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Il palazzo dei ripetitori, a Is Bingias, Cagliari.


Cagliari, Pirri (Is Bingias), il "palazzo dei ripetitori"

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra, in seguito a varie segnalazioni provenienti da cittadini preoccupati, hanno inviato (5 marzo 2012) una richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni interventi alle competenti amministrazioni (tra le quali il Sindaco di Cagliari, l’Assessore per la tutela dell’Ambiente della Provincia di Cagliari, l’A.R.P.A.S.) relativamente all’installazione di un ripetitore per la telefonia mobile sul lastrico solare di un edificio situato nel centro abitato di Cagliari, nella Municipalità di Pirri (Via Fosse Ardeatine, Is Bingias).

La nuova stazione radio-base risulta collocata a brevissima distanza (circa mt. 40) da un altro ripetitore installato sul un’ala prospiciente dello stesso palazzo, determinando una notevole concentrazione di emissioni elettromagnetiche a radiofrequenza, che vanno ad investire direttamente gli edifici circostanti, che paiono posti in corrispondenza dei massimi di irradiazione delle schiere di antenne delle suddette stazioni radio-base.

Si ricorda che la normativa attualmente vigente, fissa i limiti di esposizione e i valori di attenzione per la prevenzione degli effetti a breve termine e dei possibili effetti a lungo termine nella popolazione dovuti alla esposizione ai campi elettromagnetici generati da sorgenti fisse con frequenza compresa tra 100 kHz e 300 GHz e fissa, inoltre, gli obiettivi di qualità, ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi medesimi e l’individuazione delle tecniche di misurazione dei livelli di esposizione. Inoltre, com’è noto, anche l’Unione Europea, come risulta dalla raccomandazione del Consiglio, ritiene imperativo proteggere i singoli cittadini dagli effetti negativi certi sulla salute, che possono derivare dall’esposizione a campi elettromagnetici.

Cagliari, Pirri (Is Bingias), la nuova stazione radio base

Per tali motivi, le associazioni ecologiste hanno chiesto alle amministrazioni competenti quali siano le tecnologie operate (GSM, UMTS, LTE, ecc), le classi di potenza nelle quali rientrano gli apparati trasmittenti delle suddette stazioni radio-base e il diagramma di irradiazione delle schiere di antenne, nonchè lo svolgimento degli opportuni controlli relativi ai campi elettromagnetici prodotti dall’impianto in questione e l’adozione dei provvedimenti correttivi e sanzionatori che si rendessero necessari in seguito agli opportuni accertamenti, in base a quanto stabilito dalla legge n. 36/2001, segnalando anche l’opportunità, al fine di una soluzione definitiva, improntata al principio di precauzione, di un trasferimento in altro sito idoneo delle stazioni radio base.

Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra

 

(foto J.I., archivio GrIG)

  1. marzo 5, 2012 alle 8:17 PM

    Quanto avranno intascato di tangenti?

  2. marzo 5, 2012 alle 9:38 PM

    da Casteddu on line, 5 marzo 2012
    Ripetitore telefonico a Is Bingias, gli ecologisti: “Spostatelo, è pericoloso”: http://www.castedduonline.it/cronaca/ripetitore-telefonico-a-is-bingias-ecologisti-a-zedda-spostatelo-e-pericoloso/11279

  3. Avatar di icittadiniprimaditutto
    icittadiniprimaditutto
    marzo 5, 2012 alle 10:19 PM

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  4. marzo 6, 2012 alle 3:05 PM

    da La Nuova Sardegna, 6 marzo 2012
    Ripetitore a Is Bingias, sos alle autorità. Gli ambientalisti sollecitano i controlli su una nuova antenna a Pirri.

    CAGLIARI. Continua l’allarme salute per i ripetitori in città. Gruppo di intervento giuridico e Amici della Terra hanno chiesto informazioni al Comune in seguito ad alcune segnalazioni di cittadini che abitano a Is Bingias (Pirri) dove è stato installato un ripetitore per la telefonia mobile sul tetto di un edificio in via Fosse Ardeatine. Gli ambientalisti hanno scritto al sindaco ma anche all’assessore provinciale per la tutela dell’ambiente e all’Arpas, agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. «La nuova stazione radio-base risulta collocata a brevissima distanza, circa 40 metri, da un altro ripetitore installato su un’ala davanti allo stesso palazzo, determinando – sottolineano gli ecologisti – ua notevole concentrazione di emissioni elettromagnetiche a radiofrequenza, che vanno a investire direttamente gli edifici circostanti, che paiono posti in corrispondenza dei massimi di irradiazione delle schiere di antenne delle suddette stazioni radio-base». Si tratta di una materia che è oggetto di norma dove si stabiliscono i limiti di esposizione e i valori di attenzione per la prevenzione degli effetti «a breve termine e dei possibili effetti a lungo termine nella popolazione dovuti all’esposizione ai campi elettromagnetici generati da sorgenti fisse con una determinata frequenza e fissa, inoltre – ricordano gli ambientalisti – gli obbiettivi di qualità ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi medesimi e l’individuazione delle tecniche di misurazione dei livelli di esposizione». L’argomento è di interesse anche per l’Unione europea «che ritiene imperativo proteggere i singoli cittadini – scrivono ancora i gruppi ambientalisti – dagli effetti negativi certi sulla salute che possono derivare dall’esposizione ai campi elettromagnetici».

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