Squallidi messaggi istituzionali con i nostri soldi
Che cosa dire sullo squallido messaggio istituzionale propinato oggi sui quotidiani regionali dalla Regione autonoma della Sardegna – cioè dalla Giunta Cappellacci – contro il piano paesaggistico regionale – P.P.R.?!
Un messaggio pagato con i soldi di noi contribuenti dove l’Amministrazione regionale Cappellacci sputa sul P.P.R. tutti i guai e le nefandezze che oggi la Sardegna e i Sardi si trovano a vivere in gran parte proprio per colpa della dabbenaggine, dell’incapacità, della scarsa competenza proprio di questa amministrazione regionale.
Per Cappellacci & Company, di chi è la colpa se non puoi mettere le inesistenti “tegole fotovoltaiche”? Del piano paesaggistico regionale, ovvio.
E di chi è la colpa “quando per trovare una bottiglia di acqua fresca sotto l’ombrellone dobbiamo tornare a prendere la macchina e cercare un bar da qualche parte ma non so dove”? Del piano paesaggistico regionale, of course.
E “quando i nostri figli stanno ancora a casa perchè non ne possono avere una per loro, perchè un bivano costa trent’anni di un lavoro che non c’è e il valore di una casa sale anche se nessuno la compra” la colpa è sempre del P.P.R., non certo di immobiliaristi come Sergio Zuncheddu che l’appoggia pesantemente dalle colonne de L’Unione Sarda (e nemmeno si degna di indicare “avviso a pagamento” nelle pagine cappellacciane) o Gualtiero Cualbu, che gli versa lo spumante la notte della vittoria elettorale, non certo di chi specula sulla rendita immobiliare e vende bivani a 4/5 mila euro al metro quadro.
Ma di chi la colpa se i turisti vanno in Croazia o in Marocco piuttosto che in Sardegna? Del pesante costo dei trasporti? Dei servizi alberghieri ad alto costo e scadenti? Nooooooo! La colpa è del P.P.R., per Cappellacci & Company.
E la colpa delle “villette sequestrate perchè abusive”? Di chi costruisce e specula illecitamente? Ma no, del P.P.R., sempre secondo Cappellacci e soci, mica della scandalosa e illecita inattività della sua amministrazione.
Vergogna.

Gualtiero Cualbu (gruppo Iniziative Coimpresa) versa lo spumante al neo Presidente della Regione autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci
Qualsiasi siano le modifiche che questa Amministrazione regionale voglia apportare al P.P.R. – ed è un altro paio di maniche se vi riuscirà – il metodo sembrava pessimo prima e ora appare proprio squallido. I soldi pubblici dovrebbero destinarli ad attuare il P.P.R., a migliorarlo. Non a diffamarlo.
Stando così le cose, ogni giorno in più che rimane in carica questo Esecutivo regionale è un giorno di troppo.
Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra
P.S. ma quanti nostri soldi s’è preso Gavino Sanna per buttare giù ‘ste frescacce?!
(immagine pubblicitaria da La Nuova Sardegna, foto da mailing list sociale)
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- Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)
- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
- normativa sul vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
- normativa regionale su animali e anagrafe canina (l.r. Sardegna n. 21/1994)
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da La Nuova Sardegna on line, 10 settembre 2011
Regione, due pagine a pagamento per denunciare il piano paesistico: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/09/10/news/regione-due-pagine-a-pagamento-per-denunciare-il-piano-paesistico-4936251
A.G.I., 10 settembre 2011
PPR: DIANA (PDL), POLEMICHE INCOMPRENSIBILI SU AVVISO A PAGAMENTO: http://www.agi.it/cagliari/notizie/201109101843-pol-rca1039-ppr_diana_pdl_polemiche_incomprensibili_su_avviso_a_pagamento
dal blog di Vito Biolchini
Clamoroso! Paginona pubblicitaria pro cemento della Regione per contestare il Ppr, una legge ancora vigente che lei stessa si è data! : http://vitobiolchini.wordpress.com/2011/09/10/clamoroso-paginona-pubblicitaria-pro-cemento-della-regione-per-contestare-il-ppr-una-legge-ancora-vigente-che-lei-stessa-si-e-data/
da Sardegna Democratica
Domande & Risposte. (Carlo Mannoni): http://www.sardegnademocratica.it/ambiente/domande-risposte-1.23895
Fatti una domanda e datti una risposta! (Gian Valerio Sanna): http://www.sardegnademocratica.it/istituzioni/fatti-una-domanda-e-datti-una-risposta-1.23904
da Radio Press Facebook, 10 settembre 2011
Pioggia di critiche per le pagine a pagamento della Regione contro il Ppr. Il Pd presenta interrogazione urgente in Consiglio: http://it-it.facebook.com/notes/radio-press/pioggia-di-critiche-per-le-pagine-a-pagamento-della-regione-contro-il-ppr-il-pd-/10150304407723670
ma quali “nostalgici di Soru”, sono tantissimi i Sardi che ne hanno le scatole piene di questi vuoti ventriloqui. Se la suonano e se la cantano con i nostri soldi. E Soru non c’entra proprio nulla.
