi sulla legittimità o sulla coerenza di atti urbanistici rispetto agli strumenti della pianificazione, come in questo caso il Piano di indirizzo territoriale (Pit) della Regione.La commissione paritetica è formata da nove membri: tre sono nominati dalla giunta regionale, tre rappresentano le Province e sono indicati dal Consiglio della autonomie locali, e altri tre rappresentano i Comuni e sono sempre indicati dal Consiglio delle autonomie locali. Il ricorso alla commissione paritetica è stato chiesto dalla giunta regionale per 13 volte dal 2006 a oggi. «Finora – spiega una nota della Regione – i lavori si sono sempre conclusi in maniera consensuale con le amministrazioni locali».
La giunta regionale si è impegnata a convocare immediatamente la conferenza per ridurre al massimo i tempi del confronto.
Il braccio di ferro istituzionale sul futuro urbanistico della Tenuta di Rimigliano lo vince, almeno per ora, l’assessore regionale Anna Marson. La giunta guidata dal governatore Enrico Rossi, ieri sera, ha infatti deciso all’unanimità di rinviare gli atti relativi alla variante urnabistica di Rimigliano all’esame della conferenza paritetica interistituzionale.È stata così accolta l’ipotesi di un contrasto fra le previsioni urbanistiche approvate dal consiglio comunale sanvincenzino nell’ottobre scorso – per la realizzazione di villette e un hotel nella tenuta – e i contenuti del Piano di indirizzo territoriale (Pit) della Regione.
Ipotesi sostenuta appunto dalla titolare regionale dell’urbanistica e contro la quale si è battuto fino all’ultimo il sindaco Michele Biagi. La giunta regionale, rinviando il piano per Rimigliano alla conferenza paritetica ha di fatto sospeso l’entrata in vigore della variante urbanistica a poche ore dalla scadenza della pubblicazione degli atti sul Bollettino ufficiale (Burt).
Per decidere di ricorrere alla conferenza paritetica, la giunta Rossi si è avvalsa anche del parere dell’Avvocatura della Regione che – spiega una nota della giunta – «ha confermato i profili di contrasto tra le previsioni del Comune e i contenuti del Pit, in particolare con quelli della “Scheda paesaggio 23” relativa alla tutela dei valori paesaggistici e rurali della Val di Cornia». «Si tratta di una procedura normale – afferma il presidente Enrico Rossi – attivata con lo scopo di trovare una soluzione condivisa con il Comune. La delibera – prosegue – va nella logica della condivisione e della maggiore tutela degli aspetti ambientali e paesaggistici dell’area e del suo carattere rurale».
Deluso e amareggiato il sindaco Michele Biagi che vede rimesso in discussione, e adombrato di sospetti, il lavoro suo e dei suoi tecnici durato oltre sei anni. «Per me – dice a caldo – di conferenze paritetiche se ne possono convocare anche duecento, noi siamo convinti della validità del nostro piano e della coerenza sia col Pit che col Piano provinciale (Ptc). Per risolvere la diversità di opinioni con l’assessore Marson avevo anche proposto di attivare un protocollo d’intesa e un tavolo di confronto che verificasse passo per passo l’attuazione del progetto, tutto in un’ottica di collaborazione.
Ma la Regione – dice ancora Biagi – vuole la paritetica e noi non possiamo che accettare, anche se restiamo convinti che non esistono incoerenze fra il nostro piano e il Pit ».
Una convinzione che spinge Biagi a ipotizzare ulteriori capitoli di questo contenzioso fra istituzioni. «Adesso con i nostri legali – dice – esamineremo le motivazioni contenute nella delibera della giunta regionale e se non saranno convincenti o legittime per convocare la conferenza paritetica, tutelerò in ogni modo l’operato del Comune».
