Italia, cattiva politica di efficienza energetica.
Rapporto OCSE 2011 sull’Italia: una conferma autorevole di molte valutazioni critiche espresse dagli Amici della Terra negli ultimi anni sulle politiche energetiche e ambientali dei governi.
Roma, 25 maggio 2011 – Gli Amici della Terra esprimono una forte soddisfazione per il riscontro di molte proprie posizioni in tema di energia e di ambiente nel Rapporto OCSE di valutazione dell’Italia “OECD Economic Surveys: Italy 2011”: un’analisi approfondita della politica economica, dell’istruzione universitaria e della politica energetico-ambientale del nostro paese, condotta anche sulla base di un processo di consultazione avvenuto nei mesi scorsi, cui l’associazione ha partecipato con propri contributi. Il Rapporto, purtroppo disponibile solo in lingua inglese, è stato presentato ufficialmente a Milano, nei giorni scorsi, dai Ministri Tremonti, Prestigiacomo, Sacconi e Gelmini.
Ecco alcuni dei rilievi posti dall’OCSE sulle politiche ambientali, coincidenti con le analisi degli Amici della Terra.
L’indagine OCSE muove le proprie considerazioni a partire da un’analisi del posizionamento dell’Italia su energia e clima. Nonostante il fatto che l’Italia sia uno dei paesi sviluppati meglio posizionati per efficienza energetica (per la precisione è ottava fra i Paesi OCSE e quarta nell’Unione Europea nel fondamentale indicatore di consumo totale di energia in rapporto al PIL[1], sopravanzando paesi ben più proattivi dell’Italia nelle politiche ambientali, come –nell’ordine- la Germania, la Francia, gli Stati Uniti), e che ci sia un potenziale di riduzione delle emissioni “a costo zero” del 20% circa, il Rapporto evidenzia che l’Italia non sta scommettendo sui vantaggi competitivi delle politiche di efficienza energetica[2], non ultime le opportunità per la propria industria specializzata nelle tecnologie ad alta efficienza. Più in generale, manca una chiara strategia energetica a medio-lungo termine[3]. Nella politica di sostegno alle rinnovabili, l’indagine dell’OCSE denuncia rendite di posizione nel settore elettrico[4] e livelli di incentivazione notevolmente superiori rispetto ai benefici ambientali ottenibili (con un rapporto benefici/costi di 0,6)[5], mentre le misure di sostegno a favore delle opzioni più economiche e con maggior potenziale di diffusione, riguardanti le rinnovabili per il riscaldamento, sono o in scadenza o stentano a decollare[6].
Nel settore dei trasporti, le esternalità ambientali e sociali superano il 3% del PIL,[7] ma dopo la stagione degli investimenti nell’Alta velocità ferroviaria, caratterizzati da un rapporto costo/beneficio relativamente elevato sia rispetto ad altri paesi,[8] sia rispetto ad altre tipologie di spostamento modale, non si sta avviando una nuova fase di programmazione degli investimenti di trasporto capace di incidere maggiormente su congestione e inquinamento.[9]
In termini generali, sotto accusa è la mancanza di un sistema moderno e razionale di governo della sostenibilità delle politiche pubbliche. Per quanto riguarda la funzione che caratterizza uno Stato moderno, di prevenzione e controllo delle esternalità “pagate dalla società”, il rapporto OCSE denuncia sia uno scarso uso della leva fiscale per internalizzare in maniera mirata ed efficiente i rischi ambientali, sia un ricorso insufficiente all’analisi costi benefici per la valutazione preventiva della sostenibilità delle politiche di sviluppo economico, dai programmi di sostegno, fino ai singoli progetti.[10] Secondo il Rapporto, inoltre, il sistema delle agenzie pubbliche adibite al monitoraggio ambientale e al supporto tecnico-scientifico nelle varie aree della politica ambientale risente della mancanza di funzioni di coordinamento e armonizzazione. Tali funzioni, previste dalla Legge istitutiva del Sistema delle Agenzie per l’Ambiente, voluta e ottenuta dagli Amici della Terra negli anni ’90, sono state vanificate dalle successive modifiche del sistema di governo dell’ambiente.[11]
Amici della Terra
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Tel. +39 06 687 53 08 / Fax +39 06 683 08 610
Allegato – I link per un accesso diretto ai rapporti citati degli Amici
della Terra:
- “Prospettive delle politiche di efficienza energetica. Opportunità per l’Italia”, Dossier degli Amici della Terra del 19 ottobre 2010 (a cura di A. Molocchi, in collaborazione con M. Tommasi)
- “Il posizionamento dell’Italia su energia e clima. Eccellenze, ritardi e omissioni, Dossier degli Amici della Terra del 5 novembre 2009 (a cura di A. Molocchi, in collaborazione con M. Tommasi)
- Analisi costi/benefici degli incentivi per rilanciare l’efficienza energetica (a cura di A. Molocchi – Resp. Studi Amici della Terra) Nuova Energia n. 6/2010.