A.N.S.A., 10 settembre 2011
Ambiente: portavoce Cappellacci,da nostalgici Soru no lezioni. Replica ad opposizione per critiche pagine a pagamento su Ppr.
(ANSA) – CAGLIARI, 10 SET – Nessuna lezione dai “nostalgici di Soru” difensori della parsimonia. Il presidente della Sardegna, Ugo Cappellacci, replica con il suo portavoce, Alessandro Serra, alle critiche dell’opposizione per le pagine a pagamento su quotidiani sardi in cui si spiegano le ragioni delle modifiche al Piano paesaggistico regionale (Ppr) voluto dalla Giunta di centrosinistra di Renato Soru. Un attacco, in particolare, al sito di Sardegna Democratica, vicino a Soru, che oggi commenta l’iniziativa della Giunta con l’ex assessore Carlo Mannoni, ma anche alle accuse del ‘padre’ del Ppr, Gian Valerio Sanna.
A.G.I., 10 settembre 2011
PPR: ECOLOGISTI, DA REGIONE “SQUALLIDO MESSAGGIO ISTITUZIONALE”. (http://www.agi.it/cagliari/notizie/201109101840-cro-rca1038-ppr_ecologisti_da_regione_squallido_messaggio_istituzionale)
(AGI) – Cagliari, 10 set. – Per gli ecologisti del Gruppo d’intervento giuridico e degli Amici della terra e’ uno “squallido messaggio istituzionale” quello sul Ppr apparso oggi sui quotidiani a spese della Regione. “Un messaggio pagato con i soldi di noi contribuenti dove l’amministrazione regionale Cappellacci sputa sul Ppr tutti i guai e le nefandezze che oggi la Sardegna e i sardi si trovano a vivere in gran parte proprio per colpa della dabbenaggine, dell’incapacita’, della scarsa competenza proprio di questa amministrazione regionale”, afferma il portavoce delle due associazioni, Stefano Deliperi. “Qualsiasi siano le modifiche che questa amministrazione regionale voglia apportare al Ppr – ed e’ un altro paio di maniche se vi riuscira’ – il metodo sembrava pessimo prima e ora appare proprio squallido. I soldi pubblici dovrebbero destinarli ad attuare il Ppr, a migliorarlo. Non a diffamarlo. Stando cosi’ le cose, ogni giorno in piu’ che rimane in carica questo Esecutivo regionale e’ un giorno di troppo”. (AGI) Red-Rob/Cog
da La Nuova Sardegna, 11 settembre 2011
GLI AMBIENTALISTI. «Uno squallido messaggio».
CAGLIARI. «Il metodo scelto dalla Regione è preoccupante: offre una visione distorta del Piano paesaggistico». Lo sostiene Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente. «Vogliono far passare la tesi che il piano paesaggistico non debba contenere vincoli ma una generica valorizzazione del paesaggio», spiega Tiana, «e poi la pianificazione si fa discutendo non con le inserzioni». Per gli ecologisti del Gruppo d’intervento giuridico e degli Amici della terra siamo in presenza di uno «squallido messaggio istituzionale». Cappellacci sputa sul Ppr tutti i guai che la Sardegna si trova a vivere per colpa dell’incapacità proprio di questa amministrazione regionale», afferma il portavoce delle due associazioni, Stefano Deliperi.
