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Caccia in Sardegna, stagione 2011-2012, morti e feriti (13).


cartello "attenzione battuta al cinghiale in corso"

Mentre la canèa venatoria pretende la caccia a febbraio a ogni costo, sale ancora la contabilità dei morti e feriti umani durante la stagione di caccia 2011-2012 in Sardegna

Finora siamo a tre morti e quattordici feriti, tutti cacciatori con l’eccezione di un pescatore di origine romena. 

In realtà, si tratta quattro morti e quattordici feriti, visto che un altro cacciatore (Domenico Molino, nelle campagne di Ovilò, Loiri Porto S. Paolo) è stato ucciso in circostanze inquietanti, quasi certamente per cause legate al mondo venatorio.   Un altro cacciatore è deceduto per infarto durante una battuta di caccia.

Nella stagione venatoria 2010-2011 in Sardegna ci sono stati 4 morti, tutti cacciatori, e 11 feriti, dei quali 10 cacciatori e 1 persona comune, una ragazza che cercava funghi.  In tutta Italia ben 35 morti, dei quali 34 cacciatori e 1 persona comune, ben 74 feriti, dei quali 61 cacciatori e 13 persone comuni.   Il trend negli ultimi 3 anni è in deciso aumento. 

I morti e i feriti fra gli altri animali in una stagione venatoria si stimano in centinaia di milioni.

Lega per l’Abolizione della Caccia, Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra

 

Morti:  Maurizio Tasini (40 anni, di Cagliari, nelle campagne di Quartucciu), Dino Silesu (63 anni, di Marrubiu, nei boschi alle pendici del Monte Arci), Alessandro Cossu (50 anni, di Laconi, nelle campagne del paese).

Feriti:  Mario Pirina (41 anni, di Arzachena, a Stazzu Lu Palazzu, Arzachena), Manlio Palmas (63 anni, di Ussana, nell’agro di Donori), Luigi Dasara (58 anni, di Luogosanto, nell’agro del paese), Marco Farina (36 anni, di Quartucciu, nelle campagne di Sinnai), Pietro Fancello (72 anni, di Talana, nei boschi fra Villagrande Strisaili e Talana), Antonello Benizzi (60 anni, di Iglesias, nei boschi fra San Benedetto e S. Angelo), cacciatore di cui non sono state riportate le generalità (64, di Serramanna, nelle campagne fra Villacidro e Vallermosa), Antonio Padedda (36 anni, di Bolotana, nei boschi dei Castula, Bolotana, ferito da un cinghiale), Ion Bocur (34 anni, pescatore di origine romena, sul Lago del Liscia, Luras), Vincenzo Piccioni (38 anni, di Baunei, nelle campagne di Triei), Antonio Scattino (54 anni, di Quartu S. Elena, nelle campagne di San Vito), Angelo Lussu (64 anni, di Burcei, nei boschi fra Burcei e Villasalto), Gavino Pidinchedda (48 anni, di S. Antonio di Gallura, a Monte Corognu, in agro di Arzachena), Michele Petza (35 anni, nelle campagne di Tertenia).

 

incidente di caccia

da La Nuova Sardegna on line, 29 gennaio 2012

Incidenti di caccia, due feriti ad Arzachena e Tertenia.

ARZACHENA. Due cacciatori sono rimasti feriti questa mattina in Sardegna. Gli incidenti sono avvenuti nella campagne di Arzachena e di Tertenia. Nel primo caso, Gavino Pidinchedda, 48 anni di Sant’Antonio di Gallura, impegnato nella posta al cinghiale, è scivolato con il fucile carico. E’ partito un colpo ed il cacciatore è rimasto ferito ad un piede. L’uomo si trovava nelle campagne in località Monte Corognu; subito soccorso dai compagni, è stato trasferito all’ospedale di Olbia dove si trova in osservazione, ma le sue condizioni non sono gravi. Nella campagne di Tertenia, invece, Michele Petza, 35 anni, è stato raggiunto da un colpo di fucile, probabilmente sparato per errore da un altro cacciatore, che lo ha ferito ad un braccio. Anche in questo caso l’uomo non è in pericolo di vita.