Insomma, Biagi non lo dice, ma uno dei possibili sviluppi di questa complessa vicenda potrebbe vedere il Comune di San Vincenzo impugnare la delibera dell’esecutivo regionale aprendo così una querelle che potrebbe dilatare ancora di più i tempi di questa vicenda.
roba da Unione Sovietica brezneviana 😮
dal blog San Vincenzo lavori in corso, 11 marzo 2012
Direzione della Federazione PD Valdicornia Elba – Compagni che sbagliano all’unanimità – Spieghiamogli perché: http://san-vincenzo-livorno.blogspot.com/2011/09/direzione-della-federazione-pd.html
dal blog del Comitato per Campiglia, 10 marzo 2012
Rossi blocca il piano di Rimigliano: le reazioni: http://www.comitatopercampiglia.it/blog/2012/03/10/rossi-blocca-il-piano-di-rimigliano-le-reazioni/
Il dibattito su Rimigliano: scontro Pd val di Cornia – Regione: http://www.comitatopercampiglia.it/blog/2012/03/11/il-dibattito-su-rimigliano-scontro-pd-val-di-cornia-regione/
riceviamo e pubblichiamo volentieri.
Gentile Gruppo d’Intervento Giuridico onlus,
rispondo a voi e agli altri che mi hanno scritto relativamente alla questione di Rimigliano per dirvi che la Regione, dopo aver esaminato il progetto presentato e la documentazione allegata alla variante approvata dal Consiglio comunale di San Vincenzo, ha deciso di ricorrere alla Conferenza paritetica interistituzionale (nella quale sono presenti rappresentanti di Regione, Provincia e Comune), ovvero all’organismo che ha il compito di valutare la compatibilità tra quanto è previsto a Rimigliano e le leggi regionali. L’obiettivo è quello di trovare un’intesa che riesca a comporre le questioni ad oggi ancora aperte.
La Conferenza si riunirà per la prima volta la settimana prossima e mi auguro possa concludersi in tempi brevi e con una soluzione condivisa, nel rispetto delle leggi e dell’ambiente.
Avrete notizie del pronunciamento della Conferenza attraverso i mezzi di informazione. Nel frattempo vi ringrazio per avermi partecipato la vostra opinione al riguardo e vi invio i miei più cordiali saluti,
Enrico Rossi (Presidente della Regione Toscana)
il Comune di S. Vincenzo ora mette le mani avanti, mentre la Società immobiliare diffida i componenti della Commissione paritetica interistituzionale.
da Il Corriere della Sera, Firenze, 29 marzo 2012
Rimigliano, il Comune mette le mani avanti. «Non abbiamo rilasciato patenti di regolarità». (Claudio Bozza)
Rimigliano, ora l’amministrazione comunale mette le mani avanti. Non abbiamo dato nessuna «patente» di regolarità agli edifici esistenti nella Tenuta, dicono in sostanza gli uffici, ma abbiamo solo svolto una ricognizione generale degli immobili, la quale dovrà essere sottoposta ad ulteriori controlli prima di dare il via all’operazione di riqualificazione urbanistica.
Il caso era scoppiato qualche giorno fa quando il consigliere del Forum Nicola Bertini aveva messo in luce il fatto che nella relazione del Comune si dava per scontato che le costruzioni antecedenti al 1967 fossero da considerarsi tutte «sanate» in quanto prima di quell’anno non era necessaria la licenza edilizia, mentre lo stesso Bertini riportava gli estremi di documenti risalenti agli anni Cinquanta.
La conclusione, per Bertini, era che l’amministrazione comunale aveva adottato un criterio di «manica larga» a favore della proprietà, così larga che neppure i tecnici della stessa proprietà, nella loro relazione sul progetto, avevano preso per buone tutte le costruzioni censite dal Comune.
Ora il dirigente dell’urbanistica, geometra Andrea Filippi, precisa che «in relazione alle osservazioni con particolare riguardo a quella della Regione Toscana, è stato predisposto un abaco degli edifici esistenti tutti riportati. È stata calcolata la consistenza applicando le norme del piano strutturale e il risultato è allegato alle controdeduzioni della Delibera di approvazione. La consistenza degli edifici esistenti all’interno della Tenuta ammonta, in totale, a 16.608,89 mq. di superficie di pavimento. Nella relazione esplicativa non è stato affermato “…che tutti gli edifici sono lì dal 1967”, come Prima seduta della conferenza paritetica dopo lo stop della Regione: presto sopralluogo nella tenuta Rimigliano, costruttori pronti a chiedere i danni.