La Giunta annuncia con un’inserzione a pagamento di voler modificare il piano urbanistico. Martedì se ne discute in consiglio. La Regione: troppi vincoli sul paesaggio. Soru: «È il partito del cemento, vogliono fare un colpo di mano per favorire gli amici». (Alfredo Franchini)
CAGLIARI. La Regione intende cambiare il Piano paesaggistico e l’ha comunicato ieri con due pagine a pagamento pubblicate sui due principali quotidiani tra cui il nostro. La notizia ha sorpreso tutti e sarà discussa martedì alla ripresa dei lavori del Consiglio.
«La Giunta Cappellacci deve rispondere in aula e non solo alle domande autoreferenziali che si pone nelle pagine comprate sui giornali», afferma il capogruppo del Pd, Mario Bruno. Per il Pd, l’iniziativa della Giunta è propedeutica all’operazione principale: «Il tris di cemento», la definisce Bruno, «e cioè la legge sul golf, (in discussione da martedì in aula, Ndr), la terza edizione del finto Piano Casa e l’annunciato stravolgimento del Ppr». Il piano paesaggistico è da sempre motivo di scontro ed è stato anche uno dei cavalli di battaglia usati da Berlusconi nella campagna elettorale che vedeva contrapposti Cappellacci e l’ex presidente Soru. Con la comunicazione ufficiale di ieri la Regione preannuncia il nuovo corso che punta a tutelare e non a vincolare. «Le regole fatte per il paesaggio lo hanno intrappolato in una fotografia sbiadita: oltre un milione e trecento mila sardi vive sotto un vincolo paesaggistico», si legge nell’inserzione. E ancora: «Tutelare non è vincolare, come educare non è inibire». Renato Soru non ci sta di fronte alle due pagine che definisce «propaganda» e, con un’intervista all’Ansa, fornisce una chiave di lettura sulla tempistica, inusuale, adottata dalla Giunta: «È evidente», afferma l’ex presidente della Regione, «che tutto questo serve per preparare un colpo di mano il più in fretta possibile, prima che tutto crolli, per regalare facili arricchimenti ad amici già ben individuati. E pur di non suscitare la ribellione dei sardi li ingannano dicendo che il Ppr è un vincolo che riguarda tutta la Sardegna, che vuole impedire anche di cambiare le finestre di casa».
Lo strumento è realizzato per impostare le linee della programmazione territoriale generale, non certo per sovrapporsi al piano casa. Soru riassume: «Da un lato il Ppr ha stabilito che nella fascia costiera si possono migliorare le zone già costruite, lasciando intonse le parti vergini, dall’altro che si può costruire nei paesi e in città solo sulla base dei Piani urbanistici comunali approvati». A giudizio di Soru il vincolo del Ppr «è la favola che qualcuno racconta per nascondere l’ostinata mancanza di regole a livello locale: quando queste ci sono, il Ppr finisce la sua funzione». Martedì il Centrosinistra potrebbe presentare una mozione per ricordare che la modifica del Ppr non può prescindere da una nuova intesa con il ministero dei Beni culturali nell’ambito del Codice Urbani e delle leggi sovraordinate.
Cappellacci è intervenuto nel dibattito solo nella serata di ieri, preceduto da un intervento del suo portavoce contro l’associazione Sardegna Democratica che fa capo a Soru. Il presidente della Giunta ha affermato che «le reazioni di una parte dell’opposizione sono sintomo di un atteggiamento prevenuto. Il Piano paesaggistico regionale non ha dato risultati adeguati alle aspettative suscitate da chi lo aveva approvato e soprattutto alle esigenze dell’isola. Per questo si rende necessario un intervento di norme certe, uguali per tutti». Cappellacci auspica quindi un confronto «leale, libero da posizioni preconcette e dall’idea che tutto il bene sia da una parte e tutto il male dall’altra». Il presidente della Regione afferma anche di non comprendere quali possano essere gli aspetti che hanno generato le reazioni «spropositate» del Centrosinistra: «Non credo che possa essere l’affermazione secondo la quale occorre tutelare il paesaggio più che le norme sullo stesso». Due parole, infine, sui soldi spesi per la comunicazione istituzionale: «Rappresenta un preciso dovere di chi ha responsabilità di governo», afferma Cappellacci, «allo scopo di informare i cittadini». Nell’inserizione commissionata dalla Regione a una domanda di due righe segue una risposta da 52. Gian Valerio Sanna, che nella passata legislatura è stato uno degli artefici del «salvacoste», ironizza: «Cappellacci veste i panni del conduttore Marzullo, si pone delle domande e si dà pure delle risposte. Peccato che lo faccia coi soldi pubblici». Gian Valerio Sanna spiega: «Alla maggioranza le regole danno fastidio e mal si sopportano le forme di regolazione della vita collettiva. Sì, Cappellacci aveva promesso di cancellare il Ppr ma pensavamo che il vincolo elettorale contratto con la cricca degli immobiliaristi regionali non fosse più così determinante».