 

(foto da mailing list ecologista, L.A.C.)

  1. gennaio 29, 2012 alle 5:35 PM

    da L’Unione Sarda on line, 29 gennaio 2012
    Caccia, due feriti a Tertenia e Arzachena. Incidenti durante la battuta al cinghiale: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/251823

    Tertenia, incidente di caccia. Barista ferito da una fucilata alla gamba: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/251837

  2. Avatar di Occhio nudo
    Occhio nudo
    gennaio 29, 2012 alle 5:37 PM

    Anche a Napoli fanno cose straordinarie: http://napoli.repubblica.it/dettaglio-news/20:35-20:35/4105100.

  3. Avatar di elena romoli
    elena romoli
    gennaio 29, 2012 alle 5:43 PM

    Nella civile Toscana siamo messi molto male.. Vi giro un articolo da L’Altracittà del 7 dicembre scorso dove un caro amico, Gianluca Serra, porgeva 10 domande al governatore della Toscana Enrico Rossi. Che non ha mai risposto.

    Richiami vivi, lettera aperta per Enrico Rossi sulle sevizie animali concesse in deroga

    Gianluca Serra, un nostro lettore, ci invia 10 domande per il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sul tema della deroga sui “richiami vivi”, ovvero uccelli selvatici che vengono imprigionati e usati dai cacciatori per attirare altri volatili.
    Le domande sono successive ad una corrispondenza intessuta dal nostro lettore con lo stesso Rossi, che però, a suo dire, non ha chiarito «le vere ragioni per cui la Regione Toscana continua a sostenere una tale pratica che è già stata giudicata come sevizia su animali senzienti da vari tribunali in Italia; una pratica che è vietata nella maggior parte dei paesi europei e che viola la legge comunitaria in materia di caccia (la Direttiva Uccelli del 1979, ratificata dall’Italia da decenni)».
    Ecco le domande.