- “Rinnovabili termiche: un potenziale tutto da scoprire”, (a cura di A. Molocchi – Resp. Studi Amici della Terra) Nuova Energia n. 3/2010.
- “La green economy che vogliamo” Un confronto fra i costi esterni evitati e i livelli di incentivazione delle rinnovabili elettriche”, (a cura di A. Molocchi – Resp. Studi Amici della Terra) Nuova Energia n. 2/2010
- I costi ambientali e sociali della mobilità in Italia – Quinto Rapporto – Amici della Terra, (a cura di P.L. Lombard, A. Molocchi, I. Buscema, G. Molinario)
- “La crisi degli Enti scientifici e delle Strutture esperte per lo sviluppo sostenibile” relazione alla Conferenza del 19 aprile 2001. M. Signorino.
[1] Rapporto OCSE pag. 95 e fig. 3.1. Per una panoramica sugli indicatori di efficienza energetica, confronta anche il Rapporto Amici della Terra “Il posizionamento dell’Italia su energia e clima. Eccellenze, ritardi e omissioni”
[2] Rapporto OCSE pag. 102. Per approfondimenti sul potenziale di risparmio energetico, sulle opportunità sociali e ambientali, e sui ritardi delle politiche di efficienza energetica in Italia, cfr. il Dossier degli Amici della Terra “Efficienza Energetica. Più efficace per il clima, meno costosa per l’Europa, più equa per l’Italia, più intelligente per tutti”, Roma 5 novembre 2009, e il Dossier “Prospettive delle politiche di efficienza energetica. Opportunità per l’Italia”, Roma 19 ottobre 2010.
[3] Rapporto OCSE pag. 98.
[4] Rapporto OCSE pag. 19.
[5] Rapporto OCSE pag. 101. Per un confronto fra i costi esterni evitati per kWh da rinnovabili e i livelli di incentivazione unitaria nel settore elettrico, si rimanda all’articolo “La green economy che vogliamo” Nuova Energia n. 2/2010
[6] Pag. 101. A questo proposito, per maggiori approfondimenti si vedano gli Atti della Seconda Conferenza nazionale sulle rinnovabili termiche, in particolare la relazione tecnica introduttiva di Amici della Terra e le presentazioni di FIRE, REF e RSE sui rispettivi studi riguardanti le rinnovabili per il riscaldamento.
[7] Rapporto OCSE pag. 104. Il dato è ripreso dai risultati del quinto rapporto degli Amici della Terra su I costi ambientali e sociali della mobilità in Italia.
[8]Rapporto OCSE pag. 108.
[9] Rapporto OCSE pag. 109. Per un’analisi di efficienza energetica dei veicoli e sistemi di trasporto “elettrificati” contenente proposte di rilancio delle politiche di spostamento modale si veda “Electric Cars or High-Efficiency Transport Networks?” di A. Molocchi, Economia delle Fonti di Energia e dell’ambiente, n. 1 2010.
[10] Rapporto OCSE pagg. 8, 93. Un’analisi costi/benefici ambientale dei principali meccanismi vigenti di incentivazione dell’efficienza energetica (detrazioni fiscali 55%, titoli di efficienza energetica) e delle misure di sostegno degli interventi proposti da Confindustria nel settembre 2010 per il Piano straordinario di efficienza energetica, è contenuta nel Dossier degli Amici della Terra “Prospettive delle politiche di efficienza energetica. Opportunità per l’Italia, presentato il 19 Ottobre alla Seconda Conferenza Nazionale sull’efficienza energetica.
[11] Rapporto OCSE pagg. 18,94. A proposito del sistema di agenzie per l’ambiente, si vedano le proposte di riforma, molte delle quali tuttora valide, contenute nella relazione di M. Signorino alla Conferenza “La crisi degli Enti scientifici e delle Strutture esperte per lo sviluppo sostenibile” del 19 aprile 2001. Vedi anche la sintesi di M. Signorino dello studio “Vent’anni di politiche ambientali in Italia. Una ricerca degli Amici della Terra,” Maggioli Editore, 1996.
(foto da mailing list ambientalista, A.C., S.D., archivio GrIG)
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