IL PDL. Pittalis: «Era un piano fallito».
CAGLIARI. «I sardi hanno avuto modo di verificare negli anni passati gli effetti della politica della Giunta Soru, caratterizzata da vincoli e divieti da un lato e da non trascurabili deroghe dall’altro». Lo sostiene Pietro Pittalis, presidente della commissione Autonomia. «Le conseguenze per la nostra economia sono state disastrose», dice, «il Ppr non è stato uno strumento adeguato a porre in essere quella difesa dell’ambiente che sta a cuore a ciascun sardo». Il presidente della commissione Autonomia conclude: «Spiace che vi sia qualcuno che dinanzi a un’attività di proposta vorrebbe imbrigliare il dibattito e tenerlo sul piano del pregiudizio». E ricorda, infine, che la comunicazione istituzionale fu usata anche nella legislatura Soru.
da Sardegna 24, 11 settembre 2011
Bugie a pagamento. (http://www.sardegna24.net/il-fatto/bugie-a-pagamento-1.21652)
Un testo di poco più di quattromila battute “spalmato” in due pagine su L’Unione sarda e altrettante per la Nuova Sardegna. “Pubblicità istituzionale”, nella forma, propaganda nella sostanza. Si tratta dello spazio acquistato dalla Regione Sardegna per rispondere a una domanda che si è fatta da sola: “Ma è vero che vogliono cancellare il PPR per fare in modo che si torni all’assalto delle coste e alla distruzione del nostro patrimonio paesaggistico?”. Sembrerebbe la prima puntata di quella che appare come una nuova campagna di comunicazione della Presidenza della Giunta regionale, scrive Alberto Urgu su Sardegna24.
Una sorta di racconto in 56 righe, non sappiamo scritte da chi, in cui il Piano paesaggistico voluto dalla Giunta Soru ed entrato in vigore nella scorsa legislatura, e che per inciso si meritò il riconoscimento da parte dell’Agenzia per l’ambiente dell’Onu, è descritto come la causa diretta o indiretta di svariate sciagure e problemi che incombono sulla Sardegna, tra cui il crollo dell’arrivo di turisti in Sardegna e l’abusivismo edilizio. Per questi motivi quindi, la Giunta Cappellacci annuncia ai sardi che sta modificando il PPR, attraverso “regole più semplici e facili da applicare”, di cui però ancora nessuno conosce il contenuto.
“Dicono che i vincoli al paesaggio impattano su un milione e trecentomila sardi. Se è per questo, la Costituzione impatta su tutti i sardi. E loro la vogliono cambiare”. È durissima la reazione dell’ex governatore Renato Soru alla “pubblicità istituzionale” della Regione, “ingannevole”, dice, e pagata coi soldi dei sardi. «Non c’e limite alla sfrontatezza – ha aggiunto – quelle pagine lasciano esterrefatti. Si appropriano delle parole e ci ricordano il valore della tutela del paesaggio per poi contraddirsi dicendo che l’unico paesaggio buono è quello che l’uomo trasforma, cioè quello che consuma: se non viene consumato si sbiadisce”. Una mossa, secondo l’ex governatore, “per preparare un colpo di mano il più in fretta possibile, prima che tutto crolli, per regalare facili arricchimenti ad amici già ben individuati”, perpetrata con l’inganno e la mistificazione delle parole.
Intanto, le due pagine di pubblicità hanno immediatamente raggiunto e scosso gli ambientalisti. Per Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna, “C’è incentivo all’abuso edilizio”, e ricorda i recenti casi dei sigilli sulle case del lido d’Orrì, a Tortolì e a San Vero Milis, che riguardano abitazioni “costruite addirittura prima del Ppr della giunta Soru”. Ulteriore stroncatura anche da Stefano Deliperi, del Gruppo d’Intervento giuridico, secondo il quale: “I soldi pubblici dovrebbero destinarli ad attuare il P.p.r., a migliorarlo. Non a diffamarlo”.