    1. Perché continua a sostenere che “il provvedimento sulla cattura dei richiami vivi era legittimo e giustificato da norme nazionali ed europee”, quando: a) la Corte Costituzionale lo ha giudicato illegittimo nel Giugno 2011 oltre che nel 2010; b) la Comunità Europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia e c) lo stesso ufficio legale della Regione vi aveva avvertiti che il provvedimento sarebbe stato impugnato e sarebbe stato giudicato incostituzionale?
    2. Perché avete ripetuto questo errore per due anni di seguito (nel 2010 e 2011)? Non bastava compierlo nel 2010 e poi ravvedersi? Forse perché si era capito che il giudizio di incostituzionalità impiega tutto l’inverno a materializzarsi (di solito in Giugno) e nel frattempo i cacciatori hanno tutto il tempo di catturare i poveri uccelli ed usarli come richiami per tutta la stagione venatoria?
    3. Le sembra giusto che tutti i contribuenti, l’80-90% dei quali sono notoriamente contrari alla caccia, dovranno pagare le multe salatissime comminate dalla Comunità Europea per questo “favore” che la Regione Toscana concede alla Federcaccia ogni anno? Sarebbe d’accordo di rendere noto pubblicamente l’ammontare di queste somme?
    4. Perché una legge-provvedimento come questa (ovvero una deroga sulla normativa della caccia) viene da alcuni anni proposta da consiglieri del PD ed approvata direttamente in Consiglio Regionale? Quando basterebbe la firma di un dirigente della Regione, come avveniva un tempo. C’è forse il timore della responsabilità penale personale da cui i consiglieri, in quanto rappresentanti della Casta, sono invece al riparo?
    5. Perché questo provvedimento viene tipicamente proposto (da alcuni consiglieri apertamente filo-caccia, appunto) all’ultimo momento, di sottecchi, pochi giorni prima dell’inizio della caccia, evitando in maniera premeditata un dibattito pubblico e la protesta di chi è contrario? Forse perché è consapevole che sarebbe difficile giustificarlo, in quanto il programma elettorale del PD non prevedeva il sostegno alla sevizia degli animali (come mi ha spiegato Lei stesso): e quindi meglio operare senza dare troppo nell’occhio?
    6. Cosa trova di coerente tra quello che ha sostenuto nella nostra corrispondenza (“la sevizia di animali indifesi non era presente né nel mio programma elettorale né in quello del PD, e questo perché nessuno, me compreso, la vuole.”) e il fatto che la Giunta che Lei dirige promuove con tale ostinazione e convinzione questo provvedimento che di fatto permette la sevizia di animali senzienti? E’ al corrente che l’uso dei richiami vivi viola la legge sul maltrattamento n.189 del 2004 ed un nuovo articolo del codice penale 727-bis del luglio 2011 (come sentenziato nel 2006 dalla Cassazione ed anche dal tribunale di Faenza recentemente)?
    7. Aldilà degli aspetti legali e formali, non prova anche Lei forse disgusto e indignazione quando assiste alla sevizia e maltrattamento di animali indifesi? Crede anche Lei che difendere le creature più deboli sia uno dei compiti più alti di uno stato moderno e civile? Sarebbe pronto a rendere noto ai suoi amici, parenti e figli che Lei e la Sua giunta permettete di catturare uccelli selvatici e li fate rinchiudere a vita in gabbiette minuscole per diventare dei meri oggetti in balia di persone senza alcun tipo di sensibilità – mettendo la nostra Regione al livello delle zone più arretrate d’Europa?
    8. Perché nelle nostre discussioni ha sistematicamente cercato di mescolare le carte confondendo il tema della caccia in toto con quello specifico sull’uso dei richiami vivi nella caccia? Perché continua ad appiopparmi l’etichetta di “anticaccia” ed addirittura “integralista”, quando Le ho detto varie volte che non sono contrario alla caccia ma alla sevizia animale? Cosa cerca di ottenere deviando il discorso? La mette a disagio parlarne apertamente e fare trasparenza sulle decisioni della Sua Giunta?
    9. Ho notato che nei suoi discorsi non manca mai di spezzare una lancia in favore della caccia e dei cacciatori, usando perfino i luoghi comuni più grossolani e apertamente falsi usati comunemente dai cacciatori meno ragionevoli. Perché una parola in favore di chi ama la natura davvero, e desidera passeggiare ed osservare animali e piante in pace, e tiene ai diritti degli animali come un fatto di civiltà , non viene mai spesa da alcun esponente del PD in Regione? E’ dunque vero che la giunta regionale Toscana ed i tecnici su cui si appoggia sono apertamente filo-caccia, o cacciatori in carne ed ossa, come si dice in giro?
    10. E’ al corrente che la stragrande maggioranza degli elettori del PD è contraria alla caccia ed ancor più alla sevizia animale? E che se fosse indetto un referendum popolare sia l’una che l’altra potrebbero essere spazzate via? Che tipo di calcoli fate voi del PD nel momento in cui sostenete le richieste dei cacciatori e della Federcaccia, anche quelle più impresentabili e meschine, calpestando il sentimento comune del vostro elettorato? Non vi intimorisce la possibilità che se un giorno, per caso, queste Vostre decisioni dissennate fossero divulgate in maniera estesa tra l’elettorato PD, potreste perdere davvero una valanga di voti – certamente tanti di più di quelli di tutti i cacciatori messi insieme? Un voto lo avete perso di sicuro: il mio.

    Gianluca Serra

  4. Avatar di frnoli
    frnoli
    gennaio 29, 2012 alle 9:36 PM

    sono molto disgustato dal cinismo dei politici filo-venatori: oltre al disinteresse per la fauna e per la grande maggioranza dei cittadini, c’è menefreghismo verso la pericolosità della caccia e supinità all’arroganza dei cacciatori. tutto per qualche voto in più? vomitevoli e non votabili. me ne ricorderò anche da cattolico.

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