La commissione paritetica, presieduta dall’assessore regionale all’urbanistica Anna Marson, ieri si è riunita per la prima volta per discutere del progetto di sviluppo turistico e agricolo della tenuta di Rimigliano, a San Vincenzo. Un vertice interlocutorio — tra i rappresentanti del Comune e i membri della commissione —, durante il quale sarebbe però emersa la volontà di ridimensionare le superfici edificabili del piano approvato dal Consiglio comunale di San Vincenzo nell’autunno scorso, ma di fatto congelato dalla Regione con la decisione della giunta di attivare la conferenza paritetica interistituzionale. Si tratta di 16 mila metri quadri edificabili, di cui 3.400 dovrebbero però rimanere a destinazione agricola.
Destinazione, quest’ultima, che la commissione paritetica vorrebbe però fissare come definitiva nel tempo. Il progetto è molto contestato dai comitati e prevede la realizzazione di un albergo da 75 camere, 120 appartamenti e di un’azienda agricola (già tornata a funzionare) all’interno della tenuta.
Nel 2004, investendo 30,5 milioni di euro comprando la tenuta all’asta fallimentare della Parmalat, una cordata d’imprenditori guidata da Stefano Berrighi (e di cui fanno parte Piero Antinori, Alberto Pecci e Gioia Marchi Falck), aveva acquisito la possibilità di edificare all’interno di quello che era una sorta di parco agricolo, possibilità che era stata concessa dal Comune nel ’97 a Calisto Tanzi (che aveva intenzione di realizzare un maxi polo turistico). Vicenda complessa, che adesso, dopo la frenata della Regione, dovrà risolvere proprio la commissione paritetica, di cui fa parte anche il sindaco di San Vincenzo Michele Biagi (Pd).
I componenti, dopo Pasqua, si riuniranno a Rimigliano per un sopralluogo, che servirà a capire quali siano effettivamente i volumi da recuperare. Alle sedute della commissione non possono però partecipare i privati, cioè i costruttori. Gli stessi che ieri, tramite il proprio avvocato, hanno recapitato ai membri dell’organo super partes una dettagliata memoria. Si tratta di diverse pagine, in cui si ripercorre dall’inizio l’iter della vicenda, in primis il corposo ridimensionamento già varato dagli stessi costruttori rispetto a quanto autorizzato a Tanzi al momento dell’acquisto.Nella memoria di evidenzia però che, nel caso in cui il piano non venisse sbloccato dopo anni e anni di lungaggini, la proprietà si riserva di chiedere i danni alla Regione. E non si tratta di un cifra da poco: 40 milioni di euro, che corrisponde alla cifra pagata all’asta fallimentare (30,5 milioni) più gli interessi accumulati in otto anni d’impasse. Il lungo carteggio, proprio per quest’ultimo passaggio, ha però innescato malumori in alcuni dei componenti della commissione, che definiscono il documento come «offensivo e fuori luogo», insomma «un autogol». Stefano Berrighi, rappresentante della cordata, contattato per chiarimenti in merito, preferisce non commentare. Anche se qualcosa la dice: «Aspettiamo con serenità le conclusioni degli approfondimenti». E poi avverte: «Siamo speranzosi in un rapido sblocco della vicenda — conclude Berrighi — perché altrimenti l’investimento è seriamente a rischio».
scusatemi, mi servirebbe l’elenco dei componenti della commissione paritetica. Potreste darmela ? Per il resto FORZA RIMIGLIANO VERA, al naturale …
i membri della Commissione paritetica interistituzionale sono stati nominati con D.P.G.R. Toscana n. 227 del 29 novembre 2010: Anna Marson, Vincenzo Ceccarelli, Andrea Agresti, Andrea Pieroni, Leonardo Marras, Alessio Beltrame, Simone Gheri, Moreno Canuti, Roberto Bucciarelli.