Propaganda col denaro pubblico. (Giovanni Maria Bellu): http://www.sardegna24.net/editoriale/propaganda-col-denaro-pubblico-1.21679
scritto sicuramente da un muratore. ma cappellacci non doveva uscire dal pdl ? ma cappellacci non e’ indagato per abuso d’ufficio? ma cappellacci perche’ non si dimette . ci dia una bella educazione ci tuteli dai troppi vincoli politici che ostacolano la democrazia
Che Capellacci fosse stato messo alla presidenza della Regione quale mero esponente di interessi speculativi immobiliari e di altra natura (vedasi incontri con Flavio Carboni, Verdini &C per ricevere indicazioni su come procedere nelle nomine chiave per le speculazioni dell’eolico) era noto, ma non si pensava che avrebbe avuto una tale mancanza di dignità da accettare di fare una vera e propria apologia dell’abusivismo edilizio, come evidentemente gli hanno commissionato i suoi padrini politici.
Scrivere tante falsità mascherandole da informazione istituzionale poi è semplicemente inaccettabile. Così come è inaccettibile e probabilmente illecito che sia la stessa Regione Sardegna a delegittimare le sue stesse norme urbanistiche pienamente vigenti. Nemmeno nello Zimbawe.
da La Nuova Sardegna, 12 settembre 2011
Spallata di Cappellacci e Rassu al Ppr. Ci sarebbe una bozza su come attenuare i vincoli, ma il Pd ribatte: «No alle scorciatoie». (Umberto Aime)
CAGLIARI. C’è attesa per l’inserzione numero due di «Domande& Risposte», che poi è il titolo della campagna pubblicitaria su come la Regione vuole cambiare il Piano paesaggistico. Quale sarà la prossima domanda che si farà e quale risposta si darà la Giunta sul Ppr? È un mistero. Di certo vuole “rimodulare” in fretta il Piano, e invece “finirà per stravolgerlo”, ribatte l’opposizione. Ma al di là delle campagne-spot c’è già una road map di avvicinamento al nuovo Ppr.
La road map è stata studiata e preparata insieme dal governatore Cappellacci e dall’assessore all’Urbanistica, Nicola Rassu. È una strategia per molti versi ancora segreta e di cui l’ultimo battage pubblicitario dovrebbe essere soltanto l’inizio. La certezza è che c’è un disegno preciso della Giunta, è a tappe forzate e ravvicinate, in cui un solo filo unirebbe assieme la legge sul golf (domani ritornerà in Consiglio per il dibattito), la terza edizione del Piano Casa, è pronta, e infine la “rimodulazione” del Ppr. Una sorta di effetto domino da raggiungere, secondo alcune indiscrezioni, prima col “coinvolgimento a tutto campo del Popolo sardo in un dibattito social-culturale” – questo è anche il senso della campagna istituzionale – e subito dopo con “l’avvio di un confronto tecnico-politico sul nuovo Ppr”. Nuovo Ppr che la Giunta di centrodestra ha bene in testa. Anzi, qualcuno dice che Cappellacci e Rassu, in queste ultime settimane, abbiano preparato una bozza definita importante. È ancora grossolana ma comunque sarebbe “buona nei principi generali”, è la primizia che arriva da Villa Devoto.
Le regole nel mirino. Se il dettaglio è ancora avvolto nel mistero, è certo che la Giunta vuole cambiare vincoli e regole stabiliti dal Ppr del centrosinistra. In uno dei passaggi della bozza, pare che a essere preso di mira sia soprattutto il divieto di costruire entro la fascia di due chilometri dal mare. Attraverso alcuni aggiustamenti la “barriera” sarebbe stata abbassata, o comunque la Giunta avrebbe previsto alcune deroghe, già indicate a grandi linee nella bozza, che permetterebbero di superare il vecchio divieto sia per le nuove costruzioni ma anche “a favore delle ristrutturazioni”, altro “boccone ghiotto” per chi vuole sfruttare l’esistente nella fascia dei due chilometri. Ma è comunque l’insieme dei vincoli stabiliti dal Ppr della Giunta Soru a essere nel mirino. Quale sia l’obbiettivo finale di Cappellacci e Rassu è stato scritto nelle cinquantasei righe della prima puntata della campagna istituzionale: «Tutelare non è vincolare», e poco dopo «Le regole di oggi vietano e bloccano… mentre vogliamo avere nuove regole chiare ed efficaci, conosciute e condivise, che siano una via verso lo sviluppo». Ma le nuove regole sarebbero – come dice invece il centrosinistra – “soltanto lo stravolgimento delle vecchie a favore del cemento”. Qualunque sia l’interpretazione la Giunta Cappellacci pare voglia usare come grimaldello di nuovo il Piano Casa, con la sua terza edizione. Così come con la seconda c’è stato un intervento sulla fascia sacra dei trecento metri dal mare, con il «Piano casa ter» potrebbero essere attaccati ai fianchi altri caposaldi del primo Ppr.
Le tappe. Il centrodestra ha fretta di mettere in pratica la road map preparata da Cappellacci e Rassu. Con l’assessore all’Urbanistica che in un faldone avrebbe raccolto “i suggerimenti” arrivati dalle diverse conferenze territoriali, all’ordine del giorno c’era proprio la revisione del Piano paesaggistico, e oggi si farebbe forte del fatto di “non aver trovato un solo sindaco contrario alla riformulazione delle regole oppressive”. Sarà così, ma la fretta del centrodestra va a cozzare col richiamo alle regole del centrosinistra, a cominciare da “imprescindibile nuova intesa con il ministero dei Beni culturali all’interno del Codice Urbani e delle leggi sovraordinate”. Anche ieri il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Mario Bruno, è stato perentorio: «Cappellacci, come sempre, è alla ricerca di scorciatoie, per evitare di dire al Consiglio e soprattutto ai sardi quali sono le sue idee di sviluppo della Sardegna. Altro che confronto leale e libero come annuncia nei suoi proclami, continua a seguire percorsi che solo lui conosce e che sono tortuosi, schizofrenici e destinati a favorire i soliti noti. Noti al governatore, s’intende».
da Sardegna 24 on line, 12 settembre 2011
Attacco alla legge con i soldi dei sardi. (Alberto Urgu): http://www.sardegna24.net/il-fatto/attacco-alla-legge-con-i-soldi-dei-sardi-1.21794
Bravo Juri. Hai ben descrito la situazione. Credo che tu sia giovane e ti sfugga quindi ,per ragioni anagrafiche,il fatto che la Regione Autonoma della Sardegna è in realtà in mano ai poteri forti sin da epoca Commincioli. Studia quel periodo e ti renderai conto come i sardi vendettero la loro terra e la loro dignità ai *********** e ai loro lakè. Come oggi del resto.Ci troviamo un consiglio Regionale diretto da Capellaci e Lombardo. Ti consiglio di approffondire i tuoi studi sul passato e sulle “parentele” di ogni tipo su questi personaggi. Imparerai a conoscere il vero volto di questi,Berlusconi compreso.
da La Nuova Sardegna, 13 settembre 2011
Il centrodestra frena sul Ppr. Cappellacci: «Non sarà stravolto, via le deroghe». (Umberto Aime)
CAGLIARI. Sul Piano paesaggistico regionale Cappellacci ha fretta, molto meno gli alleati del centrodestra. Se il primo accelera ogni giorno, i partiti che lo sostengono e alcune correnti del Pdl puntano i piedi. Ieri è uscito allo scoperto il Psd’Az, con il vicesegretario vicario Gianni Ruggeri: «La partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche sul nuovo Ppr non si ottiene con le pagine pubblicitarie ma con la condivisione», le sue parole pesanti. Forse proprio per questo nel vertice di ieri, al tavolo di Villa Devoto c’era tutta la maggioranza, lo staff dell’assessore all’Urbanistica, Nicola Rassu, si è affrettato a dire: «Non sarà un nuovo Ppr, bensì la rivisitazione dell’esistente in base alle sentenze del Tar, alle normative nazionali sopraggiunte, alle indicazioni arrivate dalle conferenze territoriali. Mentre sarà cancellato lo strumento delle procedure delle intese con i privati, che consente la concessione di deroghe nelle zone tutelate, e snelliti i passaggi burocrativi». Insomma, il rischio del colpo di spugna sul passato non ci sarà. Ed è questa la novità dopo le fiammate di questi giorni all’indomani della campagna istituzionale voluta da Cappellacci e che lasciava presagire interventi radicali, veri e propri stravolgimenti, sull’impianto del Ppr targato centrosinistra. Pare che le rassicurazioni del team di Rassu (dal capo di gabinetto Massimiliano Tavolacci all’ex assessore Gabriele Asunis) e la replica dello stesso Rassu a Ruggeri («Il processo di consultazione è stato ampio e completo) abbiano calmato per adesso le acque. Ma è una calma apparente, perché sempre ieri e di rimando gli alleati hanno fatto sapere che “tutte le carte del Ppr devono essere trasparenti” e che ci deve essere “una reale condivisione sulla bozza” fin ad ora conosciuta invece soltanto dal governatore e dall’assessore. In altre parole, la road map preparata in queste settimane a Villa Devoto dovrà essere rivista per evitare pericolosi sfilacciamenti nella maggioranza.
I tempi. L’operazione trasparenza pretesa dagli alleati, a questo punto, potrebbe rallentare il percorso accelerato pensato da Cappellacci e Rassu. Il che vuol dire: la Giunta potrebbe essere costretta a licenziare l’atto amministrativo (questo è un Ppr e dunque non deve passare all’esame dell’aula) non più a metà ottobre ma a novembre. E dunque arrivare in commissione Urbanistica per il parere (passaggio obbligatorio) non prima di dicembre. Considerando che in commissione l’opposizione si prenderà tutto iol tempo possibile, è difficile che il via libera della Giunta arrivi in inverno.
Le opposizioni. La battaglia del centrosinistra contro il nuovo Ppr sarà dura. Comincerà oggi durante il dibattito in aula sulla legge a favore del golf e continuerà col confronto sul «Piano casa ter» ormai pronto. Ma nel mirino è destinata a finire anche la campagna pubblicitaria della Giunta sull’urbanistica: per stamane è annunciata un’interrogazione. Argomento su cui è intervenuto il segretario dell’Idv, Federico Palomba: «Contestiamo fermamente l’utilizzo di soldi pubblici a fini propagandistici».
da Sardegna 24, 13 settembre 2011
Un muro sul mare (Monia Melis): http://www.sardegna24.net/il-fatto/un-muro-sul-mare-1.22079
Il cemento che non ti aspetti (Monia Melis): http://www.sardegna24.net/il-fatto/il-cemento-che-non-ti-aspetti-1.22206
da La Nuova Sardegna, 13 settembre 2011
In Regione piovono i no sui progetti dei campi da golf: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/09/13/news/in-regione-piovono-i-no-sui-progetti-dei-campi-da-golf-4953357
e anche oggi viene ripubblicato il messaggio squallido quanto ben pagato.
da La Nuova Sardegna on line, 14 settembre 2011
Inserzioni a pagamento per il “Piano coste”, polemica in Consiglio
Nuove polemiche in Consiglio regionale sulle altre due pagine a pagamento della Regione, identiche a quelle di sabato scorso, con le quali la Giunta Cappellacci difende le prossime modifiche al Piano paesaggistico regionale (Ppr): http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/09/14/news/inserzioni-a-pagamento-per-il-piano-coste-polemica-in-consiglio-4959945
da Il Manifesto Sardo, n. 106, 16 settembre 2011
Si faccia una domanda, si dia una risposta. (Marcello Madau): http://www.manifestosardo.org/?p=10177
da Sardegna 24 on line, 20 settembre 2011
Merce di scambio: http://www.sardegna24.net/il-fatto/merce-di-scambio-1.24043
Sanna: «Non passerà mai senza il rispetto delle norme di tutela»:
Fai clic per accedere a 1_231_20110920091409.pdf
da Sardegna Quotidiano, 20 settembre 2011
Bloccato lo spot anti-Ppr la Giunta smonta il piano:
Fai clic per accedere a 1_231_20110920090116.pdf
da La Nuova Sardegna, 20 settembre 2011
Ppr, meno regole e niente più «intese». La revisione dell’Urbanistica: norme più semplici con la metà degli articoli di legge. Cappellacci spiegherà giovedì al Consiglio regionale le spese fatte per la comunicazione. (Alfredo Franchini)
CAGLIARI. L’assessore Rassu illustrerà alla Giunta il nuovo Ppr. L’intenzione di modificare il Piano paesaggistico era stata annunciata con le pagine acquistate sui quotidiani. Giovedì Cappellacci risponderà in aula sulle spese per la comunicazione istituzionale.
L’esecutivo regionale avrebbe dovuto riunirsi oggi e la riunione era attesa proprio per le modifiche al Ppr; però a tarda serata è stato deciso di rinviarla (probabilmente a venerdì). Il piano paesaggistico è stato discusso ieri in una riunione del gruppo Pdl. L’assessore Rassu ha spiegato ai consiglieri del suo gruppo che, in realtà, non si tratta di un nuovo piano ma della revisione e l’aggiornamento delle norme anche a seguito delle modifiche che sono state apportate dalle molteplici sentenze del Tar.
Per questo è prevista una sensibile riduzione degli articoli, da 114 a settanta, una semplificazione delle procedure e maggiore chiarezza delle norme. Il Pdl, in sostanza, ha respinto le accuse mosse dal Centrosinistra che si tratti di un piano per favorire la cementificazione.
Modificare la legge è per la Giunta Cappellacci un punto imprenscindibile e del resto era stata giudicata una delle priorità del governatore subentrato a Soru. Ieri non ci sono state dichiarazioni ufficiali, l’assessore dovrebbe illustrare il piano oggi, ma l’assicurazione è che non ci sarà «alcuna deregulation sul territorio», né saranno cancellati i capisaldi del vecchio Ppr.
Rassu ha spiegato al gruppo Pdl che la revisione è contemplata dalla legge 4 e che tutte le novità si basano sulle leggi esistenti. Sarà abolita l’intesa prevista tra gli enti? Rassu ha parlato di possibili «aggiustamenti» che se ci fossero costringerebbero la legge ad essere trasmessa prima alla Commissione consiliare e poi all’assemblea regionale. Il nuovo Piano paesaggistico regionale sarà adeguato secondo le modalità già previste nel «tagliando» biennale del provvedimento. L’eliminazione delle intese, ritenute discrezionali, è la maggiroe novità. Poi lo snellimento delle procedure e dei passaggi burocratici all’interno della tutela degli ambiti. Indicazioni che erano state date in un recente vertice di maggioranza e avvalorate ieri dal gruppo. La giunta ritiene, infatti, di aver operato una sintesi delle proposte che sono arrivate dai territori coinvolti nel processo di ascolto denominato «Sardegna nuove idee». L’obiettivo, ribadito dalla presidenza della Regione anche nelle pagine pubblicate a pagamento, è quello di arrivare a dettare regole che siano uguali per tutti.
All’opposizione che contesta la legittimità della giunta di procedere senza un mandato consiliare, Mario Diana ha risposto che il governo regionale sta agendo nel pieno delle proprie prerogative, in attuazione del programma con il quale ha vinto le elezioni regionali due anni e mezzo fa. La maggioranza si fa forte anche di pareri ottenuti dall’ufficio legale e delle interlocuzioni con la Soprintendenza. La posizione del presidente della Regione, Cappellacci, è chiara: il piano redatto durante la legislatura Soru – secondo l’attuale giunta – non ha dato risultati adeguati alle aspettative suscitate da chi lo aveva approvato. «Non ha agevolato il sistema economico, non ha fornito un quadro di norme certe», aveva spiegato Cappellacci.
Il Centrosinistra è pronto a dare battaglia: «La maggioranza mal sopporta le forme di disciplina e di regolazione della vita collettiva», ha affermato Gian Valerio Sanna, artefice del Ppr in vigore, «è vero che Cappellacci aveva promesso di cancellare il PPr in due mesi ma credevamo che il vincolo elettorale con la cricca degli immobiliaristi regionali non fosse più così determinante e che eventi mondiali di fallimento della politica immobiliarista degli ultimi dieci anni avessero portato a migliori consigli».
A.N.S.A., 20 settembre 2011
Ppr: Regione, avanti con pagine a pagamento. Nessun blocco, verifiche positive su conformita’ testo.
CAGLIARI, 20 SET – Nessuno stop alle pagine a pagamento della Regione per spiegare le imminenti modifiche al Piano paesaggistico varato dalla Giunta Soru. Avanti tutta nonostante gli attacchi dell’opposizione – giovedi’ approda in Aula la mozione del centrosinistra – e i rilievi dell’Ordine dei giornalisti che ha riscontrato anomalie sulla forma della pubblicita’, sul testo e le modalita’ di pubblicazione su alcuni quotidiani sardi. La Direzione generale della presidenza, dopo opportune verifiche, conferma che il testo e’ conforme ai canoni della pubblicita’ istituzionale. (ANSA).